Reddito di Cittadinanza: nuovi requisiti per evitare tagli!

Il Reddito di Cittadinanza è a rischio per tutti coloro che non raggiungono certi requisiti. Perché ora si rischia dei tagli importanti, specie per coloro che si accingono a richiederlo a febbraio 2022. Ecco quali sono le ultime novità

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Il Reddito di Cittadinanza prevede dei nuovi tagli.

Queste riduzioni sono già previste per alcuni casi, la maggior parte di origine fraudolenta, come non denunciare un'attività lavorativa retribuita o il possesso di alcune rendite.

Ma adesso la situazione è differente. Il Governo Draghi ha disposto già delle riduzioni per situazioni nemmeno truffaldine, anzi molti si sono trovati senza più l'RDC da un giorno all'altro. E senza capire il perché.

Per saperne di più ti suggerisco l'ultimo video di Mondo Pensioni, disponibile su Youtube e sul suo canale.

Il problema è che in mezzo ci sono finiti anche persone che non se lo meritano proprio, tipo le persone diversamente abili. 

In questo articolo faremo il punto della situazione sui nuovi requisiti richiesti per il Reddito di Cittadinanza, e cosa succede se si incorre in questi tagli, tipo nel caso che vi sto per raccontare.

Reddito di Cittadinanza: tagli ai disabili! Ecco cosa è successo

E' accaduto qualche giorno fa, il 27 gennaio, quando alla FISH (Federazione italiana per il superamento dell'handicap) sono giunte delle segnalazioni da parte di alcune famiglie con soggetti affetti da patologie disabilitanti.

Che è successo? Che hanno avuto un taglio dall'INPS in merito al Reddito di Cittadinanza.

Spiego meglio. L'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale è l'organo che regola sia l'accettazione sia l'erogazione del Reddito di Cittadinanza. Sempre questo organo controlla le domande e i requisiti d'accesso, e anche l'eventuale modifica da compiere in caso di mancato raggiungimento.

Come appunto un taglio dell'assegno mensile, quello che ti spetta ogni 27 del mese sulla tua carta RDC.

Questo è successo a questi soggetti, in particolare a chi soffre di invalidità civile totale, cecità assoluta o ipoacusia (ovverosia sordità). Questo si aggiunge alla serie di scherzi che il Governo Draghi ha rischiato di rendere reali.

Reddito di Cittadinanza: tagli ai disabili anche con l'invalidità civile!

Le persone diversamente abili hanno rischiato grosso negli ultimi mesi, e non solo con la questione del Reddito di Cittadinanza.

E' accaduto qualche mese fa col caso dell'invalidità civile, cioè la misura assistenziale disposta con la legge n. 118 del 30 marzo 1971, prevista per tutti coloro che nascono con malattie congenite, anche al di fuori dell'ambito lavorativo.

Se fosse invece in pieno ambito lavorativo, scatterebbe la Legge 104/92, sulla quale ti consiglio di fare un approfondimento in questo ultimo articolo sulle agevolazioni previste dal Governo Draghi.

Per chi ha disposto l'assegno di invalidità civile, a causa di una sentenza della Corte di Cassazione, la Sentenza 15 settembre 2021, n. 24952, stava per far scoppiare il disastro su tutti gli invalidi civili.

Visto che in questa sentenza viene segnalata l'inoccupazione come vero requisito per il mantenimento dell'assegno, e non la tradizionale "inoperabilità".

Per la cronaca, l'inoperabilità è quando non puoi lavorare affatto. Mentre l'inoccupazione è quando non hai alcuna attività lavorativa in attivo.

Cosa ha comportato? Al fatto che, se non fosse stato disposto l'emendamento da parte del Ministro del Lavoro Andrea Orlando, sarebbe scattato da febbraio 2022 il ritiro di tutti gli assegni da parte di soggetti diversamente abili con un'attività lavorativa.

E parlo di lavoretti anche part-time, di poche ore alla settimana. Sufficienti per l'INPS a farti sospendere l'assegno, se fosse rimasta la situazione così.

E questo è solo in merito all'invalidità civile, mentre per il Reddito di Cittadinanza purtroppo il disastro è avvenuto.

Reddito di Cittadinanza: requisiti nuovi per i disabili!

La decurtazione dell'assegno del Reddito di Cittadinanza è scattato a seguito della riforma sull'invalidità civile stessa per l'aumento dell'assegno mensile.

Da una parte c'è stato qualcosa di positivo, visto che con l'aumento disposto sempre da una sentenza, stavolta della Corte Costituzionale, la n. 152 del 2020, ha portato ad avere un assegno di ben 368 euro al mese, contro i 291 euro di prima.

Il problema è che per l'attuazione della sentenza l'INPS ha dovuto controllare gli aumenti rispetto all'ISEE (Indicatore della situazione economica equivalente). Così facendo la situazione s'è ritorta contro, perché con l'aumento sull'ISEE s'è bloccato il benefit.

E questo è rimbalzato a sua volta sul Reddito di Cittadinanza, perché, come segnala Vincenzo Falabella, presidente della FISH, l'incidenza dell'aumento dell'assegno sull'ISEE familiare ha portato a diverse famiglie il vedersi decurtare o addirittura azzerare il contributo a seguito all’aumento delle pensioni di invalidità.

