Monete rare, tutti gli euro che ne valgono 2000. Ecco quali sono e la loro quotazione

Monete rare preziose. Alcune monete del nuovo conio possono arrivare a raggiungere i 2.000 euro di valore. Ecco di quali si tratta.

Monete rare ancora sotto i riflettori. Questa volta il viaggio nel mondo delle monete di prestigio si allontana dal vecchio conio: la Lira italiana. Diversamente da come si potrebbe pensare, esistono al mondo degli esemplari di euro che possono arrivare a valere una vera e propria fortuna: fino a 2.000 euro.

Sembra impossibile ma non lo è affatto, anche la più piccola moneta in circolazione più arrivare a valere fior di quattrini. Non sempre si tratta di Monete Rare di grande rilevanza storica e quindi datate. 

Anche i vecchi collezionisti e gli esperti di numismatica sono alla costante ricerca di pezzi appartenenti al recente conio, ricercatissimi per via del loro valore.

Per intenderci, chi nutre una forte passione per le Monete rare non deve focalizzare la caccia esclusivamente su pezzi appartenenti al vecchio conio, le Lire. 

Allo stato attuale si contano, infatti, numerosi pezzi di euro che possono valere una cifra importante, seppur di recente coniazione.

Senza perdere altro tempo vediamo subito quali sono queste Monete rare così ambite e qual è la il loro valore di stima.

Monete Rare, gli euro che ne valgono 2.000. Ecco la moneta da 1 centesimo

Andiamo ad occuparci della più piccola monetina appartenente al vecchio conio: l’odiato e amato centesimo di euro. Per le sue dimensioni, infatti, non hanno mai suscitato particolare simpatia.

Eppure questo spicciolo di euro rientra nella lista delle Monete rare di immenso valore di economico. Ovviamente, non tutte le monete da un centesimo di euro sono considerate Monete rare a tutti gli effetti.

Il riferimento è al centesimo di euro caratterizzato da un errore di conio, con tiratura bassissima (circa 7.000 pezzi in circolazione), appartenente per giunta al nostro paese.

Stiamo parlando del celebre centesimo di euro che presenta su di un lato la rappresentazione della Mole Antonelliana torinese. 

Vi state chiedendo cosa c’è di strano? Ebbene, sul lato di questo particolare centesimo di euro doveva essere inciso Castel del Monte, non la Mole Antonelliana erroneamente riprodotta.

Settemila Monete rare con questo errore di conio sono state messe in circolazione dalla Zecca di Roma che però riuscì a ritirarne il maggior numero.

In giro, quindi, ce ne sarebbero pochissimi esemplari sfuggiti al ritiro. Proprio questi sono i più ricercati dai collezionisti e dagli appassionati di Monete Rare disporsi anche a sborsare cifre da capogiro per accaparrarsene.

Ma quanto può valere questo centesimo di euro? Le stime vi lasceranno senza fiato: un solo esemplare può toccare i 2.000 euro di valore.

Questo, però, è solo il valore approssimativo. Se ci imbattiamo in collezionista incallito, particolarmente interessato a queste Monete rare, si può spuntare un valore ben più alto dei 2.000 euro.

Esempio ne è l’asta svoltasi nel 2013, dove il piccolo centesimo di euro venne battuto ad una cifra oltre ogni aspettativa: 6.000 euro.

Dunque, se frugando in qualche angolo nascosto di casa, tra i cassetti, in vecchi indumenti o in vecchie auto vi ritrovate fra le mani la moneta da 1 centesimo di euro raffigurante erroneamente la Mole Antonelliane, non vi resta che venderla per incassarne il valore!

Monete rare, 2 euro Grace Kelly: ecco quando valgono

Passiamo dal piccolo centesimo di euro alle Monete rare da 2 euro. Le monete bimetalliche appartenenti al nuovo conio possono valer cifre astronomiche.

In questo caso, però, non è un errore di conio a farne lievitare il valore in maniera importante, bensì il particolare evento storico che ha portato alla sua coniazione.

Arrivati ha questo punto è importante fare una premessa. Sono tante le variabili che concorrono ad incrementare il valore di una moneta: la tiratura (minore è la quantità in circolazione di una determinata moneta, maggiore è il suo valore economico), gli errori di conio, lo stato di conservazione e via dicendo.

