Nuovo Decreto contro il rincaro bollette, ecco cosa cambia!

Il Consiglio dei ministri ha approvato il nuovo decreto: 6 miliardi per la gestione rincari bollette. Nuovo fondo da 1 miliardo per 8 anni per l'automotive.

Un secondo decreto-legge è stato realizzato per andare a sbloccare il Superbonus edilizio riportando alla cessione multipla dei crediti (massimo tre volte) che farà ricorso alla tracciabilità e ad un particolare inasprimento delle sanzioni penali per chi commetterà delle frodi.

Le direttrici principali del maxi piano che il Governo ha realizzato per il nuovo decreto sono state incentrate innanzitutto sul tema della gestione dei rincari energetici che gravano da mesi su famiglie e imprese, a cui si è aggiunto l’obiettivo, indicato anche da Confindustria, di andare ad incrementare la produzione nazionale di gas e l’accelerazione e la super semplificazione sulle rinnovabili. 

Sempre in tema di energia sono stati previsti interventi sugli stoccaggi funzionali a contribuire ulteriormente la gestione della sicurezza contro gli effetti dei rincari dei prezzi.

Inoltre, è stato previsto di andare ad effettuare un processo di riduzione della burocrazia con l’obiettivo di favorire privati e Pubblica amministrazione. 

Un duro lavoro per i tecnici che hanno dovuto trovare una quadra sulle nuove misure emergenziali e strutturali attraverso continue riunioni tecniche culminate nell’incontro della cabina di regia, convocata dal premier, con l’obiettivo di fare il punto con la maggioranza e andare a dirimere gli ultimi nodi.

Relativamente alle risorse funzionali al decreto non si farà ricorso a nuovi scostamenti di bilancio ma si andranno ad utilizzare importi derivanti dagli ottimi risultati economici ottenuti lo scorso anno e il contributo della gestione della finanza pubblica.

L’obiettivo prioritario dell’esecutivo con il nuovo decreto è stato innanzitutto incentrato sulla salvaguardia del potere d’acquisto delle famiglie e il sostegno alla competitività delle imprese in modo da non compromettere la ripresa economica in atto dallo scorso anno.

Il governo ha realizzato un mix di proposte che hanno coniugato misure di carattere emergenziale, coerentemente con quanto già è stato realizzato nel corso degli ultimi mesi, e una serie di interventi di natura strutturale.

Tra questi ultimi sono sicuramente da annoverare le semplificazioni per le rinnovabili, l’aumento della produzione del gas fino a 5 miliardi di metri di cubi e l’ottimizzazione degli stoccaggi esistenti oltre ad un fondo ad hoc a favore dei biocarburanti.

Una iniziale risposta, quindi, anche alle esigenze espresse dalle imprese e particolarmente apprezzata da Confindustria che è stata promotrice del progetto per l’incremento della produzione della produzione nazionale di gas funzionale a fornire la competitività del sistema industriale.

Adesso l’associazione degli industriali si augura che trovino spazio interventi di carattere strutturale anche nel settore elettrico.

Nuovo Decreto: gli aiuti emergenziali

Il Dl approvato ieri andrà innanzitutto a replicare l’azzeramento degli oneri di sistema della utenza elettrica relativamente al secondo trimestre, sia per famiglie e microimprese sia per le realtà che presentano potenze pari o superiori a 16,5 kilowatt.

Inoltre, è stata prevista anche la riduzione degli oneri inerenti al gas e il taglio dell’Iva al 5% fino al mese di giugno.

Come già in passato, torna anche il rafforzamento del bonus sociale, rappresentato dallo sconto in bolletta per le famiglie che presentano disagi economici e fisici. A questi andranno, inoltre, aggiunti i sostegni destinati alle imprese, energivori inclusi, e il sostegno ai servizi locali.

Nuovo Decreto: sostegno alle imprese

Per quanto riguarda le aziende, oltre al taglio degli oneri, sono state previste misure ad hoc. Innanzitutto, è stato esteso il credito d’imposta, incluso nel decreto Sostegni ter, anche alle imprese energivore che ricorrono all’autoconsumo a cui si è affiancato un identico intervento anche per il settore del gas (credito d’imposta del 15 per cento della spesa sostenuta).

Inoltre, è stata prevista l’estensione delle garanzie pubbliche anche alle imprese andate in difficoltà a causa dei rincari sull’energia, un fondo funzionale a favorire l’autoconsumo da fonti rinnovabili per le pmi e un credito d’imposta per le imprese del Mezzogiorno che effettueranno investimenti per migliorare l’efficienza energetica attraverso l’adozione di impianti green.

Nuovo Decreto: semplificazioni sulle rinnovabili

Il provvedimento deliberato andrà ad accelerare il tema delle rinnovabili, attraverso una serie di interventi che prevedono innanzitutto la possibilità di realizzare impianti anche sui beni del demanio militare e che favoriranno ulteriori alleggerimenti burocratici.

Infine, il rilancio della produzione nazionale del gas che consentirà di arrivare a circa 5 miliardi di metri cubi annui dagli attuali 3,2 miliardi, su un totale di consumi di circa 70 miliardi. 

