Reddito cittadinanza gennaio: importi ridotti! Ecco per chi

Reddito di cittadinanza: chi ha ricevuto meno soldi a gennaio? INPS taglia la ricarica a chi percepisce l'assegno di invalidità! Ecco cosa sta succedendo.

Gennaio 2022: le ricariche del reddito di cittadinanza ordinarie dovrebbero essere già arrivate a tutti o quasi i percettori, ma per questa mensilità ci sono stati vari problemi, riscontrati già in fase di lavorazione. Oltre al ritardo per qualcuno, dovuto ad un intasamento INPS, ci sono diverse discordanze sulla cifra in pagamento.

Si sono infatti verificate a sorpresa delle decurtazioni di somme anche alte ai nuclei familiari, tra cui molti già in stato di bisogno, cioè quelli con all’interno un componente disabile o invalido al 100%.

Vediamo perchè c’è stato questo problema e cosa bisogna aspettarsi per quanto riguarda i prossimi pagamenti che partiranno a febbraio e che verranno ricalcolati in base all’ISEE 2022, che quindi terrà conto anche delle prestazioni assistenziali ricevute nel corso dell’anno 2020 o 2021 per chi effettua l’ISEE corrente.

Ricarica INPS reddito di cittadinanza gennaio

Le ricariche di gennaio per i beneficiari con reddito di cittadinanza in corso di fruizione dovrebbero essere già arrivate a tutti, anche se proprio in queste ore ci sono numerose segnalazioni di ritardi nell’invio delle disposizioni dei pagamenti e delle lavorazioni per alcuni.

Ricordiamo comunque che le pratiche di ricarica potranno essere completate da INPS entro il 31 gennaio, anche se per la maggior parte dei beneficiari l’aggiornamento saldo è già stato inviato nella giornata del 27.

Oltre a questo, chi attendeva il pagamento delle quote arretrate dell’assegno temporaneo, avrà l’accredito proprio nei prossimi tre giorni.

Le lavorazioni Rdc erano già visibili a partire dallo scorso martedì ed infatti non ci sono state sorprese questo mese per la data che è rimasta quella ordinaria del giorno 27. Senza anticipi o posticipi. Il problema che però molti hanno riscontrato è stato soprattutto una incongruenza nella cifra percepita.

Rispetto alle precedenti mensilità infatti ad alcuni titolari sono stati decurtati fino a 500 euro.

Chiariamo subito che questo non è accaduto per effetto del ricalcolo con i nuovi redditi ISEE, perchè la ricarica di gennaio 2022 viene ancora pagata in base alle DSU del 2021, e quindi con importo già stabilito lo scorso anno.

Tuttavia per molti le cifre sono cambiate, risultando molto più basse del previsto. Si tratta di una decurtazione per alcune prestazioni sociali INPS che hanno fatto superare l’importo massimo di erogazione, ed in altri casi invece di una specie di conguaglio derivato dall’aggiustamento del ricalcolo qualora vi fossero stati errori di pagamento in eccesso, nelle precedenti ricariche mensili già erogate da INPS.

Vediamo quindi tutti i dettagli di questo cambiamento non annunciato, cosa accadrà prossimamente per le stesse prestazioni e perchè quest’ultimo pagamento è risultato differente dai precedenti.

RDC: perchè sono cambiati gli importi della ricarica di gennaio

Moltissimi percettori della quota ordinaria del reddito di cittadinanza si sono accorti, già dalla cifra visibile nelle lavorazioni prima ancora del pagamento vero e proprio, che l’importo per questa mensilità è notevolmente più basso rispetto alle ricariche precedenti. Perchè si è verificata questa decurtazione?

Inizialmente INPS non ha spiegato le motivazioni ufficiali, ma controllando sui dettagli del pagamento si può notare che nella maggior parte dei casi il taglio è stato imposto ai nuclei familiari percettori di una indennità o prestazione sociale destinata agli invalidi civili. Cosa è successo?

Che nonostante l’ISEE 2022 non sia stato ancora considerato da INPS, sono state però inserite le maggiorazioni sociali agli assegni di invalidità nel reddito familiare.

Particolare che nella maggioranza dei casi dei nuclei familiari con un disabile al 100% a carico, è andato ad aumentare la soglia del requisito di reddito ammesso per il diritto al reddito di cittadinanza. Andandone così ad abbassare la quota.

Le nuove cifre percepite, in particolar modo dagli invalidi civili al 100% tra i 18 ed i 67 anni, hanno fatto scattare la decurtazione delle stesse dalla ricarica del reddito di cittadinanza, per cumulo di reddito, andando quindi a tagliare il pagamento della ricarica ordinaria in molti casi di ben 450 / 500 euro in meno del previsto.

Questo è stato messaggio INPS di risposta agli utenti che hanno richiesto chiarimenti in merito al taglio dell’importo Rdc a gennaio. Cosa accadrà nei prossimi mesi? La questione è ancora aperta, visto che dopo l’accaduto è intervenuta anche l’associazione FISH Italia onlus, la federazione italiana per il superamento dell’handicap. In merito alle decurtazioni Rdc infatti ha dichiarato l’assoluta necessità di rimediare all’errore grave commesso andando a ridurre le entrate delle famiglie in stato di bisogno e con componenti disabili, sottolineando che:

“Già nel 2019, del resto, al tempo dell’approvazione della Legge sullo stesso Reddito di cittadinanza, avevamo sottolineato con forza, seppure inascoltatil’iniquità di conteggiare le pensioni di invalidità nel cumulo del reddito familiare, creando situazioni che allora come oggi danneggiano pesantemente tante famiglie con disabilità.”

