L’auto è un costo! Ecco perché scegliere quelle usate!

Perché scegliere auto usate: i pro e i contro dell'acquisto di macchine usate. L'usura, l'economica, la garanzia. Come fare il passaggio di proprietà.

Nel 2022, quando ormai il mondo sembra orientato sempre più all’ultimo modello di ogni cosa, dal computer al telefono, alla bicicletta, la possibilità di scegliere per i propri spostamenti non un top di gamma ma un’auto usata, sembra quasi inverosimile.

In realtà, proprio perché siamo nel 2022 e stiamo affrontando ogni giorno quelle che sono le conseguenze della crisi climatica e delle difficoltà economiche legate alla pandemia, dovremmo forse rivolgere la nostra attenzione verso cose che ci sono già e prolungare il più possibile la loro vita.

Si sta sempre più normalizzando il concetto, ad esempio, di “telefono ricondizionato“. Molte persone che desiderano un iPhone ma non possono permetterselo a causa delle cifre che per molti sono proibitive si rivolgono infatti al mercato dell’usato, facendo degli ottimi affari.

Funzionerà allo stesso modo anche per le automobili?

In quest’articolo cerchiamo di scoprire quali sono i motivi principali che dovrebbero motivare ed orientare il consumatore verso l’acquisto di un’auto usata e, di contro, vedremo anche per quali ragioni sarebbe meglio rivolgere la propria attenzione verso un’auto nuova.

Quali sono i vantaggi di scegliere auto usate?

Naturalmente il primo vantaggio di cui andremo a parlare è certamente quello di natura economica.

Con un budget più contenuto, infatti, la gamma di auto a disposizione per la propria scelta sarà certamente più varia qualora ci si rivolga alle auto usate, rispetto a quelle appena uscita dalla concessionaria.

Il motivo è semplice. Innanzitutto un’auto nuova, anche appena uscita dal concessionario, subisce immediatamente una svalutazione del prezzo di listino. Ci sono delle variabili da considerare nel calcolo della svalutazione, ma all’incirca si possono prendere come riferimento questi parametri, presentati da automobile.it.

Il 25% dopo un anno dall’immatricolazione, il 63% dopo quattro anni e il 71% dopo cinque anni.

La svalutazione, però, purtroppo non si ferma qui: bisogna infatti calcolare un’altra percentuale dettata dai chilometri percorsi.

Oltre alla svalutazione, ci sono altri vantaggi che hanno le auto usate che è buona cosa tenere in considerazione.

Meno costi di avviamento se si compra l’auto da un privato; garanzie per alcuni anni se la si compra da un concessionario.

Anche coloro che preferiscono le auto a chilometro zero, in realtà, stanno scegliendo auto usate.

Infatti esse non sono altro che auto nuove che però sono già state immatricolate dal concessionario. Sono state usate per fare prove su strada o dimostrazioni. Il vantaggio, però, è che sono sostanzialmente nuove, pur avendo fatto qualche chilometro. Il prezzo? Naturalmente più economico.

In ultima istanza, e cosa di cui tenere conto, i costi dell’assicurazione sono più bassi quando si ha a che fare con un’auto usata.

Un’ultima cosa? Avere un’auto usata, magari con qualche graffio, farà sentire il suo proprietario decisamente più tranquillo alla guida!

Quali sono i rischi di comprare macchine usate?

Ora veniamo ai rischi ed ai problemi in cui si può incorrere acquistando auto usate. Sono sostanzialmente due.

Del primo, abbiamo già parzialmente parlato nel precedente paragrafo: quando si sceglie auto usate la gamma di auto a disposizione può essere più vasta per un determinato prezzo ma, essendo le auto usate in vendita più scarse più scarsa sarà anche la possibilità di scelta. Ci si dovrà dunque accontentare di ciò che è stato scelto da qualcun altro, come colori, modelli e accessori.

L’altra problematica è riscontrabile nell’usura di un’automobile, specialmente quando si sceglie di acquistarla da un privato, anziché da un concessionario. Si può avere la fortuna di acquistare un mezzo che per tutta la durata del suo utilizzo non avrà alcun problema, oppure no, e dover andare dal meccanico già nel primo mese dall’acquisto.

Questo secondo problema è parzialmente risolto qualora si decida di acquistare il proprio mezzo usato da un rivenditore autorizzato, quindi da un concessionario.

Molto spesso le case automobilistiche mettono delle garanzie a copertura dei propri mezzi usati. Non si parla di periodi di tempo lunghissimi o chilometraggi infiniti.

La legge prevede infatti che il venditore debba obbligatoriamente offrire al compratore una garanzia di 24 mesi. Tale periodo può scendere a 12 mesi qualora vi sia un previo accordo tra le due parti. Ci sono però anche case automobilistiche che offrono garanzie per periodi più lunghi.

Il Centro Consumatori, comunque, segnala che nonostante le garanzie spesso siano estese per periodi più lunghi talvolta non danno luogo a quanto promesso.

Si evidenziano infatti problemi “legati soprattutto alla difficoltà di far valere la garanzia nel caso di difetti dopo l’acquisto” dell’auto.

Consuetudine pare anche quella dei concessionari di proporre, e rivolgersi in caso di necessità, ad una garanzia supplementare, nonostante la garanzia di 24 mesi sia obbligatoria per legge.

