Pagamento assegno temporaneo: quando arrivano gli arretrati?

A dicembre, il pagamento assegno temporaneo non è arrivato. La mensilità è stata pagata lo scorso mese. Quando arriva l' importo di gennaio e febbraio 2022?

Tutti coloro che avevano diritto a ricevere il pagamento assegno temporaneo nel 2021, anche lo scorso mese hanno ricevuto un accredito ma relativo agli arretrati dovuti ai ritardi del mese di dicembre. 

Ecco dunque che, con il mese di febbraio 2022, si dovrebbe iniziare a ricevere gli importi spettanti per questo nuovo anno. Nella fattispecie, siamo in attesa della mensilità di gennaio e di quella di febbraio, che verosimilmente dovrebbero arrivare nel corso di questo mese e nella prima metà di marzo 

Di solito le date previste per gli accrediti sono comprese tra il 19 e il 26 del mese e si riferiscono alla mensilità precedente. Dal momento che c’è la necessità di allineare tutti i nuovi pagamenti di assegno unico da marzo, allora l’arretrato di febbraio dovrebbe arrivare al massimo entro i primi giorni di marzo 2022.

A questo punto, tra il 15 e il 21 marzo 2022, arriveranno i pagamenti per chi ha fatto domanda per l’assegno unico a gennaio (i lavoratori dipendenti).

Per tutti gli altri, stando a come si sono svolte le cose fino a ora, ci sarà sempre un mese di decalage tra quello del pagamento e quello del mese in corso.

Pagamento assegno temporaneo gennaio e febbraio 2022

Se dunque intorno al 25-27 gennaio abbiamo ricevuto il pagamento assegno temporaneo di dicembre, si presume che nello stesso periodo di febbraio dovrebbe arrivare anche l’importo spettante per il mese di gennaio. E così via, fino a ricevere a marzo, l’arretrato di febbraio 2022.

Come riporta leggioggi.it

Le somme mensili come sopra calcolate, riconosciute in un primo tempo dal 1° luglio al 31 dicembre 2021, saranno erogate per altre due tranches a gennaio e febbraio 2022.

A questo punto, la situazione cambia, perché a marzo, l’assegno temporaneo non esisterà più.

Entrerà in vigore l’assegno Unico (quindi non più temporaneo) per tutti.

Le casistiche cambiano, a seconda delle categorie di aventi diritto. Chi ha rinnovato l’Isee e beneficiava già del pagamento assegno temporaneo, ha tempo fino al 28 febbraio per rinnovare la propria domanda. Riprenderà dunque a ricevere le mensilità spettanti, a partire da marzo 2022.

Discorso a sé stante, per quanto concerne i lavoratori dipendenti, sia del settore privato che pubblico. Questi ultimi sono tenuti a richiedere anch’essi un Isee aggiornato e in corso di validità (a meno che non vogliano ricevere il contributo minimo di 50 euro a figlio).

Se hanno presentato la domanda entro la fine di gennaio 2022, allora riceveranno i primi pagamenti degli arretrati a partire dalla metà di marzo. Se si presenta la domanda nel mese di febbraio, bisogna considerare un mese in più di tempo e così via. A ogni modo, c’è tempo fino al 30 giugno 2022 per inviare la richiesta e mantenere il diritto a ricevere anche le mensilità arretrate.

Coloro che invece inoltrano la domanda a partire dal 1° luglio, riceveranno solo la quota spettante per il mese in corso, perdendo dunque il diritto a ricevere gli importi arretrati.

Vale la pena sottolineare il fatto che, per quanto riguarda i lavoratori dipendenti, già nella busta paga di gennaio non sono più presenti le detrazioni fiscali per i figli.

A oggi i pagamenti dell’assegno temporaneo di gennaio 2022, non sono ancora stati disposti.

Pagamento assegno temporaneo con reddito di cittadinanza

Per tutti coloro che percepiscono il reddito di cittadinanza, la procedura riguardante il pagamento assegno temporaneo è sempre stata differente.

Innanzitutto, non è necessario presentare alcuna domanda specifica, ai fini dell’ottenimento. Infatti, chi percepisce il reddito di cittadinanza è tenuto a produrre l’Isee aggiornato, sul quale si calcola anche l’integrazione, per quanto riguarda gli assegni per i figli a carico.

Per le mensilità di gennaio e febbraio 2022 i percettori di RDC continuano a ricevere l’integrazione di assegno temporaneo. L’assegno unico verrà riconosciuto d’ufficio successivamente, su carta RDC.

Questo significa che gli importi per gli assegni a vantaggio dei figli arrivano ogni mese, direttamente sulla ricarica della carta, senza scarto dunque tra la mensilità spettante e quella in corso, come avviene invece per le altre categorie di cittadini.

Gli aventi diritto ricevono sempre un doppio pagamento sulla carta RdC: un pagamento relativo alla quota spettante di reddito di cittadinanza e un altro relativo all’assegno temporaneo, il cui valore è calcolato sottraendo la quota minori RdC. 

In altre parole, chi beneficia della ricarica mensile del reddito di cittadinanza, anche prima dell’entrata in vigore dell’assegno temporaneo, riceveva una quota spettante per i figli. Nel momento in cui si è disposto il pagamento assegno temporaneo, si è aggiunta una integrazione, tenendo conto dell’importo che già si percepiva e del nuovo a cui si ha diritto.

Come vedere pagamento assegno temporaneo

Ogni cittadino può accedere alla propria area personale sul portale dell’Inps.

