Pagamento assegno unico ai figli: è caos Inps. Quando arriva

Finalmente i pagamenti dell'assegno unico ai figli, temporaneo, stanno arrivando sui conti correnti delle famiglie che hanno fatto domanda a luglio, ed è stata accolta. Ma l'Inps ha comunicato che il 9 settembre per chi ha una domanda dell'assegno unico accettata riceverà il pagamento dell'assegno unico per luglio, agosto e settembre se non ha ricevuto ad agosto i mesi di luglio ed agosto. Ma a chi spetta l'assegno unico? E quanto vale?

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Sono finalmente in arrivo i pagamenti dell'assegno temporaneo unico ai figli, come determinato dal decreto legge n.79 dell'8 giugno 2021, recante misure urgenti in tema di assegno unico ai figli. Per coloro che hanno presentato la domanda dal 1 luglio, l'Inps sta riconoscendo i pagamenti dell'assegno unico per la mensilità di luglio. Ma in base al calendario dei pagamenti di settembre, il 9 settembre arriverà il pagamento dell'assegno unico non solo di settembre, ma anche di agosto, e per alcuni anche di luglio. Anche per chi percepisce il reddito di cittadinanza la ricarica ha avuto un incremento dell'assegno temporaneo ai figli, in presenza di figli minorenni. Per loro però si dovrà aspettare la ricarica di settembre per avere tre mesi di assegno unico

Dal 1 luglio al 31 dicembre 2021 i beneficiari dell'assegno unico ai figli sono una porzione di coloro che lo riceveranno dal 2022. Infatti in via temporanea, la rivoluzione voluta dal ministro Elena Bonetti nel governo Conte, vedrà per sei mesi la coesistenza dell'assegno al nucleo famigliare, l'assegno temporaneo ai figli, e il bonus bebè. Dal 1 gennaio 2022 tutte le famiglie con figli minorenni o maggiorenni purchè frequentanti un percorso di istruzione, riceveranno invece l'assegno unico ai figli. Una misura universale a tutela della famiglia, anche a chi non potendo contare su un reddito negli anni non poteva percepire l'assegno famigliare, oppure i professionisti o lavoratori autonomi con partita IVA che sono sempre rimasti fuori dal circuito degli assegni al nucleo famigliare.

Per il secondo semestre 2021 a beneficiare dell'assegno temporaneo saranno solo alcune famiglie, ed in base ad un ISEE che non deve superare i 50.000 euro. Vediamo nel dettaglio cosa aspetta e a chi.

Assegno unico: domande entro il 30 settembre

Resta poco più di un mese per presentare la domanda per l'assegno temporaneo ai figli per evitare di perdere i mesi di luglio, agosto e settembre. Dal 1 luglio i beneficiari di questa misura possono inserire nel portale Inps nella sezione dell'assegno temporaneo ai figli, la domanda per l'ottenimento della misura. Un passaggio obbligatorio per far sapere all'Inps di essere in possesso dei requisiti per poter beneficiare di questa provvista economica fino al 31 dicembre 2021. 

Se la domanda è inserita entro il 30 settembre, in caso di accoglimento da parte dell'Inps, il richiedente potrà ricevere anche i mesi arretrati di luglio ed agosto.

Per chi invece inserisce la domanda dal 1 ottobre fino al 31 dicembre 2021, percepirà solo l'assegno ai figli nel mese in cui la domanda è stata inserita e fino a dicembre 2021. Chi dimentica di farne richiesta, ricordandosi solo a dicembre, nel caso di accoglimento della domanda riceverà solo il mese di dicembre 2021.

Cosa succederà dal 2022? Ancora non è chiaro se gli attuali beneficiari continueranno a percepire il nuovo assegno unico ai figli, o se si dovrà ripresentare la domanda. Ma fino a quel momento meglio non lasciarsi scappare questi sei mesi. 

