Reddito di cittadinanza 2021: aumenti in arrivo!

Il Reddito di cittadinanza è senza dubbio quella misura che ha portato a maggiori conflittualità negli ultimi anni. L'ammortizzatore sociale più criticato, è il protagonista del momento. Il motivo? Attualmente, sono in corso delle modifiche peculiari che lo riguardano, e che di conseguenza stanno provocando non pochi cambiamenti, i quali hanno tutte le caratteristiche per dare inizio ad un nuovo scontro politico.

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Il Reddito di cittadinanza è l'ammortizzatore sociale che lotta contro la povertà con il fine di equiparare le condizioni sociali degli individui che fanno parte della comunità. Misura studiata e varata dal Movimento Cinque Stelle, viene ripresa e modificata durante il Governo Draghi, infatti sono state poste in essere delle scelte che stanno decisamente alterando gli equilibri già precari del sistema politico del nostro Paese.

Tra fautori e avversi, tutto è dato da un cambiamento inaspettato, e che nello specifico dà un nuovo impulso alla questione.

Ecco la guida pratica e veloce per conoscere tutti i cambiamenti in atto, per non essere impreparati, e conoscere i possibili vantaggi che si possono ottenere dall'ausilio sociale più contestato degli ultimi anni. 

Reddito di cittadinanza, cos'è?

Il Reddito di cittadinanza è un ammortizzatore sociale che consta nell'erogare una certa quantità di denaro che incrementa il reddito di tutti quei nuclei familiari o soggetti singoli, che vivono delle gravissime condizioni di indigenza. Il fine della misura è quello di incentivare l'inserimento nel mondo del lavoro, per far passare i cittadini dallo stato di membro passivo della società, ad attivo, ma è anche destinato ad incrementare la formazione della persona in questione.

Il tutto per diventare più appetibili lavorativamente parlando, o meglio per entrare finalmente a farne parte al 100%, iniziando proprio usufruendo di questa somma dal valore proporzionale alla condizione socio-economica del beneficiario. 

Fin dai suoi inizi la decisione di porre in essere un aiuto economico di tale portata, è stata fonte di accesissime critiche. Sia tra i politici che sono fortemente avversi, ma anche da parte di quella fetta di cittadini che ritiene che sia un ulteriore modalità per far parcheggiare i pigri in uno stato di dolce far nulla, e aggravare così il peso sulle spalle di coloro che sudano ogni giorno svolgendo il proprio lavoro.

La situazione corrente non ha fatto altro che ingigantire questa gravissime condizioni di malcontento, oltre che di malessere generale. Si è parlato di eliminarlo del tutto, proprio a causa dell'evidente atmosfera di critica, ma farlo adesso nel contesto di piena pandemia di coronavirus, significherebbe cadere un grosso errore con conseguenze irreparabili per il benessere dei cittadini.

Perché non può che affossare maggiormente le condizioni di tutte quelle persone in difficoltà. Così, è certo che per ora non verrà abolito, ma c'è una grossissima novità. Infatti, il sostegno ai redditi di ciascun nucleo familiare subisce ulteriori critiche, soprattutto dopo l'ultima scelta apportata dal Governo Draghi. 

Chi lo percepisce?

Per quanto riguarda i cosiddetti beneficiari della misura, bisogna dedicare una piccola analisi, dato che è proprio in funzione del loro benessere che si è deciso di porre in essere questo strumento di ausilio. Se non ci fossero state tutte queste persone in condizioni di difficoltà, non si sarebbe studiato un progetto del genere, ma è stato necessario, infatti dei risultati positivi in parte sono stati ottenuti.

Chi beneficia è colui che ha una serie di caratteristiche ben definite. Si fa riferimento al fatto di dover soddisfare tutta una serie di requisiti, senza i quali non si può percepire. Innanzitutto c'è da tenere presente la soglia temporale. La durata della prestazione economica è di massimo 18 mesi, ma si può comunque rinnovare per altrettanti mensilità, aspettando un mese prima di ripresentare la domanda, e laddove sussistano i requisiti essenziali.

Si tratta di un individuo maggiorenne con cittadinanza italiana o dell'Unione Europea, ma potrebbe anche trattarsi di un soggetto proveniente da Paesi terzi che ha un permesso di soggiorno valido. Non finisce qui, perché percepire questo reddito non significa soltanto ricevere soldi, altrimenti verrebbe meno l'intenzione dell'inserimento del soggetto nel mondo del lavoro. Infatti, entrano in gioco una serie di vincoli che lo disciplinano.

Il primo è l'adesione al percorso destinato all'ingresso nel mondo del lavoro, che può consistere in attività per la pubblica utilità, ma anche il completamento degli studi qualora si tratti di un soggetto che non ha potuto terminare la propria formazione per motivi dovuti all'indigenza e alla miseria. 

Il sussidio economico si suddivide in due possibili modalità di erogazione: la prima è contraddistinta dal fatto che il reddito familiare viene integrato da questo reddito fino al limite di €6.000 moltiplicati per la scala di equivalenza; la seconda è caratterizzata dalla condizione che può essere versato solo in favore di chi vive in affitto. Insomma, un vantaggioso strumento per chi ha difficoltà ad arrivare a fine mese. 

A livello di funzionalità e modalità di richiesta, è cambiato qualcosa? O si tratta solo di un'innovazione finalizzata al calcolo? Vediamo di cosa si tratta il cambiamento, ed analizziamo le conseguenze dell'innovazione.

Reddito di cittadinanza novità: aumenta!

