Pagamento contanti: cambia ancora il limite massimo! Ultime

Pagamento in contanti cambia tutto di nuovo. Con il Decreto Milleproroghe approvato dalla Camera e che ora andrà blindato al Senato, si cambia.

Pagamento in contanti cambia tutto di nuovo. Con il Decreto Milleproroghe che è stato approvato dalla Camera e che ora andrà blindato al Senato, si cambia ulteriormente la normativa sul limite massimo di pagamento in contanti che è stato fissato nel nostro paese. Vediamo come cambia di nuovo la norma in virtù di questo passaggio alla Camera dei Deputati. 

Pagamento in contanti: cambia di nuovo il limite massimo

Dal 1 gennaio 2022 era entrata in vigore la nuova norma sul pagamento massimo consentito in contanti nel nostro paese. Per favorire ulteriormente il passaggio a modalità di pagamento tracciabili per cifre di un certo importo si era passati ad un limite massimo consentito per i pagamenti in contanti in Italia di 1.000 euro.

Invece con un emendamento approvato alla Camera dei Deputati per il 2022 il pagamento massimo che può essere effettuato in contanti torna ad essere di 2.000 euro.

La situazione ha creato anche una spaccatura nella maggioranza che sostiene l’esecutivo guidato da Mario Draghi: infatti due componenti della maggioranza di governo come Forza Italia e Lega hanno votato insieme a Fratelli d’Italia riportando per il 2022 a 2.000 euro il massimo pagamento possibile in contanti.

L’Italia, va ricordato, è tra gli ultimi posti per pagamenti in maniera digitale in Europa.

Pagamento in contanti: il limite massimo per il 2022 ritorna a 2.000 euro

Il 2022 era l’anno in cui il pagamento in contanti doveva venire combattuto in maniera ancora più decisa rispetto a quanto avvenuto in passato.

Si era deciso di dare un taglio netto a questa situazione facendo entrare in vigore la legge che il massimo importo pagabile fosse di 1.000 euro. E in queste prime settimane dell’anno è stato così.

Tutti avranno visto – facendo la spesa o acquisti in qualche supermercato o centro commerciale – avvisi nei pressi delle casse che ricordavano come la cifra massima pagabile con i contanti fosse di 1.000 euro.

Dopo l’ultimo passaggio del Decreto Milleproroghe al Senato non sarà così e almeno fino al 31 dicembre 2022 il massimo pagamento possibile nel nostro paese utilizzando i contanti sarà di nuovo di 2.000 euro. La misura, ovvero il passaggio ai 1.000 euro al momento è stata rinviata al 2023. 

Pagamento in contanti: col Milleproroghe in vigore torna a salire il limite

Avete fatto acquisti di un certo valore? Ne avete in programma e avete l’intenzione di pagare non con strumenti tracciabili come bonifici o bancomat?

NSe preferite il contante ci sono buone notizie per voi. Perchè appena il Decreto Milleproroghe sarà approvato in maniera definitiva la soglia dei pagamenti possibili viene riportata a 2.000 euro. Ogni tipo di acquisto che si fa quindi potrà essere pagato in contanti fino alla somma di 1999,99 euro. 

Naturalmente questa è una situazione che si è creata in Parlamento e va contro la volontà di larga parte dell’esecutivo guidato da Mario Draghi che voleva rendere strutturale nel nostro paese la soglia massima di pagamento in contanti fissata nella somma di 999.99 euro.

Questo per avere l’obiettivo di una riduzione del denaro contante che è in circolazione. L’intenzione chiara era quella di favorire pagamenti con modalità che fossero tracciabili e chiaramente definite ovvero tramite carte, bonifici e bancomat.

Invece c’è stato il blitz di Forza Italia e Lega che si sono unite all’unico partito di opposizione, tra i principali partiti ovviamente, per approvare questa modifica che riporta a 2.000 euro il pagamento massimo che è possibile fare con il denaro contante. 

La norma fa pensare ad un possibile rinvio al 2023 ma si sa che c’è nulla di scontato da questo punto di vista e a volte modifiche che hanno un’aria di provvisorio possono poi anche acquisire quella del definitivo nel nostro paese. 

