Prelievo forzoso dai conti correnti, il governo ci sta davvero pensando? Cosa c’è di vero

Governo a lavoro sulla riforma del fisco, sul tavolo la proposta di prelievo forzoso dai conti correnti per tasse e multe. Dura la replica di Renzi

Il governo è a lavoro su un disegno di legge per una riforma fiscale e secondo le prime indiscrezioni, sul tavolo, tra i vari strumenti, sarebbe in lavorazione anche il prelievo forzoso dai conti correnti dei cittadini morosi, per permettere all’Agenzia delle entrate e altri agenti riscossori, di prelevare direttamente tasse non pagate e multe dai conti degli italiani. Come potrebbe funzionare la nuova misura? Facciamo chiarezza sui prossimi scenari.

La riforma del fisco, come funziona il prelievo forzoso dai conti correnti

Le agenzia di stampa stanno parlando di prelievo forzoso dai conti correnti, una misura che – se fosse approvata – potrebbe prevedere il prelievo coatto delle somme evase. Questa è una misura inserita all’interno della Riforma del Fisco, ancora in fase di preparazione. La notizia per ora è ancora ad una fase di studio. Sembra che la riforma del fisco ruoti attorno a due nodi centrali, da un lato la delega fiscale e dall’altro il possibile prelievo forzoso.

Cos’è la delega fiscale?

Per quanto riguarda la delega fiscale, o, per essere più precisi, il disegno di legge delega per la riforma del fisco, il governo intende tracciare i principi generali che dovranno successivamente essere utilizzati per dare forma alla riforma del fisco.

La prima apparizione della delega fiscale nell’orbita della riforma del fisco, risale allo scorzo marzo, quando è stata presentata, ed ha visto la sua approvazione alla Camera il 12 luglio.

Il testo approvato alla Camera prevede una semplificazione degli scaglioni Irpef che passerebbero da quattro a tre.

L’obbiettivo dichiarato per questa riforma, è quello di chiudere il testo entro l’estate in modo da rendere effettiva la norma entro il 2024.

Sulla tabella di marcia il testo procede in modo spedito, esso infatti è stato già approvato alla camera ed ora necessita dell’approvazione al senato. Se tuttavia dovesse subire delle variazioni al senato, il testo tornerebbe alla camera per una nuova approvazione e quindi nuovamente al senato. Una volta approvato sia dalla camera che dal senato, il testo dovrebbe essere inviato alla presidenza della repubblica e quindi pubblicato in gazzetta ufficiale.

Come funziona il prelievo forzoso

La riforma del fisco su cui sta lavorando il governo prevede l’introduzione di alcuni sistemi automatici per la procedura di pignoramento, o, in altri termini, intende fornire all’Agenzia delle entrate e ad altri enti di riscossione, strumenti per semplificare le procedure di recupero credito, in particolare tasse e multe non versate.

Questo sistema automatico consentirebbe all’agenzia delle entrate di prelevare quanto dovuto, direttamente dai conti corrente dei cittadini in debito con lo stato.

La denuncia di Renzi

L’idea di un’Agenzia delle entrate in grado di prelevare autonomamente le tasse dovute dai conti degli italiani non fa impazzire la minoranza, in particolare Matteo Renzi, leader di Italia Viva che a più riprese ha denunciato i fautori della riforma sottolineando che la premier Meloni e il vicepremier Salvini avevano giurato che mai avrebbero fatto ricorso al prelievo forzoso ed ora, sul tavolo del governo vi è la possibilità di concedere all’agenzia delle entrate, tale strumento, in modo permanente.

Più precisamente Renzi ha dichiarato che “È una cosa che Salvini e Meloni avevano giurato che non avrebbero fatto mai. Anzi, si lamentavano accusando gli altri di mettere le mani nelle tasche degli italiani

Intanto sui social, Renzi rincara la dose nei confronti di Salvini e Meloni, dichiarando che

Hanno deciso di entrare nei vostri conti correnti. E chi lo ha deciso? Salvini e Meloni. Incredibile, nella delega fiscale anziché preoccuparsi di abbassare le tasse, il governo permette all’Agenzia delle Entrate e ai vari soggetti istituzionali di entrare nel conto corrente con il cosiddetto prelievo forzoso e portare via i soldi delle tasse o delle multe.

A questa presa di posizione di Renzi fa seguito la proposta del senatore di presentare un emendamento in commissione Finanza e Tesoro del Senato, per cancellare dalla riforma del fisco il prelievo forzoso.

Antonio Coppola
Antonio Coppola
Copywriter, classe 1989. Sono nato a Napoli. Laureato in Storia Contemporanea e specializzato in geopolitica e relazioni internazionali presso l'Università di Pisa, nella vita mi occupo di divulgazione, marketing e comunicazione. Scrivo sul web da oltre 10 anni. Appassionato di scrittura e tecnologia, ho collaborato con diversi portali e riviste di settore nel mio campo e nel 2012 ho avviato un mio progetto di divulgazione storico culturale ed un podcast, grazie ai quali ho avuto modo di stringere collaborazioni con aziende, enti e riviste di settore ed ho avuto modo di esplorare e approfondire il mondo della SEO e del Web Marketing.
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