Reddito di cittadinanza 2022: attenti alle nuove regole!

Reddito di Cittadinanza, nuove regole in vigore dal 1 febbraio, che vanno dall'obbligo della presentazione presso il centro ANPAL un volta al mese.

Si torna a parlare di uno dei sussidi più discussi del 2021, il Reddito di cittadinanza.

Il Governo cambia le carte in tavole e con una serie di modifiche alla normativa riservando alcune sorprese sia ai nuovi potenziali beneficiari che a chi il RdC lo percepisce già.

Il rischio per chi non dovesse soddisfare alcuni nuovi requisiti è l’interruzione immediata dell’erogazione del sussidio da parte dell’INPS.

Uno dei nuovi obblighi, introdotti con la Legge di Bilancio 2022 riguarda il doversi recare una volta al mese presso previa convocazione, nel centro ANPAL di appartenenza.

La convocazione ha molteplici obiettivi che vanno dal controllo dei requisiti, alle proposte di lavoro o alla richiesta di partecipazione a corsi di formazione specifici al fine di riavvicinare il beneficiario del RdC a quelle che sono le richieste del mercato del lavoro.

Altra novità che indirettamente di andrà a riflettere sui percettori del reddito di Cittadinanza sono le misure previste dal decreto-legge del 7 gennaio 2022.

Il Decreto in questione è un insieme di restrizioni per limitare l’aumento dei contagi in questa che sembra essere l’ultima fase della pandemia, con la curva dei contagi in netto calo.

In pratica con il D.L. nuove strette per i non vaccinati ai quali è stato negato il diritto ad accedere ad uffici pubblici, compresi centri per l’impiego. 

Alla luce di questo dunque entriamo nel dettaglio dei nuovi requisiti richiesti dal Governo Draghi, in vigore dal 1 di febbraio per ottenere o mantenere il sussidio nel 2022.

Per chi fosse interessato al tema di seguito un video pubblicato dalla redazione di Radio Uci, con tutte le novità RdC per il mese di febbraio.

Stretta sul Reddito di Cittadinanza grazie alle nuove regole sul lavoro 

Il Governo dunque inizia a fare qualche piccolo paso avanti nell’ottica di migliorare l’aspetto più fallimentare che ha caratterizzato il Reddito di Cittadinanza dal giorno della sua nascita, quello delle politiche sul lavoro.

In questo senso si è mosso con una serie di nuove misure che i percettori del sussidio dovranno soddisfare se non voglio l’interruzione immediata dell’accredito dell’assegno.

Tra le misure più rilevanti messa in campo dal Governo entrata in vigore a partire dal 1 di febbraio

c’è l’obbligo per il percettori del sussidio di presentarsi di presentazione nel centro ANPAL di appartenenza così come previsto dal Patto del Lavoro che, altra novità del 2022, verrà firmato in fase di richiesta del RdC. 

Con la firma di tale patto, il percettore del Reddito di Cittadinanza sottoscrive il dovere di partecipare a corsi di formazione indetti dal centro dell’impiego con lo scopo di rendere il cittadino più vicino, in termini di competenze, a quanto richiesto dal mercato del lavoro. 

Inoltre i percettori del sussidio con il Patto di Inclusione Sociale potrebbero già essere coinvolti in attività di pubblica utilità proposte dal comune di residenza.

Reddito di Cittadinanza: scatta l’obbligo del Green Pass dal 1 febbraio

Un altra novità che si riflette però in maniera indiretta creando non pochi problemi ad una minoranza dei percettori del Reddito di Cittadinanza è relativa a quanto contenuto nell’ultimo Decreto Legge  del 7 gennaio 2022 voluto dal Governo Draghi.

Nel D.L. in vigore dal 1 febbraio, nuove regole per garantire maggiore sicurezza contro l’aumentare dei contagi da covid-19, stretta sui no vax ai quali il premier Mario Draghi ha imposto il possesso del Green-Pass per accedere a molti tra servizi e attività commerciali.

Ma come si riflette tutto questo su chi già percepisce il Reddito di Cittadinanza?

