Reddito di cittadinanza febbraio: nuovi importi ricarica!

Reddito di cittadinanza, pagamento INPS febbraio 2022: date anticipate, ma non per tutti. Da questo mese cambieranno anche gli importi. Ecco come e perchè.

Reddito di cittadinanza, febbraio: cambiano gli importi per la ricarica ordinaria che arriverà in anticipo per i beneficiari che dopo attestazione ISEE 2022, rientrano ancora nei requisiti di legge.

La data del pagamento non sarà per tutti, ma solo per chi ha presentato il modello nei tempi previsti, cioè entro il 31 gennaio.

Per tutti gli altri arriveranno successivamente anche gli arretrati sempre in base alla presentazione ISEE, ordinario o corrente. Ma ci saranno molti altri fattori che potranno ridurre l’importo della ricarica, vediamo  perchè. Con la legge di bilancio inoltre cambiano anche gli obblighi, quindi per restare titolari di RdC per tutto il 2022, occorrerà ricordare una serie di regole, per evitare di incorrere nella revoca del sussidio. Ecco tutte le novità di questo mese.

Reddito di cittadinanza febbraio: INPS cambia l’importo

Per i destinatari già titolari del reddito di cittadinanza, cioè coloro che lo avevano ottenuto con l’ISEE 2021, potrebbero cambiare molte cose, a partire dalla prossima ricarica prevista da INPS. Ci sarà chi avrà un aumento, chi una netta diminuzione dell’importo, e chi invece subirà la sospensione del pagamento fino a data da destinarsi.

Tutto varierà in base ai nuovi redditi che saranno dichiarati nell’ISEE, e a seconda della data di presentazione dello stesso. Inoltre potranno essere successivamente adeguati grazie al calcolo dell’ISEE corrente, nei casi previsti dalla legge per chi ha diritto ad effettuare questa integrazione che riporterà i cambiamenti più recenti.

Ovviamente premesso che la soglia dell’attribuzione deve rimanere sempre sotto quella fissata dalla legge e cioè 9360 euro, bastano piccoli scostamenti dalla cifra che veniva attestata l’anno scorso per avere un sostanziale cambio di importo della ricarica mensile.

Oltre alle variazioni che si verificheranno a causa del reddito 2022, la brutta sorpresa è arrivata anche a quanti hanno all’interno del nucleo familiare la presenza di componenti disabili, ed invalidi con prestazioni sociali in corso. Cioè che sono titolari di assegno mensile destinato agli invalidi civili, e che quindi hanno beneficiato dell’adeguamento INPS che ha aumentato l’indennità mensile di riferimento.

Questi soggetti già a gennaio hanno subìto una forte riduzione della quota erogata per il reddito di cittadinanza, in quanto è stata decurtata dal pagamento l’integrazione già percepita, perchè la stessa è stata conteggiata nel cumulo di reddito.

Per questo motivo l’associazione Fish onlus, che tutela i diritti dei disabili, ha presentato in Senato la proposta di emendamento per modificare la legge che penalizzerebbe proprio le famiglie in condizioni di maggior bisogno perchè con presenza di soggetti a carico non autosufficienti ed inabili al lavoro. Della decurtazione RdC per le pensioni di invalidità ne avevamo parlato anche nell’articolo: “Reddito cittadinanza gennaio: importi ridotti! Ecco per chi“.

Ricarica RDC febbraio: per chi verrà diminuita o sospesa?

Ricordiamo che la somma prevista per la ricarica che viene elaborata da INPS, non varia soltanto in base al reddito della famiglia, ma vengono considerati anche altri fattori fondamentali come ad esempio le prestazioni economiche di cui il nucleo già risulta beneficiario.

Questo accade anche per la carta acquisti ordinaria destinata ai figli minori di 3 anni e agli over 65, i quali vedranno la rata della ricarica decurtata di una cifra pari a quanto erogato nella social card.

Ultimo ma non meno importante fattore da considerare è che a febbraio si potrà verificare la decurtazione semestrale, che come lo scorso anno, andrà ad intaccare il pagamento per tutte le quote non spese e non precedentemente tagliate dalle ricariche.

Una sorta di conguaglio a debito di tutti i soldi residui rimasti nella card RdC a fine mese, quando cioè viene elaborato il pagamento della nuova quota ordinaria ma nel frattempo il titolare ha lasciato da quella precedente più di 8 euro non interamente utilizzati.

Infine, chi non ha rinnovato l’ISEE entro il 31 gennaio, o ha rilevato errori che abbiano causato una dovuta integrazione del rinnovo, e quindi ha attestato presso l’INPS un certificato con data posteriore al termine ultimo di fine gennaio, non avrà la ricarica nel giorno previsto.

Questa slitterà al mese successivo e la rata sospesa verrà poi recuperata. Vediamo tutte le date di febbraio e quelle per il pagamento degli arretrati.

Reddito di cittadinanza: le date della ricarica di febbraio

A febbraio per i beneficiari del reddito di cittadinanza, ci sarà un anticipo per quanto riguarda la data di pagamento ordinaria. Anche se non sarà per tutti perchè riguarderà solo chi è riuscito ad rinnovare l’ISEE entro il 31 gennaio senza errori, la ricarica verrà elaborata nei giorni tra il 23 ed il 24.

Quindi sarà data disposizione a poste per l’accredito a partire dalle ore 14 del giorno 25 febbraio.

Un anticipo dovuto alle festività successive che comportano dunque la doverosa lavorazione nei giorni precedenti. Come al solito INPS chiarisce sempre che la data prevista può anche variare in base a problemi individuali legati ai singoli titolari.

