Pagamenti INPS: giorni decisivi! Rem, NASpI e Assegno Unico!

Date importanti in cui finalmente INPS potrebbe pagare quanto deve, in particolare rispetto a misure misteriose come Reddito di Emergenza e Assegno Unico, a lungo rimandate ed accantonate. Tra i pagamenti c'è anche il solito Reddito di Cittadinanza, la NASpI, il bonus bebè e le pensioni!

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Pagamenti INPS in arrivo: la settimana prossima potrebbe essere decisiva per buona parte dei pagamenti attesi in quest'ultima parte del mese di novembre. Finalmente!

Tante misure, infatti, si sono fatte attendere a lungo ed hanno lasciato le famiglie italiane senza sussidi che, nella testa di chi li ha concepiti, avrebbero dovuto essere addirittura tempestivi ed emergenziali, a causa delle conseguenze provocate dalla pandemia.

Il tempismo non è però stato dei migliori, anzi, e la pazienza dei cittadini va verso il termine. Ora arrivano finalmente informazioni più affidabili sulla misura che più di tutte ha fatto preoccupare, cioè il Reddito di Emergenza ed hanno seguito a ruota anche altri pagamenti.

Di alcuni c'è una data certa, mentre di altri no e si tratta fondamentalmente di indiscrezioni, seppur affidabili. In generale INPS non ci ha abituato molto bene ed alcune notizie possono cambiare molto anche nel giro di pochissimi giorni, motivo per cui conviene tenere sott'occhio la situazione. 

Ricordiamo tra l'altro che il modo per controllare i pagamenti in arrivo è i consultare il fascicolo previdenziale, cioè quella sezione sul portale INPS in cui compaiono le disposizioni di pagamento (che riportano data e importo) che vengono emesse in genere 4/5 giorni prima rispetto al pagamento vero e proprio.

In ogni caso, in questo articolo vedremo nello specifico i pagamenti in arrivo e tutte le novità più importanti sulle principali misure attualmente attive e di cui è attesa l'erogazione.

Invitiamo i lettori ed i cittadini in generale a fare riferimento sempre alle comunicazioni dell'INPS ufficiali (su cui si basano anche le informazioni contenute in questo articolo), senza credere a voci che circolano ed a informazioni non verificate.

Nel mese di ottobre, infatti, era circolata con insistenza una circolare INPS falsa che fissava la data del pagamento anticipata rispetto al solito... era però un'informazione totalmente inventata ma, nonostante questo, ha fatto il giro del web come informazione vera e molti utenti ci hanno creduto, come è lecito fare.

Detto ciò, per qualsiasia altro approfondimento legato invece alle singole caratteristiche di ognuna di queste misure, invitiamo a far riferimento alla pagina specifica dedicata alla misura sul portale INPS.

Se fossi interessato o interessata ad approfondire questo genere di tematiche, ti suggeriamo il canale YouTube "Redazione The Wam" che pubblica ogni giorno un nuovo video in cui approfondisce tutto ciò che riguarda bonus, sussidi e lavoro. In questo video in particolare si parla di pagamenti INPS tra cui Reddito di Cittadinanza, Reddito di Emergenza ed Assegno Unico:

Pagamenti INPS: finalmente il Rem!

Cominciamo subito con la misura più sofferta di tutte, quella su cui l'INPS ha più che mai fatto dichiarazioni e poi dietrofront, confermate e smentite... insomma, un disastro dal punto di vista comunicativo ed anche un ritardo che non è minimamente accettabile rispetto alla ratio della misura.    

Il Reddito di Emergenza nasce infatti per aiutare le famiglie italiane a far fronte al difficile periodo, dal punto di vista economico e lavorativo, post pandemia. O meglio, post lockdown, perché è stato istituito proprio dopo il primo lockdown duro, pensando di uscire gradualmente dalla pandemia.

Come sappiamo, ciò non è accaduto e la situazione nell'autunno 2020 è degenerata ulteriormente, con gli ospedali ancora una volta pieni e le difficoltà economiche del paese ancor più accentuate. La misura si proponeva quindi di aiutare quelle famiglie in difficoltà che già non ricevessero il Reddito di Cittadinanza.    

Le due misure hanno infatti alcuni punti in comune, come la logica con cui sono concepiti i requisiti (seppur siano diversi) ed in parte anche il criterio di calcolo. Il Reddito di Cittadinanza è però una misura strutturale e fissa, mentre il Rem è destinato a durare solo finché dura la pandemia, tanto che una sua proroga è alquanto improbabile.

Andando oltre alle questioni tecniche del Rem ed ai ritardi di cui è stato protagonista, veniamo alle notizie positive: INPS ha finalmente fatto partire i pagamenti!

Si parla del 23 novembre e del 26 novembre. Nella prima data riceveranno il sussidio i beneficiari che hanno scelto bonifico bancario o postale come metodo di pagamento, mentre nella seconda data lo riceverebbero coloro che hanno scelto il bonifico domiciliato.

Finalmente quindi c'è una data certa e, a conferma di ciò, sono già comparse numerose disposizioni di pagamento. Insomma, l'attesa è finalmente finita!

Pagamenti INPS: Reddito di Cittadinanza in arrivo

Per quanto riguarda invece il Reddito di Cittadinanza, arrivano importanti conferme sull'anticipo di cui sarà protagonista nel mese di novembre, questa volta senza problemi di false circolari o simili.

