Reddito di emergenza fine pandemia: c’è speranza per il REM!

Reddito di Emergenza: la pandemia sembra ormai finita, lo Stato di Emergenza per Covid-19 è giunto al termine. Ma c’è ancora speranza per il REM! Ecco perché.

Reddito di Emergenza: la pandemia sembra ormai finita e lo Stato di Emergenza per Covid-19 è ormai giunto al termine. Ma c’è ancora speranza per il REM.

La data del 31 marzo 2022 ha segnato una definita svolta: il Governo ha deciso di stilare un calendario che condurrà alla graduale riduzione delle misure anti-covid.

Dallo scorso 1° aprile, in effetti, nuove regole meno stringenti sono state introdotte, in modo da eliminare gradualmente le restrizioni. Insomma, gradualmente torneremo a vivere le nostre vite come facevamo prima del 2020.

Questo però non significa che i danni economici causati dal Covid-19 possano essere dimenticati. Ed è per tale ragione che in tantissimi aspettano ancora la proroga del Reddito di Emergenza.

In fondo, è impossibile negarlo: la crisi sanitaria è andata di pari passo con una crisi di natura economica.

Molte attività sono state messe in ginocchio e, di conseguenza, sono state costrette a chiudere i battenti. Altre, ancora oggi, pagano il prezzo delle chiusure che, fino a pochi mesi fa, hanno pesato sulle casse aziendali.

Ricordiamo infatti che, fino allo scorso gennaio 2022, alcune attività sono state costrette a limitazioni e restrizioni.

Nuove rate del REM potrebbero dunque rappresentare la salvezza per molti cittadini italiani, che attualmente lottano ancora con le conseguenze economiche della pandemia.

Ma possiamo aspettarci ancora alcune mensilità del Reddito di Emergenza? Facciamo il punto della situazione.

Reddito di Emergenza: ci sono ancora i presupposti?

In effetti, bisogna ammetterlo, all’epoca della sua prima introduzione, col celebre Decreto Rilancio 2020, il Reddito di Emergenza aveva moltissime ragioni per esistere.

Chiusure forzate e lockdown erano, all’epoca, erano in grado di paralizzare interi settori, e dunque una misura che fornisse un sostegno economico in via del tutto emergenziale era quasi dovuta.

Dato l’enorme successo della misura, oltre che la sua capacità di sostenere effettivamente le attività maggiormente in condizione di bisogno, il REM è andato incontro a diverse mensilità di proroga.

Proroga che però sembra essere stata definitivamente stoppata con la Legge di Bilancio 2022.

Erano tantissimi coloro che si aspettavano una proroga del REM con la Manovra per l’anno corrente. Anche l’esecutivo, tra l’altro, sembrava favorevole a concedere altre rate del Reddito di Emergenza.

Eppure, la Legge di Bilancio 2022 ha deluso le aspettative.

Reddito di Emergenza: mancata proroga REM col DL Sostegni!

Una situazione analoga si è poi venuta a creare con il nuovo decreto Sostegni 2022: anche in questo caso, ci si aspettava una proroga del Reddito di Emergenza che non è mai arrivata.

Al posto del REM, col DL Sostegni Ter il Governo ha piuttosto deciso di optare per delle misure di sostegno molto specifiche, riservate alle attività chiuse durante il periodo dicembre-gennaio scorso.

Si tratta cioè di un set di aiuti a fondo perduto che può essere fruito dalle imprese dei settori turismo, alberghiero, ristorativo e ricreativo.

Tutti quei settori, cioè, che sono stati interessati da chiusure forzate fino allo scorso gennaio 2022.

Dunque, fatta eccezione per i settori economici appena citati, tutte le altre attività stanno ancora aspettando il proprio Reddito di Emergenza.

Reddito di Emergenza: manca la dotazione economica per il REM

Una delle ragioni principali che ha causato la mancata concessione di nuove rate del REM è la mancanza di una vera e propria dotazione economica atta a finanziare il Reddito di Emergenza stesso.

Infatti, anche se il Governo non si è mai detto sfavorevole alla misura, si tratta pur sempre di un sostegno economico davvero molto dispendioso.

E non è di certo il momento di pesare sulle casse statali, soprattutto adesso che, a causa della guerra in Ucraina, è stato proclamato un nuovo Stato di emergenza.

