I vecchi percettori del Reddito di Cittadinanza conoscono molto bene la data del 31 gennaio.
È l’ultimo giorno utile per presentare all’INPS la Dichiarazione sostitutiva unica (Dsu) relativa al 2021, senza incorrere in sospensioni delle ricariche mensili.
In mancanza del rinnovo dell’Isee, l’Istituto previdenziale provvederà a sospendere il sussidio fino al momento in cui il nucleo familiare non presenti una nuova certificazione che risulti ancora idonea alla percezione del RdC.
Le quote mensili arretrate, se spettanti, saranno poi liquidate nei mesi successivi, tuttavia la sospensione anche di un solo mese del sussidio, per molti nuclei familiari potrebbe fare la differenza.
Vediamo allora come non perdere nemmeno una ricarica, secondo i suggerimenti INPS al riguardo, e le ultimissime novità per febbraio in materia di Green Pass e Reddito di Cittadinanza.
Perché viene sospeso il Reddito di Cittadinanza a febbraio?
Entro il 31 gennaio di ogni anno, l’INPS richiede ai percettori del RdC e della PdC di aggiornare la propria certificazione Isee.
L’Isee 2021 ha validità fino al 31 dicembre 2021, e per garantire la continuità delle ricariche mensili, è indispensabile la presentazione della certificazione relativa al 2022 aggiornata alla nuova situazione patrimoniale e reddituale.
In mancanza del rinnovo, l’INPS procede con la sospensione delle erogazioni fino al momento in cui sarà presentato il nuovo Isee.
Per il mese di gennaio i percettori hanno beneficiato ancora della ricarica di giovedì 27 in quanto era riferita al mese di dicembre 2021. La prossima ricarica di febbraio, invece, farà già riferimento alla situazione finanziaria del 2022, e in mancanza di una DSU aggiornata che comprovi la presenza dei requisiti di accesso ancora validi, Reddito di Cittadinanza e Pensione di Cittadinanza saranno sospesi.
Adnkronos è oggi la prima agenzia di stampa privata in Italia. Le sue notizie passano anche dal canale YouTube. In questo video, un breve e recentissimo aggiornamento sul Green Pass come requisito indispensabile per conservare il diritto al Reddito di Cittadinanza.
Rinnovare l’Isee per non perdere il Reddito di Cittadinanza
Il rinnovo annuale della certificazione Isee è un passaggio fondamentale per accedere alle prestazioni assistenziali e alle agevolazioni economiche disposte dal Governo. I beneficiari di RdC per assicurarsi la continuità delle ricariche mensili devono, entro il 31 gennaio 2021, presentare il nuovo Isee che sarà valido fino al 31 dicembre 2022.
In assenza di tale presentazione entro il termine stabilito, l’INPS trattiene le mensilità spettanti fino al mese successivo a quello di presentazione della certificazione Isee aggiornata al 2022.
Una volta accertata anche per il 2022 la presenza dei requisiti richiesti, le ricariche sulla Carta RdC ripartiranno regolarmente, registrando una doppia mensilità fino alla compensazione degli arretrati di competenza dal mese di febbraio.
Come aggiornare l’Isee da presentare per il Reddito di Cittadinanza?
La certificazione Isee si ottiene in seguito all’acquisizione della Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), che sintetizza la situazione patrimoniale e reddituale del richiedente.
Sul sito INPS, alla nostra pagina personale, possiamo trovare una DSU precompilata che ci presenta dati in parte autodichiarati (dati anagrafici) e in parte condivisi da INPS e Agenzia delle Entrate, relativi al reddito complessivo IRPEF, a eventuali trattamenti assistenziali, previdenziali e indennitari eventualmente non legati a condizioni di disabilità e non rientranti nel computo ai fini IRPEF.
In alternativa, sullo stesso sito INPS è possibile presentare una dichiarazione non precompilata.
In ogni caso, i redditi che sono indicati in DSU fanno riferimento ai due anni precedenti all’anno per cui si presenta la dichiarazione, mentre le situazioni patrimoniali mobiliare e patrimoniale fanno riferimento alla data del 31 dicembre del secondo anno precedente la presentazione.
