Mutuo prima casa 2021: sotto i 36 anni te lo paga lo Stato!

Nel decreto Sostegni bis viene trattato il tema dei mutui prima casa. I beneficiari sono i giovani under 36 anni, che devono avere un ISEE non superiore ai € 40.000 annui. Il Fondo di garanzia sui mutui per la prima casa è garantito dallo Stato per un importo dell’80% del prezzo dell’abitazione e si può accedere a tale fondo anche con un contratto atipico.

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Le decisione del governo Draghi ha dato una speranza ai giovani sotto i 36 anni per poter acquistare una casa, attraverso i mutui prima casa agevolati. Questa misura di sostegno al reddito compare nel Decreto Sostegni bis, provvedimento approvato il 20 maggio 2021 e pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 25 maggio 2021. 

Le novità proposte con il nuovo decreto riguardano sostanzialmente l’abolizione delle imposte catastali, ipotecarie e quelle di registro, e la possibilità di avere una garanzia da parte dello Stato dell’80%, al posto dell’attuale 50%. È stata innalzato, inoltre, di un anno l’accesso al Fondo di garanzia per la prima casa, ampliando di fatto la platea dei beneficiari.

Fondo di garanzia prima casa: cos’è e a cosa serve

Il Fondo Garanzia per la prima casa fu istituito dal Ministero dell’economia e delle finanze, con la Legge 147/2013 (o legge di stabilità) entrata in vigore nel 2014. Permette di incrementare l’accesso al credito a chi rientra in determinati parametri richiesti e che vuole acquistare un’abitazione come prima casa; quindi può essere usato come garanzia su mutui ipotecari o su portafogli di mutui ipotecari.

Si può fare richiesta di accesso a questo fondo solo se non si possiedono altri immobili ad uso abitativo. L’abitazione deve essere ubicata in Italia e non deve rientrare nelle categorie catastali di lusso (A1, A8 e A9).

Questo tipo di fondo prevede una garanzia statale, che facilita l’accesso al mutuo prima casa.

Per la richiesta del mutuo bisogna presentare una domanda direttamente alla banca o all’intermediario finanziario, solo in questo modo si può accedere al finanziamento.

Cosa sono i prestiti agevolati?

Per poter accendere un mutuo a tasso agevolato, di norma, occorre avere determinati requisiti. Il mutuo bancario con caratteristiche agevolate veniva accordato a persone tra i 18 anni e i 70 anni (anche 80 anni in alcune circostanze). A seconda delle politiche delle banche si possono verificare determinate variabili.

L’istituto bancario prima di concedere il mutuo deve, infatti, conoscere alcune informazioni del potenziale cliente, ovvero il reddito annuo, la sua situazione economica, quali garanzie possiede per poter pagare ed estinguere il mutuo senza problemi. Deve, inoltre, ricevere la documentazione a sostegno di quanto riferito e sulla sua veridicità.

Per ottenere un mutuo con finanziamento agevolato occorre presentare la dichiarazione dei redditi degli anni precedenti e portare delle garanzie adeguate sulla restituzione del prestito. Non è, quindi, necessario avere un lavoro a tempo determinato, si può anche essere un libero professionista o un lavoratore con contratto atipico, l’importante è poter consegnare alla banca tutte le informazione richieste.

Tra coloro che possono accedere ai mutui a tasso agevolato ci sono i giovani, nello specifico le coppie giovani che si apprestano ad acquistare la loro prima casa. Le misure di sostegno al reddito sono messe in campo per aiutare coloro che hanno maggiori difficoltà nel progetto di acquisto di un’immobile.

Lo Stato interviene, quindi, per sostenere coloro che in altre circostanze non potrebbero accedere all’erogazione del mutuo prima casa, in quanto privi di requisiti. Normalmente quando viene concesso un mutuo, la banca lo concede all’80% del valore dell’abitazione.

Con i mutui agevolati, invece, il finanziamento può essere maggiore: può arrivare al 100% del valore dell’immobile. Questo si traduce con la programmazione di piani di pagamenti più favorevoli per coloro che decidono di accendere un mutuo. 

Ci sono, inoltre, dei vantaggi fiscali per le abitazioni da designare a casa principale. Le imposte sulla compravendita vengono calcolate in misura ridotta, l’imposta di registro è al 2%, l’imposta catastale e quella ipotecaria sono di pari importo, ovvero ognuna ha un costo di € 50,00. Dichiarando gli interessi passivi e gli oneri relativi al mutuo in dichiarazione dei redditi, si potranno portare in detrazione.

Mutui prima casa agevolati 2021: a chi sono rivolti

Inizialmente la garanzia statale poteva essere utilizzata nella misura massima del 50% della quota capitale e serviva per coprire i mutui finanziati. Con il decreto Sostegni bis viene aumentata la garanzia all’80%, come viene indicato nell’art. 64, comma 3

[…] la misura massima della  garanzia concedibile dal Fondo e' elevata all'80% della quota capitale [...]

Questa è la prima novità di questo provvedimento. La garanzia, inoltre, viene concessa per la richiesta di finanziamenti per l’acquisto, ma anche per i lavori di ristrutturazione e di efficientamento energetico di un’unità immobiliare da destinare come abitazione principale del mutuatario, ossia la  prima casa.

L’accesso al credito viene concesso in via prioritaria alle giovani coppie o ai nuclei familiari monogentoriali aventi figli minori, e giovani di età inferiore ai 35 anni con un rapporto di lavoro atipico.

La seconda novità introdotta dal decreto Sostegni bis risiede, quindi, sull’età: viene innalzata di un anno e, quindi, la priorità di accesso è rivolta ai giovani che ancora non hanno compiuto 36 anni di età. Tutti i giovani, quindi, di 35 anni, con la nuova norma, sono inclusi nell’agevolazione relativo al mutuo prima casa. La garanzia di ultima istanza, per gli interventi del Fondo di garanzia per la prima casa, è quella dello Stato. 

