Reddito di cittadinanza: è addio con Draghi. Chi rischia ora

Con l’arrivo di Mario Draghi e la formazione del nuovo Governo italiano, scatta immediatamente l’allarme per il sostegno economico del reddito di cittadinanza che attualmente viene erogato in favore di tutte quelle famiglie italiane che al momento si trovano in una situazione economica e lavorativa di difficoltà. Nonostante Draghi non si sia ancora espresso esplicitamente sul tema, all’orizzonte potrebbe essere molto plausibile l’emergere di importanti cambiamenti per il RdC. Ecco quindi cosa potrebbe cambiare adesso e chi rischia di perderlo definitivamente.

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In seguito alla formazione del nuovo Governo italiano, presidiato adesso dall’importante economista italiano, nonché ex banchiere dalla Banca Centrale Europea, Mario Draghi, è immediatamente scattato l’allarme di un possibile addio al sostegno economico del reddito di cittadinanza

Si tratta di uno dei benefici economici maggiormente richiesto dalle famiglie e dai cittadini italiani che attualmente si trovano in una situazione di difficoltà, sia dal punto di vista economico che lavorative, che aveva ottenuto un’ampia approvazione da parte dell’ex premier italiano, Giuseppe Conte, ma che adesso si trova in una situazione caratterizzata da dubbi ed incertezze.

Infatti, nonostante l’attuale Presidente del Consiglio, Mario Draghi, non si sia ancora espresso in maniera esplicita in merito al sostegno del reddito di cittadinanza, è oramai chiaro a tutti che le sue considerazioni in merito a questo sostegno economico, fortemente voluto dal Movimento 5 Stelle, non sono affatto positive. 

Così, spuntano varie indiscrezioni in merito a tutti i cambiamenti che potrebbero essere apportati ed introdotti dal nuovo Governo al sostegno del reddito di cittadinanza, così da rendere tale misura economica anche maggiormente sostenibile in termini di casse dello Stato.

Ecco quindi tutto quello che potrebbe cambiare adesso con l’arrivo del Governo Draghi al reddito di cittadinanza e chi rischierà di perdere i requisiti per poter ottenere ancora il beneficio economico.

Reddito di cittadinanza: le novità del Governo Draghi 

Nonostante il nuovo Presidente del Consiglio, l’economista italiano nonché ex banchiere della Banca Centrale Europea, Mario Draghi, non si sia ancora espresso esplicitamente in merito alle sorti del reddito di cittadinanza, è chiaro a tutti che questo sarà interessato nel corso dei prossimi mesi, di alcuni importanti cambiamenti e modifiche, che non saranno per nulla trascurabili, ma che andranno a definire dei nuovi requisiti e standard affinché questo sostegno economico possa essere riconosciuto ai cittadini italiani. 

Si tratta infatti di una vera e propria ricalibrazione del sostegno economico del reddito di cittadinanza, che andrà così a modificare verosimilmente due aspetti fondamentali di questo beneficio.

Da un lato saranno mutate le caratteristiche dei potenziali beneficiari italiani del reddito di cittadinanza con l’impossibilità per chi lo ha percepito per diciotto mesi di richiedere nuovamente di beneficiare del sussidio, mentre dall’altro una seconda novità riguarderà anche un sistema innovativo che andrà a premiare attraverso un sostegno economico, tutti coloro che avranno trovato effettivamente un impiego in seguito ad aver beneficiato del reddito di cittadinanza. 

Perché Draghi non vuole il reddito di cittadinanza

Il nuovo Presidente del Consiglio, Mario Draghi, pare non essere totalmente d’accordo alla politica di misure di sostegno attuata dal precedente Governo italiano, in particolare in merito a quelle relative all’introduzione del reddito di cittadinanza.

Effettivamente, ciò che viene additato al beneficio economico del reddito di cittadinanza, è quello di non aver effettivamente raggiunto tutti gli obiettivi e gli scopi per cui era stato elaborato, ovvero quello di ottenere un reinserimento nell’ambito lavorativo dei cittadini disoccupati che hanno percepito le mensilità del RdC. 

