Monete rare, 3 spiccioli da cercare: valgono fino a 2.000 euro!

Monete rare: ecco gli spiccioli che possono valere una fortuna da cercare subito! Scopri ora i tre pezzi in euro che valgono fino a 2.000 euro leggendo qui.

Monete rare: ecco gli spiccioli che possono valere una fortuna, da cercare subito!

Che una piccola monetina possa cambiare la vita di una persona sembra quasi impossibile. Eppure, può succedere: ci sono infatti in giro svariate monete rare dal valore davvero elevatissimo.

E non sempre si tratta di monete antiche: i collezionisti che si occupano di numismatica, molto spesso, sono anche alla ricerca di pezzi relativamente nuovi.

Dunque, i cacciatori di monete rare non devono concentrarsi semplicemente nella ricerca di monete in lire o altro conio in disuso. Anche tra i piccoli spiccioli in euro può nascondersi un tesoro.

Ce ne occuperemo in questo articolo: le monete rare che analizzeremo sono infatti in euro. Ed il loro valore può addirittura superare quello di un intero mese di stipendio.

Prima di iniziare, consigliamo a coloro che sono interessati alle aste di vendita delle monete rare il seguente video, a cura di Monete di Valore, che ne descrive dettagliatamente il funzionamento.

Monete rare: il centesimo di euro che ne frutta migliaia

Il primo spicciolo in euro di cui ci andremo ad occupare è un piccolissimo centesimo. Nonostante la sua dimensione davvero ridotta, si può inserire a pieno titolo tra le monete rare per via della sua particolarità.

Si tratta, infatti, di un centesimo di euro caratterizzato da un errore di conio, di cui esistono pochi esemplari. Ed è una delle monete rare provenienti dal nostro Paese: la Zecca romana ne emise circa 7.000 prima di rendersi conto dell’errore.

Stiamo parlando del famosissimo centesimo di euro che, sulla faccia di croce, riporta raffigurata la Mole Antonelliana di Torino. Sappiamo bene che, invece, nella croce del centesimo italiano di solito deve essere raffigurato il Castel del Monte.

Delle settemila monete rare da un centesimo emesse per errore dalla Zecca di Roma, per il dispiacere dei cacciatori di spiccioli, moltissimi pezzi sono stati ritirati in tempo.

Si stima che ne stiano girando attualmente solo un centinaio o poco più. E quelli rimasti in giro sono ambitissimi: gli appassionati di numismatica sono disposti a pagarli profumatamente per averne anche solo un pezzo.

Per tale ragione, il valore stimato di questa monetina è di circa 2.000 euro. In realtà, può anche accadere di trovarsi davanti un collezionista particolarmente interessato. In questo caso, il centesimo potrebbe essere rivenduto anche a cifre più elevate.

Lo dimostra il fatto che qualche anno fa, nel 2013, un’asta si è conclusa con una cifra molto più elevata. L’appassionato di numismatica che si è accaparrato il centesimo italiano con l’errore di conio ha accettato di pagarlo più di seimila euro.

Dunque, nel caso in cui ci si dovesse imbattere in questo centesimo molto raro, l’ideale sarebbe rivenderlo all’asta. Nella peggiore delle ipotesi, si otterranno almeno 2.000 euro. Qualora ci si trovasse davanti un appassionato particolarmente interessato, c’è anche la possibilità di ottenere qualche migliaio di euro in più!

Monete rare: i 2 euro che possono far diventare ricchi

Saliamo di valore nominale e abbandoniamo i centesimi per passare a delle monete rare da due euro che, come nel caso precedente, possono fruttarne migliaia.

Ma, se nel caso del centesimo analizzato al paragrafo precedente, la rarità deriva da un errore, il pezzo da due euro che stiamo per analizzare è molto differente.

Non si tratta infatti di uno spicciolo caratterizzato da errori, ma di un pezzo commemorativo. Capita, infatti, che i vari Paesi decidano di emettere delle monete per ricordare un evento o un personaggio illustre.

Con questa moneta rara è accaduto proprio questo: si è deciso di commemorare un personaggio.

La moneta da due euro in questione è quella coniata, nel 2007, dal Principato di Monaco. In occasione del venticinquesimo anniversario dalla scomparsa della compianta principessa Grace Kelly, infatti, vennero coniati alcuni esemplari commemorativi.

La tiratura, ossia il numero di pezzi effettivamente emessi, è davvero bassissima: la Zecca ne emise solo duemila pezzi.

