Reddito di cittadinanza 2022: le novità in legge di bilancio

Nuove regole per quanto riguarda il reddito di cittadinanza a partire dal 2022. Maggiori controlli per scovare i "furbetti del Reddito", novità anche sulle politiche del lavoro, al secondo rifiuto di una proposta ritenuta congrua decade il diritto al sussidio. Cambiano anche le regole per richiederlo. Ecco tutte le novità introdotte nel testo della Legge di bilancio 2022.

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Anche alla fine dell’anno riflettori puntati sul Reddito di Cittadinanza.

La misura cavallo di battaglia del Movimento 5 Stelle ottiene la proroga al 2022 ma cambierà completamente.

Siamo alle porte del 2022, sta per cominciare dunque un nuovo anno in cui sarà ancora presente il Reddito di Cittadinanza, con una veste nuova, modificato in alcune regole, ma riconfermato anche se non con poche difficoltà dal governo Draghi.

Le novità riguardano precisamente tre aspetti

  • nuove regole di accesso più severe e stringenti;
  • RdC come strumento efficace per cercare lavoro;
  • maggiori controlli per evitare le truffe ai danni dello Stato.

Tutte le modifiche sono state introdotte nella Legge di Bilancio 2022 ormai blindata sulla quale l'esecutivo con a capo il premier Draghi è pronto a mettere il sigillo.

 Il ddl della Manovra di Bilancio 2022 infatti era approdato in Parlamento in anticipo rispetto a quanto ci si aspettava ha successivamente subito importanti rallentamenti a causa di aspre polemiche provenienti soprattutto dalle principali sigle sindacali come la CGIL e al UIL su tematiche riguardanti previdenza e lavoro.

I segretari Landini e Bombardieri sono arrivati a proclamare lo sciopero genare del 16 dicembre. che Draghi, nonostante tentativi di mediazione non è riuscito ad evitare.

I giochi sono fatti e la Legge di Bilancio del 2022 ormai è certa, ci saranno dunque nuove misure in aiuto delle famiglie con figli a carico, la conferma di molti ammortizzatori sociali così come la cancellazione di alcuni bonus come il bonus bebè o provvedimenti come il Reddito di Emergenza.

Tornando al Reddito di Cittadinanza, il Governo Draghi ha dunque deciso di confermarlo anche per il 2022.

La misura si è dimostrata efficace come strumento per tenere fuori molti cittadini dalla soglia di povertà soprattutto in un biennio 2020-21 così difficile dal punto di vista economico e sociale a causa della pandemia da Covid-19, in molti infatti hanno chiuso attività, perso il lavoro o subito una riduzione dello stipendio.

Il fronte sul quale il RdC non ha funzionato è stato quello relativo alle politiche sul lavoro, in pochissimi sono riuscirti a reinserirsi e questo per diversi motivi che approfondiremo successivamente e che con le novità dl 2022 si spera vengano risolte.

Non c'è stata una vera e propria riforma, ma più che altro una serie di aggiustamenti per renderlo più utile ed efficiente.

Il cavallo di battagli del Movimento 5 stelle oggetto di aspre critiche provenienti da tutti i fronti sembra aver messo tutti d'accordo gli obbiettivi per questa misura per l'anno 2022 condivisi da utte le forze politiche di maggioranza è quello favorire l’inserimento dei percettori del Reddito di Cittadinanza nel mondo del lavoro oltre che di aumentare i controlli per combattere chi in questi anni si è appropriato indebitamente del RdC, i così detti "furbetti del reddito".

Andiamo dunque a vedere cosa cambierà nel 2022 oltre che al contenuto delle nuove regole.

Per chi fosse interessato al tema ecco una novità dell'ultimo minuto divulgata dalla redazione di Speedy News italia.

Nuove politiche per il lavoro con il Reddito di cittadinanza 2022

Reddito di cittadinanza rivoluzionato su ciò che riguarda le politiche sul lavoro.

La ricerca del lavoro si fa più seria ed intensa grazie all'inserimento delle agenzie di lavoro interinale che andranno ad affiancare i centri per l'impiego.

Saranno dunque le agenzie private-che hanno tutto l'interesse a far si che si stipulino nuovi contratti di lavoro visto che di fatto rappresenta il loro core business-ad occuparsi della ricerca del lavoro per tutti quei cittadini percettori del RdC.

