Mutuo 2022: crescono i tassi. Meglio fisso o variabile?

La BCE ha dichiarato che ha marzo 2022 sospenderà il piano pandemia, questo comporta che i tassi sul mutuo subiranno un lieve aumento. Quali le conseguenze?

Non sono confortati le ultime novità in tema di tassi sui mutui, infatti a detta della BCE pare che ci sia un lieve innalzamento dei costi quindi dei tassi. Le chimere di sei, sette anni fa pari allo zero o addirittura sotto lo zero non saranno più possibili.

La BCE ha dichiarato a fine novembre che a partire da marzo 2022, se tutto proseguirà per il meglio, sospenderà il piano pandemia, questo comporta che i tassi subiranno un lieve aumento. Cerchiamo di capire quali saranno le conseguenze di questo innalzamento dei tassi.

Sembrerebbe che il mercato immobiliare italiano stia vivendo un momento favorevole, c’è molta richiesta di immobili grazie anche ai bonus emanati dal Governo, basti pensare a tutti i bonus sulla ristrutturazione della casa, ma non solo anche il bonus previsto per l’acquisto della prima casa per gli under 36 che non pagano la tassa di registro.

Tutto questo ha fatto si che il mercato immobiliare ricevesse quello slancio che mancava. Per l’acquisto della casa si fa normalmente ricorso ad un mutuo. Vediamo l’effetto di questo innalzamento dei tassi se è meglio sottoscrivere un mutuo a tasso fiso o a tasso variabile.

Mutuo 2022: il tasso fisso rassicura

Le banche hanno dichiarato che in questo 2021 ci sono state più sottoscrizioni di nuovi mutui. Fino ad oggi i mutui che erano stati stipulati erano delle surroghe con dei tassi più alti. 

Dunque le banche hanno dichiarato che c’è stata una forte inversione di tendenza e finalmente si stanno sottoscrivendo più mutui. Non solo hanno anche dichiarato che effettivamente sia i nuovi mutui che i mutui surrogati sono stati stipulati quasi tutti a tasso fisso.

Se pure non ci siano stati degli aumenti così sostanziosi, in quest’ultimo trimestre comunque si è visto che soprattutto quelli fissi sono aumentati dello 0.5 – 0.9 punti percentuale.

Non c’è ancora stato un grosso aumento dei tassi per quel che riguarda il tasso variabile, ma comunque in prospettiva dovrebbe esserci un lieve aumento anche nel tasso variabile.

La  differenza tra un tasso fisso e un tasso variabile è molto semplice. Quando si sceglie di stipulare un mutuo a tasso fisso il tasso viene stabilito al momento della sottoscrizione del contratto di mutuo con la banca e quindi anche la rata che si andrà a pagare sarà sempre uguale per tutta la durata del mutuo

Invece il tasso variabile subirà delle variazioni che sono date dalla variazione dell’Euribor più uno spread applicato dalla banca, questo ha fatto sì che in questi anni addirittura alcuni tassi fossero inferiori allo zero.

Ovvio che sottoscrivere un mutuo a tasso fisso da più certezze in quanto la rata è  sempre la stessa e quindi permette  al nucleo familiare di programmare eventuali spese da sostenere sapendo che il mutuo non cambierà, mentre il tasso variabile da più incertezze, quindi occorre fare più attenzione.

È vero che il tasso fisso è leggermente più alto del tasso variabile, ma siamo tutti più sicuri mentre il tasso variabile subisce comunque l’andamento dell’Euribor e quindi crea incertezza.

Mutuo 2022: oltre ai tassi occhio ai costi accessori

C’è da dire anche che quando si sceglie di stipulare un mutuo bisogna fare attenzione oltre che ai tassi di interesse anche ai costi accessori del mutuo che sono i costi di accensione del mutuo, di gestione e costi di perizia che variano da banca a banca, ma soprattutto che in questi ultimi tempi hanno risentito di alcuni rialzi.

Chiaramente in questo momento in cui c’e’ questa fondata prospettiva di rialzo dei tassi, pensare alla stipula di un mutuo a tasso fisso potrebbe essere più vantaggioso.

Bisogna pensare alla stipula di un mutuo a tasso fisso se si pensa ad un mutuo a lungo termine, chiaramente è un ragionamento che non bisogna fare se si pensa invece ha un mutuo a breve termine a 10-15 anni. Mentre per il mutuo che va oltre i 20 anni, sicuramente il tasso fisso può essere consigliato.

Le banche stesse dicono che in questo momento stanno stipulando parecchi mutui a tasso fisso. Dunque abbiamo visto che in questo momento è consigliabile l’opzione del tasso fisso ma la scelta della tipologia del tasso di mutuo è sempre comunque personale o comunque bisogna fare bene i conti con il bilancio del proprio nucleo familiare.

Ognuno di noi sa fino a quanto può o vuole spendere, ognuno di noi sa fino a che punto è disposto a rischiare puntando su un tasso variabile.

Mutuo 2022: quali i documenti necessari per richiederlo

Ma quali sono i documenti che occorrono per avviare una pratica di mutuo? E’ importante conoscere prima quali sono i documenti necessari in modo da arrivare preparati davanti al consulente al fine di guadagnare tempo e ottenere il mutuo il prima possibile.

I documenti che occorrono per arrivare ad una pratica di mutuo si possono classificare in tre macro categorie:

  • anagrafici;
  • reddituali e patrimoniali;
  • relativi all’immobile.