Mutuo prima casa 2021: per gli under 36 con ISEE basso

L’art 64 (Misure in favore dell'acquisto della casa di abitazione ed in materia di prevenzione e contrasto al disagio giovanile.) del provvedimento delinea come l’accesso al Fondo prima casa sia accessibile ai giovani sotto i 36 anni di età. È stato definito un limite temporale relativo alla validità della disposizione, ovvero fino al 30 giugno 2022. 

Nella norma al comma 3 si legge, appunto, che

Per le domande presentate a decorrere dal trentesimo giorno dall'entrata in vigore della presente disposizione fino al 30  giugno 2022, alle categorie aventi priorità per l'accesso al credito [...] 

Come afferma la norma verrà costruito un piano per i mutui agevolati, con una garanzia statale per tutti coloro che non hanno ancora compiuto 36 anni, aventi un ISEE basso.

Decreto Sostegni bis: estende la platea dei beneficiari

Il Decreto Sostegni bis in materia di mutuo prima casa introduce delle novità. Innalza di un anno l’accesso al mutuo garantito e agevolato, ovvero ne possono fare richiesta i giovani con 35 anni di età (esclusi dalla precedente agevolazione). Prima di questa riforma la possibilità era estesa a coloro che avevano 34 anni compiuti.

Questa novità, di fatto, amplia la platea dei beneficiari dei destinatari dei benefici fiscali per acquistare la prima casa, tra esenzioni dell’imposta sostitutiva e quelle relative alle ipoteche. I giovani destinatari del mutuo prima casa potranno richiedere un mutuo prima casa avendo un ISEE non superiore a € 40.000.

Vengono potenziati il Fondo Gasparinni (il Fondo di solidarietà per i mutui per l’acquisto della prima casa, fondato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze nel 2007) e il Fondo di Garanzia prima casa, in questo modo è possibile portare la percentuale di copertura della garanzia all’80% ( prima era del 50%).

Con questa norma, quindi, le agevolazioni per accedere al fondo prima casa si estendono ai giovani fino ai 36 anni di età non compiuti, titolari di un rapporto di lavoro atipico e possono accendere il mutuo prima casa fino al 30 giugno 2022, con un ISEE non superiore a € 40.000. Chi utilizzerà questo fondo, a queste condizioni, potrà avere una garanzia statale pari all’80% del mutuo.

Mutui prima casa giovani 2021: L’esenzione delle imposte

L’imposta catastale, quella ipotecaria e di registro non si pagano nei mutui prima casa giovani under 36 accesi fino al 30 giugno 2022. Sono esclusi dagli atti di acquisto degli immobile le categorie A1 (abitazioni signorili), A8 (abitazioni in ville) e A9 (castelli e palazzi).

Nell’articolo relativo ai mutui per i giovani, del provvedimento, l’art. 64, il comma 6 definisce come viene trattato il credito d’imposta, il quale  può essere portato

[…] in diminuzione dalle imposte di registro, ipotecaria, catastale, sulle successioni e donazioni dovute sugli atti e sulle denunce presentati dopo la data di acquisizione del credito, ovvero può essere utilizzato in diminuzione delle imposte sui redditi delle persone fisiche dovute in base alla dichiarazione da presentare successivamente alla data dell’acquisto […] 

L’ammontare del credito d’imposta, pari all’IVA, può essere, quindi, utilizzata in compensazione  delle imposte catastali, di registro e ipotecarie sulle donazioni e sulle successioni degli atti e delle denunce, che devono essere esibiti dopo la data di acquisizione del credito.

Questa tipologia di credito può essere usato anche per la diminuzione delle imposte sui redditi delle persone fisiche, da indicare nella dichiarazione dei redditi dopo la data di acquisto. 

Questi requisiti applicati ai finanziamenti sono concessi non solo per l’acquisto dell’immobile a uso abitativo, ma anche per la costruzione e la ristrutturazione dello stesso, e sono esenti dall’imposta sostitutiva delle imposte di bollo, catastali, di registro e ipotecarie. Sulle tasse relative alle concessioni governative, inoltre, c’è l’esenzione dello 0,25%, come previsto dal D.P.R. 601/1973.

Queste disposizioni verranno applicati su tutti gli atti che verranno stipulati nel lasso temporale previsto nel decreto, ovvero tra la data di entrata in vigore del provvedimento e il 30 giugno 2022.

Mutui prima casa giovani 2021: come funzioneranno

La misura delineata dal decreto Sostegni bis determina una linea piuttosto chiara su come verranno trattati i mutui prima casa giovani fino a giugno 2022. I beneficiari sono i giovani under 36 anni, con un ISEE non superiore ai € 40.000 annui.

Possono accedere al Fondo di garanzia sui mutui per la prima casa anche se non hanno un contratto di lavoro a tempo indeterminato: può essere anche un contratto di lavoro atipico.  La banca erogherà un prestito pari all’80% del prezzo della casa e sarà garantito dallo Stato.

Queste condizioni sono, quindi, a tempo determinato, visto che viene indicata nella norma una data di fine validità della disposizione. Fino a questa data saranno garantiti i mutui prima casa dal Fondo di garanzia per la prima casa per l’80%. Il valore massimo dell’abitazione dovrà rientrare nell’importo di  250 mila euro. L’immobile, inoltre, non deve appartenere ad abitazioni signorili, ville, castelli e palazzi. 

Ulteriori agevolazioni riguardano l’esenzione del pagamento delle imposte di registro e di quelle catastali e ipotecarie. A carico dei beneficiari rimangono le spese di agenzia e quelle del notaio.