Così come anche, sembra non aver affatto funzionato la figura del navigator del RdC, che avrebbe dovuto incentivare e velocizzare la ricerca di un impiego in favore dei percettori del reddito di cittadinanza.

L’obiettivo del Governo Draghi, infatti, a questo proposito, sarà quello di andare a rendere il reddito di cittadinanza, un beneficio molto più sostenibile per le casse dello Stato italiano, che attualmente, a causa anche dell’esplodere dell’emergenza sanitaria provocata dal Coronavirus, non si trovano affatto in una situazione favorevole. 

Addio al rinnovo del reddito di cittadinanza

Tra le misure ed i cambiamenti che potrebbero essere apportati dal nuovo Governo italiano, presidiato dall’economista Mario Draghi, vi è una possibile modifica per quanto riguarda la possibilità di poter richiedere il rinnovo del reddito di cittadinanza, anche per coloro che lo hanno già percepito per la sua intera durata di diciotto mesi.

Questo cambiamento, porterebbe sicuramente ad un addio definitivo per centinaia di migliaia di nuclei familiari e di cittadini che hanno già richiesto ed usufruito del sostegno economico del RdC per tutta la sua durata e che dovranno effettuare nuovamente la presentazione della richiesta di rinnovo per poterne beneficiare ancora una volta per altri diciotto mesi. 

Se questa modifica sarà introdotta, questa categoria di persone, infatti, rischierebbe di dover salutare in maniera definitiva il reddito di cittadinanza, senza poterne usufruire più neanche in futuro.

Così come anche rischieranno di non ricevere più l’accredito mensile del reddito di cittadinanza, un’altra categoria di cittadini italiani, i cosiddetto occupabili. 

Ma a tal proposito, occorrerà aspettare indicazioni dal Governo al fine di comprendere quali saranno le caratteristiche peculiari per misurare l’effettiva sussistenza di questa condizione. 

Con il reddito di cittadinanza arriva il premio per chi trova lavoro 

Tra le altre novità che potrebbero essere introdotte con il nuovo Governo Draghi, potrebbe essere inserito un nuovo intervento in merito al reddito di cittadinanza, attraverso l’elaborazione di un meccanismo basato su un sistema a premi, in favore di tutti quei nuclei familiari che percepiscono il beneficio del RdC, in cui almeno un componente riesce a trovare un impiego lavorativo.

Infatti, in questo momento, il decreto-legge n.4 del 2019, convertito poi con modificazioni nella legge n.26 del 2019 stabilisce che nel momento in cui chi percepisce il reddito di cittadinanza riesce a trovare un lavoro, l’Istituto INPS ha il compito di effettuare un ricalcolo relativo all’importo dell’accredito mensile da erogare sulla carta del reddito di cittadinanza, prendendo in considerazione dell’aumento del reddito dovuto alla nuova occupazione di un componente.

Con il nuovo Governo Draghi, invece, sembrerebbe che tale meccanismo potrebbe essere sostituito con uno in cui il reddito che andrà a determinare il ricalcolo dell’importo, andrà a quantificarsi al 50% relativo al nuovo reddito, almeno per quanto riguarda i primi sei mesi, andando così di fatto a stabilire un altro incentivo al trovare un lavoro. 

I punti da analizzare prima della decisione sul RdC

Nonostante il nuovo Governo Draghi sembri fortemente intenzionato ad apportare nuove modifiche e cambiamenti al reddito di cittadinanza, in questo momento non potrà prescindere dall’analizzare l’attuale situazione socio-economica delle famiglie italiane, in particolare di quelle che usufruiscono del sostegno economico. 

Infatti, con l’esplodere dell’emergenza sanitaria da Coronavirus, si è verificato un incremento ulteriore del tasso di disoccupazione, aspetto che molto probabilmente caratterizzerà il nostro Paese per i prossimi anni, fino a quando non sarà risolta definitivamente l’emergenza pandemica. 

Inoltre, il fatto che il reddito di cittadinanza possa essere eliminato per tutte quelle famiglie italiane che risultano avere già usufruito delle diciotto mensilità, implica che il Governo italiano debba pensare ed elaborare nuove misure e sostegni per questi nuclei italiani che risultano trovarsi in una situazione economica e sociale non affatto semplice.