Novità Reddito di Cittadinanza: a luglio arriva l'aumento

Buone notizie per chi percepisce il Reddito di Cittadinanza. Da luglio l'assegno unico ai figli è compatibile con il Reddito di Cittadinanza. Conti alla mano, una famiglia con due adulti e tre minori che già percepiscono il reddito di cittadinanza, dal mese di luglio potranno percepire fino a 1.600 euro al mese.

Image

Buone notizie per chi percepisce il Reddito di Cittadinanza. Da luglio l'assegno unico ai figli è compatibile con il Reddito di Cittadinanza. Considerando che dal 1 luglio, l'assegno unico per i figli parte solo per le partite IVA ed i disoccupati, i percettori del Reddito di Cittadinanza saranno i primi a poterne beneficiare. L'unico vincolo è non superare un ISEE di 50.000 euro. Con la pubblicazione della legge 46 del 2021 e la conferma della compatibilità del Reddito di Cittadinanza con l'assegno unico ai figli, conti alla mano dal mese di luglio si potranno percepire fino a 1.600 euro a famiglia. Una bella somma per chi non lavora ma nello stesso tempo deve sostenere le spese giornaliere, pagare l'affitto di casa o il mutuo, insomma arrivare a fine mese. 

Le polemiche di questi giorni che invitano chi non ha lavoro a non "cullarsi" con gli assegni assistenziali, potrebbero acuirsi davanti al fatto che alla fine una famiglia con tre figli minorenni e che abita in una casa in affitto, tra reddito di cittadinanza e assegno unico potrebbe tranquillamente rinunciare a trovare un'occupazione.

Reddito di cittadinanza: come aumenta a luglio

L'art. 1 lettera d) del disegno di legge che delega al Governo la stesura dei decreti attuativi sull'assegno unico ai figli conferma che quest'ultimo è pienamente compatibile con il reddito di cittadinanza.

l’assegno di cui al comma 1 è pienamente compatibile con la fruizione del reddito di cittadinanza, di cui all’articolo 1 del decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 marzo 2019, n. 26, ed è corrisposto congiuntamente ad esso con le modalità di erogazione del reddito di cittadinanza. 

Nel calcolo dell'assegno unico, si dovrà però tenere conto della quota del reddito di cittadinanza corrispondente al parametro di equivalenza utilizzato per il calcolo dell'importo della porzione del reddito di cittadinanza spettante al minore. 

Nella determinazione dell’ammontare complessivo si tiene eventualmente conto della quota del beneficio economico del reddito di cittadinanza attribuibile ai componenti di minore età presenti nel nucleo familiare, sulla base di parametri della scala di equivalenza di cui all’articolo 2, comma 4, del decreto-legge n. 4 del 2019.

Un calcolo un po' complicato che però vedremo sotto come potrebbe svilupparsi.

Reddito di Cittadinanza: quanto vale senza aumento

Il reddito di cittadinanza, introdotto con il governo giallo-verde, non ha dato i frutti sperati. Come lo stesso presidente del Consiglio dei Ministri ha espresso, la misura è civilmente corretta ma non hanno funzionato i centri per l'impiego per poter ricollocare le persone che stanno percependo il reddito di cittadinanza. La gravità sociale dovuta alla pandemia ha portato però il governo Draghi, nei suoi primi atti, a rifinanziare il reddito di cittadinanza con un miliardo di euro, in attesa di rimettere mani agli ammortizzatori sociali e alle modalità con cui i centri per l'impiego devono sostenere le persone nella ricerca di occupazione o nella riqualificazione.

Ma a quanto ammonta il reddito di cittadinanza?

Esso si compone di due parti. Una che integra il reddito fino alla soglia di 6.000 euro moltiplicati per la scala di equivalenza (7.560 euro per la Pensione di cittadinanza. L'altra destinata solo a chi è in affitto, incrementa il beneficio di un ammontare annuo pari al canone di locazione fino ad un massimo di 3.360 euro (1.800 euro per la Pensione di cittadinanza). Per coloro che in vece stanno pagando un mutuo, l'integrazione è pari al massimo alla rata del mutuo, ma non può superare 1.800 euro all'anno.

Per una famiglia di 2 adulti e 3 minori, che abitano in affitto, e non hanno altre forme di reddito e sostegno, percepiranno complessivamente 15.360 euro all'anno.

Reddito di cittadinanza: requisiti e calcoli

Per poter accedere al reddito di cittadinanza si deve presentare la domanda direttamente all'Inps solo se in possesso di determinati requisiti. Bisogna essere maggiorenni, residenti in Italia, cittadino italiano o dell'UE o in possesso di permesso di soggiorno.