Il Dl consentirà quindi di ottimizzare i giacimenti già esistenti, senza effettuare nuove trivellazioni, ottenendo così altri due miliardi di metri cubi in più vicino alla Sicilia e nel basso Adriatico.

Il gestore Gse avrà il compito di stipulare contratti di acquisto a lungo termine con i concessionari e successivamente andrà ad offrire il gas alle industrie, per cui sarà definito in seguito con decreto il meccanismo di prezzo.

Attualmente non sono state, invece, previste le misure, sempre richieste dalle aziende, circa la possibilità di avere l’elettricità a prezzi calmierati e ulteriori agevolazioni sulla parafiscalità a beneficio degli energivori.

Inoltre, per quanto riguarda gli stoccaggi è stata introdotta la norma con la quale si andrà ad aumentare la sicurezza dando piena valorizzazione dell’esistente mediante l’adozione di meccanismi ad hoc.

Nuovo decreto: aiuti a piscine e impianti sportivi

Per attenuare l’impatto degli incrementi dei prezzi dell’energia il decreto, tra le varie misure previste, ha anche provveduto ad incrementare il Fondo unico a sostegno del potenziamento del movimento sportivo italiano.

Il provvedimento aumenta di 20 milioni la dotazione per l’anno in corso con l’obiettivo di erogare anche contributi a fondo perduto per le associazioni e le società sportive dilettantistiche che risultano maggiormente colpite dagli aumenti, con particolare attenzione nei confronti soprattutto per i gestori di impianti sportivi e piscine.

Sarà un decreto dell’Autorità politica delegata allo sport che dovrà andare ad individuare le modalità e i termini di presentazione delle richieste di erogazione dei contributi, i criteri di ammissione, le modalità di erogazione, e le procedure di controllo, da effettuarsi anche a campione.

Una risposta alle esigenze delle tante piccole realtà in paese difficoltà con gli incrementi della bolletta energetica giudicati insostenibili.

Fondo nuove competenze esteso nel nuovo Decreto 

Il Fondo sulle nuove competenze sarà esteso ai lavoratori delle aziende che hanno sottoscritto accordi di sviluppo per progetti di investimento strategico, o che abbiano fatto ricorso al Fondo per il sostegno alla transizione del processo industriale dai quali emerga un fabbisogno di adeguamento strutturale delle competenze dei dipendenti.

Il Fondo avrà l’obiettivo di andare a sostenere le imprese che dovranno andare a  riorganizzarsi in quelli che sono i settori più interessati dalla transizione ecologica e digitale, andando ad offrire un sostegno innanzitutto ai lavoratori che risultano più esposti al rischio occupazionale, attraverso lo strumento della formazione, con percorsi di sviluppo delle competenze.

Il Fondo rimborserà il costo, comprensivo anche dei contributi previdenziali e assistenziali, relativamente alle ore di lavoro ridotte, per effetto di accordi collettivi, destinate alla frequenza dei percorsi formativi.

Con questa novità introdotte il Fondo andrà a finanziare la formazione a beneficio del personale delle aziende che risultano interessate dalla riconversione industriale (ad esempio nel settore dell’Automotive per la transizione produttiva verso l’elettrico).

Nel nuovo decreto anche l’anagrafe dei dipendenti pubblici

Nel decreto sull’energia è entrato anche il capitolo relativo all’anagrafe dei dipendenti pubblici. Il nuovo strumento rappresenterà la base, all’interno della Pubblica amministrazione, per la gestione del personale e la valorizzazione degli impiegati pubblici, in un contesto che nel prossimo decreto Pnrr (previsto nelle prossime settimane in consiglio dei ministri) dovrebbe cercare di differenziare il salario accessorio in relazione al merito.

Il nuovo censimento anagrafico dei dipendenti pubblici conterrà, infatti, anche i dati relativi alle competenze che sono state acquisite e le iniziative formative svolte da ogni impiegato pubblico, in un piano che insieme al rilancio della formazione permanente e dell’upskilling punterà a premiare in termini di carriera i dipendenti che risulteranno più attivi su questo ambito.

Tutte informazioni che saranno riportate all’interno del fascicolo elettronico del dipendente che rientrerà nel processo di digitalizzazione, innovazione e sicurezza nella pubblica amministrazione.

Nuovo decreto: nuova incompatibilità per avvocati 

Sono state comprese nel decreto anche misure d’urgenza in merito all’ufficio del processo, andando così a risolvere una serie di problemi applicativi emersi e andando incontro alle richieste dell’avvocatura.

È stato previsto che l’assunzione nell’ufficio del processo rappresenti causa di incompatibilità con l’esercizio della professione forense e abbia come conseguenza la sospensione dall’esercizio dell’attività professionale per tutta il periodo in cui intercorre il rapporto di lavoro con l’amministrazione pubblica.

L’avvocato e il praticante dovranno dare comunicazione dell’assunzione al consiglio dell’ordine di iscrizione. Qualora mancasse la comunicazione impedirebbe la presa di possesso del posto di addetto all’ufficio del processo.

Il decreto permette inoltre, attraverso la procedura di scorrimento, di coprire i posti nei distretti di Corte d’appello che risultano ancora scoperti.

Infine, si è intervenuti sul tema dei tirocinanti, dando la possibilità di unificare questa esperienza a quella di addetto all’ufficio del processo.

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