Prezzi benzina: i gestori dove conviene di più!

Prezzi record per benzina e diesel. Ecco le stime fornite da Quotidiano Energia. Vediamo quali sono i posti piú convienienti dove fare rifornimento.

Nuova tornata di rialzi di prezzi di gasolio e benzina per effetto dell’influsso dei forti aumenti delle quotazioni dei prodotti raffinati mentre il Brent ( il petrolio che proviene direttamente dal Mare del Nord e che detiene circa il 60% del mercato, dunque principale indicatore mondiale del petrolio), scende sotto i novantadue dollari al barile.

Quindi, mentre da un lato abbiamo notizie confortanti sulla ripresa dell’economia, dall’altra lato le notizie sono meno buone perché  l’inflazione aumenta e i prezzi crescono, a partire dal costo del pieno al distributore.

Ma cerchiamo di capire a cosa sono dovuti questi aumenti anche rispetto al self service, che, come sappiamo, comparato al servito costa un pó di meno.

Aumenti che si riflettono poi sui prezzi dei beni di prima necessitá, che si ripercuotono su tutto il mondo alimentare che, nei supermercati, viene portato grazie all’autotrasporto su gomma. Ne consegue che se aumentano i costi di autotrasporto, aumenta anche il prezzo finale del prodotto. 

Vedremo anche dove conviene di piú fare carburante in base alle elaborazioni di Quotidiano Energia dei dati forniti dai gestori stessi alla piattaforma Osservaprezzi del Ministero dello Sviluppo economico

Prezzi benzina: perché aumenta il costo del carburante?

Purtroppo gli aumenti del prezzo della benzina sono la conseguenza del’incremento del costo delle materie prime che ha determinato un aumento del prezzo del carburante alle pompe di benzina.

E pur vero che il costo della benzina, del gasolio e del metano fanno si che ci sia un costo elevato dal punto di vista della tassazione.

Quello che colpisce maggiormente é l’aumento del metano, infatti, rispetto agli altri,  il costo della materia prima é raddoppiato e lo si vede anche nelle bollette per uso domestico. Quindi anche nell’autotrazione ha registrato un incremento che risulta estremamente svantaggioso per chi ha  l’autovettura a metano perché offre prestazioni minori e meno punti di rifornimento.

Caro energia e aggravio delle spese per le famiglie 

Ma cosa ci dobbiamo aspettare? Questi aumenti, se ricordiamo anche nel 2011 e nel 2012, sono addirittura arrivati a sfiorare i 2 euro per quanto riguarda la benzina. Il problema principale in Italia é che il costo delle materie prime é vero che é aumentato ( siamo un paese povero dal punto di vista delle materie prime) ma se guradiamo con attenzione le bollette, notiamo che le voci che incidono maggiormente sul prezzo finale, sonole accise e l’IVA, in atre parole la tassazione.

Infatti é curioso vedere l’elenco delle accise:

  • crisi di Suez 56, a seguire;
  • disastro del Vajont 1963;
  • alluvione Firenze 1966;
  • terremoto del Belice 1968;
  • terremoto del Friuli 1976;
  • terremoto dell’Irpinia 1980;
  • missione ONU per guerra del Libano 1982;
  • missione ONU per guerra in Bosnia 1995. 

Le accise pesano moltissimo nelle tasche degli italiani che vivono queste imposizioni in malo modo. Daltronde se pensiamo alla crisi di Suez che orami é terminata, o al  disastro del Vajont o ancora alla missione guerra in Bosnia,tutte situazione ormai superate e che non giustificano piú alcun esborso di danaro da parte dei consumatori.

Se ci fosse una riduzione delle accise e dell’IVA,  l’aumento del costo delle materie prime saebbe irrilevante. 

Questi aumenti si riflettono poi sui prezzi dei beni di prima necessitá, in pratica si ripercuotono su tutto il mondo alimentare che nei supermercati viene portato grazie all’autotrasporto su gomma. Ne consegue che se aumentano i costi di autotrasporto, aumenta anche il prezzo finale del prodotto. 

Carburanti, il prezzo di benzina e gasolio continua a salire

Si calcola che una famiglia oggi spende circa 400 euro in più all’anno (fonte Associazione Consumerismo No Profit il Centro Ricerca e Studi di “Alma Laboris“) con gli aumenti che si sono registrati nell’ultimo periodo.

In pratica rispetto a quanto spendevano l’anno scorso, le famiglie  si troveranno a dover affrontare una variazione in negativo che è partita a novembre del 2020, periodo in cui il prezzi del carburante di aggirava intorno a 1,30 euro al litro, e la differenza tra da adesso rispetto all’anno scorso sono circa 400 euro in più.

In altre parole rispetto alla variazione di prezzo (in aumento), la quantità di carburante utilizzato é rimasto invariato nel senso che per percorrere gli stessi chilometri che percorrevamo l’anno scorso dobbiamo spendere di piú.

Con la variazione (che viene annunciata dal ministero ogni settimana) noi possiamo vedere che cosa succede prevalentemente nelle prezzo medio del self service (piú avanti spiegheremo che con il servito il prezzo cambia). 

Siamo arrivati a quota 1.8 euro per la benzina e 1,7 euro per il gasolio e proprio con il gasolio stiamo per superare la soglia che risale al 2013. Quindi questa curva sta crescendo in maniera inesorabile . 