L'Anpal infatti avrà il compito di sostenerle fornendo loro tutti i dati utili per quanto riguarda l'identità, le esperienze e le competenze di chi percepisce il sussidio.

Le novità non finiscono qui si fà infatti più severo il Patto per il lavoro, documento che verrà firmato in fase di richiesta del sussidio e che comprenderà l'obbligo di presentarsi mensilmente presso un centro per l'impiego al fine di sostenere nuovi colloqui, ma soprattutto verificare che sussistano le condizioni affinchè il beneficiario possa continuare a beneficiare del RdC.

Saranno previsti inoltre anche percorsi formativi utili per riqualificare il cittadino rispetto alle richieste del mercato del lavoro attuali.

A partire dal 2022 modifiche importanti dunque sul fronte delle politiche sul lavoro, stretta per quanto riguarda il sistema che delle offerte di lavoro.

La prima proposta di lavoro destinata al beneficiario del RdC dovrà riguardare una distanza non superiore agli 80 km tra sede di lavoro e residenza del cittadino.

Nel caso di rifiuto, la seconda proposta potrà aumentare di molto il raggio km ed uscire anche dai confini regionali.

Il rifiuto anche della seconda proposta di lavoro porterebbe alla perdita del Reddito di cittadinanza.

Regole più ferree dunque che spingono il percettore del RdC a darsi da fare per preferire al sussidio un posto di lavoro.

A sostegno di questa tesi da sottolineare anche la riduzione di 5 euro al mese del sussidio successivamente al rifiuto della prima offerta di lavoro congrua.

Ribadisco in sintesi il principio della nuova normativa che sarà in vigore a partire dal 1 gennaio 2022 che vede per quanto riguarda la prima proposta di lavoro una distanza massima di 80 km tra luogo di lavoro e residenza del cittadino ed una seconda proposta di lavoro che potrà arrivare da tutto il territorio nazionale.

Reddito di Cittadinanza 2022: da gennaio una scatta l'obbligo di presentarsi una volta al mese presso il centro dell'impiego

Tra i vari obblighi che si aggiungono a quanto già previsto dalla normativa nel 2022 ci sarà anche quello di presentarsi una volta al mese presso il centro per l'impiego.

Nel testo della Legge di Bilancio 2022 si legge che “la ricerca attiva del lavoro è verificata presso il centro per l’impiego in presenza con frequenza almeno mensile; in caso di mancata presentazione senza comprovato giustificato motivo si applica la decadenza dal benefici”.

I colloqui dovranno dunque avvenire in presenza, l'obiettivo ti tale provvedimento è sicuramente quello di avere maggiore controllo su chi percepisce il sussidio verificando ogni mese che continuino a sussistere tutti i requisiti e del rispetto degli impegni assunti.

In caso di mancata presentazione senza comprovato giustificato motivo si applica la decadenza dal beneficio.

Da quest'ultimo obbligo ci sono alcune categorie che verranno escluse ovvero:

  • portatori di handicap con un livello di invalidità a partire dal 46%;
  • lavoratori autonomi;
  • cittadini con un'età superiore ai 65 anni;
  • tirocinanti o persone impegnati in un percorso di studi;
  • caregivers;

Nuovi controlli per combattere i furbetti del Reddito di Cittadinanza

Nel 2022 verranno intensificati i controlli da parte della Guardia di Finanza per cercare di eliminare e punire severamente i furbetti del Reddito.

Nel biennio appena trascorso, molti sono stati i casi rilevati dagli organi competenti di cittadini che percepivano l'assegno previsto dal Reddito di Cittadinanza mentre svolgevano altre attività lavorative in nero, percependo così un "doppio stipendio".

E' chiaro che un fatto del genere non è ammissibile soprattutto verso coloro che hanno veramente bisogno del sostegno economico per poter rimanere furi dalla soglia di povertà.

Aumenteranno dunque i controlli sul territorio sfruttando soprattutto la potenza telematica incrociando  i dati raccolti dall’ente previdenziale INPS, i comuni e l’Agenzia delle Entrate.

I dati che verranno condivisi e controllati al fine di scongiurare appropriazioni illecite del Reddito di cittadinanza sono fondamentalmente riferiti al reddito di chiarato tramite il modello ISEE, alla numerosità del nucleo familiare oltre che al numero di immobili in posseduti, verranno controllati in ultimo anche i veicoli o altri beni intestati alla famiglia.