Choc reddito di cittadinanza: spunta referendum per abolirlo

Il reddito di cittadinanza finisce nuovamente sotto attacco: a scagliare il dardo è ancora Matteo Renzi. Ecco il progetto per demolire il sussidio del Movimento 5 Stelle.

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Il reddito di cittadinanza ormai da lungo tempo è oggetto di attacchi e critiche da più parti e anche in seno al Parlamento ci sono diverse forze politiche che non approvano la misura tanto voluta dal Movimento.

Reddito di cittadinanza di nuovo sotto attacco

Ricordiamo che il reddito di cittadinanza è stato varato dal primo Governo Conte a gennaio 2019 e ha preso il via due mesi dopo, con il pagamento della prima mensilità ad aprile dello stesso anno.

A oltre due anni dalla nascita di questo sussidio, arriva un nuovo attacco frontale da Matteo Renzi, il leader di Italia Viva che già in passato ha palesato la sua contrarietà al reddito di cittadinanza.

Reddito di cittadinanza: Matteo Renzi punta a referendum per abrogarlo

Quest'oggi, intervenendo al Convegno dei Giovani di Confindustria, l'ex premier ha definito il reddito di cittadinanza "la cosa più ridicola che si potesse fare in Italia in un momento in cui ci sono start up e piccole imprese che lavorano per emergere.

Matteo Renzi ha così anticipato che il prossimo anno lancerà una raccolta di firme per un referendum abrogativo sul reddito di cittadinanza, lasciando così la parola al popolo che avrà la facoltà di decidere se mantenerlo o smantellarlo. 

Il leader di Italia Viva ritiene che il sussidio sia diseducativo, convinto che si debba "educare le nuove generazioni a vivere di sussidi".

Renzi ha altresì aggiunto: "Una cosa è dare una mano a chi vive in povertà. Ma loro, il Governo Conte-Di Maio-Salvini (ndr), hanno fatto un'operazione che è dire "diamo il reddito di cittadinanza come modello culturale".

Reddito di cittadinanza: quando partirà la battaglia di Renzi e come

Anticipando il suo proposito di un lancio delle firme per un referendum abrogativo, l'ex premier ci ha tenuto a precisare che la battaglia sarà portata avanti nel 2022, dopo l'elezione del Presidente della Repubblica, lasciando al riparo il Governo.

In altre parole Renzi non avrebbe in mente una mossa contro l'Esecutivo Draghi, precisando che la battaglia sarà portata avanti senza il coinvolgimento dello stesso tant'è che non sarà presentata una proposta in Consiglio dei Ministri.

Reddito di cittadinanza: per Salvini va rivisto. Meglio tornare ai voucher

Da vedere la crociata contro il reddito di cittadinanza sarà portata avanti solo dal leader di Italia Viva o se al contrario troverà proseliti.

Un'ipotesi quest'ultima non difficile da immaginare, visto che la misura tanto voluta dal Movimento 5 Stelle è invisa anche ad altre forze politiche.

Nei giorni scorsi Matteo Salvini ha definito un'urgenza dei prossimi mesi la revisione e il ripensamento del reddito di cittadinanza.

Il leader della Lega ha ricordato che il premier Draghi è dello stesso avviso, convinto che il sussidio sia da rivisitare visto che non crea lavoro ma lo allontana.

Un'alternativa proposta da Salvini sarebbe quella di introdurre nuovamente i voucher, ritenendo che sia "meglio un lavoro pagato e a tempo che un non lavoro".

Reddito di cittadinanza: Orlando disponibile ad aggiustamenti

Intanto, il Ministro del Lavoro, Andrea Orlando, già a fine giugno ha palesato la propria disponibilità e quella del dicastero da lui guidato ad un confronto su aggiustamenti relativi al reddito di cittadinanza.

C'è una piena apertura da parte di Orlando ad intervenire su "alcune distorsioni nella modalità di registrazione della domanda e nel funzionamento stesso" del reddito di cittadinanza.