Misure monetarie fiscali massicce per calmare i mercati

La banca centrale degli EAU e la Banca del Canada (BoC) hanno tagliato i loro tassi di 50 punti base dopo la decisione della Fed.

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La disfatta delle borse della scorsa settimana ha indotto le banche centrali a intervenire prima che i dati economici risentissero dell’epidemia da coronavirus.

Martedì, in un intervento a sorpresa, la Federal Reserve (Fed) ha tagliato di 50 punti base i tassi d’interesse. Sebbene Goldman Sachs abbia invocato un intervento da 50 punti base prima della riunione del FOMC in programma il 15-16 marzo, nemmeno loro si aspettano un taglio così presto.

La banca centrale degli EAU e la Banca del Canada (BoC) hanno tagliato i loro tassi di 50 punti base dopo la decisione della Fed.

Altrove, la banca centrale australiana (Reserve Bank of Australia, RBA), qualche ora prima della Fed aveva abbassato il suo tasso di riferimento, portandolo al minimo storico dello 0,50%.

La Banca del Giappone (BoJ) e la Banca Centrale Europea (BCE) hanno annunciato che sono pronte a intervenire in caso di necessità, per quanto lo spazio di manovra per tagliare i tassi d’interesse sia molto più ridotto per queste due istituzioni rispetto alle altre banche centrali.

Il governatore entrante della Banca d’Inghilterra (BoE) è andato invece controcorrente, affermando di voler vedere più dati per valutare le ripercussioni dell’epidemia di coronavirus. Goldman Sachs, tuttavia, che aveva previsto correttamente l’intervento non programmato della Fed, ora si aspetta un taglio da 50 punti base alla riunione di marzo della BoE, perché l’epidemia “spingerebbe l’economia britannica sull’orlo della recessione” e “il CPM ha sufficiente spazio di manovra per unirsi alle altre principali banche centrali nell’allentare la politica”. Bailey assumerà il controllo della BoE il 16 marzo e potrebbe annunciare il suo primo taglio del tasso alla riunione del CPM del 26 marzo.