Pagamenti INPS in arrivo! Quali di questi ti spettano?

I bonus approvati tra Decreto Sostegni e Decreto Sostegni Bis sono numerosi e si sovrappongono alle misure ordinarie, come Reddito di Cittadinanza e Pensioni. Scopri quali vengono pagate in questi giorni e non perderti gli ultimi aggiornamenti riguardanti le misure in arrivo nelle prossime settimane.

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Il Decreto Sostegni non è ancora stato “smaltito” del tutto, nel senso che alcune delle misure che aveva previsto non sono ancora state liquidate o non ancora del tutto. Ciò significa che, andando verso fine mese, si potrebbero sovrapporre anche con i giorni di pagamento del Reddito di Cittadinanza e pensioni, sperando naturalmente che nessuna di queste arrivi in ritardo.

In particolare, per alcune misure ci sono ancora un po’ di dubbi riguardanti le circolari attuative non ancora giunte o alcune ambiguità nelle comunicazioni ufficiali, motivo per cui gli importi sono particolarmente attesi per dare delle risposte a tali dubbi.

Il Decreto Sostegni Bis ha prodotto misure che finiranno di essere liquidate a settembre, dunque i tempi sono piuttosto lunghi. Proviamo a capire cosa conviene aspettarsi in questi giorni, quali misure potrebbero addirittura essere già arrivate e quali invece si faranno attendere ancora per un po’, tenendo presente che l’ente erogatore, l’INPS appunto, non ha esattamente brillato in termini di capacità di rispettare le scadenze ed anzi ha fatto dei veri e propri errori in alcuni casi. 

Vediamo insieme, quindi, quali misure sono in arrivo e cosa attendersi nel prossimo futuro.

Se fossi interessato ad approfondire ulteriormente queste tematiche, ti suggeriamo il canale YouTube “Redazione The Wam” che le tratta ogni giorno, pubblicando un video con le novità in ambito bonus, sussidi e lavoro. In particolare, in questo video si parla proprio delle misure il cui pagamento è in arrivo in questi giorni:

Reddito di Cittadinanza e Pensione di Cittadinanza: arrivano in anticipo!

Prima notizia positiva per percettori di Reddito di Cittadinanza o Pensione di Cittadinanza: questo mese la misura verrà infatti pagata in anticipo di alcuni giorni, nello specifico il 25 giugno. Questo perché da disposizioni esse vengono pagate il 27 di ogni mese, ma in questo caso il 27 giugno è una domenica, dunque non può essere giornata di pagamenti.

Gli uffici INPS disporranno i pagamenti per il primo pomeriggio del 25 giugno, quindi, cioè il venerdì precedente. I primi arriveranno dunque a partire dalle 13.00 del pomeriggio e potrebbero arrivare anche sabato mattina. Più improbabile ma comunque possibile che alcuni slittino comunque a settimana prossima, dunque non c’è da preoccuparsi se tra venerdì e sabato non arriva ancora nulla.

Tra l’altro, i nuovi percettori del Reddito di Cittadinanza hanno già ricevuto il primo accredito al 15 giugno, cioè qualche giorno fa. Questo accade perché per chi riceve la misura per la prima volta la scadenza è differente e si allinea con quella degli altri dal mese successivo. Vale anche per chi avesse finito le mensilità di RdC (che lo ricordiamo sono diciotto) ed avesse rifatto domanda, in attesa che essa venga approvata trascorre un mese e poi si può ricevere di nuovo il sussidio, come detto in anticipo rispetto agli altri.

Gli accrediti arrivati al 15 giugno, tra l’altro, hanno confermato anche il criterio di funzionamento dell’integrazione rispetto al bonus 2400 euro, su cui per di più ci sono altre novità. Il Reddito di Cittadinanza sarà infatti maggiorato per chi deve percepire anche il bonus 2400 euro, cioè i lavoratori stagionali, in quanto le due misure sono compatibili. Nonostante la compatibilità, però, è previsto un tetto massimo proprio di 2400 totali tra questo sussidio ed il RdC. Una cifra totale che comunque può essere molto elevata per i beneficiari e che può costituire un extra decisamente prezioso.

Bonus 2400 euro: soldi in arrivo… o no?

Ecco una nota un po’ più spinosa rispetto alla precedente: cosa deve fare chi non ha ancora ricevuto il bonus 2400 euro?

Come detto sopra, il bonus è stato integrato al Reddito di Cittadinanza per chi doveva ricevere entrambe le misure ed è stato erogato per chi invece lo ha ricevuto in forma ordinaria. Tutto bene, direte voi, ma in realtà non è proprio così. Ci sono infatti alcuni soggetti, da cui tra l’altro abbiamo anche ricevuto segnalazione e di ciò li ringraziamo, che non hanno ancora ricevuto quanto gli spettava.

Si tratta di beneficiari o potenziali tali che hanno correttamente presentato domanda ma non hanno mai avuto un vero e proprio esito. La domanda risulta acquisita, ma non si sa se sia accolta o rifiutata. Un limbo che sta durando decisamente a lungo e che non può essere sopportato ancora per molto da parte dei soggetti in questione. Il suggerimento è quello di recarsi nella sede INPS più vicina e chiedere informazioni.

Sarà necessario prendere appuntamento (ricevono solo su appuntamento) ed andare di persona, in modo da capire esattamente cosa fare e soprattutto cosa aspettarsi. Si tratta di soggetti dimenticati su cui non c’è modo di sapere nulla se non andando di persona. Ciò potrebbe permettere di sbloccare la situazione e ricevere un esito chiaro e preciso.

