Monete rare: occhio alla moneta da 1 euro! Ne vale 40.000!

Monete rare solo da collezione? Al contrario. La moneta da 1 euro ha valore di 40.000 euro. Ecco quali sono e come venderle online.

Monete rare solo da collezione? Al contrario. Alcuni spiccioli appartenenti al vecchio o nuovo conio possono valere ora una vera fortuna. La moneta da 1 euro, ad esempio, ne vale 40.000.

Riuscire a trovare una moneta rara in qualche angolo nascosto di casa, conservata nei cassetti, in auto o dimenticate in soffitta diventa molto redditizio. A nostra insaputa, potremmo avere fra le mani un esemplare di prestigio valutato fior di quattrini.

Molto spesso quando parliamo di Monete rare pensiamo subito a spiccioli datati, che hanno fatto la storia di una nazione e che per questo motivo oggi valgono cifre considerevoli.

Questo è vero, ma va fatta una premessa: anche le monete appartenenti al nuovo conio (euro) possono valere una vera fortuna nonostante siano ancora in circolazione.

Naturalmente, la lista delle monete che hanno raggiunto un considerevole valore economico è ben più lunga se volgiamo lo sguardo alle vecchie Lire.

Ciò non va inteso, però, erroneamente. Esistono anche degli euro rari che allo stato attuale possono raggiungere un valore di quotazione importante, ce ne occuperemo proprio in questo articolo.

Vediamo quindi quali sono gli euro più quotati al mondo, le caratteristiche fisiche di queste monete rare e come riconoscerle.

Nello specifico, il nostro viaggio nel mondo delle monete rare farà tappa alla moneta di 1 euro. Lo spicciolo che può arrivare a raggiungere cifre da capogiro: fino a 40.000 euro.

Prima di fare il punto sugli euro rari più prestigiosi, vi lasciamo alla visione di un interessante video YouTube di “Gabrier” sull’argomento.

Che il viaggio nel mondo degli euro rari dal valore record abbia inizio!

Monete rare, cosa le rende prestigiose

Prima di scoprire gli euro considerati monete rare a tutti gli effetti, è indispensabile soffermarsi sulle condizioni che permettono di distinguere una moneta rara da un qualsiasi spicciolo di valore irrilevante.

Più una moneta è datata, più è probabile che il suo valore economico sia elevato, pur con delle eccezioni.

Può accadere che monete abbastanza antiche non valgano poi così tanto, se ad esempio sono considerate molto comuni.

In questo caso non siamo di fronte a delle monete rare prestigiose. Esistono una serie di parametri che fanno lievitare il valore di scambio di una moneta, in primis la tiratura.

Più la quantità di pezzi di un certo conio è alta, meno la moneta sarà redditizia. E il discorso non fa assolutamente una piega. 

Basta soffermarsi a pensare qualche secondo: se uno specifico esemplare è stato coniato in quantità elevate come potremmo considerarlo una moneta rara anche ambita dai collezionisti e dagli esperti di numismatica?

Monete rare, errori di conio e moneta commemorativa. Come influenzano il valore economico

Pertanto, il primo parametro che rende una moneta rara è la sua bassa tiratura. Quali sono gli altri? 

Procediamo con ordine per non fare confusione. Due sono le variabili di maggior peso: l’errore di conio e l’emissione della moneta voluta per commemorare un personaggio storico, politico di spicco o un evento di grande rilevanza.

Ma in cosa consiste l’errore di conio? Una moneta presenta un errore di conio quando le incisioni sui versi non sono come dovrebbero essere. Tali “sbagli” rendono le monete rare uniche nel loro genere perché diverse da quelle normalmente prodotte. 

Spesso e volentieri le monete coniate male, una volta identificate, vengono ritirate della circolazione nel più breve tempo possibile per poi essere distrutte.

Questo spiega come mai ne rimangono in giro un numero ridotto. Caratterista questa che le rende più ambite dagli appassionati di numismatica e dai collezionisti più incalliti.

Anche le monete rare commemorative assumono nel tempo un importante valore economico. Generalmente uno Stato autorizza la coniazione delle monete commemorative per celebrare una data o un personaggio storico di particolare rilievo, oppure in occasione di un anniversario.

