Novità NASpI: pagamento e riforma 2022! Ecco le ultimissime

Novità e NASpI, ecco cosa succede! Il Governo e l'INPS stanno ancora decidendo il futuro di questa misura, ma molte indiscrezioni sono già note e cominciamo a riportarle per tutti i beneficiari interessati. In sostanza, ci sono buone e cattive notizie... ecco tutte le ultime novità!

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Novità e NASpI, ecco cosa succede! Il Governo e l'INPS stanno ancora decidendo il futuro di questa misura, ma molte indiscrezioni sono già note e cominciamo a riportarle per tutti i beneficiari interessati. In sostanza, ci sono buone e cattive notizie... ecco tutte le ultime novità!

La NASpI è una misura molto importante, anche nota come indennità di disoccupazione, che permette ai lavoratori che rimangono disoccupati di ottenere un'entrata mensile per ben ventiquattro mensilità, in modo da avere i tempi tecnici per trovare nuovamente lavoro ed avere quindi un'entrata attiva.

La pandemia, come è facile immaginare, ha messo in difficoltà tantissime imprese che, nei casi più estremi, hanno dovuto decidere di licenziare. Tutti i soggetti rimasti senza lavoro, ovviamente, hanno fatto e stanno facendo molta fatica a ritrovare un'occupazione in un periodo così particolare.

Per questo motivo, il Governo guidato da Mario Draghi ha pensato ad alcune novità che potrebbero essere molto positive per i beneficiari della misura presenti e futuri. In questo articolo vediamo tutte le novità in vista nel 2022 e facciamo anche il punto sui pagamenti relativi ai mesi di dicembre, ormai arrivati, e di gennaio.

Se fossi interessato o interessata ad approfondire questo genere di tematiche, ti suggeriamo il canale YouTube "Redazione The Wam" che pubblica ogni giorno un nuovo video in cui approfondisce tutto ciò che riguarda bonus, sussidi e lavoro. In questo video in particolare si parla di pagamenti attesi entro la fine dell'anno:

Novità NASpI: come funziona la misura?

Prima di vedere le vere novità a cui la NASpI andrà incontro nel 2022, proviamo a capire esattamente come funziona questa misura e cosa prevede. Come detto è un'indennità pensata per i soggetti rimasti senza lavoro, per sostenerli in una finestra temporale ragionevole.

In teoria questa finestra di tempo sarebbe sufficiente per riuscire a trovare una nuova occupazione, anche se è molto difficile standardizzare questo tempo: dipende da tanti fattori come esperienza, mansione, età, titoli di studio eccetera. Insomma, non è così facile come potrebbe pensare.

L'indennità ha un importo che generalmente si può calcolare in maniera semplice, anche se poi ci sono minimi e massimi che possono cambiare tale semplice calcolo: in genere, si riceve il 75% dello stipendio medio ottenuto negli ultimi quattro anni.

Una cifra quindi piuttusto importante che va idealmente a sostituire proprio lo stipendio percepito fino a quel momento, anche se poi ci sono degli altri calcoli da fare perché l'importo va a diminuire nel tempo.

Le mensilità previste, comunque, sono fino ad un massimo di ventiquattro, ma anche qui ci sarebbe da fare un piccolo calcolo: si ricevono esattamente la metà delle settimane lavorate negli ultimi quattro anni prima della domanda per la NASpI. 

Semplice intuire che chi ha sempre lavorato nei quattro anni precedenti riceverà due anni di indennità, pari appunto a 24 mesi. Ora che sappiamo a grandi linee come funziona la misura e quanto permette di ricevere, proviamo a capire tutte le novità in vista del 2022.

Novità NASpI 2022: ritorna il decalage!

La prima notizia non è particolarmente positiva e riguarda il cosiddetto decalage, cioè il meccanismo che fa calare l'importo del sussidio economico a partire dalla quarta mensilità in poi. Infatti, dalla quarta mensilità bisogna applicare all'importo ricevuto un taglio del 3% al mese.

Quando si arriva quindi all'ultima mensilità si riceve un importo ben più basso rispetto a quanto accadeva alla ricezione della prima. Questo meccanismo è un incentivo all'occupazione: è facile intuire che se il disoccupato riceve il 75% del suo stipendio per due anni, probabilmente, non avrà alcuna fretta nella ricerca di una nuova posizione lavorativa.

