Reddito di Cittadinanza: chi lo perde e a chi aumenta!

Reddito di Cittadinanza: novità in vista! Il mese di febbraio si apre con moltissime differenze per il RdC! Vieni a scoprirle tutte qui.

L’avevamo detto più volte, dal 1° febbraio 2022, quindi dalla data di oggi, molte persone rischiano di perdere l’accesso al Reddito di Cittadinanza

Cosa significa? Beh, per avere accesso al sussidio erogato dall’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale era necessario presentare entro la data di ieri, 31 gennaio 2022, la DSU

Andiamo a chiarire meglio questo concetto. La data di ieri era l’ultimo giorno utile per mettersi in regola con alcune scadenze molto importanti. 

Le conseguenze non si fanno certo attendere, infatti già da oggi ci sono alcune persone che perdono l’accesso al Reddito di Cittadinanza. 

Ad alcuni la misura è stata definitivamente cancellata, mentre ad altri solo sospesa. Ma cosa cambia? E perché alcune persone hanno addirittura visto un incremento del Reddito di Cittadinanza? 

Andiamo a scoprire cosa sta accadendo in questo articolo. 

Pronti, partenza, via!

Per maggiori informazioni ti consiglio la visione di questo video realizzato da Mr LUL lepaghediale

Reddito di Cittadinanza cambia a febbraio: le opzioni!

Quasi mai abbiamo certezze quando parliamo di RdC, ma questa volta sì: il Reddito di Cittadinanza cambia a febbraio. 

Tuttavia, non tutte le persone che beneficiano di questo sussidio assisteranno allo stesso cambiamento. 

Cosa significa? Beh, che ci sono diverse opzioni che i beneficiari del Reddito di Cittadinanza possono registrare a partire da oggi. 

Infatti, le opzioni sono cinque:

  • La prima riguarda la perdita del Reddito di Cittadinanza, per tutti coloro che, con la presentazione del nuovo ISEE e della DSU non sono più in possesso dei requisiti necessari per accedere alla misura. 
  • Il secondo scenario è la decadenza per sanzione del Reddito di Cittadinanza, per i casi previsti dal Governo Draghi nel Reddito di Cittadinanza 2.0.
  • Terza casistica? La sospensione della misura relativa al RdC per coloro che non hanno presentato i documenti richiesti in tempo. 
  • Infine abbiamo altre due possibilità, ossia una diminuzione o un aumento dell’importo relativo al Reddito di Cittadinanza. 

Insomma, a febbraio il RdC cambia per tutti, è necessario solo capire come cambia nel tuo caso specifico! 

Scadenza ISEE per Reddito di Cittadinanza: il 31 gennaio!

Come avevamo già scoperto nel corso di articoli precedenti a quello odierno, il Reddito di Cittadinanza si poteva perdere. 

Infatti, il 31 dicembre era fissata la data ultima per poter rinnovare l’ISEE e continuare a ricevere la misura anche nel mese di febbraio, senza subire alcuna brusca interruzione. 

Infatti, come sappiamo, il 31 dicembre 2021 è scaduto l’ISEE corrispondente all’anno scorso e, come accade ogni anno, era necessario rinnovare l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente. 

Nessuna problematica è stata riscontrata nel pagamento del Reddito di Cittadinanza di gennaio 2022. Per quale motivo? Te lo spiego subito. 

Infatti, il mese di gennaio 2022 prendeva in considerazione come ISEE quello dello scorso anno, quindi del 2021. 

Dunque, i problemi si concretizzano con il pagamento del Reddito di Cittadinanza relativo al mese di febbraio, dove l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale richiede l’ISEE aggiornato al 2022. 

Quindi cosa accade se tale ISEE non viene presentato? Semplice! I pagamenti vengono sospesi finche l’INPS non sarà in possesso dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente aggiornato al 2022.

Reddito di Cittadinanza e NASpI: quali documenti compilare?

Procediamo con un’analogia tra due misure. Infatti, ieri non è stato il termine ultimo solo per quanto riguarda le comunicazioni relative al Reddito di Cittadinanza, ma anche della NASpI.

Infatti, sia per i beneficiari del Reddito di Cittadinanza sia per coloro che percepiscono la Nuova Indennità di Disoccupazione, è stato reso necessario dichiarare il reddito presunto da lavoro ed inviare il modello RdC-Com-Esteso.

Ma torniamo ad occuparci solo del Reddito di Cittadinanza e andiamo a comprendere le cinque casistiche che abbiamo elencato in precedenza più nello specifico. 

Cosa accade in ogni scenario? Scopriamolo nei prossimi paragrafi. 

