Mobilità sostenibile: fino a 2000 euro per ricaricare a casa

Il bonus sull'installazione di colonnine di ricarica in casa serve a incentivare la mobilità sostenibile, colonna portante della transizione ecologica. Avere un'auto elettrica aiuta l'ambiente ma anche il portafogli: i vantaggi economici infatti sono molti e in tanti lo hanno già capito. Nel 2020, in Italia, c'è stato un vero e proprio boom di vendite di veicoli a batteria.

Image

La mobilità sostenibile, che col tempo sostituirà completamente il carburante, sarà uno dei pilastri portanti della transizione green. Gli accordi europei che puntano a raggiungere la neutralità climatica entro il 2050 passano anche da qui e tutti gli Stati membri si sono impegnati a pieno per raggiungere questi obiettivi nei tempi previsti. Entro quell’anno il Vecchio Continente raggiungerà le zero emissioni e l’Italia, per competere al meglio, ha a che recentemente dato vita al ministero della Transizione Ecologica presieduto dal fisico Roberto Cingolani.

Come già detto, quindi, il settore della mobilità giocherà un ruolo strategico e anche se di strada da fare ce n’è ancora un bel po’, nel nostro Paese le iniziative economiche e fiscali a favore dell’acquisto di auto elettriche o ibride stanno iniziando a tracciare il sentiero per rendere sempre più agevole l’acquisto e il mantenimento di veicoli a impatto zero.

Un passo importante verso questa direzione sarà quello di incentivare l’utilizzo delle risorse rinnovabili sia per la produzione dell’energia elettrica utilizzata per alimentarle per la produzione delle batterie, la cui costruzione apporta ancora un’immissione nell’atmosfera di ingenti quantità di anidride carbonica.

Con queste dinamiche ancora in fase di perfezionamento, le auto elettriche stanno lentamente iniziando a circolare sulle strade, anche se ancora tra la gente c’è un bel po’ di scetticismo per quanto riguarda i costi e le comodità. Nelle città è sicuramente più agevole possederne una, vista la grande quantità di colonnine di ricarica sparse un po’ ovunque, ma anche per chi vive in paesi più piccoli è possibile realizzare la propria colonnina di ricarica anche grazie a vantaggiosi sgravi fiscali.

I vantaggi di avere un’auto elettrica

Oltre al minor inquinamento, di cui beneficia soprattutto l’ambiente, acquistare un’auto a batteria porta tantissimi vantaggi. Innanzitutto quelli economici. Oltre al risparmio sul carburante, le auto elettriche hanno bassissimi costi di manutenzione e di assicurazione. In merito a quest’ultima, le polizze sono più basse perché si abbassano anche i coefficienti di rischio legati, per esempio, a un rischio di incendio.

Inoltre, a livello locale, vengono concesse numerose agevolazioni ai proprietari di veicoli elettrici e ibridi, proprio per incentivarne l’acquisto. Per esempio, alcuni Comuni italiani concedono l’accesso gratuito alle zone a traffico limitato ai possessori di questi veicoli. Altri, invece, concedono l’esenzione dal pagamento del bollo.

Infine, quando si vive in una grande città, non è da sottovalutare il fatto che con questi veicoli si può circolare sempre, senza essere soggetti agli stop che qualche volta sono previsti per le auto a diesel o a benzina per diminuire le emissioni di smog.

Mobilità sostenibile: i numeri in Italia

La vendita di mezzi elettrici in Italia sta aumentando anno dopo anno e se all’inizio la crescita è stata piuttosto timida, ora grazie a bonus e incentivi l’incremento sta aumentando sempre più. Nel 2018 in totale sono state poco meno di 5mila le automobili immatricolate nel nostro Paese con alimentazione a batteria totale. Per quanto riguarda le ibride, invece, i numeri sono nettamente maggiori: circa 80mila veicoli. 

L’anno successivo si è registrato un incremento. Nel 2019 questa impennata di vendite è stata attribuita alla messa in campo dell’ecobonus che permetteva di risparmiare fino a 6mila euro sull’acquisto di un’auto elettrica, purché venisse rottamato un vecchio veicolo a carburante.

È nel 2020, tuttavia, che si è registrato un vero e proprio boom di ibride ed elettriche con un incremento di vendita del 147%. Nell’arco dell’anno, su tutte le automobili immatricolate, quelle a impatto zero o ridotto sono state il 12%.

I costi di queste vetture sono ancora al di sopra della media di quelli a diesel o a benzina, ma dopo il risparmio è notevole. Informarsi, capire come e dove ricaricare per poter risparmiare e per avere il veicolo sempre pronto a circolare è importante prima di procedere all’acquisto.

In molti sono scoraggiati dal fatto che le colonnine di ricarica non sono ancora troppo diffuse, ma in realtà se ne possono installare anche di personali in casa propria e a basso costo.

Mobilità sostenibile: come ricaricare le auto elettriche

Per ricaricare l’auto elettrica è sufficiente agganciarsi a una colonnina di corrente. Le batterie delle auto funzionano esattamente come quelle degli smartphone, in tutti e due i casi, infatti, parliamo di batterie a litio. Le colonnine, tuttavia, non hanno sempre la stessa potenza. Per cui, ovviamente, si impiegherà meno tempo a ricaricare il veicolo se la fonte di energia ha potenza maggiore.

