Reddito di Cittadinanza: arriva il doppio pagamento!

Potrà essere un febbraio molto interessante per molti percettori del Reddito di Cittadinanza, questo per via dell'arrivo di un doppio pagamento che andrà in favore di molti di loro. Il motivo è l'arrivo del pagamento dell'Assegno Unico temporaneo, prorogato fino alla partenza dell'Universale. Andiamo a vedere le novità.

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Grandi notizie per i percettori di Reddito di Cittadinanza, a febbraio ci sarà un doppio pagamento!

La misura è costantemente sotto l'occhio del ciclone fin dal momento della sua nascita, quando il Movimento 5 Stelle se n'è fatto promotore.

È stata duramente criticata nel corso degli ultimi mesi fino a metterne in discussione l'eventuale proroga, che poi è arrivata con alcune modifiche anche importanti.

Draghi e la sua squadra di Governo hanno deciso di confermarla puntando forte sulla sua utilità, cercando di renderla più attinente agli obiettivi che si pone.

In questo articolo andremo a vedere nello specifico la situazione del pagamento del mese di febbraio, che sarà doppio per via dell'integrazione con l'Assegno Unico temporaneo.

Da marzo infatti ci saranno le prime erogazione di quello Universale, ma gennaio e febbraio rischiavano di rimanere vuoti e di non garantire alcun sostegno alle famiglie.

Per questo motivo l'Assegno che fa da ponte è stato prorogato di due mensilità per garantire una copertura adeguata.

Andiamo a vedere dunque tutto ciò che c'è da sapere in merito, sviscerando anche alcune tematiche importanti relative sia al Reddito di Cittadinanza che all'Assegno Unico.

Prima di proseguire vi consigliamo la visione del seguente video YouTube di Redazione The Wam, nel quale vengono trattati molti temi interessanti inerenti anche al RDC.

Reddito di Cittadinanza: il pagamento di febbraio, quando arriva?

È ormai cosa nota che il pagamento del Reddito di Cittadinanza avviene in due momenti diversi e ben distinti, sempre nelle stesse date ogni mese salvo imprevisti.

A occuparsi del pagamento è l'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale (INPS), il quale eroga gli importi dovuti il 15 del mese e il 27 del mese.

Nella prima data vengono saldate le somme spettanti a tutti coloro che hanno rinnovato la richiesta per percepire il RDC, e a tutti colore che per la prima volta devono riceverlo.

Nella seconda data, invece, vengono pagati tutti gli altri percettori che possono così godere della ricarica sulla propria Carta.

Ci sono però delle situazioni per cui le date variano sensibilmente, è anche il caso di febbraio, mese in cui l'erogazione avverrà il 25 per via del fatto che il 27 cade di domenica.

Un pagamento anticipato dunque per non portare al mese successivo pagamenti in arretrato, e saldare quanto spetta a tutti i beneficiari.

Non è la prima volta che questo accade e non cambia nulla dalle solite modalità, l'anticipo avviene solo per un fattore di comodità dell'Istituto.

Reddito di Cittadinanza: pagamento integrazione dell'Assegno Unico a febbraio

Abbiamo detto che febbraio è un mese più che positivo per i percettori del Reddito di Cittadinanza, per via del fatto che potranno avvalersi di un doppio pagamento grazie all'integrazione con l'Assegno Unico temporaneo.

Ovviamente stiamo parlando di tutti coloro che possiedono i requisiti per ricevere entrambi, che sono comunque una buona fetta di percettori.

La proroga dell'Assegno Unico temporaneo, per i mesi di gennaio e febbraio, è dovuta al fatto che l'Assegno Unico Universale partirà ufficialmente a marzo 2022.

Si può infatti già fare domanda per riceverlo ma gennaio e febbraio sarebbero rimasti privi di sostegni alle famiglie, e il Governo è corso ai ripari.

Di conseguenza questo mese l'integrazione sarà derivante dalla misura ponte e non da quella strutturale ma poco importa, ciò che conta è che il pagamento ci sarà.

Nei mesi precedenti l'Assegno Unico temporaneo è stato colpevole di molti ritardi, talvolta ingiustificati, che hanno spazientito molto i cittadini.

In ogni caso a febbraio l'integrazione dovrebbe arrivare attorno al 25 febbraio 2022, dunque entro la fine del mese dovrebbe aggiungersi al pagamento del RDC.

Per quanto riguarda invece il pagamento dell'Assegno Unico Universale non abbiamo ancora una data certa, ma dovrebbe arrivare la prima erogazione verso metà marzo.

Si può già inviare domanda e, completando la procedura entro giugno, si avrà diritto anche a ricevere gli arretrati, e questo non è un dettaglio.

Reddito di Cittadinanza: il nuovo ISEE 2022

Uno dei requisiti fondamentali per percepire il Reddito di Cittadinanza è quello di avere un ISEE in corso di validità, e tra le novità introdotte da Draghi e la sua squadra di Governo non è presente nulla riferito alla certificazione.

Di conseguenza, anche nel corso del 2022, è necessario esserne in possesso per poter ricevere il sussidio.

Vi parliamo di questo poiché la fine dell'anno è arrivata da solo un mese, e dunque è necessario rinnovare la propria certificazione per determinare se permane il requisito reddituale.

Inoltre, può essere anche un punto a proprio favore, infatti alcuni potrebbero ricevere erogazioni più alte, altri invece più basse, ciò che conta è che è necessario esserne in possesso.

Nonostante i grandi cambiamenti apportati alla misura appare chiaro che il beneficio non può andare a tutti, ma solo a chi ne ha bisogno.

