Novità NASpI marzo: Inps cambia l’importo. Ecco a chi

La NASpI del mese di marzo sarà diversa perchè l'Inps inizierà ad applicare le nuove aliquote Irpef e per l'avvio dell'assegno unico universale.

Novità in arrivo per i percettori della NASpI nel mese di marzo. Infatti per effetto dell’assegno unico ai figli, per tutti i papà e le mamme con figli a carico, non ci sarà più l’assegno al nucleo familiare per i figli, nè le detrazioni per figli a carico (laddove la NASpI generi ancora Irpef).

Da marzo, l’Inps invece erogherà l’assegno unico universale per ogni figlio minorenne o tra 18 e 21 anni, purchè la domanda sia stata inoltrata all’Inps entro il 28 febbraio.

Per approfondire importi e modalità di presentazione della domanda si rimanda all’articolo Assegno unico: ultime pagamento. Domanda Inps entro 28/2.

In questi giorni, l’istituto di previdenza è alle prese con i controlli delle domande dell’assegno unico, per essere pronta ad erogare i primi pagamenti a partire dal 15 marzo. In questo momento, se si accede alla domanda dell’assegno unico, molti troveranno ancora lo stato della domanda in istruttoria. Ma presto potranno verificare se e quanto l’Inps pagherà.

Solitamente i percettori della NASpI, se hanno presentato la domanda entro giugno dell’anno scorso, hanno percepito l’assegno al nucleo familiare. E lo potranno percepire fino a marzo, considerando che il pagamento della NASpI di marzo è sul mese di febbraio. Ma a marzo, l’Inps pagherà anche il primo assegno unico universale ai percettori di NASpI, in base all’ISEE 2022.

NASpI e assegno unico sono quindi erogati direttamente dall’Inps in due giorni diversi. 

La NASpI solitamente va in pagamento dopo il 5 di ogni mese fino al 20, mentre l’assegno unico dovrebbe partire il 15 marzo ed essere erogato fino al 22. Alcuni percettori di NASpI potranno quindi ricevere nello stesso giorno entrambi i pagamenti. 

Ma si consiglia di verificare sempre sul fascicolo previdenziale del cittadino le date di pagamento.

NASpI marzo: cosa cambia 

La nuova assicurazione sociale destinata a chi ha perso in modo involontario il lavoro, è erogata mensilmente dall’Inps per un numero di mesi pari alla metà dei mesi lavorati negli ultimi quattro anni, fino ad un massimo di 24 mesi. Diversa la NASpI per i lavoratori del settore turistico o stagionale per i quali ci sarà una mensilità aggiuntiva.

A marzo il pagamento della NASpI potrà subire una variazione, a seconda della condizione familiare del beneficiario della NASpI.

Per chi non ha figli a carico, non ci sarà alcuna variazione, se non l’eventuale decalage del 3% se al primo del mese di marzo sia scattato il novantunesimo giorno di erogazione della prestazione. Per costoro l’importo della NASpI si riduce del tre per cento.

Per chi non ha figli a carico, ma eventualmente solo la moglie invece, nell’importo della NASpi si continuerà a ricevere l’assegno al nucleo familiare per il coniuge a carico, e la detrazione. 

Per la detrazione da lavoro dipendente, essendo la NASpI paragonabile ad una retribuzione, invece l’Inps pagherà il bonus Irpef, se l’importo totale della NASpI, per l’annualità non supererà i 28.000 euro (se il pagamento della NASpI abbia avuto inizio nel 2021). Nel caso in cui l’erogazione della nuova assicurazione sia invece partita a gennaio 2022, il bonus Irpef sarà erogato solo se l’importo complessivo della NASpI (annuale) non superi i 15.000 euro.

Per chi invece, ha figli a carico, sia minorenni che di età tra 18 e 21 anni, l’Inps erogherà l’assegno unico universale, insieme all’ultimo pagamento dell’ANF e della detrazione a valere sul mese di febbraio 2022.

Pagamento NASpI marzo: cambiano le detrazioni fiscali

Il mese di marzo è anche il mese in cui l’Inps applica la nuova struttura delle aliquote Irpef, approvate dalla legge di bilancio 2022.

