Nuovo Cashback dal 2022? Ecco perché ci sarà!

Ecco perché dal 2022 ci sarà il nuovo cashback! Già molte aziende e servizi lo stanno adottando!

Il Nuovo cashback 2022 ci sarà!

E ci sarà proprio perché se non sarà confermato dall’attuale Governo Draghi, verrà comunque confermato dai servizi già disposti da alcune aziende, quali Poste Italiane e Autostrade.

In merito a questo, anche RDC Channel ha voluto precisare le ultime novità in merito al cashback 2022 nel suo video approfondimento su Youtube.

Questo strumento per l’incentivo all’acquisto cashless e al tracciamento delle spese ha preso piede negli ultimi due anni con molti se e molti ma.

Un po’ per via degli esiti non soddisfacenti relativi alla lotta contro l’evasione fiscale, e un po’ per gli oneri che stava generando a livello di casse statali.

Per questo s’è trovato meglio come strumento nelle mani di alcune aziende. Ma vediamo intanto qual è la situazione e le ultime novità in merito.

Cashback 2022: ma non era stato cancellato?

Ufficialmente il Cashback, cioè il Piano disposto a dicembre 2020 dall’allora Governo Conte II, è stato annullato.

O meglio, non prorogato, visto che si era parlato a giugno 2021 di una sospensione, con il decreto-legge n.99, e di una valutazione con i vari ministeri coinvolti (in primis il MEF, Ministero dell’Economia e delle Finanze) se prorogare o meno questo strumento.

A vederlo non è una misura così enorme per le tasche degli italiani. Si trattava di un incentivo alle spese via carta (purché tramite pagamento POS o Bancomat) presso negozi fisici o franchising non online, che corrispondeva al 10% della spesa complessiva, con un tetto massimo di spesa di 1.500 euro. Ovvero un rimborso di 150 euro.

Più la possibilità, per tutti coloro che hanno fatto una marea di transizioni via POS o Bancomat, di accedere alla Lotteria degli Scontrini, ovvero all’estrazione del proprio codice di carta (prepagata, debito, credito che sia) e quindi del proprio nominativo ivi registrato.

Se venivi estratto, ottenevi un rimborso premio di 1.500 euro in un’unica soluzione.

In pratica ti potevi ritrovare con 1.650 euro alla fine di questo Piano, e solo perché possiedi una carta e accetti di pagare tramite POS o Bancomat presso un negozio fisico (non era possibile farlo con i negozi online o i servizi di distribuzione tipo Amazon).

Eppure non ha avuto il successo sperato. Ecco il perché.

Cashback 2022: ecco perché è stato cancellato!

Il motivo della cancellazione del Cashback è più dovuto ad una questione interna allo Stato che per via di un mancato interesse dei cittadini.

Per una tasca comune si parla solo di qualche decina di migliaia di euro (a parte la Lotteria, la cui vincita è di gran lunga molto più generosa). Per lo Stato invece è stata una spesa faranonica, visto che ha dovuto garantire almeno 150 euro per milioni di italiani. Più 1.500 euro per i primi 100.000 italiani che hanno ottenuto il maggior numero di transizioni.

Infatti lo Stato ha speso la bellezza di ben 5 miliardi di euro in quasi un anno di copertura, a cui si sono aggiunti anche i costi per la Lotteria degli Scontrini.

E questo per combattere l’evasione fiscale o garantire la ripartenza dei consumi a seguito della pandemia da Covid e dei lockdown del 2020.

Obiettivi raggiunti? Nemmeno più di tanti, visto che l’evasione fiscale è forse più contrastabile grazie alla limitazione del contante che incentivando le persone a comprare nei negozi fisici con la carta. 

Inoltre la ripresa paradossalmente è stata ritardata dato che, con la partenza di questo bonus a inizi dicembre, prima di poter ritornare a comprare nei negozi s’è dovuto attendere la fine delle zone rosse, disposte già da ottobre-novembre 2020 e finite solo dopo aprile 2021.

Ricordiamo che in caso di zone rosse tutte le attività non essenziali dovevano o chiudere anticipatamente o non dover riaprire fino al prossimo passaggio di colore.

Peggio ancora, il Cashback è stato solo fonte di garanzia di spese per chi non aveva bisogno di questo sconto, cioè per i ceti medio-alti, come ha sottolineato in un suo discorso lo stesso premier Mario Draghi.

Eppure qualcuno ci crede ancora, e sono infatti delle aziende.

Nuovo Cashback 2022 ci sarà: con Poste Italiane e Autostrade per l’Italia!

In assenza della proroga del Cashback statale, quello sostenuto dal Piano Cashless del 2020, e quindi di un ulteriore finanziamento miliardario, l’unica possibilità per beneficiare di un nuovo Cashback sarà solo presso i privati.

Come nel caso delle Poste Italiane e di Autostrade per l’Italia.

Il motivo perché due privati, o meglio due aziende para-statali, si siano disposte a favore di uno strumento che a livello di pubblicità non è messo benissimo, è molto semplice.

Dato che a livello generale il sistema è altamente dispendioso, come visto con la cifra faraonica spesa dallo Stato per un solo anno di Cashback, i privati hanno deciso di sperimentare questa misura:

  • per alcuni prodotti o servizi personalizzati,
  • per una ristretta cerchia di utenti e clienti.

