Nuovo Bonus TV: 100 euro di sconto per tutti e non serve ISEE!

Sta per essere emanato dal MISE il decreto attuativo per l’entrata in vigore di un nuovo bonus TV senza requisiti ISEE, cioè destinato anche ai redditi alti. Il contributo offre 100 euro di sconto a chiunque voglia acquistare una nuova televisione. Cerchiamo di capire come funziona questo nuovo incentivo e che fine farà il vecchio bonus TV con lo sconto da 50 euro.

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Il MISE sta per emanare un nuovo decreto attuativo che prevede l’entrata in vigore di un nuovo bonus TV, che offre un finanziamento di 100 euro, senza requisiti ISEE, per l'acquisto di un televisore compatibile con il nuovo segnale di trasmissione televisiva, che entrerà a pieno regime l’anno prossimo.

Prima di addentrarci in dettagli e requisiti dobbiamo chiarire alcuni punti sul nuovo bonus TV. Al momento il decreto attuativo non è stato ancora emanato per questo contributo, questo significa che anche se l’esecutivo Draghi ha confermato le intenzioni di attivare questo bonus, previsto dalla Legge di Bilancio 2021, esso non esiste ancora e quindi non se ne può usufruire.

Altro punto da chiarire e se esso sostituirà o meno il bonus TV attuale che offre 50 euro di sconto sull’acquisto di TV e decoder, ma solo agli ISEE sotto i 20.000 euro.

Nell’ambito di una interrogazione parlamentare il sottosegretario al MISE, Anna Ascani, ha illustrato la necessità di istituire il nuovo bonus TV a causa della poca diffusione del vecchio. Secondo le stime sono stati assegnati solo il 16% di bonus erogabili, per cui erano a disposizione 500 milioni e ne sono stati usati solo 24 milioni.

Arriva un nuovo bonus TV senza ISEE da 100 euro, ma che fine fa il vecchio?

Il nuovo bonus rottamazione TV prevede 100 euro di sconto per tutti, senza limiti di reddito, per chiunque acquisti un nuovo televisore e rottami il vecchio. Diversamente, il bonus TV in vigore offre 50 euro di sconto agli ISEE sotto i 20.000, cha possono essere usati per un nuovo decoder o una nuova TV e non c’è l’obbligo di rottamazione.

Dunque i due bonus appaiono come complementari, il nuovo contributo prevede la rottamazione del vecchio apparecchio e l’acquisto di uno nuovo. Andrà quindi molto probabilmente ad affiancarsi al vecchio rivolto ai soli ISEE medio-bassi, che non vogliono rottamare la televisione, ma solo acquistare un nuovo decoder.

Resta valida la possibilità che si possa richiedere un solo incentivo per nucleo familiare.

Ovviamente, con il nuovo bonus TV la televisione rottamata dovrà essere obbligatoriamente di quelle non compatibili con il nuovo segnale di trasmissione.

Per il resto le modalità di erogazione saranno identiche a quelle del precedente contributo, cioè sarà il rivenditore ad applicare i 100 euro di sconto e poi richiedere a sua volta il rimborso mediante credito di imposta.

Come si ottiene il bonus Tv da 50 euro

Finché non sarà emanato il decreto attuativo per il nuovo bonus rottamazione TV, vediamo come funziona il vecchio, cioè quello in vigore.

Come si è detto, questo incentivo consiste in uno sconto di 50 euro che viene applicato dal rivenditore al momento dell’acquisto e che è fruibile per i nuclei familiari con un ISEE massimo di 20.000 euro.

Per ottenere lo sconto al momento del pagamento dovrete esibire un documento di identità valido, il codice fiscale e il modulo in cui autocertificate il reddito, cioè dichiarate che siete in possesso dei requisiti per ricevere lo sconto.

Il Ministero effettuerà ad ogni modo dei controlli per verificare che quanto dichiarato sia vero e che si abbia davvero diritto al bonus.

Come saranno riciclati i RAEE dopo lo switch off

Ovviamente, finché non sarà attivo il nuovo bonus TV, che prevede la rottamazione gratuita del vecchio apparecchio presso il negozio dove si acquista il nuovo, il Governo ha comunque previsto un piano di riciclo etico delle televisioni e dei decoder incompatibili.

I RAEE, cioè i rifiuti elettronici di grandi dimensioni, possono essere smaltiti senza costi presso le isole ecologiche. 

In alcuni comuni di Italia è poi attivo il ritiro a domicilio di questi rifiuti, per sapere se è utilizzabile nella vostra provincia il metodo migliore è contattare direttamente il comune di residenza.

Come effetto del cambio di segnale di trasmissione televisiva le previsioni hanno rivelato che dovranno essere smaltite ben 200.000 tonnellate di RAEE.

Lo switch off spiegato semplice in pillole

Una volta risolto il problema del bonus TV, arriviamo alla questione più spinosa: perché molti dovranno cambiare TV e decoder?

Qualche anno fa come provvedimento europeo è stato stabilito che parte della banda concessa alle frequenze UHF, cioè quelle tra 694–790 MHz, dovesse essere ridotta e resa disponibile per la rete 5G di cui tanto si parla.

Attualmente la banda UHF è satura e impiegata al 100% dalle trasmissioni televisive, perciò se si riducesse questa di colpo non ci sarebbe banda a sufficienza per tutte le emittenti e alcune dovrebbero interrompere la trasmissione.

Dunque, la soluzione escogitata è un cambio del sistema di trasmissione televisiva che passa dal digitale terrestre DVB-T ad uno di ultima generazione DVB-T2, così che la trasmissione possa avvenire in una porzione di banda ristretta.