Il RdC è infatti previsto sempre al 27 del mese, esclusi alcuni soggetti per cui invece è anticipato al 15. Questo mese, invece, la data generale di pagamento sarà il 26 novembre, in modo da avere il tempo tecnico di erogare tutti i pagamenti dovuti entro la fine del mese, come prevede la legge.

Il 15 novembre hanno invece già ricevuto il pagamento coloro che attendevano la prima rata in assoluto, la prima dopo il rinnovo della misura (allo scadere delle diciotto mensilità) o la prima dopo aver rinnovato la Dichiarazione ISEE, obbligatoria per ricevere il sussidio.

Ancora una volta è necessario controllare la disposizione di pagamento ed attendere l'accredito sulla propria carta RdC, in modo da essere certi di data ed importo.

Il Reddito di Cittadinanza, inoltre, è protagonista di una riforma che diventerà effettiva a partire dal 2022 e che riguarderà aspetti molto importanti come le offerte di lavoro ricevute dal beneficiario disoccupato ed un eventuale taglio degli importi in caso di rifiuto.

Addirittura, a partire dal secondo rifiuto, può decadere completamente il diritto al RdC e quindi cambierebbe molto la modalità di fruizione di questa importantissima misura. Per approfondimenti, suggeriamo questo articolo pubblicato di recente con tutte le novità: "Pagamento Reddito di Cittadinanza: ecco data e novità!"

Pagamenti INPS in arrivo: e l'Assegno Unico?

L'Assegno Unico è un'altra misura che sta decisamente tenendo banco, tra novità in vista del 2022 e pagamenti attesi che tardano ad arrivare. In effetti, anche in questo caso INPS non ha mostrato particolare capacità di mantenere le promesse.

In teoria, il pagamento dell'Assegno Unico temporaneo relativo al mese di ottobre doveva arrivare entro la fine dello scorso mese, secondo le primissime indiscrezioni e, invece, siamo ancora in attesa. Pare però che entro la fine del mese di novembre il pagamento possa davvero arrivare.

Ad onor del vero, va detto che nella prima metà del mese sono stati erogati i pagamenti di moltissimi soggetti, ovvero quelli che avevano gli arretrati. Essendo infatti la misura retroattiva per chiunque abbia fatto domanda entro il 31 ottobre, i pagamenti da erogare erano davvero molti.

INPS ha quindi preferito smaltire prima gli arretrati e poi procedere con i pagamenti di ottobre, che a questo punto sono attesi per il 26/27 novembre

Per chi invece sta attendendo l'integrazione le notizie sono ancor più incerte: l'aiuto è riconosciuto in via automatica, seppur con importo inferiore, ma non ci sono certezze circa la data.

Secondo gli osservatori, sempre il 26/27 novembre, subito dopo il pagamento del RdC ordinario, potrebbero essere giorni buoni per la ricezione dell'integrazione.

Ricordiamo che quest'ultima non deve sottostare agli obblighi di spesa entro una certa data come il normale RdC, dunque può essere spesa in qualsiasi momento senza rischio che vi siano tagli agli importi.

Pagamenti INPS: quando la NASpI?

La NASpI, o indennità di disoccupazione, è un'altra misura erogata dall'INPS che ha un'alta probabilità di essere erogata in giorni diversi ogni mese, in quanto l'erogazione dipende da moltissimi fattori ed ognuno la può ricevere in un momento diverso.

C'è comunque un intervallo ragionevole di tempo ed è in genere proprio quello in cui siamo ora. Infatti, il pagamento è atteso per questi giorni e molti già possono leggere la data sul proprio fascicolo previdenziale. Per chi non fosse così, non resta che avere pazienza.

Altrettanto vale per i percettori di Dis-Coll che dovrebbero ricevere l'aiuto nella medesima data. Ricordiamo che fino a fine 2021 non sarà attivo il taglio del 3% al mese a partire dalla quarta mensilità, ma che i tagli verranno recuperati a partire da gennaio 2022.

Pagamenti INPS: bonus bebè in ritardo

Un altro pagamento atteso per il mese di novembre è il bonus bebè (o assegno di natalità), il famoso aiuto riservato per dodici mensilità a chi accoglie all'interno del proprio nucleo familiare un nuovo componente, che sia figlio nato, adottato o in affido preadottivo.

In genere, la misura viene pagata tra il 10 ed il 15 del mese, ma anche in questo caso i ritardi spesso la fanno da padrone e portano la misura ad essere pagata anche molti giorni dopo.

In effetti, a novembre il pagamento ancora non è arrivato e ci si aspetta che possa arrivare il 23 novembre. Si tratta di una data ufficiosa, che però è confermata da alcune disposizioni di pagamento già comparse ad alcuni beneficiari.

Ricordiamo che la misura è destinata ad essere assorbita a breve dal nuovo Assegno Unico universale, in vigore dal marzo 2022.

Pagamenti INPS: ecco le pensioni!

Un ultimo pagamento in arrivo è quello delle pensioni, che però ricordiamo che sono gestite da INPS ma erogate da Poste Italiane. Da quando c'è stata la pandemia, Poste eroga i pagamenti fisicamente (cioè a chi si reca in Posta a riscuotere) secondo un calendario.

Tale calendario verrà stilato anche per il mese di novembre ed avrà come criterio l'ordine alfabetico per cognome dei pensionati. I pagamenti cominceranno al 25 di novembre e termineranno il 30, al più l'1 dicembre.

Il 1° dicembre, invece, riceveranno come sempre il denaro sul proprio conto corrente coloro che hanno scelto come metodo di pagamento il bonifico bancario al posto del ritiro presso l'ufficio postale.