Novità Reddito di Cittadinanza: serve il Green Pass? Ultime

Il Reddito di Cittadinanza cambia, ancora, nel 2022. Stavolta la riforma è sostanziosa, ma non è finita qui: serve il Green Pass per averlo? Facciamo ordine.

Il Reddito di Cittadinanza è cambiato in maniera importante nel 2022, ormai è noto. Proviamo a capire esattamente come funzionano queste novità e cosa comportano, arrivando anche ad un dettaglio che potrebbe fare la differenza: serve il Green Pass obbligatorio per avere il RdC? Non è proprio così, ecco perché.

Tanta informazione (e disinformazione) gira sempre intorno al Reddito di Cittadinanza: novità, cambiamenti, riforma, controlli… insomma, il principale sussidio è sempre in mezzo a voci e polemiche.

Tra queste, è stata viva per mesi quella relativa ad una presuntà volontà di cancellare il RdC da parte di Mario Draghi, ritenuto tutto meno che un estimatore di un sussidio di questo genere. Nei fatti, però, non è mai stato così. Il RdC non incassa forse tutta la simpatia del premier, ma c’è anche la consapevolezza della sua importanza che gioca un ruolo fondamentale.

Infatti, il premier ben sa quanto questa misura si sia rivelata utile durante le fasi peggiori della pandemia, a partire dal primo lockdown in poi, compresa quest’ultima ondata ancora in corso. Va anche considerato che quello di Mario Draghi è un Governo pur sempre politico e nessuna delle forze di maggioranza avrebbe “messo la faccia” in un’eventuale cancellazione del principale sussidio che il nostro paese offre alle famiglie bisognose.

Ecco che quindi è arrivata una riforma, con tante novità più o meno attese. Sicuramente i fari sono e saranno puntati sugli effetti di queste novità, ma per ora limitiamoci a vedere quali sono e come funzionano.

Se fossi interessato o interessata ad approfondire questo genere di tematiche, ti suggeriamo il canale YouTube “Redazione The Wam” che pubblica ogni giorno un nuovo video in cui approfondisce tutto ciò che riguarda bonus, sussidi e lavoro. In questo video in particolare si parla di pagamenti, tra cui anche il Reddito di Cittadinanza (nonostante la copertina riguardi un’altra misura):

Reddito di Cittadinanza: perché è così importante?

Prima di vedere le novità che riguardano il Reddito di Cittadinanza 2022, ecco un piccolo focus sull’importanza di questa misura e sul perché, semplicemente, viene mantenuta in vita nonostante i tanti problemi.

Parliamo di decine, centinaia di migliaia di famiglie che negli anni ne hanno beneficiato e non solo: almeno 700 milioni finiscono ogni mese nelle tasche degli italiani. Ciò significa che per le casse dello stato è una misura sicuramente impegnativa, ma decisamente necessaria.

Tutti i problemi che la pandemia ha creato, soprattutto nel mondo del lavoro, hanno portato ad una conferma del RdC che è più che mai necessario. Così è stato, ma soprattutto perché non c’era e non c’è in questo momento una valida alternativa al Reddito di Cittadinanza e cancellarlo sarebbe un danno enorme per tante famiglie.

Alla luce di ciò, si capisce perché il Governo abbia voluto investire denaro e risorse per rendere migliore questa misure, senza incorrere in scelte drastiche che sarebbero per altro state mal digerite da una fetta maggioritaria della popolazione.

Reddito di Cittadinanza: cambia l’ambito lavorativo, ma come?

La principale novità del RdC riguarda di fatto il meccanismo delle offerte di lavoro, che cambia in maniera radicale il modo in cui sono concepite. O meglio, cambia radicalmente le conseguenze per chi non dovesse attenersi alle regole da seguire.

La prima riguarda ciò che succede in caso di rifiuto della prima offerta di lavoro che, lo ricordiamo, deve essere entro 80km dalla residenza ed a massimo 100 minuti di distanza con i mezzi. In caso di rifiuto, comunque, si incorre in un vero e proprio taglio dell’importo.