Non si deve avere un reddito familiare superiore a 6.000 euro moltiplicato per i coefficienti di equivalenza propri del reddito di cittadinanza. Il valore dell'ISEE non deve essere superiore a 9.360 euro e non si devono possedere patrimoni immobiliari superiori a 30.000 euro (escluso l'abitazione principale). Inoltre tra conti correnti ed investimenti non si deve superare un certo importo in funzione di presenza di minori e disabili (partendo con 10.000 euro ed aggiungendo 1.000 euro in più per ogni figlio oltre il secondo e 5.000 in presenza di disabilità, che diventano 7.500 euro per quelle gravi). Infine non si deve aver acquistato un auto nuova con cilindrata superiore a 1600cc nei 6 mesi precedenti la richiesta del reddito di cittadinanza (ad eccezione della auto acquistate con le agevolazioni fiscali per la disabilità), navi e imbarcazioni da diporto.

La scala di equivalenza è ad 1 per il primo componente del nucleo familiare ed è incrementata di 0,4 per ogni ulteriore componente di età maggiore di anni 18 e di 0,2 per ogni ulteriore componente minorenne, fino ad un massimo di 2,1, elevato a 2,2 in presenza di componenti in condizione di disabilità grave o non autosufficienza.

Assegno unico ai figli: a chi spetta dal 1 luglio 

Il decreto dell'8 giugno 2021 ha dato il via all'assegno unico ai figli ma con una soluzione ponte che partirà il 1 luglio fino al 31 dicembre 2021. A beneficiarne saranno i soggetti che non sono raggiunti da detrazioni fiscali  né dagli assegni per il nucleo familiare. Si tratta di disoccupati, incapienti, lavoratori autonomi. Chi non genera Irpef potrà quindi accedere all'assegno unico. Si tratta ad esempio dei percettori di NASpI con importo basso, oppure coloro che prendono il Reddito di Cittadinanza. Ma potranno fare domanda anche chi ha una partita IVA.

Il tetto reddituale è stato fissato con un ISEE di 50.000 euro al raggiungimento del quale l'assegno unico si ferma a 30 euro in caso di nuclei famigliari fino a 2 figli minori, e a 40 euro per nuclei con almeno tre figli minori. 

Reddito di cittadinanza: da luglio importo più alto con l'assegno unico

Ritorniamo allora a chi percepisce il reddito di cittadinanza. Si ricorda che l'erogazione del reddito di cittadinanza avviene attraverso la ricarica di una card di pagamento elettronica (Carta Reddito di cittadinanza) che, attualmente, viene emessa da Poste Italiane. Con la card si possono fare prelievi con una base di 100 euro. Si può fare un solo bonifico per pagare l'affitto o la rata del mutuo, per fare la spesa e per pagare le utenze.

Una famiglia formata da 2 adulti e 3 minori percepisce 12.000 euro all'anno, se non ha altre fonti di reddito. Se poi vive in affitto, il cui contratto è registrato, l'integrazione del reddito è pari al canone mensile di affitto fino ad un massimo di 280 euro al mese (3.360 euro all'anno). Cosa cambia dal 1 luglio? Sulla card sarà ricaricato anche l'assegno unico ai figli, facendo aumentare l'importo.

Assegno unico: a quanto ammonta l'aumento del reddito di cittadinanza

Il decreto legge n.79 del 2021 pubblicato in Gazzetta Ufficiale l'8 giugno 2021, Misure urgenti in materia di assegno temporaneo ai figli, conferma all'art.4 la compatibilità con il reddito di cittadinanza, ma specifica anche in che modo calcolare l'assegno unico. Al comma 3 dell'art.4 è riportato

Il beneficio complessivo è determinato sottraendo dall’importo teorico spettante la quota di Reddito di cittadinanza relativa ai figli minori che fanno parte del nucleo familiare calcolata sulla base della scala di equivalenza.

Prendendo la famiglia ipotetica di 2 adulti e 3 minori, l'importo annuo del reddito di cittadinanza è di 12.000 euro. La parte teorica spettante per i figli è di 3.600 euro (12.000 meno 8.400 euro che è il reddito di cittadinanza di due adulti). Per ogni figlio, in una famiglia con 3 minori, il reddito di cittadinanza è di 100 euro al mese. L'assegno unico assegna per i nuclei famigliari con almeno 3 minori ed un ISEE di 7.000 euro, un assegno di 217,8 euro a cui va sottratta la quota del reddito di cittadinanza di 100 euro. Così per questa famiglia teorica, l'assegno unico complessivo sarà di 353,4 euro che si sommerà ai 1.000 euro di reddito di cittadinanza e ai 280 euro per l'affitto. Per un totale di 1633,4 euro.