No al REM bis: l’Europa lancia il Reddito Base! Come averlo!

Nessuna possibilità per il REM! Ma l'Europa lancia il Reddito di Base senza ISEE! Ma come funziona e come puoi averlo? Vieni a scoprirlo.

Le possibilità di poter parlare di una proroga del Reddito di Emergenza per le persone in difficoltà economica? Ormai si sono davvero ridotte all’osso. Infatti, sembrerebbe proprio che il Governo Draghi non abbia nemmeno considerato di attuare una proroga del REM (o un REM bis). 

Ma per quali ragioni? Innanzitutto dobbiamo sottolineare che il Reddito di Emergenza è sempre stata una misura attuata a scopo emergenziale. Dunque, tale sussidio era stato istituito per aiutare le famiglie nella dura lotta contro il Covid-19

Tuttavia, sembrerebbe proprio che la situazione emergenziale (o almeno, quella legata all’emergenza pandemica) si stia piano piano risolvendo. 

Infatti, salvo particolari decisioni last minute, lo Stato di Emergenza dovrebbe terminare il 31 marzo 2022. 

Quindi, per il Reddito di Emergenza stiamo parlando di un addio definitivo al 100%?

Duole dirlo, ma la risposta è sì. Infatti, il Governo Draghi non ha considerato il rinnovo della misura. 

Eppure, non dobbiamo darci per vinti, in quanto sembrerebbe proprio che l’Europa abbia una proposta ancora migliore del Reddito di Emergenza: il Reddito di Base!

Approvazione certa? Ancora no, ma c’è un referendum in corso. 

Sei curioso di saperne di più? Allora continua la lettura di questo articolo che ti poeterà tra la mancata proroga del Reddito di Emergenza alla possibilità offerta dal Reddito di Base. 

Un piccolo spoiler sul Reddito di Base? Ti lascio questo video realizzato da Mondo Pensioni:

No al REM bis, la decisione finale del Governo. Quali sono state le ragioni?

Come avremo compreso chiaramente, il Governo Draghi ha detto un deciso no di fronte alla possibilità della proroga del Reddito di Emergenza. 

Eppure, tutti noi avevamo ipotizzato una serie di strategie per fare in modo che la misura venisse approvata anche per quest’anno. 

Infatti, come ben sappiamo, anche se i contagi stanno andando a scemare (complice anche la massiccia campagna vaccinale messa in atto dal Governo Draghi), a livello economico molte famiglie sono ancora in una situazione di grosso disagio. 

Proprio per questo motivo avevamo ipotizzato un utilizzo dei fondi del PNRR per finanziare nuovamente il Reddito di Emergenza. 

Ebbene, sembrerebbe proprio che la possibilità non sia neanche stata presa in considerazione dal premier Mario Draghi che non ha voluto sentire ragioni per una proroga del Reddito di Emergenza. 

Ma quali sono state le ragioni che hanno portato il Governo a dire no al REM bis?

Beh, prima di tutto, come abbiamo detto prima, ci apprestiamo a raggiungere la tappa finale dello Stato di Emergenza. 

Come avrai sentito in televisione o letto su qualche giornale, saremo ancora in emergenza. Ma non fare confusione! Siamo entrati in stato di emergenza umanitaria per la guerra tra Russia e Ucraina.

Infatti, lo Stato di Emergenza legato al Covid-19 ha la sua data di scadenza: il 31 marzo 2022. 

Ovviamente, è doveroso sottolineare che non verranno abolite di punto in bianco tutte le restrizioni presenti in Italia, ma piano piano andremo verso la normalità. 

Dunque, anche se Stato di Emergenza e Reddito di Emergenza non sono due misure collegate, sembrerebbe incoerente prorogare una misura di tipo emergenziale ad emergenza finita. 

Seconda ragione per la quale il Governo Draghi ha detto no alla proroga del Reddito di Emergenza è puramente economica. 

Infatti, questa misura avrebbe avuto dei costi elevati per lo Stato Italiano. 

Niente proroga per il Reddito di Emergenza: in arrivo il Reddito di Base!

Quindi, come avremo capito, l’ipotesi di una proroga del Reddito di Emergenza è sempre più remota, nonostante in molti continuano a parlarne. 

Infatti, questa misura è stata molto apprezzata nel corso del 2021 in quanto ha sostenuto numerose famiglie che si trovavano in una situazione di difficoltà economica. 

Eppure, avremo capito chiaramente che il Governo Draghi non vuole approvarla e quindi è inutile farci strane illusioni. 

Ma c’è qualche possibilità di ottenere una nuova misura a sostegno del reddito? Beh, dall’Europa arrivano delle notizie incoraggianti. 