Semplice come già scritto nel paragrafo precedente la mini riforma del RdC voluta dal Governo Draghi per il 2022 comporta la convocazione mensile presso i centri ANPAL oltre a l’obbligo di frequentare periodicamente, in presenza, alcuni corsi di formazione.

Chi si rifiuterà di rispettare queste nuove direttive, senza presentare una valida giustificazione, verrà ritenuto un assente ingiustificato e, dopo alcune assenze, perderanno l’accesso al sussidio di cittadinanza

Ora, tornando al D.L. del 7 gennaio, tra i luoghi ai quali non si potrà accedere senza Green-Pass ci sono proprio i centri per l’impiego, senza contare l’obbligo di vaccinazione imposto dal Governo per i lavoratori Over 50 nel settore pubblico e privato.

Ciò significa che i percettori del RdC che vengono convocati presso il centro del lavoro o coloro o gli over 50 percettori del sussidio che vengono assunti per un lavoro dovranno obbligatoriamente essere in possesso della Certificazione Verde.

Questo significa dire obbligo vaccinale?

Non proprio, o almeno no, per la prima categoria, per entrare negli uffici ANPAL infatti è richiesto il Green Pass base, per capirci quello ottenibile tramite esito negativo a seguito di un tampone molecolare o antigenico.

Per gli over 50 che invece vengono assunti c’è l’obbligo del Super Green Pass sul posto di lavoro, ottenibile solo tramite vaccinazione.

Reddito di cittadinanza se ometti di presentare l’ISEE rischi la sospensione del servizio

Nel 2022 dunque è partita una vera e propria stretta verso i percettori del Reddito di Cittadinanza.

Ora ottenerlo così come mantenerlo diventa più difficile grazie ad una mini riforma voluta dal Governo Draghi.

I rischi di perderlo o di una sospensione del pagamento si fanno seri come nel caso della riduzione di 5 euro al mese nel caso di rifiuto di un’offerta di lavoro congrua e della decadenza qualora si rifiutino non più tre, ma due proposte di lavoro.

A questo si aggiungono i nuovi punti già trattati ampiamente nel paragrafo precedente rispetto all’obbligo di presentazione mensile nei centri ANPAL e della necessità di essere in possesso del Green Pass per accedere agli uffici pubblici.

Ma c’è un altro aspetto da tenere in considerazione legato alle scadenze.

La più importante è l’obbligo di presentazione dell’ISEE aggiornato entro il 1 febbraio 2022.

Tale documento come sappiamo è necessario per accedere a molti dei bonus e sussidi messi in campo dal Governo.

Una omissione di tale documento si tradurrà in una immediata sospensione dell’accredito RdC.

Per chi fosse interessato ad approfondire il tema può consultare un mio articolo scritto di recente, pubblicato su Trend on-line, cliccando qui.

Reddito di Cittadinanza: date dei pagamenti e novità per il mese di febbraio

Dopo esserci occupati delle novità più importanti che hanno in parte cambiato il volto al Reddito di Cittadinanza andiamo a occuparci dei pagamenti INPS del sussidio previsti per febbraio.

Anche sul fronte pagamenti sono previste alcune novità, partiamo dalle due date comunicate dall’INPS da segnare in calendario, il 15 ed il 27 del mese.

Il 15 febbraio infatti sarà la data in cui verrà accreditato l’importo previsto dall’RdC a coloro che si troveranno a riceverlo per la prima volta oltre che ai percettori che vengono dallo stop di un mese previsto dopo l’erogazione delle 18 mensilità ed anno mantenuto i requisiti.

Il 27 invece è la giornata dedicata a tutti coloro che si trovano a dover ricevere il RdC a partire dalla seconda mensilità, data che dovrebbe essere anticipata al 25 o posticipata a lunedì 28 poichè il 27 cadrà di domenica, per il momento non ci sono state comunicazioni in merito da parte dell’Istituto Nazionale Previdenza Sociale.

Inoltre per chi ne avrà diritto febbraio porterà una grande novità, ovvero quella del doppio accredito rivolto a i beneficiari dell’assegno unico, un bonus per quei nuclei familiari con figli a carico.

I beneficiari del RdC non dovranno fare alcuna domanda ma lo riceveranno automaticamente direttamente sulla carta di credito sulla quale ricevono il sussidio. 

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