Il reddito di cittadinanza per il mese di settembre porta una novità in fatto di pagamenti. C'è in arrivo un ulteriore pagamenti, extra, che può sempre servire per l'attuale situazione economica, vessata ancora dalla pandemia da Covid e dalle varie restrizioni imposte dal Green Pass.
Il Governo Draghi ha già disposto coi suoi Decreti Sostegno una serie di supporti economici e di bonus per le famiglie che, garanti dell'ISEE, possono acquistare scontati dei prodotti, come il bonus PC. C'è addirittura un bonus senza l'uso dell'ISEE, che arriva fino a 1600 €, ma dovete vedere se vi spetta o meno. Nel caso del reddito di cittadinanza, anche davanti alle proposte per abolirlo o riformarlo, si presenta nel mese di settembre con un extra interessante, cioè l'assegno Unico per le famiglie.
Reddito di cittadinanza e assegno unico: come funzionano
Sono due misure differenti, e ognuno con una loro storia. Il reddito di Cittadinanza nasce come integrazione al proprio reddito, praticamente come extra per mantenere le proprie entrate entro un limite dignitoso per la propria vita e per la propria famiglia.
Inoltre si propone anche come strumento per il reinserimento sul lavoro del richiedente, secondo questo principio:
- il richiedente si trova in condizioni economiche tali da non garantire il sostentamento né della sua persona né della sua famiglia;
- il richiedente è disoccupato.
Varato grazie al decreto 4/2019 da parte del Governo Conte I, è disponibile al pubblico richiedente dal 2019, e, a meno di proposte che possano modificarla strutturalmente o addirittura abolirla, si può richiederla seguendo l'iter previsto dal sito governativo.
Nel caso di questo mese si pone come extra appunto la possibilità di riscuotere anche l'assegno unico, una misura disposta dal decreto 79/2021 del Governo Draghi, e operativo da luglio 2021.
L'assegno non ha molto a che fare col reddito, perché il suo obiettivo è quello di supportare non tanto il solo richiedente senza lavoro, ma la famiglia, specie quelle che non hanno ricevuto gli assegni per il nucleo familiare (ANF).
Viene considerata come misura "temporanea" perché il progetto prevederebbe l'istituzione di un Assegno Unico Universale, cosa attualmente non possibile per via della pletora di riforme e attività che il governo deve attuare nei prossimi mesi. Infatti la sua evoluzione in Universale è prevista dal 1 gennaio 2022, e riguarderà nell'implementazione di altri bonus, al momento in fase di scadenza, come:
- Bonus Bebè,
- Bonus Nido,
- Bonus Mamma domani,
- l’assegno per le famiglie.
Per quanto abbiano due obiettivi diversi, essi permettono la reciproca compatibilità.
Reddito di Cittadinanza e Assegno Unico: sono davvero compatibili?
Reddito di cittadinanza e Assegno unico prevedono una reciproca compatibilità, praticamente uno dei due diventa l'extra nel pagamento mensile previsto dall'INPS.
Perché ciò avvenga tale integrazione deve prevedere l'assegnazione da parte dell'INPS, perché sarà l'ente previdenziale a decidere se sussisteranno i requisiti disposti per l'accesso all'assegno.
Purtroppo, data la nomea della pubblica amministrazione riguardo alla sua celerità, l'Assegno è disposto da luglio 2021, ma i controlli e la conferma dell'extra è disponibile solo da questo mese, praticamente dopo due mesi di controlli.
I ritardi da parte dell'INPS sono abbastanza noti, ma va detto che l'enormità delle richieste e delle responsabilità per l'erogazione di altri bonus e sussidi governativi non rendono facile lo svolgimento e l'esecuzione delle pratiche.
Di contro, come segnala Marco Cagiano, l'INPS ha dato disposizione perché l'assegno abbia valore retroattivo, e cioè che renda disponibile questo extra anche per le mensilità di luglio e agosto 2021, oltre che quella di settembre.
Praticamente tre pagamenti extra in arrivo! E questo è possibile anche per chi fa richiesta entro fine mese, cioè entro il 30 settembre 2021.
Ma questa disposizione è solo per questa situazione eccezionale, date le due mensilità di luglio e agosto rimaste sospese. Dal 1 ottobre 2021 invece sarà disponibile la singola mensilità, come solito.
E ovviamente, dopo il 31 dicembre 2021, la richiesta di implementazione dell'Assegno temporaneo non sarà più possibile per questioni burocratiche, dal momento che si chiamerà Assegno Unico Universale.
Per il resto, i pagamenti verranno erogati secondo le solite date.
Reddito di Cittadinanza: ecco quando pagano gli extra!
Il pagamento del Reddito di Cittadinanza e dell'Assegno Unico sarà disposto per metà del mese, cioè in questo caso il 15 settembre 2021 (in alcuni casi anche il 10), e in questa data arriverà:
- la prima mensilità dell'Assegno;
- la prima mensilità dopo il rinnovo;
- la prima mensilità dopo la presentazione dell'ISEE.
Ma questo solo a seconda della condizionalità prevista, altrimenti, nel caso non si rientri in nessuna di queste situazioni, scatta il 27 settembre 2021, essendo disposta ogni 27 del mese, secondo quanto stabilito dalla legge sul tempo ultimo previsto per l'erogazione.
L'erogazione sarà già disponibile nella Carta RDC, la quale ovviamente dovrà essere utilizzata per il pagamento di alcuni prodotti essenziali, spendendo tutta la cifra messa a disposizione, altrimenti si seguirà il taglio dell'importo fino al 20%.
Sempre se si ha accesso al RDC, così come all'Assegno.
