Reddito di Base: ecco come non perderlo grazie ad una firma!

Reddito di Base: quando arriva il sostegno e come si richiede? In questo articolo scoprirai tutti i dettagli: bisogna firmare per non perdere il sussidio!

Quando arriva il Reddito di Base? Quale sarà la configurazione della misura e come si richiederà? Questi sono solamente alcuni degli interrogativi che, ultimamente, gli italiani (ma, più in generale, i cittadini europei) si stanno ponendo.

Da quando, da qualche mese, si è tornato a parlare del Reddito di Base, infatti, la misura ha destato molte domande.

Non si tratterà dei uno degli incentivi previsti dal nostro esecutivo per far fronte ai disagi economici in cui versano moltissime famiglie.

La nuova agevolazione in arrivo, infatti, sarà concessa indipendentemente dal reddito e dall’ISEE del richiedente. Sarà poi una misura su larga scala, dato che dovrebbe interessare tutti i cittadini residenti in uno dei Paesi dell’UE.

In questo articolo analizzeremo la situazione relativa al Reddito di Base. Ci occuperemo sia della data presunta della sua introduzione, sia delle procedure da effettuare per non perderlo.

Reddito di Base: la misura contro le disparità

Prima di procedere, segnaliamo ai lettori l’approfondimento video, realizzato a cura di Basic Income Europe, che si è di recente occupato del nuovo sostegno europeo e delle sue eventuali modalità di finanziamento.

L’introduzione del Reddito di Base in Europa potrebbe rappresentare una vera e propria rivoluzione: non si tratterebbe di un’agevolazione temporanea, come quelle concesse dal Governo italiano nel periodo clou della pandemia.

Ci riferiamo, ad esempio, al celebre Reddito di Emergenza, che fu a suo tempo introdotto per sostenere i redditi delle famiglie italiane particolarmente colpite dalla crisi.

E non sarà neppure una misura pensata solamente per le famiglie meno abbienti, come nel caso del nostrano Reddito di Cittadinanza.

Il Reddito di Base, infatti, è concepito come una misura che davvero possiamo definire per tutti. Non dipenderà dalla mancanza di un lavoro, né dall’età del cittadino.

Uomini e donne, ma anche i bambini, avranno diritto ad un assegno mensile che li aiuti a sostenersi.

In quest’ottica, la nuova misura in arrivo potrebbe aiutare nella lotta alle disparità, dato che nessun cittadino europeo farebbe più fatica ad arrivare a fine mese.

Reddito di Base: una concreta lotta alla violenza di genere

Oltre a fornire un sostegno economico a tutti, consentendo una migliore qualità della vita sia alle famiglie meno abbienti che a quelle con redditi più elevati, il nuovo Reddito di Base potrebbe avere anche una seconda valenza positiva.

Infatti, a ben guardare, grazie ad una misura universale e concessa a tutti si potrebbe finalmente lottare in maniera concreta contro la violenza di genere.

Nel nostro Paese, in particolare, la disparità reddituale tra uomo e donna è causa di numerose problematiche. Prima fra tutte, la mancanza di indipendenza economica che riguarda soprattutto le donne.

I numeri parlano chiaro: la dipendenza economica e reddituale nei confronti del proprio compagno, così come anche la mancanza di una occupazione stabile sono direttamente correlate con il rischio di incorrere in violenza di genere.

Le donne che non sono economicamente indipendenti, infatti, tendono ovviamente a denunciare meno i casi di violenza domestica.

Poter contare sul Reddito di Base, che prevede un assegno mensile a vita, potrebbe dunque rappresentare un primo passo nella tutela delle donne ed una soluzione al gravissimo problema della violenza domestica.

Come non perdere il Reddito di Base? Basta una firma!

Dati gli enormi vantaggi che il Reddito di Base universale potrebbe garantire a tutti gli europei, perderlo sarebbe sicuramente un gran peccato.

Non sono in molti, purtroppo, a sapere che, attualmente, è attiva un’iniziativa che prevede la raccolta delle  firme dei favorevoli, da presentare poi in sede di Parlamento Europeo.

Al raggiungimento di un milione di firme favorevoli al Reddito di Base, la petizione potrà essere infatti presentata ufficialmente in sede UE.