Attualmente le postazioni pubbliche di ricarica si trovano per lo più nelle grandi città, o al massimo in alcuni distributori di benzina. Ecco perché gli abitanti dei piccoli comuni, che quindi in teoria dovrebbero ricaricare il veicolo a una normale presa di corrente in casa, sono a volte scoraggiati dall’acquisto di veicoli elettrici. 

Utilizzando le colonnine presenti nelle strade si riesce a risparmiare tantissimo tempo rispetto alla ricarica domestica. Mediamente, la batteria di un’auto ha capacità tra i 20 e i 40 Kwh e gran parte delle colonnine pubbliche hanno una potenza di 22 Kw. In casa, invece, agganciandosi a una normale presa di corrente si ha una potenza di circa 3 Kw che è nello standard.

È dunque comprensibile la differenza in termini di tempo: per esempio, un’automobile con batteria di capacità di 30 Kwh impiegherà a raggiungere una carica completa circa un’ora e mezza in strada e circa dieci ore in casa.

Questo però non deve scoraggiare: ricaricare in casa conviene economicamente perché si risparmia fino alla metà.

Mobilità sostenibile: gli sgravi fiscali per installare una colonnina di ricarica in casa propria

Per risparmiare tempo senza andare in giro a cercare una colonnina di ricarica libera basta installarne una nel proprio garage o negli spazi comuni condominiali. Per farlo basta soltanto chiedere al proprio fornitore di energia elettrica l’aumento della potenza del contatore.

In casa, per questioni di spazio e praticità, ci sono due opzioni: una colonnina vera e propria oppure la wall box, cioè una scatola che si aggancia alla parete. In termini di costi di installazione non ci sono grosse differenze. Questi cambiano leggermente se si guarda più a lungo termine. In questo caso bisognerà capire se si vuole risparmiare più tempo o più denaro. Infatti, la corrente emessa da una colonnina è leggermente più costosa perché si sale di potenza, ma permette di ricaricare in molto meno tempo.

Sul risparmio economico, comunque, sono intervenuti i Decreti rilancio emanati dal governo Conte per fronteggiare la crisi. Fino a dicembre 2022 l’installazione di una postazione di ricarica domestica può essere detratta dall’IRPEF fino a un massimo del 110% e il credito è anche cedibile all’impresa installatrice o alla banca.

Il massimo detraibile è di 2mila euro per le villette unifamiliari, 1500 euro per gli immobili plurifamiliari o per i condomìni in cui vengono installate fino a otto postazioni e di 1200 euro per i condomìni in cui ne vengono installate più di otto. In queste cifre possono rientrare anche le spese per l’aumento della potenza del contatore fino a un massimo di 7 kW.

I pagamenti, però, devono tutti essere fatti con bonifico o bollettino postale per poter essere giustificati e tracciati.

Come accedere al bonus per la ricarica in casa delle auto elettriche

Ci sono comunque degli interventi da accompagnare all’installazione della colonnina se si vuole accedere a questo ingente bonus. Si tratta delle ristrutturazioni sugli edifici con le quali si accede all’Ecobonus del 110%.

L’accesso allo sgravio per la ricarica delle auto elettriche, infatti, deve essere accompagnato all’isolamento termico di almeno il 25% dell’edificio nel quale si vuole installare la colonnina. In alternativa, va rifatto l’impianto di riscaldamento da sostituire con uno a caldaia a condensazione o a pompa di calore.

Non basta. Bisogna anche, obbligatoriamente, abbattere di almeno due classi la classe energetica del proprio immobile, da attestare poi con la certificazione APE.

In sostanza, lo scopo di tutte queste agevolazioni è quello di incentivare lavori o ristrutturazioni che favoriscano il passaggio a soluzioni green e a impatto zero. Il cappotto di isolamento intorno agli edifici dovrebbe abbattere di tanto l’utilizzo di gas ed energia elettrica per quanto riguarda il riscaldamento in inverno e il refrigerio dei condizionatori in estate.

E-Gap, la start up che a Roma e a Milano rende più facile la vita di chi ha un’auto elettrica

La necessità di passare all’elettrico si è fatta sentire forte anche nel mondo delle start up, dove si sta investendo sempre di più in questo mondo. E-Gap è la start up italiana che a Roma e a Milano rende la vita più facile agli automobilisti che possiedono un veicolo elettrico. Prossimamente sarà presente anche a Parigi e l’obiettivo è di allargarsi ad altre importanti città europee.

E-Gap si occupa sostanzialmente di portare la ricarica a domicilio: il cliente prenota mediante app un orario a sua scelta (il servizio è attivo dal lunedì alla domenica dalle 7:00 alle 22:00), indicando anche il luogo in cui desidera ricevere il servizio. Nel luogo stabilito e all’orario stabilito, un furgoncino della start up (anch’esso elettrico) raggiungerà il veicolo per ricaricarlo. 

Sul posto non è necessario che sia presente il cliente, che comunque può seguire dall’app tutta l’operazione in tempo reale, perché al termine della ricarica i costi verranno addebitati direttamente sulla carta di credito indicata al momento dell’iscrizione al servizio.

E-Gap è una start up a zero emissioni. Infatti, l’energia utilizzata per ricaricare i veicoli (sia dei clienti che quelli della start up) è prodotta da fonti completamente rinnovabili. Il che rende tutta l’operazione a impatto zero, che è la condizione ottimale ed è quello a cui si punta entro il 2050.