Assegno unico ai figli: chi sono i beneficiari

La soluzione ponte adottata con il decreto legge n.79 dell'8 giugno 2021 e reso legge il 30 luglio (n.112) prevede un assegno temporaneo ai figli a coloro che non possono richiedere l'assegno al nucleo famigliare. Destinatari dell'assegno temporaneo sono i disoccupati, intesi come coloro che non lavorano ed hanno rilasciato la dichiarazione di immediata disponibilità al centro per l'impiego, gli incapienti ed i soggetti titolari di partita IVA che svolgono attività autonoma in modalità prevalente, e tutti gli altri lavoratori che non sono obbligati ad aprire una partita IVA e svolgono attività soggetta a tassazione in Italia. Il requisito di base infatti è quello di essere soggetto all'imposizione fiscale sul reddito in Italia.

Tra i beneficiari dell'assegno temporaneo ai figli ci sono anche i percettori del reddito o pensione di cittadinanza, che ricordiamo è un'integrazione al reddito o pensione fino ad un massimo di 9.360 euro. 

Non sono invece inclusi in questa prima fase i lavoratori dipendenti, i percettori di pensione o di prestazioni di assistenza come la NASpI o la cassa integrazione. Infatti in questi casi, le famiglie con figli minorenni, potranno contare sull'assegno unico ai figli anche se maggiorato di euro 37,5 per ciascun figlio, per i nuclei familiari fino a due figli, e di euro 55 per ciascun figlio, per i nuclei familiari di almeno tre figli. 

Assegno unico ai figli temporaneo: i requisiti necessari

Fermo restando la condizione lavorativa o di disoccupazione, per poter fare la domanda di assegno temporaneo ai figli, si devono possedere i requisiti, tutti quanti nessuno escluso, previsti dal decreto legge sull'assegno unico ai figli, identificati all'art. 1 del decreto stesso.

I requisiti sono:

  • essere cittadino italiano o di uno Stato membro dell’Unione europea, o suo familiare, titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, ovvero essere cittadino di uno Stato non appartenente all’Unione europea in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo o del permesso di soggiorno per motivi di lavoro o di ricerca di durata almeno semestrale;
  • essere soggetto al pagamento dell’imposta sul reddito in Italia;
  • essere domiciliato e residente in Italia e avere i figli a carico di età inferiore ai diciotto anni compiuti ;
  • essere residente in Italia da almeno due anni, anche non continuativi, ovvero essere titolare di un contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato di durata almeno semestrale.

Per figli a carico si intende che essi non devono avere un reddito superiore a 2.840,51 euro, al lordo degli oneri deducibili. Il suddetto limite è incrementato a 4.000 euro, in relazione ai soli figli di età non superiore a 24 anni. Inoltre i figli devono convivere con il richiedente e risultare nello stesso stato anagrafico di famiglia.

Nel caso di genitori separati legalmente ed effettivamente o divorziati con affido condiviso disposto con provvedimento del giudice ai sensi della legge 54/2006, l’assegno può essere diviso al 50% tra i due genitori (salvo accordo tra gli stessi per il pagamento dell’intero importo al genitore richiedente che convive col minore). A tal fine l’altro genitore dovrà procedere al completamento della domanda per indicare l’opzione scelta.

Dal punto di vista reddituale, il richiedente l'assegno temporaneo ai figli, deve possedere un ISEE valido che non sia superiore a 50.000 euro.

Assegno unico temporaneo: quanto spetta per ogni figlio

L'importo dell'assegno unico ai figli, per i soli figli minorenni, è calcolato in funzione di tre parametri:

  • numerosità dei figli minorenni
  • presenza di uno stato di disabilità su uno o più figli
  • valore dell'ISEE 

Per il primo parametro, l'importo è maggiorato del 30% in caso di di presenza di tre o più figli minorenni. 

Il secondo parametro invece assegna 50 euro in più se uno o più figli è anche portatore di disabilità, certificato dall'ASL competente. Il decreto legge indica che la disabilità deve essere riconosciuta ai sensi della normativa vigente. Si possa ritenere che, così come è previsto per il riconoscimento della pensione di invalidità, la maggiorazione dei 50 euro segue le condizioni per le quali sono previsti dei riconoscimenti economici (invalidità superiore al 74%, oppure stato di grave disabilità ai sensi della legge 104/1992).

