Monete rare, vecchie SIM e altro: valgono più di 8.000 euro!

Non solo monete rare: tra gli oggetti comuni possono nascondersi dei tesori di enorme valore. Dalle vecchie SIM card agli spiccioli, ecco cosa cercare.

Non solo monete rare: tra gli oggetti antichi (e talvolta neanche troppo!) possono nascondersi dei tesori di enorme valore. Dalle vecchie SIM card agli spiccioli, ecco quali sono gli oggetti da rivendere per guadagnare un bel gruzzolo.

Ci siamo già occupati, in queste pagine, di monete in euro, ma anche in lire rare. Sappiamo quindi che, più spesso di quanto si possa pensare, un piccolissimo spicciolo può valere anche migliaia di euro.

Ovviamente non stiamo parlando di monete a tiratura elevata: le monete rare, per potersi definire tali, devono possedere delle caratteristiche che le rendano quasi uniche.

Ma perché concentrarsi solamente sulle monete? Esistono, ad oggi, moltissimi oggetti che sono stati commercializzati qualche anno fa e che adesso non sono più in produzione.

Si tratta di oggetti rari che fanno gola ai collezionisti e che, al pari di spiccioli e banconote, possono essere battuti all’asta per migliaia di euro.

In questo articolo scopriremo, oltre ad alcune monete rare che vale la pena di ricercare per rivenderle, anche alcuni tra gli oggetti rari di valore (talvolta anche molto strani, dobbiamo ammetterlo!) che i collezionisti di tutto il mondo potrebbero essere interessati ad acquistare.

Prima di iniziare, segnaliamo a coloro che vogliono rivendere le proprie monete rare il seguente video, a cura di Gabrieur, che spiega nel dettaglio come e dove rivendere i propri esemplari rari.

Monete rare e altro: le SIM card che ti faranno diventare ricco

Non inizieremo questo articolo dalle monete rare, bensì da qualcosa di più curioso: le SIM card telefoniche.

Tra gli oggetti rari, sui quali è possibile guadagnare un bel gruzzolo una volta battuti all’asta, abbiamo infatti anche delle vecchie SIM telefoniche. E non si tratta di SIM estremamente particolari.

Le SIM telefoniche ricercate dai collezionisti almeno al pari delle monete rare sono quelle che si possono definire Top Number.

Il numero ad esse collegato, in altre parole, ha una sequenza molto particolare, ed è questo che rende la SIM card unica e ricercata.

Non si tratta, dunque, di una SIM card che è rara per una qualche strana particolarità: semplicemente, il numero ad essa collegata è particolare. E questo basta per attirare l’attenzione dei collezionisti.

Tra le SIM card telefoniche rare, secondo technoandroid.it, quella che è stata venduta all’asta per la cifra più elevata è una SIM della TIM.

La sequenza numerica era la seguente: 33Y XXXXXXX. Tale vecchia SIM è stata venduta all’asta a ben 8.600 euro.

Seconda per prezzo all’asta, ma non per particolarità, anche la SIM con sequenza numerica 339 YYXXXXXX, anch’essa TIM e che è stata venduta a ben 2.210 euro.

Si tratta dunque di cifre che competono con quelle alle quali possono essere rivendute le monete rare: anche le SIM card possono farci diventare ricchi.

Monete rare e altro: una cannuccia da migliaia di euro

Se le SIM telefoniche possono sembrare oggetti strani da ricercare, eppure molto ricercati al pari delle monete rare, col prossimo oggetto raro si resterà sicuramente stupiti.

Stiamo parlando di una semplice cannuccia in plastica, che però può essere rivenduta all’asta per ben 5.000 euro circa.

Si tratta, ovviamente, di una cannuccia molto particolare: una delle prima cannucce del McDonald’s. La nota catena di fast food, nei primi anni del 2000, utilizzava delle cannucce in plastica che sono poi state sostituite, al fine di optare per scelte più green.

Ebbene, le cannucce superstiti, quelle in plastica risalenti per l’appunto agli anni 2000, sono attualmente ricercatissime dai collezionisti di tutto il mondo. I quali sono disposti a sborsare migliaia di euro pur di accaparrarsi questo oggetto rarissimo.

Secondo un articolo di liberoquotidiano.it tali oggetti possono essere battuti all’asta per cifre simili a quelle delle monete più rare: migliaia di euro, anche 5.000 euro totali.

Monete rare in euro: ecco quelle di maggior valore

Adesso che abbiamo passato in rassegna alcuni degli oggetti rari più strani ma di valore, torniamo alle nostre monete rare.