Pagamento in contanti: le leggi che si sono alternate nel nostro paese

Quello della possibilità di pagamento in contanti o meno è sempre stato un tema al centro del dibattito nel nostro paese.

L’area politica che fa riferimento al centrodestra tradizionalmente inteso ha sempre visto meno di buon occhio le misure che mettono limitazioni all’uso del contante. E anche in questo caso con il voto questa tendenza è emersa in maniera molto chiara.

Ad esempio fino al 31 dicembre del 2021 si potevano fare pagamenti in denaro contante fino alla soglia di 2.000 euro.

Questa somma poi era stata cambiata dal 1 gennaio scorso e si era scesi alla cifra di 1.000 euro. Limite a 1.000 euro per i pagamenti in contanti che è veramente durato pochissimo visto che a poco meno di due mesi dall’ingresso in vigore di questa norma si ritorna a quella che era la situazione precedente fino al 31 dicembre 2021.

Fino al 1 luglio 2020 la somma massima che era consentita per il pagamento in contanti nel nostro paese era di 3.000 euro. Si è andati progressivamente a scendere da questo punto di vista con la somma che era stata fissata a 2.000 euro fino al 31 dicembre 2021.

E poi il passo successivo erano i 1.000 euro stabiliti dal Governo dal 1 gennaio 2022. Invece ora arriva l’ennesimo dietrofront.

Pagamenti in contanti non oltre una certa soglia: ecco cosa rischia chi trasgredisce le regole

Ovviamente ancora per qualche giorno sarà in vigore nel nostro paese il pagamento massimo in contanti consentito a 1.000 euro.

Dall’entrata in vigore del Decreto Milleproroghe, presumibilmente a inizio marzo, invece questo limite passerà a 2.000 euro. Ma che cosa rischia chi non rispetta queste norme e fa pagamenti anche oltre le cifre che sono consentite dalla Legge?

Ci sono sanzioni che sono pesanti per chi non rispetta queste norme. Ci sono pene pecuniare che partono da 3.000 euro e possono arrivare anche a cifre superiori ai 50.000 euro.

Ovviamente le cifre sono legate anche all’entità della violazione. Con più è alto l’importo del pagamento e quindi più è grave la violazione in maniera direttamente proporzionale più diventa grave anche la sanzione pecuniaria che ci sarà.

Pagamenti in contanti: un tema molto controverso tra le forze politiche

La Legge di Bilancio per il 2022 aveva avuto tempi strettissimi di approvazione. Si era arrivati in Parlamento quasi all’ultimo minuto possibile per l’approvazione.

E temi come questo, che sono di certo divisivi, nella maggioranza che sostiene l’esecutivo guidato da Mario Draghi erano rimasti quasi in disparte dal dibattito.

Ma si sapeva del malumore che serpeggiava in seno ad alcune forze politiche. Si pensava che la prossima legge di Bilancio, quella che verrà varata per il 2023, potesse essere il terreno di scontro tra le forze politiche che volevano mantenere questo limite a 1.000 euro e le forze politiche che invece volevano mantenere il limite a 2.000 euro.

Invece la situazione ha avuto un momento di stop già molto prima in occasione dell’approvazione del Decreto Milleproroghe. 

Pagamenti in contanti: cosa cambia per il bancomat o i prelievi?

Va specificato che per quel che riguarda i pagamenti in contanti che vengono effettuati cambia il limite che non sarà più di 1.000 euro ma diventa di 2.000.

Non cambia nulla invece per le operazioni che vengono fatte in banca. Il limite non si applica a versamenti e prelievi che le persone possono effettuare nelle banche.

Ad essere coinvolte in questa norma sono le situazioni che comportano passaggi di denaro tra persone o passaggi di denaro tra persone e società o tra società e società.

Una persona ad esempio può liberamente prelevare in banca o al bancomat se ne ha la facoltà 2.500 euro. Ovviamente quel che non può fare è effettuare un pagamento di quell’importo unico per pagare un bene acquistato o un servizio di un artigiano o di una impresa. 

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