L’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale ci ha abituati a cambiamenti, anche repentini, nelle date e nelle procedure, soprattutto in questo periodo segnato dall’emergenza epidemiologica.
Ci saranno poi da vedere le date del Reddito di Cittadinanza, che come sempre crea molta curiosità e molto altro ancora.
Il nuovo anno sembra essere partito meglio con meno ritardi, seppur presenti, e maggiore chiarezza a proposito delle date dei pagamenti.
Questo forse anche grazie a meccanismi ormai rodati che si protraggono da diverse mensilità e anche per via del minor numero di misure una tantum, richiedibili.
Iniziamo subito il nostro articolo con la misura più famosa e dibattuta d’Italia: il Reddito di Cittadinanza.
Abbiamo deciso di partire da questa per via del fatto che è quella su cui abbiamo maggiori certezze, dato che le date ormai sono codificate e non ha mai subito ritardi nei pagamenti.
Solitamente le erogazioni possono subire qualche variazione di poco conto se le date dei pagamenti cadono nei giorni festivi, e dunque possiamo fare riferimento proprio a questo fatto per fornirvi le date dei pagamenti INPS di marzo del RDC.
Questo però non è mai stato un problema dato che le erogazioni partono in anticipo e non in ritardo.
Nessuna novità dunque in confronto ai mesi precedenti, con il RDC che si conferma una misura affidabile nelle tempistiche.
Una delle misure più attese del nuovo anno è finalmente entrata in vigore a partire da oggi: l’assegno unico universale.
Fino ad oggi è stato solo possibile inoltrare la domanda per riceverlo, ma i primi pagamenti partiranno proprio nel corso di marzo, e nel corso del paragrafo andremo a vedere per chi.
Prima della definitiva entrata in vigore, di oggi primo marzo 2022, abbiamo potuto vedere le sue caratteristiche grazie all’assegno unico temporaneo, la misura che ha fatto da ponte nel periodo transitorio.
L’assegno unico universale ha l’obiettivo di accorpare la maggior parte degli aiuti destinati alle famiglie, in modo da snellire le procedure concentrandole in un unico aiuto.
Ricordiamo che il suo carattere universale consente a chiunque abbia figli, di massimo 21 anni, di fare richiesta e riceverlo.
Fare domanda è piuttosto semplice esistono ben tre modi diversi: portale online dedicato sul sito dell’INPS, rivolgersi a un Patronato o telefonando al Contact Center dell’Istituto.
Dopo questa doverosa premessa andiamo a vedere i pagamenti di marzo e come sono suddivisi.
Iniziamo con il dire che chiunque abbia inviato la domanda entro il 28 febbraio potrà ricevere il relativo pagamento a partire da metà marzo.
Per tutti coloro che, invece, inoltreranno la richiesta a partire da oggi primo marzo per vedersi accreditare l’erogazione dovranno attendere il mese prossimo.
L’ultima tematica importante che andiamo ad analizzare relativa ai pagamenti è quella che riguarda gli arretrati, coloro che faranno richiesta entro il 30 giugno potranno ricevere anche le mensilità precedenti.
Pagamenti INPS marzo: assegno unico temporaneo
Abbiamo detto nel paragrafo precedente che l’assegno unico universale entra in vigore ufficialmente da oggi, e che a partire da metà marzo ci sarà già la possibilità di coglierne i frutti. Qual è la situazione invece della sua forma temporanea?
Abbiamo assistito nei mesi precedenti a ritardi, anche importanti, e a una scarsa comunicazione da parte dell’Istituto Nazionale per la previdenza Sociale, e questi hanno creato diversi malumori.
Nonostante questo, però, ormai le erogazioni hanno assunto connotazioni abbastanza definite e dunque nonostante l’incertezza possiamo dare alcune date.
Iniziamo con il dire che i pagamenti sono in ritardo di un mese, e che di conseguenza si attende l’arrivo della mensilità di febbraio.
Partiamo dal pagamento relativo all’integrazione con il Reddito di Cittadinanza, ricordiamo infatti che le due misure sono compatibili.
La data prevista è il 15 marzo 2022, giorno in cui i beneficiari di RDC che ne posseggono i requisiti vedranno l’accredito nella propria Carta.
Bisogna fare tutt’altro discorso, invece, per chi è in attesa dell’erogazione dopo che ha fatto domanda normalmente, per costoro infatti c’è maggior confusione.