Anche se a breve si prevede un tavolo di discussione da parte del Parlamento Europeo in merito all’introduzione della nuova misura di sostegno, è chiaro che la presentazione di un milione di opinioni favorevoli da parte dei cittadini interessati potrebbe fare la differenza.

La petizione è disponibile per le firme online, al seguente indirizzo: 

Reddito di Base incondizionato in tutta Europa: link per firmare la petizione

Tramite la raccolta firme, qualora non si dovesse arrivare ad una svolta dopo la prevista discussione al Parlamento UE, si potrebbe comunque chiedere ufficialmente un referendum per l’attivazione del Reddito di Base.

Importi e fondi previsti per il Reddito di Base

Non ci siamo ancora occupati, nello specifico, di cifre e modalità di fruizione della misura nota come Reddito di Base universale.

Il nuovo Reddito europeo, come accennavamo, verrà probabilmente concesso ogni mese a tutti coloro che risiedono in Europa.

Ma non abbiamo molti dettagli in merito alle cifre ed alla modalità esatta di erogazione, dato che attualmente la misura non è stata ancora definita in ogni sua caratteristica.

Si pensa che, ad ogni modo, agli adulti verrà assegnato un Reddito di Base mensile superiore a quello concesso ai minori.

Anche i pensionati, poi, avranno la possibilità di accedere a questa misura, integrandola con i trattamenti pensionistici e previdenziali previsti nel proprio Paese di residenza.

Tante incertezze anche in merito alla questione dei fondi da destinare al Reddito di Base. Non sappiamo ancora con certezza se la nuova agevolazione verrà finanziata tramite fondi europei o no.

In ogni caso, molto probabilmente, ognuno degli Stati membri dell’UE dovrà fare la propria parte e garantire dei fondi per l’attivazione e il sostegno del nuovo Reddito universale.

Trattandosi, infatti, di un’agevolazione concessa proprio a tutti, indipendentemente dall’età e dallo stato occupazionale, saranno necessari ingenti dotazioni economiche per poterla erogare a livello universale.

Reddito di Base: a quando la sua attivazione?

Per quanto riguarda, invece, la futura attivazione ufficiale del Reddito di Base, dovremo ancora aspettare qualche mese.

Infatti, la discussione presso il Parlamento UE che deciderà le sorti dell’agevolazione per tutti è prevista per la prossima estate.

Si spera che, data la situazione internazionale abbastanza crisi (a causa del confitto Russia-Ucraina) la riunione dell’Unione che dovrebbe prendere decisioni in merito al Reddito di Base non slitti.

L’unica cosa che possiamo fare adesso è firmare al più presto la petizione online.

Il futuro del Reddito di Base: il caso della Spagna

Nonostante i dubbi e le perplessità in merito alle modalità di finanziamento e anche se stiamo ancora aspettando una decisione ufficiale da parte del Parlamento Europeo, quella del Reddito di Base sembra una misura ormai destinata ad essere ufficialmente attivata.

Lo testimonia un caso specifico: quello della Spagna.

All’inizio dell’anno corrente, infatti, nella regione della Catalogna è partita una sorta di sperimentazione del Reddito di Base.

Si tratta di quello che potremmo definire un esperimento pilota prima di estendere il Reddito di Base a livello europeo.

I cittadini della Catalogna potranno contare su un sussidio mensile variabile, dai 700 ai 900 euro. Nel caso dei bambini, la cifra viene ridotta.

Per i minori, infatti, sono previsti 300 euro di Reddito universale mensile. La sperimentazione spagnola dovrebbe concludersi nel 2025, concedendo il Reddito di Base per un periodo di 24 mesi.

Al termine del periodo di prova, si trarranno le conclusioni: si cercherà, cioè, di capire se la misura è in grado o meno di apportare miglioramenti alle condizioni di vita dei residenti.

Alessia Seminara
Alessia Seminara
Copywriter, classe 1991. Versatile, multipotenziale, laureata in Scienze e Tecniche Psicologiche presso l'Università degli Studi di Catania, con una seconda laurea in Logopedia, ho una passione per la scrittura e il web copywriting. Entrambe mi hanno portato a concludere la canonica formazione accademica e ad intraprendere un ulteriore percorso di formazione in Seo e Copy Persuasivo. Grazie a vari corsi di formazione ho approfondito le mie conoscenze in ambito Digital Martketing. Negli anni ho stretto diverse collaborazioni come copywriter freelance per seguire variegati progetti.
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