Se ci dovessero essere sviluppi a riguardo saremo certamente pronti a farveli presenti. Ricordiamo che il bonus 2400 euro è stato approvato nel Decreto Sostegni (dunque ben due mesi e mezzo fa) ed è destinato ai lavoratori stagionali. Il suo successore, il bonus 1600 euro, potrà essere ricevuto automaticamente da chi ha già ricevuto i 2400 euro e dunque è decisamente importante capire se la domanda sia accolta oppure rifiutata, visto che ci sono ben 4000 euro in ballo.

Reddito di Emergenza: che succede?

Sul fronte Reddito di emergenza ci sono altre novità, in particolare per quanto riguarda la ricezione del Rem stabilito dal primo Decreto Sostegni ma anche per quanto deciso rispetto alla presentazione della domanda del Rem previsto dal Decreto Sostegni Bis.

Andando con ordine, possiamo dire che dovrebbero essere già state liquidate le rate di Reddito di emergenza di competenza del primo Decreto Sostegni. Magari non ancora tutte, in quanto sono state suddivise in tre tranche, tanti quanti sono i mesi di sussidio previsti, ma se è arrivata almeno la prima si può star certi che anche le altre sono in arrivo.

Per quanto riguarda il Reddito di emergenza del Decreto Sostegni Bis, invece, ci sono le date ufficiali in cui fare domanda. Non è infatti prevista nessuna forma di automatismo per chi lo ha percepito nella tornata precedente, dunque ci sarà da presentare domanda ancora una volta online, eventualmente con l’aiuto di Caf e Patronati, come sempre fatto.

Il periodo in cui fare domanda va dal 1° luglio al 31° luglio prossimi. Un mese di tempo per richiedere una misura che ancora una volta dovrebbe attutire un po’ i danni subiti dalle famiglie più bisognose durante i vari periodi di restrizioni. Ricordiamo che le mensilità previste sono ben quattro e non due come era parso in un primo momento tra bozze ed indiscrezioni.

Stando ai ritmi mantenuti fino ad ora gli effettivi pagamenti dovrebbero arrivare nel mese di agosto. Anche a tal proposito non c’è alcuna certezza, anche perché sappiamo che nel mese di agosto è tutto un po’ rallentato, si tratta infatti di un’ipotesi basata su quanto abbiamo potuto vedere nelle scorse occasioni.

Proroga Naspi-Rem: i pagamenti più attesi

Ci sono alcuni soggetti che rientrano in una particolare categoria: percettori di Reddito di emergenza minimo in virtù della cosiddetta proroga Naspi-Rem. Si tratta di soggetti che hanno percepito Naspi o Dis-Coll tra il luglio del 2020 ed il febbraio del 2021 ed a cui è stata data la possibilità di richiedere il Reddito di emergenza prorogato nel Decreto Sostegni.

Questi soggetti avrebbero però accesso “solo” al Rem minimo, cioè 400 euro e non la cifra spettante secondo il calcolo classico (data da 400 euro base moltiplicati per il coefficiente con cui si può arrivare ad un massimo di 800 euro). A loro però la famosa cifra di 400 euro per tre mensilità non è mai arrivata: perché?

Ne abbiamo parlato molte volte: l’INPS ha sbagliato a processare le domande e le ha rifiutate quasi tutte, anche nei casi in cui i requisiti erano in linea. Era richiesto infatti un Isee inferiore a 30.000 euro ma legato al solo soggetto richiedente e non all’intero nucleo familiare. L’INPS ha sbagliato ed ha invece considerato, appunto, l’intero nucleo.

Queste domande sono state riprese in carico quasi subito, cioè quando l’INPS si è accorta dell’errore ed ha voluto subito rimediare. I tempi tecnici e burocratici si sono comunque allungati parecchio e le domande sono state processate dal 15 giugno, quasi un mese dopo. Negli scorsi giorni è quindi arrivato l’esito, ma soprattutto è arrivata la data delle disposizioni di pagamento: 23 giugno.

Nella data di mercoledì saranno quindi disposti i pagamenti che il giorno stesso o entro la fine della settimana arriveranno effettivamente ai soggetti la cui domanda è stata accettata. Finalmente, possiamo dire.

Altri pagamenti INPS: quando?

Nei prossimi giorni sono in arrivo anche le pensioni classiche, per cui conviene verificare i giorni tra la fine di giugno e l’inizio di luglio (si va in ordine alfabetico per cognome), così come è in arrivo il bonus Irpef per i percettori di Naspi o Dis-Coll, anche in questo caso la data di riferimento è il 23 giugno, anche se in realtà per questo bonus la data è diversa per ogni beneficiario.

Tutto chiaro, ora, per quanto riguarda le misure elencate. Ci sono però altre novità in arrivo rispetto a misure per cui ancora mancano i Decreti attuativi o le circolari attuative, dove le prime dipendono dai ministeri e cioè dal Governo mentre le seconde dipendono fondamentalmente sempre dall’INPS.

Vi invitiamo dunque a rimanere aggiornati qui sul portale ed a fare riferimento sempre alle fonti ufficiali, come il portale INPS o Agenzia delle Entrate ed in generale la Gazzetta Ufficiale ed il sito del Governo per quanto riguarda i documenti ufficiali approvati.

In tutto ciò, l’auspicio migliore è che le misure straordinarie non siano più necessarie nel prossimo futuro, in quanto la situazione dei contagi è da diverse settimane sotto controllo e la campagna vaccinale, nonostante informazioni sempre un po’ contrastanti e delicate, sta procedendo a ritmo piuttosto rapido. Superare finalmente (e definitivamente) la pandemia porterebbe alla fine di tante delle misure straordinarie, ma anche ad un reale ritorno alla normalità, che è ciò che più conta.