Questo aumento continuo spingerà sempre più al self-service e all’abbandono delle pompe assistite e quindi alla diminuzione del personale di servizio presso le stazioni di rifornimento, perché le differenze sono notevoli. 

Cosa si puó fare per tenere sotto controllo le spese per il rifornimento?  Prima di tutto, come giá detto, bisogna fare benzina self service,vista la differenza di costo rispetto al servito. 

Fare rifornimento presso le c.d. Pompe Bianche, ovvero quelle non famose, no logo. Molto utile anche evitare l’uso dell’aria condizionata, oltre spegnare il motore durante le soste, soprattutto che sono sorte abbastanza lunghe.

Importante anche fare la manutenzione ordianaria che può portare addirittura ad un risparmio quasi del 15% l’anno, ad esempio basta cambiare un filtro dell’aria per avere  una incidenza sul prezzo.

Infine é consigliabile consultare l’Osservatorio carburanti del Mise che ogni settimana indica la variazione ed é cosí possibile vedere dove costa di meno. 

Un interessante video su YouTube di Andrea Cars and More spiega alcuni trucchetti per consumare meno sia che l’auto sia a benzina che a Diesel, che qualunque altro tipo di alimentazione.

Famiglie e aumenti di bollette e prezzi benzina

Un ultimo aspetto da considerare è che l’aumento del prezzo dell’energia elettrica del gas, l’abbiamo detto, ha determinato una aumento delle bollette, nonostante gli interventi del governo. Oggi ci accorgiamo che sulle bollette delle famiglie pesano piú gli oneri di sistema rispetto al costo della materia prima.

Abbiamo dovuto aspettare degli aumenti di questa portata per far sì che tutto il mondo della politica si ricordasse che forse l’aumento è dovuto più a oneri che pesano sempre di piu sulle famiglie, pensiamo ad esempio all’onere di sistema nelle bollette per lo smaltimento delle scorie nucleari. 

Non dobbiamo dimenticare che grazie agli interventi di governo per 3 milioni di famiglie questi oneri di sistema sono stati sostanzialmente sterilizzati per tre mesi. 

Ora con il recente Provvedimento adottato da Arera lo scorso 31 gennaio, gli oneri di sistema sono scomparsi dalle bollette di luce e gas anche per le medie e grandi aziende ( per le piccole imprese e per le famiglie l’azzeramento era già in vigore da ottobre 2021).

Prezzo benzina, i posti piú convienienti dove fare rifornimento

Basandoci sulle elaborazioni di Quotidiano Energia che raccoglie i dati forniti dagli stessi gestori stessi alla piattaforma Osservaprezzi del Ministero dello Sviluppo economico, sono i seguenti i prezzi rilevati al livello nazionale praticati al self service.

Eni e Q8 hanno aumentato di due centesimi al litro, mentre IP e Tamoil hanno deciso per un aumento di un cent/litro.

Benzina: i prezzi del self service al litro:

  • No logo 1,808 €
  • Tamoil 1,82 €
  • Esso 1,832 €
  • Api IP 1,833 €
  • Q8 1,839.€
  • Agip Eni 1,853 €

Diesel: i prezzi del self service al litro

  • No logo 1,692 €
  • Tamoil 1,701 €
  • Esso 1,707 €
  • Agip Eni 1,716 €
  • Q8 1,716 €
  • Api IP 1,833 €

Benzina: i prezzi del servito al litro

  • No logo 1,856 €
  • Tamoil 1,899 €
  • Esso 1,983 €
  • Api IP 1,990 €
  • Q8 1,995 €
  • Agip Eni 2,054 €

Diesel:  i prezzi del servito al litro

  • No logo 1,692
  • Tamoil 1,701
  • Q8 1,716
  • Api IP 1,833
  • Esso 1,861
  • Agip Eni 1,918

GPL:  i prezzi del servito al litro

  • No logo 0,812 €
  • Agip Eni 0,819 €
  • Q8 0,821 €
  • Tamoil 0,822
  • Api IP 0,831 €
  • Esso 0,834 €

Metano:  i prezzi del servito al litro

  • No logo 1,752 €
  • Esso 1,790 €
  • Agip Eni 1,794 €
  • Tamoil 1,806 €
  • Q8 1,827 €
  • Api IP 1,840 €

Aumento prezzi benzina: quali sono le previsioni?

I prezzi dell’energia subiscono sempre delle forti oscillazioni. Ricordiamo che nel 2008 il Brent ha raggiunto il prezzo di ben 140 dollari al barile, costo di gran lunga piú elevato rispetto a quello attuale ( 92 dollari al barile). Va inoltre considerata la forte volatilità del prezzo del greggio e l’effetto inflazione. 

Dunque tutti questi aumenti dell’energia e dei beni primari non devono stupire perché  sono ciclici, ci sono da sempre. Arriverá un momento in cui i prezzi si stabilizzeranno.

Il fattore che maggiormente preoccupa é la variabile politica ovvero come si risolveranno i rapporti con la Russia e quanto l’Europa riuscirá nell’impresa di crearsi una sua indipendenza energetica. Intanto a soffrirne sono tante imprese e famiglie.

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