Per coloro che desiderano acquistare auto usate per un discorso ambientale, c’è infine un’ulteriore considerazione da fare.

C’è infatti da fare un’attenta valutazione tra l’inquinamento prodotto dalla costruzione di una macchina nuova che sarà però più sostenibile nel lungo periodo (in quest’articolo parliamo dei pro delle auto elettriche) e un’auto usata che seppure non necessita di essere ricostruita, verosimilmente ha bisogno di più assistenza e sicuramente ha un motore meno performante e meno sostenibile per l’ambiente sul lungo periodo.

Come comprare le auto usate?

Valutati i pro contro sull’acquisto di auto usate, la decisione è ormai presa. Come procedere a quel punto?

In quest’articolo abbiamo già capito che è possibile procedere in due modi differenti.

Infatti, è possibile scegliere di rivolgersi ad un privato oppure ad un concessionario. Normalmente si sceglie di rivolgersi al primo per motivi di prezzo. Un privato infatti proporrà un prezzo più basso rispetto alla quotazione di listino e solitamente ci sarà anche un po’ di margine nella trattativa.

Chi sceglie di acquistare una macchina usata in concessionaria, invece, solitamente lo fa per motivi di sicurezza. Per quanto abbiamo detto prima, chi acquista da un rivenditore, infatti, è tutelato da una garanzia della durata di almeno 2 anni.

Una volta stabilito il da farsi, sarà possibile procedere con i normali controlli in merito allo stato di salute dell’auto.

Ciò che infatti è necessario fare prima di decidere se l’acquisto valga o meno la pena è verificare che:

  • visivamente sia tutto in ordine;
  • a livello meccanico non ci sia niente che non vada (dunque è bene far fare i controlli da un professionista);
  • non ci siano pendenze tramite un controllo della visura (basta una verifica nel sito dell’ACI);
  • i documenti della macchina siano tutti presenti e tutti in regola).

Eventualmente, è possibile chiedere di fare una prova su strada per verificare che sia tutto come promesso.

Come procedere a quel punto?

La guida alla procedura per l’acquisto di auto usate

L’atto con cui si acquista un’auto usata è detto tecnicamente passaggio di proprietà. Come dice l’espressione stessa, serve ad attestare il cambio di proprietario del veicolo ed aggiornare tutti i documenti.

Ci si può rivolgere ad un centro della Motorizzazione Civile del territorio, al PRA (Pubblico Registro Automobilistico) oppure ad un’agenzia specializzata nel disbrigo delle pratiche auto.

Sarà necessario portare con sé: carta d’identità, codice fiscale ed una marca da bollo del valore di 16 euro.

Si compileranno alcuni moduli che verranno firmati da entrambi, il venditore ed il compratore, ed in pochi giorni la pratica sarà conclusa.

Fino a pochi mesi, a quel punto, una volta formalizzato anche il pagamento, il compratore riceveva il certificato di proprietà ed il libretto di circolazione. Ad oggi, però, non è più così.

Dal 1 Ottobre 2021, infatti, è entrato in vigore il DUC (Documento Unico di Circolazione e Proprietà). In un’ottica di maggiore trasparenza, specialmente nel mondo delle auto usate, il DUC è quel documento all’interno del quale sono riportati tutti i dati specifici del mezzo che si è acquistato.

Esso infatti contiene tutti i dati tecnici, i dati personali del proprietario, ed eventuali pendenze amministrative.

Il DUC, comunque, non è necessario per tutti quei veicoli che sono stati acquistati prima del 1 Ottobre 2021. Per essi continuerà ad essere valido il possesso di libretto di circolazione e certificato di proprietà.

Ci sono bonus per acquisto di auto nuove?

Un’ultima cosa che forse vale la pena valutare nel caso si sia in procinto di acquistare un’auto, che sia nuova oppure usata, è quella di valutare la convenienza di eventuali bonus presenti.

Fino all’anno scorso, infatti, in un’ottica di sensibilizzazione nei confronti dell’ambiente, era attivo un bonus che dava un sostanzioso contributo a coloro che decidevano di acquistare un’auto nuova, soprattutto se elettrica.

Questi incentivi, però, non sono stati purtroppo rinnovati anche per il 2022.

Prima della decisione finale, era stato Matteo Salvini a proporre l’istituzione di un fondo dal valore di 150 milioni di euro utilizzabile per favorire l’acquisto di auto nuove o usate e di ogni tipo di alimentazione. In realtà, come sappiamo, la proposta non ha avuto alcun seguito e nessun tipo di incentivo, nemmeno il sospirato Ecobonus, è stato prorogato o aggiunto in merito all’acquisto di auto, nuove o usate che fossero.

Per l’anno in corso è ormai chiaro che non vi sono incentivi disponibili che siano stati inclusi nella Legge di Bilancio. L’unica possibilità è quella di attendere un nuovo provvediamento nel corso del 2022.

Una scelta che peraltro ha destato lo stupore di molti. In un periodo in cui si vuole favorire il più possibile la transizione energetica e metodi di sviluppo più sostenibili, è assai curioso che l’Italia abbia negato il suo interesse a incentivare l’acquisto di auto meno impattanti a livello ambientale. Si tratta di uno dei pochi Stati in Europa ad aver deciso in tal mondo. Non resta che sperare che qualcosa cambi nel corso dell’anno.

Redazione Trend-online.com
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