Tra gennaio e febbraio, l’Inps ha dovuto aggiornare i propri sistemi per allineare le tabelle delle aliquote Irpef, a quelle nuove determinate dalla legge di bilancio. Le nuove aliquote Irpef passano da cinque a quattro e si modificano anche le fasce di reddito. Le nuove aliquote sono:

  • 23% per redditi fino a 15.000 euro;
  • 25% per i redditi compresi tra 15.000 e 28.000 euro;
  • 35% per redditi tra 28.000 e 50.000 euro;
  • 43% per i redditi oltre 50.000 euro.

Considerando che la NASpI non può superare 1.360,77 euro al mese, ed è pagata su 12 mesi, l’importo massimo che si può ottenere in un anno, senza contare il decalage a partire al 4 mese è di 16.329,24 euro. Conseguentemente l’Irpef che si applica è del 23% fino a 15.000 euro e per la restante parte, 1.329,24 euro si applica il 25%.

L’esempio è stato fatto prendendo come riferimento il massimo della NASpI ed il massimo del periodo di erogazione di 24 mesi.

Per importi più bassi, l’unica aliquota che si applica è del 23% se l’importo complessivo supera gli 8.000 euro. In caso contrario, essendo una NO TAX area, non si applica Irpef, ma non si calcolano neanche le detrazioni fiscali.

NASpI marzo: cosa cambia con l’assegno unico 

Il calcolo della NASpI tiene in considerazione, qualora l’interessato abbia fatto domanda entro il 30 giugno di ogni anno, dell’assegno al nucleo familiare. L’Inps, in base alle informazioni in possesso, di natura reddituale, e della dichiarazione del richiedente, provvede ad erogare insieme all’importo della NASpI anche l’ANF.

Le tabelle riportanti gli importi in base alla composizione della famiglia ed alla tipologia, sono pubblicate sempre da Inps. La validità delle tabelle è annuale, fino al 30 giugno dell’anno successivo. Ma quest’anno, 2022, la validità delle tabelle per le famiglie con figli a carico, si arresta a marzo 2022. In questo mese infatti fa il suo debutto l’assegno unico universale per i figli a carico, sia essi minorenni che di età tra 18 e 21 anni.

Pertanto nell’importo in pagamento nella NASpI di marzo, ci sarà l’ultimo calcolo dell’assegno al nucleo famigliare, relativo al mese di febbraio, dato che il pagamento è sempre riferito al mese precedente. Ma nel mese di marzo, partirà anche il pagamento dell’assegno unico universale.

Per ogni figlio ed in base al valore dell’ISEE, l’Inps erogherà direttamente sul conto corrente l’importo dell’assegno unico universale.

NASpI: le novità del 2022

Per l’istituto della nuova assicurazione sociale, la legge di bilancio 2022 ha apportato importanti novità che si applicano però a chi percepisce la NASpI dal 1 gennaio 2022 oppure inizierà a percepirla durante l’anno 2022.

A parte le variazioni delle aliquote Irpef, che però interessano tutti i percettori della NASpI, per l’anno 2022 e solo per i nuovi beneficiari sono state migliorate alcune condizioni di accesso.

Si incrementa la platea dei beneficiari, che dal 2022 annovera anche i lavoratori agricoli assunti a tempo indeterminato. Per essi, la circolare INPS n.2 del 4 gennaio 2022 chiarisce che la disoccupazione agricola potrà essere ricevuta solo per l’anno 2021, mentre dal 2022 si accederà alla NASpI.

Tra le novità, non è più necessario dimostrare di aver lavorato almeno 30 giorni nei dodici mesi precedenti la richiesta di NASpI. 

Resta invece confermato il requisito di dimostrare di aver maturato 13 settimane di contribuzione nei quattro anni precedenti la richiesta della NASpI.

Ma la novità più importante, riguarda il decalage, ossia il meccanismo di riduzione dell’importo della NASpI. Per tutti gli eventi di disoccupazione che si realizzano a partire dal 1 gennaio 2022, il decalage non avrà più effetto dal quarto mese, o più correttamente dal novantunesimo giorno.

La legge di bilancio 2022, al fin di lasciare più soldi in tasca ai beneficiari di NASpI, ha deciso di posticipare il mese da cui parte la riduzione. In particolare il decalage scatterà dal sesto mese, ma per chi ha 55 anni, la riduzione inizierà a partire dall’ottavo mese. 

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