Sentiamo sempre più spesso storie di alcuni furbetti che riescono ad aggirare le regole ed entrare in possesso del RDC, e la lotta continua.

Reddito di Cittadinanza: novità Green Pass

Nelle ultime settimane abbiamo assistito a una vera e propria diatriba sulla questione Green Pass, prima in generale e poi col suo legame con il Reddito di Cittadinanza.

È circolata erroneamente una voce che diceva che per ricevere il sussidio bisognava obbligatoriamente vaccinarsi, ma ribadiamo che è una voce senza alcun tipo di fondamento.

Tutto è partito per via del fatto che Draghi ha introdotto molte novità nella riforma, tra queste c'è anche l'obbligo di recarsi al centro per l'impiego in modo periodico.

Per accedere al'centro per l'impiego è necessario essere in possesso del Green Pass, e dunque secondo molti ciò rappresentava un obbligo implicito alla vaccinazione.

La realtà però è ben diversa, infatti per accedere a tali centri è obbligatorio solamente il Green Pass base, e di conseguenza non è necessario alcun vaccino.

Questa falsa voce è circolata su molte testate giornalistiche e non solo, ma ribadiamo che non è necessario il vaccino per ricevere il Reddito di Cittadinanza.

Inoltre, sembra che la situazione dell'emergenza epidemiologica stia andando verso la giusta direzione, e che pian piano si stia tornando verso una pseudo normalità.

Di conseguenza è ipotizzabile che nei prossimi mesi, se la curva dei contagi continuerà a diminuire, si potrà accedere senza nemmeno la certificazione verde base.

Reddito di Cittadinanza: novità offerte di lavoro

Abbiamo scritto in precedenza che sono molte le novità introdotte nella nuova riforma del Reddito di Cittadinanza, e queste hanno lo scopo di rendere più attinente la misura ai suoi fini.

I fondi stanziati sono molti, ben un miliardo di euro, a riprova di quanto il Governo creda nella sua utilità.

Ci sono state però delle falle negli anni precedenti, e questo è indiscutibile, per questo motivo delle modifiche erano necessarie.

Per alcune settimane si è addirittura parlato di una eventuale cancellazione della misura, con la destra soprattutto che spingeva per questa strada.

Tra le novità più interessanti introdotte troviamo sicuramente quella relative alle offerte di lavoro, non si potrà infatti rifiutare più di 2 proposte congrue, contro le 3 precedenti.

Per le offerte con contratto a tempo determinato, vengono definite congrue quelle di almeno 3 mesi con una distanza di massimo 80 chilometri dal domicilio del percettore.

La pena per il rifiuto oltre il limite massimo di offerte stabilito è la decadenza del diritto a percepire il RDC.

Inoltre, è stato introdotta anche una decurtazione pari a 5 euro al mese per chi rifiuta la prima offerta di lavoro ritenuta congrua.

La finalità del Governo è abbastanza chiara: meno assistenza e più occupazione, così come sono gli obiettivi per i quali è nata la misura.

Reddito di Cittadinanza: maggiori controlli

Tra le tante critiche che ha ricevuto il Reddito di Cittadinanza c'è sicuramente quella di essere stata troppo facilmente aggirabile, e a dimostrarlo lo sono i numerosi casi dei cosiddetti "furbetti".

Sentiamo spesso casi di persone che lavorano e congiuntamente percepiscono il sussidio, e non parliamo solamente di lavoro nero, ma talvolta anche di lavoro in regola.

È chiaro dunque che la finalità del Governo dev'essere anche quella di garantire la massima trasparenza a tutti coloro che ne beneficiano ma anche ai contribuenti, che pagano le tasse e che giustamente non possono accettare tali situazioni.

La nuova riforma ha introdotto controlli più serrati, con visite e controlli a sorpresa oltre che periodici incontri al centro per l'impiego, come detto in precedenza.

Anche la situazione penale verrà controllata molto più severamente, e a occuparsene sarà direttamente il Ministero della Giustizia che riceverà i dati dei percettori direttamente dall'INPS.

Una mossa che in molti auspicavano e che infine è arrivata, nella speranza di ridurre il più possibile la quantità di evasori e di rendere più credibile la misura.

Staremo a vedere se questa novità porterà gli effetti sperati, consapevoli che il percorso per arrivare alla perfezione è ancora lungo, ma per ora è già un segnale da parte degli organi di competenza.

Reddito di Cittadinanza: progetti utili presso i Comuni

L'ultima novità che andiamo a mettere in luce è stata anch'essa molto richiesta, soprattutto da alcuni partiti politici oltre che da una fetta di cittadini.

Fondamentalmente, la nuova riforma ha introdotto l'obbligo da parte dei Comuni d'impiegare un terzo dei percettori in attività utili alla collettività, a titolo gratuito.

Dunque non si tratta di un lavoro con un contratto stipulato sotto nessuna forma, non è un lavoro subordinato né parasubordinato, ma semplicemente un impiego svolto gratuitamente presso l'ente di riferimento.

Tra i percettori questo ha creato malumore e sdegno, non sta a noi in questa sede esprimere giudizi in merito, quello che ci limitiamo a fare è riportare i fatti per come stanno.

Abbiamo dunque visto dunque che febbraio sarà un mese piuttosto piacevole per i percettori di RDC, soprattutto per chi possiede i requisiti per ricevere l'integrazione con l'Assegno Unico temporaneo.

Staremo a vedere inoltre, nei prossimi mesi, se le mosse del Governo porteranno i risultati sperati.