Se il tutto per molti cittadini sarà un po’ traumatico e comporterà l’acquisto di un nuovo televisore (con il bonus TV), in compenso ci sarà un miglioramento della qualità dell’immagine, poiché le trasmissioni saranno codificate in MPEG-4, che è il sistema di codifica dell’HD, e poi in HEVC Main.

Recensioni per Scegliere & Travel spiega nel dettaglio cosa cambierà con il DVB-T2 nel suo video YouTube:

Qual è la tempistica dello spegnimento?

A illustrare la tempistica dello switch off è lo stesso il MISE (Ministero dello Sviluppo Economico) con una notizia pubblicata il 22 gennaio 2021 sul sito ufficiale.

Facciamo prima di tutto chiarezza sul fatto che il passaggio dal vecchio segnale al nuovo digitale terrestre avverrà nell sue due tappe principali e in contemporanea su tutto il territorio nazionale.

Quella che verrà applicata in maniera non uniforme, per area geografica, è solo la riassegnazione delle frequenze, cioè la risintonizzazione dei canali non coinvolgerà simultaneamente tutti i cittadini italiani.

Procedendo con ordine, la prima tappa importante è fissata per il 1 settembre 2021, quando avverrà un primo cambiamento che riguarda solo la modalità di codifica, cioè il passaggio dal MPEG-2 al MPEG-4, di cui abbiamo già parlato.

Poi, sempre in tutta Italia dal 21 al 30 giugno 2022 ci sarà lo spegnimento vero e proprio, cioè il passaggio al digitale terrestre di nuova generazione, che solo le TV compatibili possono trasmettere.

Queste due tappe, lo ripetiamo, avverranno all’unisono in Italia.

A partire dal 1 settembre 2021 ci sarà però anche la riassegnazione delle frequenze secondo il PNAF (Piano Nazionale di Assegnazione Frequenze), dovremo cioè risintonizzare i canali della TV. 

Questo processo sarà avviato prima al Nord a fine 2021; nel primo trimestre del 2022 nelle regioni del Centro-tirrenico; nel secondo trimestre il processo investirà le regioni del Centro-adriatico e del Sud.

Come verificare se il televisore è compatibile o se c’è bisogno del bonus TV

Per sapere se avrete bisogno o meno del bonus TV, ovvero se dovrete cambiare il vostro apparecchio, ci sono alcune alternative.

La più semplice è utilizzare i canali di prova che Mediaset e la Rai hanno messo a disposizione degli utenti per testare i televisori.

Nello specifico parliamo del canale 100 Mediaset e 200 Rai, sintonizzandosi sui quali potrete vedere la scritta “Test HEVC Main10” se il vostro apparecchio è compatibile. Se invece riceverete un messaggio di errore allora è il caso di cominciare a pensare al bonus TV.

In alternativa, il MISE ha messo a disposizione un elenco di tutti gli apparecchi compatibili in commercio tra TV e decoder, visionabile sul sito del Ministero.

Come faccio a sapere se il televisore che sto acquistando è compatibile?

Diciamo in primo luogo che rivenditori e produttori sono obbligati dalla legge italiana a commercializzare solo apparecchi compatibili con il nuovo segnale di trasmissione, ad ogni modo se volete esserne certi una prima cosa da fare è controllare il bollino.

Sui televisori compatibili potrete vedere due tipi di bollino: il DVB-T2 (Digital Video Broadcasting Terrestrial 2) e il DVB-S2 (Digital Video Broadcasting Satellite 2).

Questi indicano due tecnologie diverse, ma entrambe utili alla decodifica del nuovo segnale. Il bollino DVB-T2 indica che la TV può ricevere il nuovo segnale emesso dalla normale antenna televisiva terrestre, con la codifica in HEVC (High Efficiency Video Coding).

Mentre il bollino DVB-S2 indica un apparecchio in grado di trasmettere il segnale digitale satellitare, questi tipi di apparecchio sono comunque utili anche a ricevere i segnale DVB-T2.

Come vedere il nuovo digitale terrestre sul PC o Mac

Il bonus TV, almeno quello attualmente in vigore, ammette nello sconto da 50 euro anche l’acquisto di un nuovo decoder, senza necessità di rottamare il vecchio o la propria televisione.

Chi non ha intenzione di comprare una nuova TV o non ne possiede una può però, come consiglia il MISE, scegliere di acquistare un decoder in formato USB. Sono piccoli decoder grandi quanti una normale chiavetta USB, con i quali il computer diventa un televisore in grado di trasmettere il nuovo segnale televisivo.

Questi dispositivi hanno una terminazione USB di uscita che va inserita nel PC o Mac e un ingresso in cui inserire il cavo collegato all’antenna, così da trasformare il PC in una televisione. Sono una valida soluzione per chi non ha alcuna intenzione di acquistare o possedere un televisore.

Possibili problemi e interferenze dovute al cambio di segnale 

Sempre il MISE, che sovrintende l’intera operazione dello switch off e non solo il bonus TV, avverte che il passaggio al DVB-T2 potrebbe causare una serie di problematiche agli utenti.

Prima di tutto per la durate del 2021 assisteremo alla necessità di dover risintonizzare spesso il televisore, poiché ci sarà un aggiornamento continuo delle frequenze.

Inoltre, si verificheranno con buona probabilità disservizi dovuti alle interferenze tra il segnale televisivo e il 5G.

Per venire in aiuto degli utenti è stata perciò istituita una HELP LINE, chiamata HELP INTERFERENZE, gestita dalla Fondazione Ugo Bordoni e accessibile mediante sito oppure al numero verde 800 126 126.

Il MISE avvisa anche che eventuali disservizi coinvolgeranno solo il digitale terrestre, mentre non ne saranno affette in alcun modo le trasmissioni satellitari.