Un taglio di cinque euro al mese dalla mensilità successiva a quella in cui avviene il rifiuto, motivo per cui il taglio può arrivare a diverse decine di euro entro la diciottesima (e ultima) mensilità. Esso viene per applicato solo a chi riceve una cifra superiore ai 300 euro.

In caso di rifiuto della seconda offerta, invece, le conseguenze sono decisamente più impegnative: si perde semplicemente diritto al sussidio. Insomma, non si riceve più il Reddito di Cittadinanza. Inoltre, la seconda offerta può essere su tutto il suolo italiano.

Un meccanismo che spinge, o almeno dovrebbe spingere, i beneficiari di RdC a considerare da subito la prima offerta lavorativa. In sostanza, il RdC diventa sempre più una misura incentrata sul reinserimento lavorativo e sempre meno un sussidio passivo che, negli anni, ha addirittura assunto le sembianze di un incentivo alla disoccupazione.

Reddito di Cittadinanza: Green Pass obbligatorio?

No, almeno per ora. Lo mettiamo subito in chiaro perché ci sono state sicuramente tante voci e sono arrivate alle orecchie di tanti beneficiari informazioni contrastanti ed in alcuni casi completamente errate.

Ad oggi non è necessario essere vaccinati per ottenere il Reddito di Cittadinanza, ma ci sono comunque delle regole da seguire che portano i non vaccinati ad essere in una situazione particolare. Si tratta dell’obbligo di recarsi mensilmente nei centri per l’impiego.

L’obiettivo è sempre quello del reinserimento e colloqui mensili potrebbero permettere di gestire in maniera migliore le offerte lavorative, soprattutto per i soggetti che hanno delle skill ed un’esperienza da prendere in considerazione per una nuova posizione lavorativa.

Per recarsi in questi uffici, però, è necessario il Green Pass base, quello che si può ottenere anche solo facendo un tampone negativo. Quindi non è necessario il Green Pass rafforzato per avere il RdC, ma è necessario sottoporsi quanto meno una volta al mese a tampone per potersi recare negli uffici di collocamento ed adempiere al proprio obbligo in ottica di reinserimento lavorativo. La regola sarà effettiva dal 1° febbraio 2022.

Reddito di Cittadinanza: crescono i controlli!

Attenzione anche ai “furbetti” del Reddito di Cittadinanza, come spesso la stampa li ha definiti. Si tratta di soggetti che semplicemente percepiscono il RdC anche senza averne il diritto e, purtroppo, spesso non sono stati trovati in tempi celeri e nel frattempo hanno incassato soldi pubblici indebitamente.

Un fenomeno assolutamente da combattere, come il Governo Draghi ben sa. Il modo per combatterlo riguarda innanzitutto i controlli, l’incrocio dei dati per scovare soggetti che hanno dichiarato il falso ed in caso bloccare rapidamente l’erogazione del sussidio.

Proprio a tal fine, è stato stanziato in Legge di Bilancio 2022 ben un miliardo di euro. Un’altra somma importante che deve garantire il buon funzionamento del RdC, ormai divenuto misura strutturale e ancora di salvezza di tante famiglie.

Proprio per questo motivo, il sussidio deve funzionare correttamente e deve essere percepito solo da chi effettivamente ne ha bisogno e rispetta tutti i requisiti, dal primo all’ultimo. Senza spazio per i “furbetti”.

Reddito di Cittadinanza: date ed ISEE

In ultimo, ecco alcuni avvisi riguardanti il Reddito di Cittadinanza di gennaio. Le date di pagamento saranno fondamentalmente le solite, in particolare il 27 gennaio.

Il 14 hanno infatti già ricevuto il pagamento alcuni soggetti (che attendevano il primo), mentre tutti gli altri lo riceveranno come di consueto, appunto, al 27.

Per quanto riguarda invece la Dichiarazione ISEE la comunicazione è ancor più importante: come sempre, al 31 gennaio scade la Dichiarazione ISEE ed è necessario fornire tutti i documenti per rifare il calcolo relativo all’ultimo anno e non incorrere in problemi di varia natura.

Chi non ha l’ISEE aggiornato non può infatti ottenere il RdC, così come anche tante altre misure e bonus.

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