Questo “Stato di emergenza umanitaria” voluto dal Governo Draghi prevede, tra le altre cose, un aumento pari a ben 10 milioni di euro, da destinare al Fondo per le emergenze. Il Fondo in questione servirà per finanziare gli aiuti alla popolazione ucraina.

Con un nuovo Stato di Emergenza che durerà fino al prossimo 31 dicembre 2022 e che nulla ha a che fare col Covid, pare ormai chiaro che la proroga del REM sia sospesa.

Anche se inizialmente si parlava della possibilità di sfruttare i fondi del Piano Nazionale Ripresa e Resilienza per concedere nuovamente il Reddito di Emergenza, adesso la questione sembra del tutto accantonata.

In altre parole, l’esecutivo non ha più citato il REM né il PNRR per finanziare nuove rate della misura emergenziale, anche perché al momento è totalmente assorbito da questioni internazionali abbastanza gravi.

Reddito di Emergenza europeo: una nuova ipotesi

Tuttavia, non tutto sembra perduto, dato che di recente si è fatta strada una nuova ipotesi. Sembrerebbe infatti che, a breve, potremo contare su una misura del tutto nuova, molto simile per certi versi al Reddito di Emergenza, ma ben più ampia.

Si tratterà infatti di una misura che sarà attivata a livello europeo: non sarà dunque riservata alla nostra penisola, ma potremmo considerarla come un REM su scala europea.

La caratteristica più interessante di questa sorta di Reddito di Emergenza dell’UE sarà che, a differenza del REM italiano, non verrà conferito solamente a coloro che hanno risentito economicamente della pandemia.

Inoltre, non sarà una misura a tempo: il nuovo sussidio è stato infatti concepito come una misura economica fatta per durare a vita.

Reddito di Emergenza europeo? Si chiamerà Reddito di Base

La nuova agevolazione su base europea, dunque, avrà sì delle similitudini col Reddito di Emergenza, ma andrà oltre. Se infatti il REM è stato strettamente correlato al Covid-19 ed alla pandemia, il nuovo sussidio ne sarà totalmente slegato.

Trattandosi di una misura totalmente differente, anche il nome della misura sarà diverso: il sostegno è conosciuto col nome di Reddito di Base universale (o anche Reddito di Base europeo).

Il nuovo sussidio è già stato lanciato, in via del tutto sperimentale, in Catalogna.

Si tratterà di un assegno su base mensile, concesso a tutti. Non conteranno né l’età né l’eventuale situazione reddituale del cittadino.

Basterà essere residente in UE per poterlo ottenere, e sarà una misura a vita. Ovviamente, rifacendoci all’esperimento attualmente attivo in Catalogna, la misura concederà importi più ridotti ai minori e assegni mensili maggiori agli adulti.

Ma, in definitiva, questa sorta di Reddito di Emergenza potenziato consentirà a tutti i cittadini europei delle condizioni di vita più dignitose, potendo contare su un assegno mensile di base.

Attivazione del nuovo sostegno: c’è ancora da aspettare! E il REM?

Purtroppo, però, la nostra attesa di un sussidio che possa dare un sostegno economico in un periodo così difficile è destinata a protrarsi ancora, sia per quanto riguarda il Reddito di Emergenza, che per quanto concerne questa nuova misura.

Del REM, in effetti, non abbiamo ancora notizie ufficiali: probabilmente la sua proroga è davvero giunta al capolinea con le ultime rate già concesse.

In merito al Reddito di Base europeo, invece, dovremo attendere il tavolo di discussione del Parlamento UE, che molto probabilmente si terrà entro il prossimo mese di giugno.

Gli interessati, comunque, possono attualmente firmare la petizione per l’introduzione della misura. Il seguente video, a cura di Basic Income Europe, spiega dettagliatamente come si può firmare correttamente tale petizione. Al raggiungimento di un milione di firme, la petizione verrà ufficialmente presentata al Parlamento europeo.

Alessia Seminara
Alessia Seminara
Copywriter, classe 1991. Versatile, multipotenziale, laureata in Scienze e Tecniche Psicologiche presso l'Università degli Studi di Catania, con una seconda laurea in Logopedia, ho una passione per la scrittura e il web copywriting. Entrambe mi hanno portato a concludere la canonica formazione accademica e ad intraprendere un ulteriore percorso di formazione in Seo e Copy Persuasivo. Grazie a vari corsi di formazione ho approfondito le mie conoscenze in ambito Digital Martketing. Negli anni ho stretto diverse collaborazioni come copywriter freelance per seguire variegati progetti.
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