Pellet, attenzione alla presenza di additivi chimici: ecco quali sono quelli senza

In commercio esistono tante tipologie di Pellet: ma prestate attenzione a quale acquistate, alcuni presentano degli additivi chimici. Ecco qualii sono quelli senza e come riconoscerli.

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Il prezzo del Pellet è tornato a livelli pre-conflitto. A dirlo i dati diffusi da Aiel relativi al primo semestre del 2023: -40%.

Una diminuzione resa possibile grazie alle misure messe in campo dal governo di centrodestra, soprattutto in tema Iva: questa è infatti passata dal 22% al 10%.

Allo stato attuale un sacchetto di pellet standard da 15 kg è arrivato a costare in media circa 6,19 euro rispetto ai 15 euro dello scorso anno.

Al momento dunque sembra rientrata l’allarme prezzi e molti sono alla ricerca delle offerte più convenienti sul mercato.

Ma attenzione quando acquistate la biomassa, perché potreste incappare in delle truffe.

Infatti in circolazione esistono sacchetti con all’interno pellet trattato e dunque con additivi chimici non adatti alla combustione.

Ecco, allora quali sono i pellet che non presentano additivi e come riconoscerli.

Pellet, attenzione alla presenza di additivi chimici: ecco quali sono quelli senza

Il pellet torna ad essere conveniente. Grazie alle numerose misure introdotte dal Governo Meloni il prezzo sembra essere tornato quasi ai livelli del 2021 quando un sacchetto da 15 kg costava intorno ai 5 euro.

Attenzione però, in questo periodo di convenienza dei prezzi è possibile incorrere in truffe. In circolazione è facile incappare sacchi di biomassa con la presenza di additivi chimici.

Non tutti lo sanno ma il pellet in commercio deve essere puro e rispettare alcune caratteristiche prestabilite.

Il pellet puro è quello che ha subito una sola lavorazione meccanica senza la contaminazione da parte di additivi industriali, come collanti, vernici o altre sostanze derivanti da sintesi chimica.

Questi impattano non soltanto sulla qualità del prodotto ma ha ripercussioni sia sulla nostra salute che sull’ambiente.

Quando facciamo riferimento agli additivi, dunque, ci riferiamo a delle sostanze introdotte nel processo di pellettizzazione oppure nella fase post-produzione.

Possono essere introdotti due tipologie di additivi: quelli di origine naturale e quelli derivanti da sintesi chimica come collanti, vernici ed ogni altro additivo

Gli additivi di origine naturale sono ammessi per un massimo del 2% del peso totale del pellet.

Tali additivi naturali, previsti nei limiti dalla normativa ENplus, devono derivare da prodotti forestali o agricoli o dalla loro lavorazione, tipo acqua, vapore e calore.

Pellet, ecco come individuare quello migliore

Negli ultimi anni sono molti che ricercano pellet di colore chiaro, pensando erroneamente che la colorazione possa essere sinonimo di qualità.

Ciò ha determinato una riscoperta di sistemi per schiarire il prodotto prima della commercializzazione grazie all’uso di additivi chimici così da conformare il prodotto alla richiesta e sopperire la domanda di mercato.

Dunque per acquistare pellet di qualità è opportuno non seguire il mercato ma seguire alcune semplici indicazioni.

La prima cosa da fare è affidarsi a rivenditori autorizzati e leggere le indicazioni delle etichette.

E’ opportuno sapere che il pellet puro deve contenere tre elementi principali: carbonio, idrogeno e ossigeno .

La loro presenza indica la qualità standard del prodotto, mentre se trovate sull’etichetta metalli pesanti come zinco, piombo rame e così via, attenzione perché si tratta di additivi chimici non presenti nel pellet puro.

Ecco come riconoscere il pellet di qualità

Per riconoscere se il pellet è di buona qualità è possibile effettuare un esame visivo e uno olfattivo.

L’esame visivo, certamente più immediato considera il colore del pellet e il colore della fiamma derivante dalla combustione.

Se il colore del pellet è troppo chiaro allora attenzione perché è pellet trattato con additivi chimici.

Per quanto riguarda la fiamma, questa deve essere costante e di colore uniforme.

 Oltre a questo per essere certi di acquistare pellet di qualità, meglio optare per il pellet certificato, cosi da essere sicuri della sua composizione.

Infatti tutti gli elementi presenti nel sacco del pellet, saranno resi noti nella scheda tecnica stampata sul pacco.