Le occasioni di investimento tra i semiconduttori

SK Hynix e Intel sono gli unici due titoli, tra i produttori di chip coperti dall’analisi di Morningstar, a essere scambiati a sconto rispetto al fair value.

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SK Hynix è il secondo produttore di semiconduttori in Corea del Sud dopo Samsung Electronics ed è attivo principalmente nel segmento delle memorie informatiche per dispositivi elettronici, smartphone, server e PC.

SK beneficerà del consolidamento del settore

“SK Hynix è il secondo più grande fornitore di DRAM (Dynamic Random Access Memory) a livello globale con una quota del 29%, dal quale ricava l’80% circa del suo giro d’affari e gran parte dei suoi utili, e il primo produttore di NAND (tipologia di memoria flash)con una fetta del 10% del mercato mondiale. La crescita costante del traffico di dati attraverso i dispositivi mobile ha costretto i produttori di chip a ridurre le dimensioni delle memorie DRAM e NAND. Questo ha comportato un aumento della spesa e degli investimenti, ma anche il consolidamento del comparto, attraverso la progressiva uscita dal mercato dei piccoli player, e l’innalzamento di barriere all’ingresso di nuovi competitor. Cosa che ha rafforzato la posizione di vantaggio di SK all’interno del settore”, dice Kazunori Ito, analista azionario di Morningstar.

Il titolo ha ceduto poco più del 3% da inizio anno (in euro al 28 settembre 2020) e ora è scontato di oltre il 30% rispetto al fair value di 125.000 won sudcoreani (report aggiornato 24 settembre 2020). “L’azienda ha registrato un forte calo della redditività a causa del rallentamento della domanda degli smartphone, ma ci aspettiamo che nel breve periodo la ripresa degli investimenti in server possa sostenere i margini di profitto. Nel lungo termine, invece, la diffusione della tecnologia 5G farà da traino alle vendite di memorie informatiche”, conclude Ito.

Intel, gli analisti hanno alzato il fair value

Il 2020 di Intel è stato in controtendenza rispetto all’andamento dell’indice dei tecnologici. Da inizio anno il titolo ha ceduto oltre il 15% (in euro), rispetto al +20,27% registrato dal Nasdaq, e ora è scambiato a un tasso di sconto di circa il 30% rispetto al fair value di 70 dollari.

“Intel deve fronteggiare il costante calo della domanda di PC e superare i recenti ritardi nel debutto di nuovi prodotti, ma a nostro avviso resta ben posizionata all’interno del settore. Questo perché gli alti volumi di produzione le garantiscono un vantaggio di costo, mentre la forza del suo brand le permette di applicare ampi mark-up ai suoi prezzi di vendita”, dice, Abhinav Davuluri analista azionario di Morningstar. “Recentemente abbiamo alzato la stima del fair value da 65 a 70 dollari in seguito al miglioramento delle nostre previsioni di breve termine che indicano una crescita media dei ricavi e degli utili di circa il 4% nei prossimi cinque anni. L’azienda ha beneficiato indirettamente della domanda di dispositivi mobile e ipotizziamo che le vendite di processori per server saranno il principale motore della crescita nel prossimo futuro. Inoltre, Intel è riuscita a costruire la sua offerta nel segmento dell’Intelligenza Artificiale e dell’automotive attraverso una serie di acquisizioni come Altera, Mobileye, Nervana e Movidius”(report aggiornato al 13 agosto 2020).

Di Francesco Lavecchia