Stiamo parlando del Reddito Base Universale, andiamo a scoprirlo meglio nel prossimo paragrafo. 

No al REM bis, si apre lo spiraglio del Reddito Base! Di cosa parliamo?

Ma cos’è il Reddito di Base e per quale motivo siamo tutti cosi felici della sua possibile approvazione? Beh, si tratta di una misura decisa a livello europeo che assicura un reddito minimo a tutti i cittadini dell’Unione Europea, senza alcuna distinzione. 

Ebbene, come avrai capito, si tratta di una misura universale, quindi rivolta a tutti senza alcuna distinzione di ISEE. 

La misura è già in vigore? Ecco, in questo caso non dobbiamo crearci castelli per aria. Infatti, il Reddito Base verrà discusso al Parlamento Europeo nel corso del mese di giugno. 

Se vuoi dare il tuo contributo c’è una petizione online che puoi firmare per sostenere il Reddito di Base. 

Ma quali sono gli scopi dell’istituzione del Reddito di Base a livello europeo?

Ebbene la misura, sostenuta anche da molti economisti, ha lo scopo di garantire una condizione di vita dignitosa a tutti i cittadini dell’UE. 

Ma si tratta di una misura applicabile? In base ad alcuni test realizzati in diversi Paesi del mondo, tra i quali la Germania, il Reddito Base non solo sarebbe applicabile, ma avrebbe effetti incredibilmente positivi sui cittadini e sul benessere della società nel complesso. 

È proprio per questo che la misura è sostenuta da moltissimi esponenti. Ovviamente, non mancano neanche le critiche. 

Pro e contro del Reddito di Base, una misura che divide!

Sono anni che si parla di Reddito di Base, ma non l’abbiamo mai ottenuto. Come mai?

Beh, devi sapere che si tratta di una misura piuttosto ambiziosa, per certi versi utopica. 

Ebbene, il Reddito di Base divide molto l’opinione pubblica e le forze politiche. 

Ovviamente parliamo di una misura che presenta dei vantaggi e degli svantaggi, andiamo a scoprili in modo da comprendere da che parte vogliamo schierarci. 

Per quanto riguarda i vantaggi abbiamo senza dubbio la possibilità di garantire a qualsiasi cittadino delle condizioni di vita dignitose.

Insomma, si tratta di una misura che è sostenuta anche dal Vaticano in quanto, secondo il Papa, incentiverebbe gli aiuti alla collettività. 

In poche parole le persone non sarebbero più concentrate solo sull’accumulare ricchezza, in quanto disporrebbero già di un reddito di base e quindi si aprirebbero di più ad attività utili alla collettività. 

Un ulteriore vantaggio della misura potrebbe essere dato dalla drastica riduzione della criminalità. Un punto da tenere sicuramente in considerazione. 

Di contro, però, ci sono gli scettici del Reddito di Base, come è normale che sia. 

Di chi stiamo parlando? Beh, di coloro che criticano la misura in quanto potrebbe causare il rischio di parassitismo

Insomma, la critica è molto simile a quella che viene rivolta al Reddito di Cittadinanza, con la differenza che, se con il RdC il parassitismo avrebbe luogo sulle casse dello Stato Italiano, con il Reddito di Base si graverebbe direttamente sull’Unione Europea. 

Il Reddito di Base è senza ISEE? 

Una domanda che viene rivolta spesso è “il Reddito di Base sarà con o senza ISEE?”. Beh, la risposta è data dal suo nome completo, ossia Reddito di Base Universale. 

Infatti, trattandosi di una misura universale esso sarà rivolto a tutti indistintamente, senza alcun bisogno di presentare il reddito ISEE. 

Inoltre, si differenzia dal Reddito di Cittadinanza e dal Reddito di Emergenza in quanto lo scopo è proprio quello di garantire a tutti condizioni di vita dignitose, indipendentemente dalla loro situazione economica. 

Che questa misura rivoluzionaria possa presto diventare realtà? Sarà solo la Commissione Europea che potrà dircelo. 

Francesca Ciani
Francesca Ciani
Copywriter, classe 1998. Appassionata di marketing, digital e pubblicità fin da bambina, dopo un percorso di ragioneria, ho ottenuto una laurea in Comunicazione, Media e Pubblicità presso l’Università IULM di Milano e, successivamente, ho conseguito un master in Marketing Management. Troppo creativa per essere ragioniera, troppo analitica per essere un’artista: sono diventata social media manager e seo copywriter. Parlo tanto, scrivo ancora di più e ho sempre miliardi di idee.
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