Reddito di cittadinanza rinnovo e ricarica: cosa sapere!

Reddito di cittadinanza rinnovo e ricarica dopo i 18 mesi di scadenza: ecco tutto ciò che devi sapere per poter richiedere nuovamente il RdC e quanto dovrai aspettare per ottenere il primo pagamento dopo il rinnovo. Come fare richiesta di reddito di cittadinanza e come funziona la Carta RdC.

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Reddito di cittadinanza rinnovo e ricarica dopo i 18 mesi di scadenza: ecco tutto ciò che devi sapere per poter richiedere nuovamente il RdC e quanto dovrai aspettare per ottenere il primo pagamento dopo averlo rinnovato. 

La misura fortemente voluta dal Movimento 5 Stelle può essere richiesta per 18 mesi al massimo. Dopodiché, allo scadere di questo termine, il beneficiario di RdC dovrà presentare richiesta di rinnovo per poter usufruire del sussidio per altri 18 mesi. 

Ma come fare domanda di rinnovo e cosa succede alla Carta RdC, sulla quale vengono accreditati i pagamenti, alla fine del periodo di fruizione? 

Vediamo anche a quali elementi fare attenzione per poter ottenere da INPS l’esito positivo della nuova domanda. 

Reddito di cittadinanza rinnovo: come capire se il RdC è scaduto 

Come chiarito anche dalla pagina del sito interamente dedicato al reddito di cittadinanza del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, chi possiede i requisiti per ottenere il RdC ne può usufruire per 18 mesi. 

C’è però la possibilità, scaduto questo termine, di poter richiedere nuovamente il sussidio e beneficiarne per un ulteriore periodo di 18 mesi. 

Ma come fare a capire se il reddito di cittadinanza è scaduto? 

In prima battuta, basterà effettuare un semplice calcolo e risalire a qual è stato il mese in cui si è cominciato a beneficiare di RdC. È però comunque possibile, in caso di dubbi o incertezze, controllare lo stato della propria domanda. 

Azione, questa, che può essere compiuta anche in perfetta autonomia, collegandosi al portale INPS ed entrando nella propria area personale. Per farlo è però necessario essere in possesso delle credenziali: PIN (INPS non rilascia nuovi PIN da ottobre 2020), CNS, CIE oppure SPID. 

Se ancora non sai come richiedere il Sistema Pubblico di Identità Digitale, ma hai ormai deciso di attivare lo SPID e non sai ancora come fare, consigliamo la visione del video di Simone Bondi, Bondeejay su YouTube, che spiega come attivare lo SPID con Poste Italiane in pochi, semplici step: 

Una volta effettuato l’accesso sul sito dell’INPS si avrà la possibilità di ottenere tutte le informazioni utili riguardo alla propria domanda di reddito di cittadinanza. 

Reddito di cittadinanza rinnovo dopo la scadenza: quando e come fare domanda 

Ma cosa fare se i 18 mesi del reddito di cittadinanza sono terminati? 

È bene sottolineare che, una volta concluso il tempo massimo, il reddito di cittadinanza non viene rinnovato in automatico. Questo perché c’è necessità di assicurarsi che il nucleo familiare che lo percepisce sia ancora in possesso dei requisiti per poterne beneficiare. 

Sugli elementi a cui fare attenzione prima di chiedere domanda di rinnovo RdC parleremo tra poco. Per il momento ci sono due cose importanti da tenere a mente quando scadono i 18 mesi durante i quali si è fruito del beneficio: 

la prima è che deve essere presentata una nuova domanda RdC per poterne continuare a usufruire; la seconda è che il reddito di cittadinanza verrà accreditato solo a partire dal mese successivo a quello del rinnovo.

Presentare una nuova domanda di reddito di cittadinanza non è difficile: la domanda di rinnovo si presenta nello stesso modo in cui si è inoltrata la richiesta per la prima domanda in assoluto e mediante lo stesso modulo. È quindi possibile: 

Rivolgersi a CAF e patronati che invieranno la domanda per conto del beneficiario; utilizzare il sito INPS per inviare una nuova richiesta o richiedere nuovamente il RdC sul sito redditodicittadinanza.gov.it accedendo con SPID e cliccando su “Richiedi o Accedi” in alto a destra. 

Per quanto riguarda il primo accredito dopo il rinnovo del reddito di cittadinanza, il beneficiario dovrà aspettare il mese seguente a quello della presentazione della nuova richiesta. Vediamo perché e cosa succede se la domanda viene inviata dopo il mese di sospensione.

Reddito di cittadinanza rinnovo e sospensione: come funziona 

Come già accennato nel precedente paragrafo, il percettore di reddito di cittadinanza che ha inviato una nuova richiesta per poterne beneficiare per ulteriori 18 mesi dovrà osservare un mese di sospensione. 

In sostanza, si ha un mese di tempo per poter presentare domanda di rinnovo RdC, ma il pagamento del reddito di cittadinanza non avviene nello stesso mese, bensì durante quello successivo. 