In relazione al terzo parametro, l'ISEE deve attestare una situazione reddituale non superiore a 50.000 euro. Fino a 7.000 euro di ISEE, l'assegno è riconosciuto in modo pieno pari a  167,5 euro con due figli minori e 217,8 euro con 3 figli minori. Oltre i 50.000 euro, l'assegno non è riconosciuto. 

Tuttavia l'importo esatto è presente all'interno della sezione Pagamenti nel dettaglio della domanda presentata all'Inps.

Oppure si può fare riferimento alla tabella allegata al decreto legge che stabilisce per ogni fascia di ISEE l'esatto importo dell'assegno unico.

Assegno unico ai figli: caso del reddito di cittadinanza

L'art.4 del decreto legge n.79 dell'8 giugno stabilisce che l'assegno temporaneo ai figli è riconosciuto anche alle famiglie che percepiscono il reddito di cittadinanza, purchè appunto convivano in famiglia figli minorenni. Per chi percepisce il RdC non si deve fare alcunché. L'Inps infatti d'ufficio ha previsto l'erogazione nella ricarica di agosto, ma non per tutti, il relativo importo dell'assegno temporaneo. Tuttavia l'importo accreditato è calcolato tenendo conto della quota del reddito di cittadinanza afferente ai figli minori. La stessa Inps ha chiarito nella circolare n° 93 del 30-06-2021 che l'importo dell'assegno unico sarà rideterminato in base alla quota parte del reddito di cittadinanza spettante ai figli minorenni. Di seguito un esempio.

Nucleo familiare composto da due genitori maggiorenni e due figli minorenni. Scala di equivalenza Rdc pari a 1.8. ISEE pari a 7.000 euro. Scala di equivalenza riferita ai soli minori presenti nel nucleo 0.4; Rdc percepito dal nucleo 500 euro mensili.

L’importo teorico dell’Assegno temporaneo è pari a 335,00 euro (167,5 x 2).

In tale caso, si avrà la seguente formula per calcolare l’importo dell’Assegno temporaneo, che è già assorbito dal Reddito di cittadinanza:

500 x 0.4/1.8 = 111,1

Quindi, nell’esempio sopra descritto, la prestazione Rdc va integrata per un importo pari a 223,9 euro (335-111,1).

Assegno unico temporaneo ai figli: quando arrivano i pagamenti

Per i percettori del reddito di cittadinanza i pagamenti potrebbero essere arrivati nella ricarica del 27 agosto, predisposto da Poste Italiane su input dell'Inps.  Ma dalla ricarica del 27 settembre il pagamento riguarderà sia agosto che settembre e per chi non ha ricevuto il mese di luglio anche quest'ultimo.

Per gli altri beneficiari che hanno invece inserito la domanda nel mese di luglio, l'Inps sta provvedendo al bonifico dell'importo spettante sull'Iban indicato nella domanda. Il bonifico parte solo se la domanda risulta accolta e se l'Iban indicato è riferito ad un conto corrente intestato almeno al richiedente. Infatti anche in caso di conto cointestato, l'Inps provvederà al pagamento perchè almeno uno degli intestatari è anche il richiedente dell'assegno unico.

I primi bonifici sono attesti tra il 30 e 31 agosto. Mentre dal 9 settembre, tutte le domande dell'assegno unico accolte saranno pagate anche per i mesi di luglio ed agosto, nel caso in cui il pagamento non sia avvenuto ad agosto.

Quando invece da gennaio 2022 partirà l'assegno universale per i figli, anche maggiorenni purchè frequentino un percorso di istruzione, a ricevere l'assegno potrà essere il figlio stesso al fine di renderlo più indipendente. 

Bonub bebè: compatiblità con assegno unico ai figli

Per chi accoglie nella propria famiglia un nuovo nato (tra gennaio e dicembre 2021) oppure adotta o prende in affidamento un figlio, potrà godere oltre che all'assegno unico anche del bonus bebè.

Per approfondire consiglio la lettura dell'articolo Doppio bonus Inps ad agosto con e senza ISEE. Ecco a chi