Molte monete assumono un valore degno di nota se coniate per celebrare un evento commemorativo o una personalità di spicco. 

E le 2 euro Grace Kelly rientrano proprio in quest’ultima casistica. Coniata nel 2007, in occasione del venticinquesimo anniversario della scomparsa della bellissima principessa di Monaco, oggi vale una vera fortuna anche a causa della bassissima tiratura.

Basti pensare che la Zecca ne mise in circolazione solo 6.000 pezzi. Bassa tiratura e immenso valore, verrebbe da dire.

Ma quanto può valere la 2 euro dedicata alla principessa Grace Kelly? Il suo valore oscilla dai 2.000 ai 2.500 euro. Ciò non esclude, considerato il fascino e la rilevanza di queste Monete rare, che si possano raggiungere delle cifre molto superiori a quelle appena citate.

Monete rare, 2 euro di valore? Ecco quali sono quelle da 1.500 euro

La particolare moneta da 2 euro commemorativa della principessa Grace Kelly è una delle tante Monete rare riconducibili al Principato di Monaco.

C’è una seconda moneta da 2 euro particolarmente ricercata dai collezionisti e dagli appassionati di Monete rare per il suo elevato valore economico.

Stiamo parlando dei 2 euro rari commemorati degli 800 anni della Fortezza di Monaco, considerati fra i più prestigiosi al mondo per due ragioni. 

La prima riguarda la bassa tiratura, la seconda il materiale in cui è stata prodotta (la lega proof). Tutte caratteristiche che hanno contribuito a farne lievitare il valore in maniera importante.

Ma veniamo alle cifre: quando possono valere i 2 euro rari 2015 commemorativi degli 800 euro della Fortezza di Monaco? La loro stima è di circa 1.500 euro al pezzo.

Nulla esclude, però, che dalla vendita all’asta si possa spuntate un prezzo maggiore o minore.

Monete rare, valore variabile: da cosa dipende?

Messe da parte le monete rare in euro più prestigiose, forniamo qualche chiarimento sulle variabili che ne influenzano in loro valore sia in aumento, sia in diminuzione.

Ovviamente sono tanti i parametri da prendere in considerazion per misurarne il prestigio, su di tutti spicca lo stato di conservazione del pezzo in nostro possesso. 

Tanto meno la moneta da battere all’asta presenta segni di usura dovuta alla circolazione, tanto più il valore incrementa sensibilmente. In gergo tecnico il massimo stato di conservazione di una moneta viene definito “Fior di Conio” (FDC).

Deve trattarsi quindi di monete esteticamente perfette, prive di qualsiasi segno riconducibile alla circolazione, allo scambio o di altra natura. 

Qualsiasi graffio, anche se piccolo, ne compromette il valore. 

Attenzione, ciò non significa che le monete rare non tenute egregiamente non possano essere oggetto di compravendita, tutt’altro. Si contano molti collezionisti ed esperti di numismatica alla costante ricerca di moneta non in stato eccellente, comunque interessanti per altre caratteristiche.

Lo stato di conservazione di una moneta non è però l’unico requisito da valutare in un’asta. Ci siamo già soffermati sulla tiratura: le monete coniate in pezzi limitati oltre ad essere le più ricercate, sono quelle con valore economico maggiore. E lo stesso discorso può essere fatto al contrario.

Ciò non esclude che le monete a bassa tiratura, pur ancora in circolazione, potrebbero essere valutate fior di quattrini: il loro valore potrebbe avvicinarsi molto a quello delle monete rare ormai non più in uso. 

Achiropita Cicala
Achiropita Cicala
Collaboratore giornalistico, classe 1985.Ho una laurea magistrale in Economia Applicata, conseguita presso l'Università degli Studi della Calabria. A percorso universitario ultimato, ho approfondito sul campo le competenze acquisite in Finanza e Statistica presso alcuni studi commerciali. Attualmente, collaboro con diverse testate giornalistiche online per le quali scrivo, con flessibilità, di argomenti che spaziano dall'economia alla politica, dal mondo della scuola a quello dell'amministrazione pubblica. Passioni? La scrittura in primis, la grafica in secundis!
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