Per il momento possiamo solo affermare che, alla luce di quanto accaduto nei mesi precedenti, i pagamenti dovrebbero arrivare tra il 10 e il 20 di marzo, ma le date sono ancora da confermare.
Ricordiamo infine che i percettori di Reddito di Cittadinanza non hanno dovuto inoltrare nessun tipo di domanda, è stato l’INPS a valutare se avessero i requisiti necessari e lo stesso succederà anche con l’assegno unico universale.
Pagamenti INPS marzo: quando arriva la Naspi?
Tra i pagamenti INPS di marzo più importanti c’è quello relativo all’indennità di disoccupazione: la Naspi.
Questa va in favore di cittadini che si trovano momentaneamente senza un’occupazione e che possiedono altri requisiti, e ovviamente è importante che ricevano un sussidio che li sostenga.
La Naspi ha subito diverse modifiche nel corso delle ultime settimane, sia per coloro che hanno più di 55 anni che per altri.
Si parla, ad esempio, di versamenti di contributi, di mensilità effettivamente lavorate nel corso delle dodici mensilità precedenti alla disoccupazione e molto altro.
A ogni modo, il pagamento relativo all’indennità non è univoco ma varia in base ad alcuni elementi come la data d’invio della domanda, l’importo e via dicendo.
Di conseguenza non possiamo dare una data precisa in questa sede ma precisiamo che il periodo di pagamenti varia dai sette ai dieci giorni.
Considerando che nei prossimi giorni le erogazioni dovrebbero partire, possiamo stimare che entro la metà del mese tutti i beneficiari dovrebbero vedere saldato il proprio accredito.
Appena avremo le date ufficiali saremo ben lieti di fornirvele ma, per il momento, dobbiamo accontentarci di un periodo di riferimento che è comunque abbastanza affidabile.
Pagamenti INPS marzo: le pensioni di aprile, saranno in anticipo?
Altra tematica di grande rilievo, per quanto riguarda i pagamenti INPS di marzo, è quella relativa alle pensioni di aprile.
Infatti, da ormai due anni a questa parte, il pagamento delle pensioni presso le Poste arriva in anticipo in confronto al mese di riferimento.
Ad esempio, la pensione di marzo è stata saldata a fine febbraio, quella di febbraio a fine gennaio e via dicendo.
Dunque potremmo semplicemente dire che la pensione di aprile verrà saldata a fine marzo, in modo scaglionato e definito da un calendario come di consueto, e invece non possiamo farlo.
Non possiamo affermare con certezza che questo accadrà perché il 31 marzo 2022 scade lo Stato di Emergenza e, se questo non verrà prorogato, è possibile che si ritorni al vecchio metodo di pagamento.
Le modalità con cui sono state saldate le pensioni in questi mesi sono state scelte per evitare assembramenti e code interminabili negli uffici postali, ma se l’emergenza epidemiologica dovesse affievolirsi e lo Stato di Emergenza non venisse prorogato si potrebbe tornare alla normalità.
La domanda a questo punto è la seguente: per quanto riguarda l’accredito delle pensioni, qualcuno vuole tornare alla normalità?
Ci poniamo questa domanda perché il meccanismo ormai è rodato e funzionante, e il sistema di evitare le file interminabili giova sia alla cittadinanza che ai dipendenti postali.
Inoltre, anche la possibilità di riceverla a domicilio per alcuni soggetti possiamo ritenerla una bella novità che sarebbe doveroso mantenere.
Staremo a vedere che cosa verrà deciso nelle prossime settimane, tenendo le orecchie ben aperte anche sulla situazione dello Stato di Emergenza.
Pagamenti INPS marzo: tra dubbi e certezze
Quando si parla di pagamenti INPS siamo abituati ormai a navigare nelle incertezze, camminando sopra un filo sottile che troppo spesso si spezza.
Nei mesi scorsi, soprattutto gli ultimi del 2021, abbiamo spesso assistito a ritardi di difficile comprensione, talvolta difficilmente giustificabili.
Fortunatamente il nuovo anno sembra essere partito con il piede giusto, e dunque qualche certezza in più ce l’abbiamo come abbiamo potuto ribadire nel corso dell’articolo.
Il Reddito di Cittadinanza rimane la misura più sicura per quanto riguarda le date dei pagamenti, non ci resta che stare a vedere come si comporterà l’assegno unico universale e che cosa accadrà alle pensioni di aprile.