Il vocabolo "aumento" associato al versamento di una data somma di denaro, sconvolgerebbe chiunque, figuriamoci chi non si ritrova tra i beneficiari in questione. Se già dagli inizi si è contestata la misura, cosa può far pensare che non continuerà ad essere così? In ogni caso, chi è alla guida dell'indirizzo politico del Governo corrente, il Presidente del Consiglio, Mario Draghi ha già deciso.

Il Reddito di cittadinanza è aumentato a €780,00! Decisione apportata dall'approvazione di un nuovo Bonus famiglia, l'ennesima misura che ha il fine di sostenere le spese e incentivare i consumi delle famiglie alle prese con la crisi umanitaria ed economica della pandemia di coronavirus. Per ottenere ciò è necessario avere altri requisiti, il primo è che nelle famiglie in questione i genitori hanno a carico almeno un figlio che ha meno di 18 anni. Ma non solo.

Come già citato, le modalità di erogazione erano due, infatti queste continuano a sussistere, ma con nuove caratteristiche fondamentali per chi ne usufruisce. Scopri tutte le novità per non essere impreparato! Se vuoi approfondire la questione non esitare a sfruttare tutti i canali di informazione possibile, perché tutti ne parlano. Come quello di Mondo Pensioni che offre un quadro dettagliato della questione.

Come avviene l'aumento del reddito di cittadinanza?

Le modalità di erogazione sono sempre due che si sostanziano sotto forma del nuovo bonus famiglia, oppure di bonus addizionale per chi volesse avviare autonomamente una nuova attività. Nel secondo caso, si parla di un assegno unico universale, un parolone per i contestatori della misura, ma che è chiaro che non lo si può ottenere in un battere di ciglia! Anche in questo caso è necessario avere certi requisiti.

Il decreto numero 115 del 15 maggio 2021, costituisce il beneficio dell'auto-imprenditorialità, appunto la possibilità di ottenere il citato assegno, per il periodo di sei mensilità, quindi si arriva ad una somma complessiva di €4.680. L'attività deve essere avviata entro i primi dodici mesi nei quali si è usufruite del beneficio, e soprattutto non si può godere di più di un bonus di imprenditorialità, deve essere solo uno.

Possono ottenerlo: coltivatori, cittadini disoccupati, lavoratori autonomi, titolari di una pensione derivata da attività indipendenti. Tutto ciò è bene però ricordare che vale per il tempo previsto, ma la richiesta per fare la domanda di ottenimento ha un tempo specifico. Infatti, non si parla di un beneficio illimitato, ma disciplinato da regole ben precise.

L’assegno unico universale è valido fino al 31 dicembre! Come fare per ottenerlo?

Ecco come richiedere l'aumento: guida efficace e pratica

Fortunatamente nel mondo ultra tecnologico e digitalizzato, tutto è a portata di clic. Di conseguenza, è molto più facile ottenere i sussidi in questione, perché basta essere un minimo pratici con il proprio personal computer, per riuscire a svolgere in modo corretto e veloce tutte le operazioni richieste. Sei pronto? Armati di mouse, ed il gioco è tutto digitale!

Occorre collegarsi al sito internet dell'INPS e digitare le opzioni giuste, la prima è: “RdC-Com Esteso”. Ovviamente, per essere autorizzati a fare qualsiasi richiesta, è necessario ottenere l’autenticazione attraverso il sistema di identità digitale, lo SPID!

Se i cittadini in questione sono già beneficiari del Reddito di cittadinanza e posseggono tutte le caratteristiche obbligatorie per ottenere l'assegno unico temporaneo, non dovranno fare nessuna operazione per inoltrare la richiesta. Tutto è più comodo e facile, sarà anche per questo che il dibattito politico è ancora più acceso? 

Reazione all'aumento: nasce lo scontro!

La situazione delle politica italiana potrebbe essere benissimo rappresentata da due asteroidi in rotta di collisione. Da una parte l'asteroide formato dalle varie fazioni di destra, con membri di spicco Matteo Salvini della Lega e Giorgia Meloni di Fratelli d'Italia, e dell'altra l'ex Premier Giuseppe Conte e il resto del Movimento Cinque Stelle, gruppo politico ideato e da sempre sostenitore della misura. 

E' nel Decreto Fisco che sono citati ed esplicate le somme da erogare in favore dell'ammortizzatore sociale più criticato. Si parla di €200.000 per la fine del 2021, una grossa fetta economica che per niente piace a Matteo Salvini e Giorgia Meloni, i quali espongono chiaramente il loro malcontento, portando avanti anche ragioni differenti, ma speculari.

Salvini sostiene che è una misura valida, ma bisogna modificarla perché ci sono troppi "furbetti" che ne approfittano senza averne nessun requisito, e sopravvivono sulle spalle dello Stato e dei cittadini onesti.

La Meloni invece, ha delle posizioni proprie che la distanziano in parte dal collega di destra, dal momento in cui ribadisce che è proprio lo strumento ad essere inadeguato, perché bisognerebbe partire dalle imprese, perché sono quelle che creano posti di lavori, e di questi il Mercato del lavoro italiano è sempre più sprovvisto.

Fiero sostenitore della misura è l'ex Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, il quale crede tanto in questo strumento più volte definito di "civiltà". E' chiamato così in quanto le intenzioni sono le più nobili, cioè aiutare le persone a diventare indipendenti e produttivi nella società in cui vivono.

Le ragioni tra le fazioni in contrasto sono ben presentate, ciò che occorre fare al momento è attendere come si concretizzeranno nel lungo periodo gli effetti dell'innovazione della misura.