Reddito di cittadinanza: come richiederlo e a chi spetta?

Il reddito di cittadinanza è stato introdotto dal Governo nel 2019 e da allora non ha mai smesso di essere oggetto di modifiche e polemiche. Ma come richiedere il reddito di cittadinanza e a chi spetta? Anche il Premier Mario Draghi si è appena espresso sul tema rivelando la necessità di cambiare qualche aspetto della misura. Il reddito di cittadinanza non esiste solo in Italia, vedremo anche come funziona e quali sono le novità per il Regno Unito.

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Era il 2019 qundo, sotto il Governo Conte, è stato approvato il Decreto Legge 28 gennaio 2019, n. 4 , contentente una delle misure che più di tutte ha fatto discutere politici e cittadini in questi anni.

La misura racchiusa nel d.l. n 4 del 28 gennaio 2019 è il cosiddetto "reddito di cittadinanza".

Nato come forma di sussidio ai cittadini meno abbienti, lo scopo primario di questo aiuto statale voleva essere quello di contrastare la povertà.

Nel tempo, il dibattito sul reddito di cittadinanza ha preso toni sempre più accesi e contraddittori, fino all'ultima esternazione del Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi, che si è da poco sbilanciato anche riguardo questo argomento.

Nel frattempo sono ancora moltissimi gli italiani che hanno fatto richiesta e che valutano il reddito di cittadinanza come unico strumento di sussistenza per il proprio nucleo familiare; la buona notizia è arrivata proprio a settembre, con il pagamento anticipato.

Che cos'è il reddito di cittadinanza:

Come si legge sul sito del Governo, alla sezione dedicata, il reddito di cittadinanza è:

una misura di politica attiva del lavoro e di contrasto alla povertà, alla disuguaglianza e all'esclusione sociale. Si tratta di un sostegno economico ad integrazione dei redditi familiari.

In qurst' ottica dunque, il reddito di cittadinanza si propone come strumento attivo alla lotta alla povertà nel paese che però, a differenza di altre misure come ad esempio la NaSpI, che si limita a riconoscere una certa cifra per chi non ha lavoro, qui lo scopo cambia.

Il reddito di cittadinanza infatti vuole far incontrare domanda e offerta, creando percorsi personalizzati,  Patti per il Lavoro ed il reinserimento sociale al fine di reintegrare i cittadini nella società attraverso la dignità del lavoro.

Il reddito di cittadinanza voluto dal Movimento5Stelle quindi, dovrebbe rendere più efficiente il percorso di formazione e reclutamento, oltre che di allocazione, delle risorse umane disponibili, offrendo l'opportunità ai cittadini in difficoltà di trovare un lavoro che possa aiutarli a ricominiciare.

Reddito di cittadinanza: a chi spetta?

Il reddito di cittadinanza è una vera e propria misura di integrazione del reddito, che può essere richiesta solo se si è disposti a compiere alcune azioni preliminari: una fondamentale.

Compilare la Dichiarazione di Immediata Disponibilità al Lavoro (DID): si tratta di una dichiarazione con la quale si certifica il proprio staato di disoccupazione e si dà il consenso per essere immediatamente inseriti nel percorso di collocamento e reinserimento;

Compilare la DID è un passaggio necessario ed obbligatorio per poter iniziare l'iter di richiesta del reddito di cittadinanza.

Il percorso personalizzato di reinserimento lavorativo e sociale iniziano da qui.

Il cittadino che volesse richiedere il reddito di cittadinanza infatti, a questo punto dovrà sottoscrivere il patto per il lavoro o il patto per l'inclusione sociale.

Una volta sottoscritte queste condizionalità, che riguardano: 

  • l'immediata disponibilità al lavoro,
  • l'adesione ad un percorso personalizzato all'inserimento lavorativo e sociale che potrebbe tradursi in attività di servizio alla comunità, accompagnamento al completamento del percorso di studi o riqualificazione professionale,

parte ufficialmente l'iter di erogazione del reddito di cittadinanza.

Sono tenuti alla sottoscrizione di queste condizionalità, così come si legge sul sito del Governo:

i componenti del nucleo familiare maggiorenni, non occupati e che non frequentano un regolare corso di studi. Si noti che ai sensi dell’articolo 4, comma 15-quater del DL 4/2019, sono considerati disoccupati i lavoratori a basso reddito, ovvero i dipendenti con redditi da lavoro inferiori a € 8.000 e i lavoratori autonomi con redditi inferiori €4.800.

Per chi già riscuote il reddito di cittadinanza, c'è stata una piacevole sorpresa proprio per questo mese: come spiega questo video di Mr LUL le paghe di Ale, l'erogazione è stata, in modo inaspettato, anticipata di molti giorni:

Ben spiegate le novità del reddito di cittadinanza di settembre anche in questo articolo.

Reddito di cittadinanza: gli esclusi

Si ritengono esclusi dalla sottoscrizione del patto per il lavoro e del patto per l'inclusione sociale propedeutici all'ottenimento del reddito di cittadinanza:

  • i cittadini con più di 65 anni, pensionati, che già percepiscono il reddito di cittadinanza;
  • i soggetti con disabilità accertata. In questo caso però essi potranno comunque richiedere la sottoscrizione del patto per il lavoro al fine di affrontare un percorso di reinserimento personalizzato.

Nella pratica dunque, queste specifiche e particolari categorie di cittadini potranno vedersi riconosciuto il reddito di cittadinanza senza però il percorso di reinserimento al lavoro. In questo caso dunque, i centri per l'impiego non procederanno con la cosiddetta "chiamata al lavoro".