E, tra le altre cose, circa la metà sono già stati rivenduti ai collezionisti.

C’è anche una leggenda metropolitana abbastanza curiosa legata a questa moneta: si dice infatti che un collezionista di monete rare tedesco ne possegga la maggior parte degli esemplari esistenti.

Che questa leggenda sia vera o no, una cosa è certa: di questo spicciolo esistono davvero pochi pezzi e, per tale ragione, il prezzo che i collezionisti sono disposti a pagare per averla è molto alto.

Come per il centesimo con errore di conio, il valore stimato oscilla dai 2.000 euro ai 2.500 euro. Ma, data l’estrema rarità della moneta dedicata alla principessa, il pezzo potrebbe essere battuto all’asta anche per cifre molto più alte.

Monete rare in euro: il pezzo da due che ne vale 1.500

Ma la moneta dedicata alla Principessa Grace Kelly non è l’unica tra le monete rare che la zecca del Principato di Monaco può vantarsi di aver coniato.

Anzi, la Zecca di Monaco sembra quasi essere specializzata nelle monete a tiratura limitatissima. Abbiamo infatti un secondo pezzo da due euro che fa gola ai collezionisti ed agli esperti di numismatica di tutto il mondo.

Si tratta, anche in questo secondo caso, di una moneta da due euro commemorativa, ma stavolta non dedicata ad un personaggio. Nel 2015 venne infatti coniato uno spicciolo commemorativo in occasione degli ottocento anni di uno dei maggiori vanti del Principato, il Palazzo del Principe.

Le monete rare da due euro coniate per commemorare la Fortezza di Monaco hanno due particolarità che le rendono rare. Innanzitutto, la già citata tiratura limitata.

Ma c’è dell’altro: per coniare queste monete, venne utilizzata una nuova lega, la lega proof. L’utilizzo di questa lega differente ha reso queste piccole monetine di valore ed estremamente rare.

Ecco perché, anche in questo caso, rivendendo la moneta ai collezionisti si potrà andare ben oltre il suo valore nominale di due euro. 

Si stima che il valore effettivo derivante dalla rivendita di questo pezzo da due euro sia di circa 1.500 euro. Tuttavia, ovviamente, il valore del pezzo durante un’asta potrebbe salire o scendere, in base a tutta una serie di variabili.

Monete rare: da cosa dipende il loro valore?

Tra queste variabili, una è da tenere particolarmente in considerazione: lo stato delle monete rare.

Nel momento in cui si decide di vendere una moneta all’asta, infatti, anche se si tratta di un pezzo raro, la differenza sul prezzo finale sarà data dalla condizione della moneta stessa.

Infatti, tutte le cifre che abbiamo analizzato fino ad ora si riferiscono a delle monete Fior di Conio. Deve trattarsi cioè di monete nuovissime, quasi appena uscite dalla Zecca e prive di segni di qualsiasi genere.

Ogni minimo segno di usura, graffio o abrasione comporterà una diminuzione del valore stesso della moneta.

Questo non significa, ovviamente, che le monete rare con segni di usura non possano essere rivendute. I collezionisti potrebbero comunque essere interessati ma, ovviamente, lo spicciolo potrà essere ceduto per cifre inferiori.

Quando si intende vendere all’asta delle monete rare, comunque, lo stato della moneta non è l’unico elemento da tenere in considerazione.

Abbiamo già accennato alla tiratura: è chiaro che monete a tiratura limitata o limitatissima possano rientrare facilmente tra quelle più ricercate. Ne esistono infatti di base pochissimi pezzi circolanti.

Una moneta a tiratura limitata, anche se ancora circolante, potrebbe raggiungere infatti un valore molto elevato, pari (se non superiore) a quello raggiunto da alcune monete rare ormai in disuso.

Alessia Seminara
Alessia Seminara
Copywriter, classe 1991. Versatile, multipotenziale, laureata in Scienze e Tecniche Psicologiche presso l'Università degli Studi di Catania, con una seconda laurea in Logopedia, ho una passione per la scrittura e il web copywriting. Entrambe mi hanno portato a concludere la canonica formazione accademica e ad intraprendere un ulteriore percorso di formazione in Seo e Copy Persuasivo. Grazie a vari corsi di formazione ho approfondito le mie conoscenze in ambito Digital Martketing. Negli anni ho stretto diverse collaborazioni come copywriter freelance per seguire variegati progetti.
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