Chi fino allo scorso mese di ottobre, ha utilizzato il Pin per usufruire del servizio, ora non può più farlo. Infatti è necessario munirsi di Spid o, in alternativa, di Cie o Cns. Una volta ottenute queste credenziali, si effettua l’accesso online ed è possibile controllare ogni singolo pagamento assegno unico ricevuto e le date in cui è avvenuto l’accredito.

A tal proposito, presentiamo un video di Oxfam Italia, che illustra come fare per richiedere lo Spid e avere l’accesso ai portali della pubblica amministrazione. Infatti è importante sottolineare il fatto che questi codici di accesso non servono solo per l’inps. Pertanto è molto utile averli a propria disposizione.

Chi dunque non ha annotato le varie mensilità ricevute sul proprio conto corrente, può fare un check e calcolare che non manchino quote spettanti.

Alcune persone hanno ricevuto ancora gli arretrati, intorno alla data del 3 gennaio scorso. In seguito, intorno al 26-27 gennaio 2022 è arrivato l’importo relativo al mese di dicembre e per questo mese, si attende la tranche di gennaio.

Le mensilità di gennaio e febbraio si calcolano ancora in base al vecchio Isee e l’accredito arriva sull’Iban che all’epoca era stato inserito nella domanda per l’assegno temporaneo 2021.

A partire dal mese di marzo 2022, tutti invece saranno allineati sul pagamento dell’assegno Unico e Universale 2022.

Pagamento assegno unico: errori da evitare

Predisporre tutto l’occorrente, preparare i documenti e rispettare le date di scadenza per l’invio della domanda per l’assegno unico, non è sufficiente. Infatti è fondamentale prestare attenzione ai dati da inserire e alle informazioni che si forniscono. 

In fondo, si tratta di una registrazione molto semplice da eseguire, motivo per cui è davvero importante non commettere errori in grado di compromettere l’esito positivo della domanda stessa.

Punto primo: verificare l’IBAN. Si tratta del codice numerico che corrisponde a un conto corrente bancario o postale. Per non vedere rigettata la propria richiesta di assegno unico e universale, rappresenta un requisito essenziale che il conto sia intestato alla stessa persona che fa richiesta del contributo, inserendo il proprio codice fiscale. 

Nessun problema in questo caso, anche se si tratta di un conto cointestato.

I dati relativi alla propria tessera sanitaria e il codice Iban sono le uniche due informazioni richieste per accedere alla presentazione della domanda. A questa va aggiunta in allegato, l’attestazione Isee.

Possono inoltrare la richiesta i due genitori, in maniera indifferente. Nel caso di una separazione o divorzio in corso, si presenta la domanda considerando il fatto che l’assegno verrà ripartito al 50% tra i due genitori.

Infine, il figlio maggiorenne che si iscrive all’Università, che è impegnato in un corso di formazione oppure in un tirocinio, può decidere di inoltrare in autonomia la propria richiesta, ricevendo dunque l’accredito in maniera diretta sul proprio conto e fino al raggiungimento dei ventuno anni di età.

Come aumentare l’importo del pagamento assegno unico

Nel corso di questo articolo, abbiamo dedicato la nostra attenzione alle date previste per il pagamento assegno temporaneo, sia per quanto riguarda la mensilità di gennaio che di febbraio 2022. Per gli aventi diritto del 2021, restano da riscuotere le due tranche dei mesi in questione. Per chi invece percepisce il reddito di cittadinanza, l’accredito avviene in automatico.

Abbiamo inoltre illustrato la procedura per poter vedere il pagamento assegno temporaneo sul sito Inps e monitorare dunque la situazione futura, quando entrerà in vigore l’assegno unico, a partire da marzo 2022.

Infine, abbiamo messo in evidenza quali sono gli errori più comuni che di solito si commettono, in fase di presentazione della domanda.

Concludiamo questo approfondimento, con qualche consiglio per aumentare l’importo dell’assegno mensile a cui si ha diritto.

Ebbene sì, perché seguendo qualche piccolo accorgimento, è possibile ottenere una somma maggiore, ogni mese.

Innanzitutto, se si sa che già che l’Isee del 2021 è più basso di quello del 2020, allora bisogna richiedere il cosiddetto Isee corrente (che corrisponde, per l’appunto, a quello dell’anno appena concluso). L’Isee ordinario invece riporta la condizione economica di due anni prima e può risultare fuorviante, ai fini del calcolo dell’assegno unico (che quindi avrà sicuramente un importo inferiore).

Altrettanto importante, per ottenere un assegno più sostanzioso, è cercare di abbassare il più possibile il valore dell’Isee.

Abbiamo dedicato un articolo di approfondimento a questo argomento, intitolato 3 metodi legali per abbassare l’Isee, del quale consigliamo la lettura.

In sostanza, se si abbassa il valore dell’Isee, si ottengono bonus e agevolazioni dall’importo più elevato.

Per farlo, è possibile:

  • spostare la residenza del partner in una seconda casa
  • cointestare il conto corrente con una persona di fiducia oppure emettere un assegno circolare a beneficio di terzi
  • inoltre è possibile intestare gli immobili di proprietà ai figli.

Infine, è molto importante verificare di aver ricevuto tutte le maggiorazioni a cui si ha diritto!

Natalia Piemontese
Natalia Piemontese
Consulente lavoro online e professioni digitali, classe 1977. Sono Natalia, Piemontese di cognome, pugliese di nascita e calabrese d'adozione. Laureata in Scienze Politiche presso l'Università degli Studi di Bari, ho conseguito un Master in Selezione e Gestione delle risorse umane. Mamma bis, scrivo sul web dal 2008. Sono specializzata in tematiche del lavoro, business nel digitale e finanza personale. Responsabile del blog #mammachebrand, ho scritto un e-book "Mamme Online, come gestire casa, lavoro e figli".
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