Ovviamente, però, non è questa la ratio della misura e quindi da alcuni anni è stato messo a punto questo metodo per far calare l'importo e portare così il soggetto ad avere un incentivo concreto e diretto alla ricerca lavorativa entro al massimo 24 mesi, ma probabilmente anche prima.

Il decalage è stato bloccato per tutto il 2021 a causa della pandemia, ma tornerà a partire dal 2022 con tanto di arretrati. Chi, quindi, doveva vedere calare il proprio importo da novembre, per esempio, subirà a gennaio 2022 un calo del 9% (il 3% arretrato di novembre, altrettanto per dicembre e poi il 3% di gennaio).

Novità NASpI: ecco cosa cambia dal 2022!

Il paragrafo precedente riportava, più che una vera e propria novità, un ritorno alla normalità post-pandemia, sempre sperando che la situazione resti sotto controllo nel futuro prossimo. Passiamo ora, invece, alla vera novità del 2022.

La news è fondamentalmente positiva per tutti i percettori di NASpI, ma certamente di più per una specifica categoria di beneficiari. La novità che riguarda tutti è che non è più richiesto obbligatoriamente il numero minimo di giorni lavorati, pari a 30, nell'anno precedente alla domanda per la NASpI.

Restano però attivi gli altri requisiti principali legati alla situazione lavorativa, cioè lo stato di disoccupazione ed il numero minimo di settimane lavorate negli ultimi quattro anni, pari a 13.

L'altra novità specifica riguarda invece i soggetti che ricevono la NASpI ed hanno un'età superiore ai 55 anni: il Governo ha stabilito che per questi soggetti il decalage partirà dal settimo mese e non più dal quarto.

Su tale fronte ci sono però ancora dei dubbi, perché l'età potrebbe anche essere abbassata ulteriormente a 50 anni, ma ovviamente arriverà l'ufficialità insieme alla Legge di Bilancio 2022, prevista tra pochissimi giorni.

Novità NASpI: la misura funziona?

Una domanda lecita che ci si può fare a proposito dell'indennità di disoccupazione è proprio la seguente: la misura è efficace? Si potrebbe dire di sì perché sono moltissimi i soggetti che ne beneficiano, ma bisogna fare un'analisi che vada più a fondo.

In effetti sono moltissimi i beneficiari dell'indennità anche perché sono numerosi (troppo) i lavoratori che hanno forme contrattuali instabili e che praticamente richiedono la NASpI ad intervalli regolari. Lo scopo della misura, però, sarebbe un altro e questo costituisce una vera e propria forzatura.

Dal punto di vista invece della pandemia, non si può nascondere che la misura sia stata estremamente utile in questi ultimi difficilissimi mesi, in cui i soggetti bisognosi sono stati molti più rispetto ad una situazione ordinaria.

Insomma, la NASpI sembra riflettere i problemi del mondo del lavoro ma, ora come ora, è impossibile pensare di rimuovere (o anche solo di cambiare radicalmente) un aiuto così prezioso e necessario.

Novità NASpI: ecco quando arrivano i pagamenti

Innanzitutto, ricordiamoa a tutti i lettori che i pagamenti INPS della NASpI, a differenza di altre misure, non vengono erogati per tutti nello stesso giorno, ma la data esatta dipende da moltissime variabili come: periodo di domanda, mensilità, provincia di residenza...

Diventa quindi impossibile fornire una data di pagamento per tutti, ma facciamo un piccolo passo indietro. La NASpI di dicembre è stata erogata puntualmente tra il 9 ed il 16 di dicembre, con appunto differenza per ogni beneficiario sulla base della sua specifica situazione.

Per la mensilità di gennaio non ci sono ancora delle date ufficiali, ma sappiamo che a partire dal 3 gennaio arriveranno delle novità, tra cui probabilmente già le date di pagamento fornite da INPS stessa.

Con ogni probabilità, il pagamento arriverà tra il 7 ed il 14 gennaio, ancora una volta scaglionato sulla base della situazione di ogni beneficiario. Per controllare tale data, suggeriamo come sempre di verificare nella propria area personale sul sito INPS, in particolare nel fascicolo previdenziale.