Si attende dunque la risposta da parte di INPS, che speriamo risolva o almeno chiarisca la questione al più presto.

Reddito di cittadinanza e assegno di invalidità: sono compatibili?

In merito a questo recente problema sui pagamenti e le riduzioni degli importi, vogliamo ricordare a tutti che il trattamento di invalidità civile è perfettamente compatibile con il reddito di cittadinanza, tuttavia, a causa dell’adeguamento e quindi aumento minimo importo percepito, per alcuni si è alzata la soglia reddito che dà diritto alla prestazione Rdc. Dunque INPS ha ritenuto necessario decurtare, speriamo solo momentaneamente, gli importi aggiuntivi dal totale della ricarica.

Ricordiamo che è una prestazione destinata ai disabili ed invalidi fino al 100%, per la maggior parte si tratta di persone non idonee al lavoro, anche per età, che quindi senza questo trattamento non avrebbero alternative di sostentamento.

I due sussidi possono quindi sono compatibili, ma non pienamente cumulabili in quanto, tutte e due le prestazioni compresi i recenti aumenti sono adeguati ed erogati in base al reddito. Quindi per il titolare, pur essendo in diritto a percepire tutti e due i trattamenti non si può escludere un ritocco degli importi adeguandoli ai limiti dei requisiti previsti dalla legge.

Unica eccezione viene fatta per l’indennità di accompagnamento, cioè l’assegno mensile pagato ai soggetti che necessitano di assistenza continuata, perchè totalmente inabili alle minime attività quotidiane e ritenuti da apposita commissione medica non autosufficienti.

Perchè questa prestazione viene riconosciuta da INPS a prescindere dal reddito, e quindi non va ad intaccare la soglia per la fruizione contemporanea del reddito di cittadinanza.

Reddito di cittadinanza febbraio: quando e come verrà pagato?

Per il mese di febbraio 2022, si prospettano diversi scenari che coinvolgeranno tutti i titolari del reddito di cittadinanza in corso di pagamento e coloro che intendono richiederlo per la prima volta. A cambiare dopo l’attestazione dell’ISEE 2022 saranno gli importi riconosciuti. Purtroppo per alcuni si potrà anche verificare la decadenza del beneficio. Compresi coloro che percepiscono l’assegno di invalidità ed altre agevolazioni economiche.

Perchè tutte le prestazioni assistenziali ed i trattamenti economici percepiti nell’anno di riferimento dell’ISEE, vengono inseriti nel reddito familiare. Tutte le entrate compresi gli ammortizzatori sociali come l’indennità di disoccupazione Naspi e Dis-Coll, ed anche i bonus esenti da irpef, saranno calcolati nel cumulo delle entrate.

Questo vale sia per l’ISEE ordinario, che per quello corrente, anche con riferimento ultimi sei mesi del 2021. Con la sola eccezione dello stesso reddito di cittadinanza, la cui somma delle ricariche annuali verrà poi detratta dal totale per il solo fine del riottenimento dello stesso beneficio.

Per fare un esempio concreto tutte le famiglie che nel 2020 hanno percepito 12 mensilità di pagamenti Rdc, nel caso dovessero superare la soglia ISEE dei 9.360,00 euro, non dovranno temere il decadimento del beneficio a febbraio in quanto su questo la legge parla chiaro e stabilisce che tale prestazione non fa reddito.

Mentre tutti gli altri bonus, anche quelli compatibili, sono equiparati ad un reddito quindi alzano la soglia minima, e potrebbero venire detratti annualmente dalla quota ordinaria che spetta ai titolari del reddito di cittadinanza.

Come si controlla il saldo del reddito di cittadinanza

Per tutti i nuovi titolari del reddito di cittadinanza, o quelli che si appresteranno a ricevere il sussidio nel mese di febbraio per la prima volta sarà sicuramente utile sapere come fare per controllare saldo e movimenti della carta rdc in tempo reale online e offline.

Le possibilità sono diverse, sia per chi possiede l’identità digitale spid, che per chi non è ancora dotato delle credenziali per l’accesso alla pubblica amministrazione.

Infatti è sempre attivo il comodo servizio telefonico con numero verde nazionale 800.666.888, che fornirà con voce guida registrata il servizio di controllo del saldo aggiornato e degli ultimi movimenti di spese o ricariche Rdc.

Oltre a questo l’altro metodo utilizzabile fisicamente per chi non ha particolare dimestichezza con i mezzi elettronici come smartphone e computer, è il postamat. In uno qualsiasi degli sportelli postali automatici adibiti ai servizi bancomat, è possibile inserire la carta, digitare il pin, ed avere in tempo reale tutte le informazioni di cui si ha bisogno, compreso ovviamente il ritiro dei contanti fino al limite stabilito per il nucleo familiare, pagando una commissione inferiore rispetto agli sportelli bancari e cioè 1 euro.

Per chi invece è dotato di CIE, CNS o SPID è sempre possibile l’utilizzo dei servizi online su INPS, portale ufficiale del reddito di cittadinanza, e la app gratuita da scaricare sul telefono in versione Android e Apple.

Ricordiamo che a causa dell’elevato numero di utenti collegati, soprattutto nelle ore destinate proprio alla ricarica mensile, potrebbero riscontrare disservizi quali: il mancato collegamento o aggiornamento dei siti stessi. Questo non significa che la ricarica non sia in lavorazione o che non arrivi, è consigliato quindi per le urgenze di consultazione, l’utilizzo del servizio postamat che permette un controllo immediato senza le problematiche di traffico che potrebbero essere riscontrate nei servizi online.

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