Così come le monete con errori di conio, anche gli spiccioli celebrativi vengono prodotti in quantità limitata e questo contribuisce, dunque, a renderle monete rare a tutti gli effetti.

Monete rare da 1 euro, fino a 40.000 euro di valore: come riconoscerle

Passiamo subito alle monete rare da 1 euro che possono farci guadagnare cifre da capogiro una volta vendute.

Partiamo da quelle che fanno letteralmente brillare gli occhi dei collezionisti. Stiamo parlando della moneta da 1 euro difficile da scovare e dal valore economico oltre ogni aspettativa: per le sue caratteristiche uniche sfiora i 40.000 euro.

Ma a cosa è dovuto un valore così alto? Da difetti di conio. 

La moneta da 1 euro in questione è priva del simbolo della Zecca di Roma: la consueta “R”che dovrebbe essere incisa su di un lato non è presente.

L’altro “sbaglio” visibile ad occhio nudo è la zigrinatura diversa rispetta a quella presente sulle altre monete da 1 euro.

Ma non è finita qua. La moneta è facilmente riconoscibile per la mancata incisione dell’anno di coniazione. Tutte caratteriste che fanno di questa moneta un esemplare rarissimo e di immenso valore economico.

Monete rare da 1 euro: venduta all’asta per 40.000 euro

Per quanto concerne il suo valore, invece, occorre fare una serie di precisazioni. La moneta rara da 1 euro è stata recentemente battuta in un’asta eBay. Per quale somma è andata al miglior offerente?

La cifra è veramente da capogiro: sono stati sborsati per 40.000 euro!

Invitiamo comunque i lettori interessato all’acquisto delle monete rare, piuttosto che alla vendita, di fare molta attenzione alle caratteristiche dello spicciolo ricercato e ambito. 

Il motivo è abbastanza semplice: il mercato delle monete rare pullula di malintenzionati disposti a spillare alla controparte un vero e proprio patrimonio per la vendita di una moneta che potrebbe essere addirittura falsa.

Ecco perché prima di comprare una moneta è bene affidarsi alle indicazioni di un vero e proprio esperto del settore.

Se siete voi i fortunati proprietari delle monete da 1 euro appena analizzate, invece, potete iniziare a festeggiare: gli appassionati di monete rare e i collezionisti più incalliti molto probabilmente saranno disposti ad acquistare il vostro esemplare al prezzo di 40.000 euro.

Monete rare: dove e come vendere la moneta da 1 euro

Se dopo aver intrapreso una vera caccia al tesoro negli angoli più sperduti di casa, nelle auto, nei cassetti o in qualsiasi altro posto ti ritrovi tra le mani una moneta da 1 euro con le caratteristiche appena viste non ti resta che venderla.

Dove e come? In effetti potreste avere più di una chance a disposizione per incassare i 40.000 euro di valore. 

Se vivi in una zona in cui è presente un negozio di antiquariato hai la soluzione a portata di mano. Puoi presentarla direttamente all’esercente che ne valuterà tutti i dettagli fisici per poi metterla in vendita.

L’altra via sicuramente più comodo è di piazzarla su qualche sito internet che si occupa di compravendita di monete. Non preoccupatevi sul web se ne trovano di tutti i tipi e per tutti i gusti.

Potete scegliere quello che più si adatta alle vostre preferenze. In verità, tutti funzionano allo stesso modo. Basta scattare una foto al dritto e al rovescio della moneta, fornire una breve descrizione delle sue caratteristiche, indicare un prezzo base di vendita ed il gioco è fatto.

Nel giro di qualche giorno verrete sicuramente contattati da qualche collezionista in giro per il mondo già da tempo interessato all’acquisto del vostro spicciolo.

Achiropita Cicala
Achiropita Cicala
Collaboratore giornalistico, classe 1985.Ho una laurea magistrale in Economia Applicata, conseguita presso l'Università degli Studi della Calabria. A percorso universitario ultimato, ho approfondito sul campo le competenze acquisite in Finanza e Statistica presso alcuni studi commerciali. Attualmente, collaboro con diverse testate giornalistiche online per le quali scrivo, con flessibilità, di argomenti che spaziano dall'economia alla politica, dal mondo della scuola a quello dell'amministrazione pubblica. Passioni? La scrittura in primis, la grafica in secundis!
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