Perdita del Reddito di Cittadinanza: come evitarla!

Il primo degli scenari (anzi, i primi due) in cui si può andare incontro a partire da oggi, 1° febbraio 2022, è la perdita del Reddito di Cittadinanza. 

Infatti, tale decadenza si può verificare in due casi distinti:

  • Perdita dei requisiti per poter beneficiare del RdC,
  • Sanzione data dalla nuova normativa. 

Allora, nel primo caso possiamo affermare che, con la presentazione del nuovo ISEE, si può assistere ad una perdita dei requisiti relativi al Reddito di Cittadinanza. In questo caso, il beneficiario non sarà più in possesso dei requisiti per l’ottenimento del sussidio e, di conseguenza, lo perderà.

Alcuni esempi? Beh, il Reddito di Cittadinanza si perde se si superano le soglie di reddito o di patrimonio che sono richieste per rientrare nel sussidio. 

Attenzione: in questo caso viene data la possibilità di presentare una nuova domanda di accesso al Reddito di Cittadinanza nel momento in cui il beneficiario torni in possesso dei requisiti richiesti dalla misura. 

Tuttavia, quando parliamo di perdita del Reddito di Cittadinanza dobbiamo considerare anche la perdita a seguito di una sanzione. 

Alcuni esempi? Beh, se i beneficiari non comunicano all’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale le loro soglie reddituali oppure il lavoro svolto nell’anno precedente. 

Inoltre, come sappiamo, il Governo Draghi ha stilato una serie di norme da rispettare per rientrare tra i beneficiari del Reddito di Cittadinanza, come non rifiutare più di una proposta di lavoro oppure le visite periodiche al centro per l’impiego. 

Attenzione: in questo secondo caso non si può presentare la domanda per accedere al sussidio per 18 mesi (abbassati a 6 in caso di famiglie con disabili).

Chi subisce la sospensione del Reddito di Cittadinanza?

Altro scenario possibile, sicuramente meno drastico del precedente, riguarda la sospensione del Reddito di Cittadinanza. 

Questo è quello di cui abbiamo parlato fin dall’inizio. Infatti, coloro che entro la data di ieri, 31 gennaio 2022, non hanno presentato il loro ISEE aggiornato al 2022 vedranno la prestazione relativa al Reddito di Cittadinanza sospesa. 

Ma fino a quando? Beh, quando l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale riceverà il nuovo ISEE la prestazione ripartirà senza tanti intoppi.

Aumenti e diminuzioni del Reddito di Cittadinanza!

Ultime due casistiche che si possono registrare dopo la presentazione dell’ISEE aggiornato al 2022 sono gli aumenti o le diminuzioni del Reddito di Cittadinanza.

Infatti, dopo la presentazione del nuovo ISEE, l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale effettuerà un ricalcolo di quanto dovuto. 

Dunque, tale ricalcolo del sussidio dovuto potrebbe portare a dei tagli del sussidio, ma anche a degli aumenti del Reddito di Cittadinanza. 

Green pass e Reddito di Cittadinanza: quali cambiamenti?

Altra importante novità che è stata introdotta dal Governo guidato dal premier Mario Draghi è l’obbligo di Green pass

Anzi, in realtà non è stato messo a punto nessun obbligo diretto per i beneficiari del Reddito di Cittadinanza, ma un qualcosa di simile. 

In poche parole, a partire dal 1° febbraio 2022, quindi da oggi, vige l’obbligo di possesso del Green pass per visitare i centri per l’impiego. 

Ebbene, secondo quanto sancito dal Governo Draghi per il 2022, tutti i possessori del Reddito di Cittadinanza devono recarsi periodicamente presso i centri per l’impiego in modo da effettuare attività e colloqui in presenza. 

Dunque, coloro che non saranno in possesso del Green pass (anche nella sua versione base) non potranno effettuare tali attività e verranno considerati assenti ingiustificati. 

Attenzione: non recandosi al centro per l’impiego si perde l’accesso al Reddito di Cittadinanza.

Francesca Ciani
Francesca Ciani
Copywriter, classe 1998. Appassionata di marketing, digital e pubblicità fin da bambina, dopo un percorso di ragioneria, ho ottenuto una laurea in Comunicazione, Media e Pubblicità presso l’Università IULM di Milano e, successivamente, ho conseguito un master in Marketing Management. Troppo creativa per essere ragioniera, troppo analitica per essere un’artista: sono diventata social media manager e seo copywriter. Parlo tanto, scrivo ancora di più e ho sempre miliardi di idee.
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