Reddito di cittadinanza e Assegno Unico: ecco per chi spettano i pagamenti extra!
Per il Reddito di Cittadinanza e l'Assegno Unico c'è una plateaprecisa a cui spettano questi supporti economici.
Per l'RDC il richiedente deve essere:
- maggiorenne,
- cittadino italiano, comunitario oppure extracomunitario ma con permesso di soggiorno,
- al massimo titolare di una disposizione di protezione internazionale, o apolide.
- residente in Italia da almeno dieci anni, di cui due continuativamente.
Mentre a livello reddituale non deve avere un ISEE superiore a 9360 euro, calcolato sempre secondo scala di equivalenza, un po' come già disposto per il REM.
- 1 per il primo componente del nucleo;
- 0.4 a soggetto maggiorenne;
- 0.2 a soggetto minorenne.
E ciò avrà come limiti:
- 2.1 in condizioni normali,
- 2.2 nel caso di soggetti gravemente disabili o non autosufficienti.
Praticamente la situazione massima di 9360 euro è per esempio per chi vive in affitto ed è single, ma può aumentare a 10000 se ci sono altre persone nel nucleo familiare, come:
- ulteriori figli (aumenta di 1000 euro);
- soggetti con disabilità (aumenta di 5000 euro);
- soggetti con disabilità grave o di non autosufficienza (aumenta di 7500 euro).
Ci sarebbe anche il requisito immobiliare o mobiliare, ma vi rimando a questo articolo per saperne di più.
Per l'Assegno Unico invece le disposizioni sono le seguenti:
- essere cittadino italiano, comunitario oppure extracomunitario ma con permesso di soggiorno;
- essere residente in Italia da 2 anni, o con sola titolazione di un contratto a tempo in/determinato di almeno sei mesi.
- essere pagante regolare dell'imposta sul reddito.
Per l'ISEE il limite è molto alto, fino a 50000 euro, ma essendo a scaglioni è soggetto alla riduzione dell'importo a seconda delle fasce ISEE in cui si rientra. Per ulteriori informazioni è competente una tabella INPS che riassume al meglio tutto il calcolo.
Altrimenti, come approfondimento, vi consigliamo questo video a cura di Mr LUL lepaghediale.
Ovviamente, se per l'Assegno Unico la disponibilità è ben lieta per il Governo Draghi, anche oltre dicembre 2021, diversamente si può dire per l'RDC, che potrebbe non vedere la fine dell'anno.
Reddito di Cittadinanza e Assegno Unico: novità sul loro futuro
Come detto, l'Assegno Unico è al momento in forma temporanea per via di alcune problematiche tecnico-amministrative, oltre che governative, mentre per il Reddito di Cittadinanza questo problema della temporaneità non sussite.
Sussiste invece il fatto che molte parti interne alla maggioranza parlamentare invocano almeno una di queste condizioni:
- modifica dei requisiti per accedere alla cifra erogata;
- modifica strutturale dell'erogazione;
- abolizione totale.
L'idea del governo, anzi dello stesso Preisdente del Consiglio Mario Draghi è quello di tentare una modifica strutturale, anche davanti alle criticità emerse al seno del reddito, come:
- le problematiche riscontrate per il reinserimento sul lavoro dei richiedenti, che secondo il monitoraggio Caritas ha lasciato oltre il 65% dei richiedenti con un tasso lavorativo nullo;
- il problema amministrativo con gli uffici dell'ANPAL (Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro) tra navigator e ricerca di offerte di lavoro;
- l'assenza di veri e propri Progetti Utili alla Collettività (PUC) come proposto diversamente dal sindaco di Reggio Emilia e delegato dell'Associazione Nazionale Comuni Italiani, Luca Vecchi.
E non solo, c'è anche la problematica relativa agli stagionali di questa estate, quasi 200000 posti di lavoro vacanti secondo Federalberghi e Coldiretti, perché facilmente evitabili a causa dell'attuale disposizione dell'RDC nel rifiutare un posto di lavoro con contratto di durata inferiore a tre mesi (non di certo per la retribuzione proposta abbastanza bassa, come denunciata anzitempo dal Fatto Quotidiano).
Davanti a queste condizioni anche il segretario di Italia Viva, Matteo Renzi, ha proposto la sua abolizione con un referendum.
Ma fino a quell'ora le attuali disposizioni dell'RDC rimangono le stesse, anche per gli importi
Reddito di cittadinanza: ecco a quanto ammontano i pagamenti extra
Per semplificare il calcolo tra Reddito di Cittadinanza e Assegno Unico si deve valutare comunque che per l'assegno c'è una disposizione a scaglioni per l'ISEE, che arriva fino a 50000 euro, oltre al fatto che elargisce una cifra superiore se, invece di avere un nucleo con uno o due figli, se ne ha più di tre.
Chi ha già l'RDC si vedrà ridotto l'importo in integrazione, a differenza di chi riceverà l'Assegno, praticamente di 100 euro per figlio.
Mi spiego meglio: se si riceve come richiedente (titolare di un nucleo familiare con due figli) con ISEE intorno a 6000 euro, si dovrebbe ricevere per l'assegno 167,50 euro, ma solo se si ha appunto due figli.
Se si riceve anche l'RDC, l'integrazione porterà alla riduzione dell'importo, fino a 67,50 euro per figlio.
Ma questo solo a titolo d'esempio, raccomandiamo sempre la lettura della tabella ufficiale, disponibile sul sito dell'INPS. Salvo che, oltre all'RDC, non cambi qualcosa anche per l'Assegno. E non parlo del suo nome.