Proprio perché veniva conteggiato l'aumento, e anche l'assegno stesso, pari di redditi provenienti da lavoro o trattamenti vari.

La cosa "divertente" è che non è la prima volta che succede. Anche in merito alle rendite INAIL, quelle risarcitorie da incidenti sul lavoro, ha subìto la comparazione ai redditi non esenti dall'IRPEF, e quindi il conteggio in sede ISEE. Fortunatamente la situazione è rientrata a favore dei beneficiari.

Ma in questo caso si rischia con questo aumento di dover annettere un nuovo requisito per evitare il taglio: non avere rendite assistenziali per malattie disabilitanti. Praticamente una follia!

Reddito di Cittadinanza: ecco i requisiti per non avere tagli!

A parte questo requisito "grottesco" che si sta stagliando per tutte le famiglie richiedenti il Reddito di Cittadinanza, ci sono dei requisiti che impediscono al beneficiario di finire sotto la tagliola della riduzione.

In primis c'è il fatto di non dover mai superare la quota ISEE massimale, cioè 9.360 euro come reddito annuo. Non lordo, sennò sarebbe una semplice R.A.L. (Retribuzione Annua Lorda).

Questa cifra esce fuori alla fine del calcolo ISEE a cui sottoponi i tuoi redditi al netto di trattamenti assistenziali e detrazioni fiscali varie, come avere soggetti diversamente abili, figli minorenni o coniugi a carico.

Oppure avere un affitto, un mutuo o altri contributi sociali all'interno delle tue spese. Sono tutti elementi che riducono l'ISEE, specie a seguito delle ultime novità in merito alla versione del 2022.

Se vuoi saperne di più su questo calcolo, ti consiglio di andare a dare un'occhiata alla pagina online del simulatore ISEE disposto dall'INPS per tutti coloro che vogliono richiedere l'RDC o la Pensione di Cittadinanza.

Anche se da solo non basta per scongiurare il taglio, visto che il suo reddito è diventato insufficiente per l'erogazione dell'RDC.

Reddito di Cittadinanza: se lavori ti viene tagliato. O no?

Il taglio del Reddito di Cittadinanza è previsto non solo se si supera il reddito, ma se si ottiene anche un lavoro.

O meglio, se si ha un tipo di lavoro. Come saprai, il Reddito di Cittadinanza è disposto solo per due condizioni:

  • perdita di lavoro,
  • reddito annuo insufficiente (inferiore ai 9.360 euro di ISEE).

Per entrambi i casi è richiesta comunque l'iscrizione a due patti:

  • Patto per il Lavoro,
  • Patto per l'Inclusione Sociale.

Nel primo caso il tuo profilo viene preso a carico dai navigator, le figure adibite alla ricerca del tuo lavoro, in concomitanza con altri enti e agenzie per il lavoro.

Nel secondo caso il tuo profilo viene preso a carico dai navigator ma non per fini lavorativi, ma per supporto alle attività comunali. In questo caso non avrai mai un impiego lavorativo normale, ma solo la partecipazione obbligatoria ai cosiddetti PUC (Progetti Utili alla Collettività).

In questo caso dovrai renderti disponibile ad una serie di lavori disposti dall'amministrazione comunale ove tu sei residente. Non percepirai alcuna retribuzione, ma in compenso non subirai tagli o sospensioni dell'RDC, perché ti vale come requisito di mantenimento.

Altrimenti rischi la perdita, ma solo nel caso in cui rifiuti due offerte lavorative. Mentre solo con la prima offerta rifiutata avrai una decurtazione del Reddito di Cittadinanza.

Va detto che per "rifiuto" non sempre è dovuto a pigrizia o negligenza, ma a condizioni capestro. Non sono pochi i casi di offerte lavorative incivili, sottopagate e con orari impossibili. L'abbiamo visto con la crisi occupazionale di questa estate.

In quel caso però s'è preferito irrigidire il requisito lavorativo dell'RDC, piuttosto che migliorare la situazione lavorativa nazionale.

Reddito di Cittadinanza: altri requisiti per evitare i tagli!

Teoricamente per evitare altri tagli nell'assegno del Reddito di Cittadinanza si deve evitare di acquistare veicoli di nuova immatricolazione, perché non si ha più l'accesso all'RDC nel caso di:

  • autoveicoli immatricolati sei mesi prima della domanda;
  • autoveicoli aventi più di 1.600 cc;
  • motoveicoli aventi più di 250 cc; 
  • motoveicoli immatricolati 2 anni prima della richiesta. 

Per non parlare di imbarcazioni da diporto o navali. Se clicchi nella simulazione INPS quella opzione, subito scatta l'annullamento del Reddito di Cittadinanza!

Inoltre, è severamente vietato non partecipare alle attività di formazione disposte dalle agenzie del lavoro o dagli enti comunali. Dovrai dunque essere aggiornato e partecipe delle iniziative correlate al Reddito di Cittadinanza, se vuoi evitare il taglio.

A questo si aggiunge anche l'evitare assolutamente di fare qualsivoglia attività lavorativa senza contratto o senza pagare i contributi IRPEF e le tasse, cioè totalmente al nero.

In quel caso scatta non solo la sospensione, ma anche una serie di sanzioni, nonché la messa in stato d'accusa per dichiarazione mendace.

E in quel caso non ci sono tagli nelle sanzioni, visto che si parla anche di reclusione vera e propria.