Per fare un esempio, se un beneficiario che è ancora in possesso dei requisiti fondamentali per poter accedere alla misura, vede il reddito di cittadinanza scadere ad agosto, ha tutto il mese di settembre per poter richiedere il rinnovo della misura. 

Per il mese di settembre, però, non riceverà alcun accredito sulla carta RdC, in quanto il reddito di cittadinanza gli viene sospeso per un mese. 

Il pagamento, infatti, riprenderà dal mese di ottobre

Ma cosa succede se invece la domanda di rinnovo viene presentata dopo il mese di sospensione? 

Le domande di rinnovo RdC vengono considerate come nuove domande di richiesta del sussidio. Per questo motivo, se per esempio il beneficiario cui è scaduto il RdC nel mese di agosto non presenta domanda a settembre, ma a ottobre, questi riprenderà a ricevere gli accrediti nel mese di novembre

Dal momento che la nuova domanda non tiene conto della precedente fruizione, il beneficiario non può aspettarsi arretrati: a novembre riceverà su carta RdC il solo importo spettante mensile.

Non c’è quindi alcun obbligo di presentare domanda di rinnovo RdC non appena scatta la scadenza, ma considerando il mese di sospensione, è sempre consigliabile inoltrare la richiesta con tempestività. 

Reddito di cittadinanza rinnovo e ricarica: carta RdC e primo pagamento dopo il rinnovo

Come sappiamo, chi presenta per la prima volta in assoluto la domanda di reddito di cittadinanza e riceve l’esito positivo da parte dell’INPS, potrà ricevere l’accredito relativo al sussidio direttamente sulla carta RdC, la carta di Poste Italiane sulla quale viene mensilmente caricato l’importo spettante del reddito di cittadinanza. 

Una volta ricevuto l’esito positivo, infatti, il beneficiario riceve una comunicazione, tramite SMS o e-mail, nella quale viene indicato l’Ufficio Postale presso il quale è possibile ritirare la carta. Sulla carta sarà inoltre già stato accreditata la prima mensilità. 

Ma quando viene rinnovato è necessario richiedere una nuova carta RdC e ripetere tutta la procedura?

No, eccetto i casi in cui la domanda di rinnovo dovesse essere presentata da un membro del nucleo familiare diverso rispetto a quello che ha presentato la prima domanda di reddito di cittadinanza

Se così non fosse, il primo pagamento di reddito di cittadinanza dopo il rinnovo del sussidio arriverebbe automaticamente sulla stessa carta RdC, così come tutte le altre ricariche ordinarie successive alla prima. 

È bene però ricordare che, a differenza degli accrediti ricevuti fino a quel momento (finché il reddito di cittadinanza non è scaduto), il primo pagamento RdC dopo il mese di sospensione non arriverebbe il 27 del mese, così come accade per le ricariche ordinarie. 

Infatti, come già chiarito, la domanda di rinnovo reddito di cittadinanza ha la stessa valenza di una nuova richiesta. Per questo motivo, il primo pagamento, dopo aver osservato il mese di sospensione, verrebbe accreditato a partire dal 15 del mese, stessa data a partire dalla quale vengono accreditati i primi importi per chi ha richiesto il reddito di cittadinanza per la prima volta. 

Reddito di cittadinanza rinnovo, ma non per tutti: occhio ai requisiti!

Abbiamo visto quando è consigliabile presentare domanda di rinnovo del reddito di cittadinanza, quanto tempo bisogna aspettare per ricevere il primo pagamento dopo il rinnovo e come funziona la carta RdC per gli accrediti che seguono il rinnovo del RdC. 

Prima di poter inoltrare richiesta per usufruire di altri 18 mesi di reddito di cittadinanza è però necessario accertarsi di possedere ancora i requisiti che avevano permesso di ottenere il reddito di cittadinanza per la prima volta. 

Oltre ad assicurarsi di non aver perso il diritto alla misura, e dunque di avere ancora i requisiti di residenza, patrimoniali, reddituali ecc., è molto importante essere certi di avere rinnovato l’ISEE

L’Indicatore della situazione economica equivalente, infatti, permette di stabilire se un nucleo familiare possa o meno ottenere il reddito di cittadinanza (per poter avere accesso alla misura è richiesto un valore ISEE non superiore ai 9.360 euro). 

Per questo motivo, se ci si trova nella condizione di dover richiedere il rinnovo, è importante ricordare, qualora non lo si sia ancora fatto, di rinnovare anche l’ISEE

Come sappiamo, l’ISEE è valido fino al 31 dicembre. Per questo motivo, riprendendo gli esempi di prima, se il beneficiario ha aggiornato l’ISEE nel gennaio 2021 e presenta domanda di rinnovo per il reddito di cittadinanza nel mese di settembre, non ci sarà bisogno di aggiornare la dichiarazione.

Il beneficiario dovrà invece aggiornare il modello ISEE dopo il 31 dicembre 2021 per poter ricevere le ricariche successive.