Come funziona il reddito di cittadinanza

A seguito della sottoscrizione di tutte le condizionalità di cui abbiamo visto i dettagli, il reddito di cittadinanza inizia ad essere erogato.

Una volta riconosciuta 'idoneità a ricevere il reddito di cittadinanza, il cittadino verrà convocato dal Centro per l'Impiego più vicino, che gli farà firmare il patto per il lavoro.

Per poter stipulare il patto per il lavoro propedeutico all'ottenimento del reddito di cittadinanza, è necessario che almeno uno dei componenti del nucleo familiare possegga almeno uno di questi requisiti:

  • stato di disoccupazione non superiore ai due anni;
  • conclusione della NaSpi o di altri generi di ammortizzatori sociali per disoccupazione volontaria da non più di un anno;
  • sottoscrizione, presso un centro per l'impiego, di un patto di servizio in corso di vlaidità;
  • assenza di sottoscrizione al cosiddetto REI, il reddito di inclusione

Una volta verificati i requisiti, il centro per l'impiego (o il Comune nell'ambito dell'attivazione di servizi volti al contrasto della povertà) provvederà alla stipula del patto per il lavoro, nel caso in cui invece sia il Comune ad agire, si firmerà il patto per l'inclusione sociale.

Reddito di cittadinanza: il patto per il lavoro

Come si legge sul sito del Governo, alla sezione dedicata al reddito di cittadinanza:

Una volta avvenuta la convocazione, il beneficiario deve collaborare con l’operatore addetto alla redazione del bilancio delle competenze e rispettare gli impegni previsti nel Patto per il lavoro, tra i quali rientra quello di accettare almeno una di tre offerte di lavoro congrue (una in caso di rinnovo).

La congruità dell'offerta di lavoro proposta dovrà seguire i criteri stabiliti e previsti  dall’art. 25 del d. lgs 150/2015: 

  • ci dovrà essere coerenza ed affinità tra le esperienze lavorative del cittadino e l'offerta di lavoro proposta,
  • dovrà essere ritenuta "media" la distanza tra il domicilio e il luogo di lavoro;
  • si dovrà prendere in considerazione la durata della condizione di disoccupazione.

Una volta sottoscritto il patto per il lavoro, fino al 31 Dicembre 2021, potranno ottenere il cosiddetto "Assegno di ricollocazione".

Possono fruire dell'assegno di ricollocazione i cittadini che abbiano già svolto le seguenti azioni:

  • abbiano sottoscritto la dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro (DID);
  • abbiano sottoscritto il patto di lavoro o quello di servizio;
  • non siano soggeti beneficiari di altre misure di sostegno al reddito

Domanda per ottenere il reddito di cittadinanza:

Per poter richiedere il reddito di cittadinanza, si possono seguire le istruzioni indicate nell'apposita sezione del sito.

Una volta entrati con SPID, si potrà inoltrare la domanda direttamente online.

Nel caso in cui si volessero utilizzare altri metodi, le alternative per richiedere il reddito di cittadinanza sono:

  • fare domanda tramite il portale INPS;
  • rivolgersi all'ufficio postale più vicino;
  • rivolgersi ad un centro CAF

E' bene ricordare che una volta inoltrata la domanda, la card RdC (reddito di cittadinanza) potrà essere ritirata all'ufficio postale.

Reddito di cittadinanza: ultime novità

Il Presidente del Consilgio Mario Draghi, da quando è a capo del Governo, ha sempre cercato di mantenere in equilibrio il delicato assetto politico italiano, soprattutto nell'ottica di mantenere una stabilità per garantire tutte le azioni necessarie per far riprendere l'economia del paese dopo la devastante crisi causata dal Covid-19.

Anche per quanto riguarda il reddito di cittadinanza, il premier Draghi è più volte intervenuto senza mai alzare troppo i toni.

E' di pochi giorni fa l'ultima dichiarazione del presidente Mario Draghi in merito a questa misura, simbolo del Governo targato 5Stelle. 

Come si legge in questo articolo de La Repubblica, il premier ha inviato un messaggio di risposta ad un laureando che ha deciso di inviare proprio a Mario Draghi la sua tesi sul reddito di cittadinanza.

Il commento di Mario Draghi, rivolgendosi direttamente allo studente, è stato:

(il Reddito di cittadinanza) si tratta di uno strumento che, come lei sottolinea, ha alcuni limiti, soprattutto per quanto riguarda le politiche attive del lavoro.

Per ora non sono previste particolari azioni di modifica o revisione della misura di contrasto alla povertà voluta dai pentastellati anche se, questa dichiarazione del premier Draghi, potrebbe aprire le porte a nuove ipotesi di innovazione o cambiamento del funzioanmento del reddito di cittadinanza per come lo conosciamo oggi.

Il collega inglese di Mario Draghi invece la pensa molto diversamente: il primo ministro del Regno Unito, Boris Johnson, ha da poco annunciato la volontà di cancellare il reddito di cittadinanza inglese.

Come riportato da Il Fatto Quotidiano:

Per 5,8 milioni di britannici, per il 40% regolarmente occupati infatti, dal 6 ottobre verrà tagiato il sussidio dello Universal Credit, un sostegno di 23 sterline (circa 23 euro), aggiunti allo stipendio dei meno abbienti durante questi mesi di pandemia.

La ragione della sospensione è una sorta di "stimolo" a fare meglio: il premier Johnson infatti ha dichiarato che ha deciso di sospendere questo piccolo aiuto per i cittadini del Regno Unito meno abbienti in quanto ritiene che in questo modo si possano stimolare a riqualificarsi professionalmente per cercare quindi lavori meglio retribuiti.