La composizione del nucleo familiare fa riferimento, invece, al momento di presentazione della stessa DSU.
Per accedere a generiche prestazioni sociali è sufficiente richiedere la DSU mini che fornisce una certificazione Isee standard. Nel caso sia necessario fornire indicazioni ulteriori circa la composizione del proprio nucleo familiare, potrebbe essere necessario compilare una DSU integrale. Analogo discorso per i casi in cui le prestazioni sociali che si intendono ottenere richiedano informazioni più specifiche. In questi casi dovremo essere in possesso ad es. di un Isee università, oppure socio-sanitario, socio-sanitario residenze o minorenni.
Se la nostra attuale situazione lavorativa o economica è peggiorata rispetto ai due anni precedenti, sintetizzati dall’Isee ordinario, possiamo richiedere l’Isee corrente che meglio rappresenta la condizione presente.
L’Isee corrente fa infatti riferimento agli ultimi dodici mesi, ma per il lavoratori dipendenti a tempo indeterminato per i quali sia intervenuta una riduzione, sospensione o perdita dell’attività lavorativa, la certificazione è calcolata sugli ultimi due mesi.
Come cambia il Reddito di Cittadinanza a partire dal 1° febbraio?
In realtà il Reddito di Cittadinanza già a partire dal 1° gennaio, con l’entrata in vigore della Legge di Bilancio 2022, ha subito alcune importanti modifiche che dovrebbero in qualche modo migliorarne la reputazione, molto spesso intaccata da fatti di cronaca.
I requisiti patrimoniali e reddituali di accesso sono stati conservati. Ciò che è stato modificato sono le modalità di conservazione del beneficio a cui i percettori di RdC devono attenersi per garantirsi le erogazioni delle mensilità.
Gli interventi hanno agito innanzitutto sulla questione della congruità delle offerte lavorative. Il loro numero passa dalle precedenti 3 alle attuali 2 sole offerte. Al secondo rifiuto di occupazione lavorativa il RdC viene inesorabilmente revocato.
La prima offerta viene considerata congrua se localizzata entro 80 chilometri dal domicilio (prima erano 100) e comunque raggiungibile con i mezzi pubblici in un tempo non superiore ai 100 minuti di viaggio. La seconda offerta è invece ritenuta congrua se collocata in qualunque zona d’Italia.
Un’ulteriore stretta disposta dalla Legge di Bilancio arriva con la riduzione di 5 Euro sulla quota mensile ricaricata, qualora si rifiuti la prima offerta, e con decorrenza dal mese successivo a quello in cui si è rifiutata.
La revoca del RdC arriva anche a seguito di omissione della comunicazione di avvio di un lavoro subordinato o di un’attività autonoma, oppure in caso di assenza ingiustificata ai Centri di contrasto alla povertà per i percettori che accedono al sussidio attraverso il Patto di inclusione sociale.
Infine, la revoca del sussidio può giungere anche per un’assenza non giustificata a un colloquio obbligatorio presso i centri dell’impiego. Questa eventualità ci porta direttamente all’ultima misura disposta dal DL 1/2022 sulle ulteriori misure urgenti per fare fronte all’emergenza sanitaria.
Reddito di Cittadinanza revocato senza Green Pass
Il DL del 7 gennaio 2022 prevede che a partire dal 1° febbraio l’accesso ai locali dei Centri per l’impiego può avvenire esclusivamente se in possesso almeno di un Grenn Pass base.
Abbiamo visto che i percettori di RdC sono tenuti a frequentare mensilmente i Centri per i colloqui periodici e le attività formative. Pertanto l’impossibilità di accedere ai locali verrà considerata inevitabilmente un’assenza ingiustificata che condurrà alla revoca del RdC.
Come sottolinea il sito Quifinanza.it, dal 1° febbraio i percettori di Reddito di Cittadinanza non vaccinati che intendono conservare il beneficio, dovranno sottoporsi almeno una volta al mese a un tampone per ottenere il Green Pass base della durata di 48 ore, e avere accesso alle attività obbligatorie programmate.
Ulteriori informazioni sull’obbligatorietà del Green Pass per i percettori di RdC leggi Reddito di Cittadinanza. Da febbraio RdC solo con Green pass.