Effetti della pandemia sui tassi di interesse e l’inflazione

I tassi d'interesse sono destinati ad aumentare. Vediamo perché approfittare ora per sottoscrivere un Prestito in Convenzione

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La pandemia e la crisi globale continuano a condizionare i mercati e iniziano a far sentire il loro peso anche su tassi di interesse e inflazione. In base ai dati diffusi dalla BCE, la Banca Centrale Europea, i tassi sono infatti arrivati al loro minimo storico, quello che stiamo vivendo è di conseguenza il momento ideale per ottenere un prestito a condizioni vantaggiose.

Si tratta tuttavia di una situazione che sembra destinata a cambiare rapidamente, questo perché già dai primi mesi del 2022 è atteso un aumento dell’inflazione che finirà per compromettere la convenienza dei finanziamenti.

Durante l’emergenza sanitaria, dopo una prima fase in cui i prezzi sono crollati, il costo delle materie prime ha infatti cominciato a risalire bruscamente portando a importanti rincari.

Stando ai dati diffusi dall’ISTAT, nel corso di novembre 2021 i prezzi al consumo sono infatti aumentati del 3,8% su base annua, registrando un +3% rispetto al mese di ottobre.

Si tratta di aumenti legati a un cambio di atteggiamento da parte della BCE che, dopo aver cercato di contenere l’inflazione sotto la soglia del 2%, ed essersi impegnata a calmierare i tassi di interesse, è pronta a cambiare strategia.

Le iniziative messe fin qui in campo da BCE, e le misure straordinarie varate dai governi, non sono infatti riuscite a raggiungere gli obiettivi sperati in termini di ripresa degli investimenti e dei consumi, indispensabili per il rilancio dell’economia.

Contrariamente a quanto auspicato, i tassi prossimi allo zero hanno disincentivato spese e investimenti, portando i risparmiatori a tenere fermo in banca il proprio denaro, come avviene di frequente in circostanze straordinarie e di forte incertezza come quelle che hanno contrassegnato gli ultimi due anni.

Favorendo l’aumento dell’inflazione e dei tassi di interesse la BCE punta proprio a invertire questa tendenza: con l’aumento dei tassi i risparmi fermi vanno incontro a una svalutazione, di conseguenza i consumatori hanno maggiore convenienza a spendere e a investire.

Questo processo condiziona ovviamente anche il mercato dei prestiti e la loro convenienza. I tassi di interesse di finanziamenti e mutui, dopo essere stati a lungo prossimi allo zero, già a novembre 2021 hanno oltrepassato il tetto dell’1%, un limite che non veniva valicato dal 2019.

Ciò significa che, per chi ha intenzione di ottenere un prestito, è fondamentale cogliere l’attimo e assicurarsi i tassi attuali, che resteranno bloccati fino ai primi mesi del 2022. Il consiglio per tutti i lavoratori dipendenti e i pensionati in cerca di liquidità aggiuntiva è quindi quello di approfittare di quest’ultimo mese dell’anno per sottoscrivere un Prestito in Convenzione.

Grazie a particolari accordi sottoscritti tra gli enti creditizi e gli enti pubblici e privati, i finanziamenti di questo tipo permettono infatti di accedere a finanziamenti particolarmente vantaggiosi. Le convenzioni regolano sia i tassi d'interesse, che vengono concordati direttamente con gli enti (ed esempio con l’Inps, per tutelare i pensionati), sia i meccanismi di concessione e restituzione dei prestiti ottenuti.

È il caso, ad esempio, dei prestiti con Cessione del Quinto dedicati a lavoratori dipendenti e pensionati del settore pubblico e privato.

Si tratta di una tipologia di finanziamento che consente di ottenere fino a 75.000 euro da restituire con piani che possono variare da 24 a 120 mesi. Tra i suoi punti di forza spicca il meccanismo di restituzione, che prevede trattenute automatiche effettuate all’origine dallo stipendio o dalla pensione, eliminando di fatto il rischio di ritardi o insolvenze.

Ma non è tutto perché, per garantire la sostenibilità del finanziamento, la rata mensile non può mai superare il 20% del reddito netto mensile, che corrisponde appunto a un quinto del totale (ecco perché si parla di Cessione del Quinto dello stipendio o della pensione).

Tra i tanti vantaggi offerti da questo particolare strumento creditizio segnaliamo anche la possibilità di ottenerlo senza dover ricorrere a garanti o ipoteche.

L’unica garanzia richiesta dalla Cessione del Quinto è infatti quella rappresentata dallo stipendio o dalla pensione, ecco perché si tratta di un contratto a firma unica e aperto anche a chi ha avuto in passato problemi di solvibilità, come protestati o cattivi pagatori.

Tutti i prestiti con Cessione del Quinto includono inoltre una polizza assicurativa obbligatoria a copertura da ogni rischio e sono concessi attraverso pratiche telematiche semplificate, che aiutano a ridurre notevolmente i tempi di erogazione. Per questi e altri motivi, i prestiti con Cessione del Quinto sono sempre più popolari e richiesti tra chi può contare sulla sicurezza dello stipendio fisso o della pensione.

Soprattutto in momenti d'instabilità, come quello attuale, è importante evitare sorprese spiacevoli e assicurarsi una formula che sia al tempo stesso sicura e conveniente. Sottoscrivendo un finanziamento in convenzione con Prestiter, pioniere dei finanziamenti con Cessione del Quinto, è ancora possibile ottenere tassi di interesse bloccati, evitando il rischio di prossimi aumenti.

Per accedere al vantaggio dei tassi bloccati è sufficiente richiedere un preventivo entro i primi mesi del nuovo anno.