Si tratta di oggetti che comunemente possiamo trovare dentro al nostro portafogli ma che potenzialmente potrebbero fruttare molto più del valore indicato sulla loro faccia di testa.

E non ci riferiamo solamente a spiccioli antichi. Chi cerca monete rare per rivenderle, molto spesso compie infatti un errore: quello di andare alla ricerca di monete ormai in disuso.

Eppure, con un po’ di fortuna, potremmo ritrovarci anche degli euro rari nel nostro portafogli.

Esistono infatti alcune monetine molto recenti e in euro che valgono cifre a tre zeri. Tra queste:

  • moneta da 1 centesimo a conio unilaterale;
  • moneta da 2 euro coniata a Monaco nel 2007;
  • moneta da 1 centesimo coniata in Italia nel 2002.

La prima moneta, quella a conio unilaterale, è frutto di un errore di conio. La testa di tale moneta non riporta alcun tratto distintivo, mentre la croce ha qualcosa di particolare: non c’è alcuna incisione, e non viene riportato neppure l’anno di conio.

Tale centesimo si caratterizza quindi per un errore in fase di produzione (l’errore di conio, per l’appunto), cosa che la rende particolarmente rara.

Generalmente, le monete che presentano la particolarità del conio unilaterale vengono battute all’asta con cifre di partenza superiori ai 500 euro, ma il prezzo finale di vendita può salire anche a migliaia di euro.

Tra le monete rare citate nel nostro elenco, la seconda è un pezzo da 2 euro.

In questo caso, non si tratta di uno spicciolo che presenta un errore, ma di una moneta coniata a fini commemorativi. Infatti, lo spicciolo venne realizzato da Monaco nel 2007 per commemorale Grace Kelly

Di tale pezzo da due euro ne furono realizzati solo pochi esemplari, ossia 2.000.

Ed è la tiratura limitata che rende rara questa moneta, la quale può essere rivenduta ai collezionisti per cifre che superano i 2.000 euro.

E di valore superiore ai 2.000 euro è anche l’ultimo centesimo che abbiamo inserito nel nostro elenco di monete rare in euro: il centesimo italiano.

Come nel primo caso analizzato in questo paragrafo, anche questo centesimo raro è frutto di un errore di conio.

Invece del Castel del Monte, nella faccia di croce è stata coniata la Mole Antonelliana, che invece si trova di solito dietro la moneta da due centesimi.

Monete rare: le vecchie lire da migliaia di euro

Concludiamo questo articolo su monete rare e oggetti inusuali di valore con l’analisi delle vecchie lire che, se rivendute, possono fruttare un bel gruzzolo.

Anche le lire italiane sono infatti molto ricercate dai collezionisti, ed il loro valore di vendita all’asta può raggiungere le migliaia di euro.

Tra le lire rare italiane che valgono di più troviamo:

  • moneta da una lira del 1947;
  • moneta da due lire del 1947; 
  • moneta da cinque lire del 1946.

Le prime due monete sono state coniate entrambe nel 1947. Sulla loro croce, rispettivamente, hanno raffigurate un ramo d’arancio e una spiga.

Mentre la Lira Arancia può essere rivenduta all’asta per ben 1.500 euro circa, le due lire Spiga possono essere rivendute anche per 1.800 euro.

L’ultima tra le monete rare citate è invece uno spicciolo da cinque lire che risale al 1946, denominato 5 Lire Uva dato che, sulla faccia di croce, è stata per l’appunto coniata dell’uva.

Anche il valore di questa moneta supera i mille euro: le aste di vendita partono da 1.200 euro.

Inutile ricordare ai lettori che, ovviamente, le cifre fino ad ora analizzate valgono per monete rare e oggetti in perfetto stato di conservazione.

Per le monete si parla di Fior di Conio (FdC), ossia uno spicciolo che non presenti alcun segno di usura.

Alessia Seminara
Alessia Seminara
Copywriter, classe 1991. Versatile, multipotenziale, laureata in Scienze e Tecniche Psicologiche presso l'Università degli Studi di Catania, con una seconda laurea in Logopedia, ho una passione per la scrittura e il web copywriting. Entrambe mi hanno portato a concludere la canonica formazione accademica e ad intraprendere un ulteriore percorso di formazione in Seo e Copy Persuasivo. Grazie a vari corsi di formazione ho approfondito le mie conoscenze in ambito Digital Martketing. Negli anni ho stretto diverse collaborazioni come copywriter freelance per seguire variegati progetti.
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