Vediamo all’interno di queste categorie quali sono i singoli  documenti che occorrono.  I documenti anagrafici hanno l’importante compito di accertare:

  • cittadinanza;
  • residenza;
  • stato civile;
  • regime patrimoniale ;
  • identificare il richiedente.

Dunque in sede di aperture della pratica di mutuo occorre portare con se:

  • documento d’identità;
  • certificato di residenza.
  • certificato di stato di famiglia attestante chi sono e quante sono le persone che vivono con il richiedente, quindi serve anche per attestare eventuali familiari a carico;
  • se il richiedente è coniugato occorrerà anche l’estratto dell’atto di matrimonio da cui si evince il regime patrimoniale scelto dalla coppia.

Chiaramente questi documenti serviranno per ciascun intestatario e anche per il garante, nell’ipotesi in cui dovessero essercene.  

In alcune circostanze la banca potrebbe richiedere i documenti aggiuntivi sempre al fine entro di accertare l’identità del richiedente, la cittadinanza, la residenza, lo stato civile e di regime patrimoniale. Quindi se per esempio per chi non è  un cittadino italiano potrebbe essere richiesto il permesso di soggiorno.

Mutuo 2022: fondamentale la situazione economico-patrimoniale

La seconda categoria di documenti che vi saranno richiesti sono quelli che hanno a che fare con la personale situazione economico-patrimoniale

Sicuramente ogni situazione avrà il suo set di documentazione reddituale specifico. In ogni caso sarà comunque richiesta la dichiarazione dei redditi.

Per i lavoratori a tempo indeterminato sarà sufficiente un anno mentre per gli altri soggetti a redditi  più variabili, saranno richiesti gli ultimi due. 

Ai lavoratori dipendenti saranno richieste anche le buste paga mentre agli imprenditori potrebbe essere richiesto il certificato di iscrizione in Camera di Commercio, per i professionisti e gli autonomi eventuali iscrizioni ad Albi per il certificato di attribuzione di partita Iva

Per i lavoratori con contratti atipici e quindi con lavori stagionali a progetto o a tempo determinato,  per dimostrare una certa continuità lavorativa potrebbe tornare utile l’estratto conto contributivo scaricabile dal sito dell’INPS accedendo con le credenziali spid 

In linea di massima lo scopo dei documenti reddituali è quello di accertare il possesso di un reddito sufficiente e che tale  reddito si è conseguito con una certa stabilità nel tempo.

Per coloro che sono in possesso di altri redditi (es, canoni di affitto, rendite, redditi di partecipazione) percepiti con continuità, ma che non sono riportati dichiarazione perché magari sono esenti, cercate di recuperare la documentazione che attesti tale reddito in modo che la banca possa prendere in considerazione anche questi crediti aggiuntivi per determinare la rata che per voi è sostenibile. 

Se non siete già cliente della banca che vi sta facendo il mutuo o avete altri conti correnti in altre banche, è utile portare con se gli ultimi estratti conti correnti e questo ha il duplice scopo di verificare la correttezza della movimentazione del conto, quindi l’assenza di sconfinamento,  l’accredito di stipendio o il pagamento delle fatture ma anche eventuali giacenze in essere presso altre banche.

Infatti la banca oltre a voler conoscere il reddito vuole conoscere anche la situazione patrimoniale, quindi quanto denaro si ha da parte e questo sia per verificare che ce ne sia a sufficienza per concludere l’operazione e sia per accertare quello che è il patrimonio netto. 

Quindi se avete depositi, investimenti, buoni fruttiferi, assicurazioni sulla vita e così via ma anche immobili di proprietà, è consigliabile portare in banca tutti  i documenti che attestino il possesso di questo patrimonio.

La banca così saprà che oltre il reddito sussistono altre attività potenzialmente liquidabili e che quindi la solvibilità sarà maggiore.

In ultimo ci sono i documenti relativi all’immobile che si intende acquistare. Sono tutti i documenti pubblici che dovresti comunque ottenere prima di fare un’offerta per fare tutte le verifiche del caso.

Stiamo parlando del titolo di provenienza, cioè il documento che attesta come l’attuale proprietario è venuto in possesso dell’immobile o del terreno se è una nuova costruzione, quindi sarà, un atto di compravendita una dichiarazione di successione , un atto di donazione oppure una sentenza di trasferimento in caso di acquisto dell’immobile all’asta giudiziaria da parte dell’ultimo proprietario.

Oltre a ciò verrà richiesa la planimetria catastale dell’immobile, e una visura catastale storica. Alcune banche richiedono anche in via preliminare l’attestato di prestazione energetica o APE. 

Oltre a questi dovresti anche portare una copia del compromesso con della proposta di acquisto con una prova del versamento della caparra o dell’anticipo.

Nel caso si richieda un mutuo per effettuare anche una ristrutturazione,  ai documenti citati si aggiungono il computo metrico dei lavori, eventuali disegni di progetto e le autorizzazioni necessarie.

Mutuo 2022: i vantaggi di arrivare preparati sulla documentazione

Il vantaggio di andare in banca prepararti con tutta la documentazione ed in particolare con la documentazione reddituale è quella che già dal primo appuntamento è possibile ottenere qualche feed back sulla fattibilità della pratica da parte del consulente.

Un altro vantaggio è che potresti avviare subito la pratica per la tua richiesta di mutuo senza necessità di fissare una altro appuntamento per consegnare la documentazione, quindi guadagnerai sicuramente tempo.

E’ chiaro che man mano che la pratica avanza,  le particolarità legate al caso specifico caso emergeranno e quindi potrebbe essere richiesta altra documentazione di massima per avviare la pratica.

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