Ovviamente per essere certi del pagamento in arrivo e della cifra che verrà erogata, c’è sempre il riferimento tramite il portale INPS al quale si accede con le credenziali SPID. All’interno dell’area personale si troveranno tutti i dettagli dei pagamenti già ricevuti e di quelli futuri, già qualche giorno prima.

Nessun problema se tutti i pollici sono verdi e se compare la data di “invio disposizione a poste”. Questo vuol dire che l’accredito sulla Rdc card verrà inviato.

Mentre se c’è qualche problema di controllo requisiti potrà essere verificato in tempo reale per poter poi richiedere ulteriori chiarimenti agli operatori INPS. Sia tramite call center che tramite appuntamento in presenza negli uffici territoriali. Stessa cosa per la verifica del saldo, che può anche essere controllato in un postamat, direttamente chiedendo allo sportello di PosteItaliane, tramite numero verde 800666888 o app per smartphone.

Arretrati reddito di cittadinanza: quando arrivano?

Chi non riceverà la quota ordinaria, come abbiamo visto prevista in pagamento per il giorno 25 febbraio, per motivi legati al ritardo nell’attestazione ISEE, o in attesa dell’adeguamento all’ISEE corrente e quindi ad un ricalcolo totale della prestazione da INPS, non deve preoccuparsi.

Se ancora si rientra nei requisiti previsti per avere il diritto ai pagamenti RdC, si verificherà soltanto una sospensione momentanea, un ritardo che inevitabilmente farà slittare il pagamento della ricarica.

Dunque come previsto dalla legge, le rate arretrate saranno corrisposte e recuperate nelle ricariche successive. In quali modalità? Precisamente nelle date di metà mese, quelle che riguardano non solo le nuove domande e quindi le nuove assegnazioni ed i rinnovi, ma anche destinate al pagamento di eventuali arretrati ed integrazioni di bonus aggiuntivi compatibili e cumulabili con la prestazione RdC.

Quindi ad esempio, chi ha attestato il nuovo ISEE 2022, o ISEE corrente entro il 10 febbraio, potrà ricevere l’arretrato di febbraio il 15 marzo, la quota ordinaria il 27 e successivamente l’altra quota arretrata di marzo il 15 aprile.

Ricalcolo reddito di cittadinanza: aumento con ISEE corrente

I titolari di reddito di cittadinanza che dopo l’attestazione ISEE 2022, abbiano riscontrato una cifra alta e una situazione non proprio attinente alla realtà più recente, perchè magari nel frattempo durante i sei mesi precedenti si è verificato un evento che ha fatto perdere parte del patrimonio o che ha ridotto di molto le entrate familiari, può ricorrere allo strumento dell’ISEE corrente.

Anche per ricalcolare il beneficio spettante, o per rientrare nei requisiti quando si supera il limite. Questo modello può essere compilato anche successivamente a quello ordinario, in modo da verificare la riduzione ed abbassare il reddito già certificato.

Di fatto, chi ha avuto pesanti riduzioni del reddito o prima lavorava ed ora a causa della pandemia ha perso l’occupazione, può sicuramente trovare nell’ISEE corrente uno strumento di aiuto, al fine di richiedere sussidi ed integrazioni sociali economiche per la famiglia.

Quindi non solo per l’accesso al reddito di cittadinanza, ma a tutta una serie di benefici compatibili quali: carta acquisti INPS, assegno unico figli, buoni spesa comunali e bonus per il pagamento dell’affitto.

Per altre informazioni complete sull’ISEE corrente, chi può richiederlo, come fare e quali documenti servono, consigliamo l’articolo dedicato: “ISEE corrente: novità 2022 e come richiederlo su INPS online“.

Come mantenere il reddito di cittadinanza nel 2022? Nuovi obblighi

Quali sono quindi i nuovi requisiti per richiedere il reddito di cittadinanza nel 2022? Restano invariati sostanzialmente le soglie dell’ISEE e quelle patrimoniali, così come la residenza e la scala di equivalenza utilizzata per stabilire l’importo.

Quello che cambia soprattutto riguarda i passaggi da effettuare e gli obblighi da rispettare per il mantenimento del beneficio. A partire dalla presentazione presso i centri per l’impiego, pubblici o privati, obbligo che già dal 1 gennaio sarà a cadenza mensile.

Poi c’è l’accettazione delle offerte di lavoro retribuite, anche a termine, e di quelle che riguardano i progetti utili alla collettività. Per quanto riguarda i P.U.C. il titolare di RdC non può rifiutare di offrire il proprio tempo a iniziative e lavori istituiti dal comune di residenza che dovranno essere svolti a titolo gratuito.

Per tutte le altre proposte che arriveranno dagli operatori, ricordiamo che non sarà possibile il rifiuto della seconda opportunità lavorativa, perchè in tal caso scatta la revoca del beneficio.

Attenzione perchè sono cambiati anche i tempi per l’invio delle comunicazioni obbligatorie, in particolare del modello Rdc.Com per dichiarare l’inizio di una nuova assunzione o attività di lavoro.

Il termine non sarà più di 30 giorni ma bisognerà inviare il documento entro il giorno precedente l’inizio della nuova attività, con annesso totale delle retribuzioni previste nell’anno in corso.

Questo per permettere all’INPS un ricalcolo del sussidio. In caso contrario il reddito di cittadinanza verrà revocato e potranno essere richieste anche le eventuali rate non spettanti, pagate precedentemente.

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