Così facendo, non hanno a che vedere con tutta la popolazione maggiorenne in Italia, purchè in possesso di una carta, ma solo con i propri clienti o consumatori dei propri servizi.

In questo caso riguarda infatti solo i clienti Postepay e gli automobilisti in possesso di Telepass o App FreeTox.

Nuovo Cashback 2022: ecco come funziona per Poste Italiane

Se sei un cliente Postepay, quindi possessore di una carta prepagata, di debito o di credito registrata presso Poste Italiane e Banco Poste, potrai accedere al loro Cashback 2022.

Consiste in un rimborso del 10% sulle spese compiute tra il 1 ottobre 2021 e il 31 marzo 2022, purché solo all’intero dei punti vendita aderenti all’iniziativa.

Dovrai presentare presso questi negozi il QR Code presente all’interno della tua app PostePay, e provvedere alla sua registrazione per ottenere il rimborso.

Oltre a questi, ci sono altri negozi che hanno voluto aderire a questa iniziativa, e sono ad esempio Zig Zag Sharing, Supermercati Tuodi, Picard, Fresco Mercato e Gelmarket, e Giordano Vini. Tutti quanti garantiscono almeno il 5% dello sconto sulla spesa complessiva. 

Addirittura se sei un cliente Aplitour, potrai ottenere uno sconto del 5% su una spesa minima fino a 2.000 euro, cioè 100 euro di sconto.

Nuovo Cashback 2022: ma conviene con Poste Italiane?

La possibilità del cashback con Poste Italiane è limitata solo a partner o servizi della Grande Distribuzione Organizzata, tipo le COOP e la Pan Panorama, fino all’Esselunga e le stazioni di rifornimento ENI.

Non sono pochi, ma diciamo che non sono tutti i negozi fisici che possiedono il POS o il Bancomat per i pagamenti con la carta.

Non è come il Cashback nazionale, anche perché quello delle Poste richiede almeno una spesa minima di 10 euro.

Più il fatto che il limite di cashback che puoi ottenere è di 10 euro al giorno, quindi se fai più di 100 euro si spesa, rimangono sempre 10 euro di rimborso.

E che, per l’abilitazione digitale, dovrai usare sempre:

  • App Poste Pay (se carta prepagata standard o Evolution),
  • Banco Poste (se conto corrente e carte di debito/credito).

Semmai una proposta più generosa la sta garantendo Autostrade per l’Italia.

Nuovo Cashback 2022 per i clienti Autostrade per l’Italia!

Se sei cliente Autostrade per l’Italia, l’azienda para-statale che gestisce e coordina la supervisione dell’intero indotto autostradale del paese, puoi richiedere un Cashback 2022 molto corposo.

Si parla di un rimborso del 100% sul pedaggio autostradale per tutti coloro che sono clienti del servizio di Autostrade per l’Italia.

E’ una misura che era già partita in via sperimentale nel 2021, solo per coloro che hanno voluto aderire spontameamente all’iniziativa. E che, grazie al suo successo, è stata prorogata anche per il 2022.

Salvo però le seguenti condizioni:

  • il rimborso è previsto solo per chi sta subendo un ritardo dovuto ai lavori tradali,
  • il rimborso è previsto solo in alcune tratte autostradali,
  • il rimborso è solo per chi possede l’App Free To X o il Telepass,
  • il rimborso partirà solo in caso di ritardi superiori a 15 minuti.

Come tutti i bonus provienenti dal settore privato, è inevitabile una maggior focalizzazione su alcuni contesti d’uso e su alcune limitazioni. Ma andiamo al particolare. 

Nuovo Casback 2022: ecco come funziona con ASPI

Per tratte autostradali si intende solo quelle gestite dall’ASPI, quindi altre società, tipo l’ANAS (Azienda Nazionale Autonoma delle Strade) non possono garantire su questo Cashback.

Il ritardo riguarda solo se vi è un ritardo dovuto ai lavori sull’autostrada, entrambi gestiti dall’ASPI. Cioè il ritardo deve essere causato dagli addetti ASPI, e l’autostrada deve essere in gestione ASPI, anche se solo un tratto autostradale con convergenza con altri tratti di altre società.

Nel caso di gestione mista, sarà conteggiato il ritardo all’interno del circuito ASPI.

Ritardi relativi però a incidente, meteo avverso o altra causa che non sia un cantiere Autostrade per l’Italia, non verrà rimborsato.

Mentre per i minutaggio, bisogna fare questo calcolo. Una volta superati i 15 minuti:

  • se il tragitto percorso è inferiore a 30 km, si potrà avere il 100% del rimborso,
  • se il tragitto percorso è superiore a 500 km, si avrà solo il 5% del rimborso.

Diciamo che anche qui non manca il calcolo in favore dell’azienda. Però, in caso di ritardi accumulati, potrai richiedere il rimborso già da questo aprile 2022, se accaduti tra gennaio e marzo 2022.

Ricordati però che per avere l’erogazione del rimborso servirà il possesso o dell’app Free To X o del classico Telepass, con addebito direttamente sul conto corrente con codice IBAN.

E’ inevitabile che una misura cashless venga erogata solo tramite circuito bancario o telematico, altrimenti che senso avrebbe?

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