Reddito di emergenza 2022: cambiano tempi e modi? Novità

Ultimissime notizie sul Reddito di emergenza. Quanti mesi dura il Reddito di Emergenza nel 2022? Quante mensilità del REM si potranno richiedere?

Reddito di emergenza come cambia nel 2022? Il sussidio di Stato temporaneo sarà presente nel nuovo decreto Sostegni 2022? Le domande sul REM sono diverse seppur agganciate dallo stesso filo. Molti lettori hanno richiesto maggiori informazioni sulla possibile presenza nelle prossime settimane del Reddito di emergenza. 

Il problema sono le aziende ridotte all’osso, i rincari delle forniture di luce e gas, i prezzi degli alimenti e generi di prima necessità come, farina e latte letteralmente schizzati alle stelle. Non si tratta di fare i conti con le possibili stime degli aumenti, ma bensì di dati già registrati da milioni di famiglie.  Peraltro, le previsioni future non sono molto rassicuranti, entro il 31 gennaio 2022 la stima degli aumenti si dovrebbe attestare su un +38%. Non parliamo di pochi spiccioli. 

Nel frattempo, si teme che il Governo Draghi trascuri il grido di allarme lanciato dalle imprese. Si attende l’emanazione del nuovo decreto Sostegni 2022 che dovrebbe contenere la prima tranche di aiuti economici. I primi contributi arriveranno nelle tasche delle attività lavorative impegnate nel settore del turismo e non solo. 

Per il momento, non rientra nel raggio d’azione dell’Esecutivo uno scostamento di bilancio. Questo porterà a stanziare risorse pari a circa un miliardo, considerando la presenza di altre risorse già previste nella Legge di Bilancio 2022.

L’assenza della proroga del Reddito di emergenza nella Manovra 2022, non è un elemento molto significativo. Per sua natura questa tipologia di ammortizzatore sociale è stata innescata per contrastare la presenza di periodi di forti criticità. Misure urgenti emanate con decreto ad hoc per sostenere problemi indifferibili, quindi nulla che si accosti alla prassi normale. 

Ecco, perché, l’assenza della proroga del REM nella Legge di Bilancio 2022 non preoccupa più del dovuto. D’altra parte, lo stato di emergenza su suolo italiano è stato differito sino al 31 marzo 2022. Un provvedimento non isolato e finalizzato a sé stesso, ma che spiana la strada ad altri interventi di natura straordinaria. 

Reddito di emergenza 2022: cambiano tempi e modi? Novità

 A dire il vero, il premier Draghi nell’ultima conferenza stampa ha frenato per adesso, i nuovi aiuti per il sostegno del reddito. In altre parole, ha lasciato nel limbo la Cig causale Covid-19 e il Reddito di emergenza. In sostanza, i nuovi ammortizzatori sociali dovrebbero includere una vasta platea di beneficiari.

 In ogni caso, è possibile che per quest’ultime misure venga attivata una cassa di “prosecuzione”, ovvero un intervento di proroga attivato nei prossimi mesi, a cavallo dell’emanazione del decreto Sostegni quater.  Tuttavia, mancano i parametri chiari che mostrano i tempi e le modalità d’azione del Governo. 

D’altra parte, la maggioranza politica richiede uno scostamento di bilancio per finanziare diverse misure a favore delle famiglie e imprese. Un’azione in questo senso andrebbe a rimpinguare di almeno 700 milioni di euro il Fondo del sussidio di Stato temporaneo. Un intervento che libererebbe altre rate del Reddito di emergenza. 

Si consiglia la visione del video YouTube di Speedy News Italia sulle novità dei Sostegni previsto per il 2022. Stanziati nuovi aiuti economici a favore di diverse categorie di lavoratori.

Reddito di Emergenza 2022: troppi rattoppi non giovano al Paese

Una conferenza stampa che ha lasciato l’amaro in bocca, in cui il Governo Draghi ha tradito le aspettative. Non solo perché il discorso del premier Draghi ha sottolineato la presenza di aiuti nella Legge di Bilancio 2022, per cui escluderebbe ulteriori interventi che porterebbero a uno scostamento di bilancio. 

La freddezza con cui ha illustrato il nuovo decreto Sostegni 2022 la portata degli interventi poveri e inadeguata lasciano trapelare il clima d’incertezza che vige nel Governo italiano. 

Non solo per l’assenza di un intervento diretto a contrastare il massiccio aumento delle forniture di luce e gas, ma anche degli altri aiuti economici di cui non si fa cenno o, meglio si declina a tempi migliori. 

Un modo di fare che non piace agli italiani, che trascura le imprese, ignorando la forte agitazione nel perseguire il cammino delle restrizioni che portano solo a registrare perdite su perdite. Mancano le risorse finanziarie e questa non è una novità. 

Il Governo Draghi ha rimandato diverse misure per non affrontare il nodo cruciale delle risorse o, meglio per non procedere con uno scostamento di bilancio con l’erogazione immediata di liquidità per le famiglie e imprese in sofferenza economica. Si è stato rafforzato il motore degli ammortizzatori, ma potrebbero non bastare. 

Di certo, questo non è il momento di tentennare, di prendere tempo per approvare risorse da distribuire ai cittadini. Specie considerando i dati reali prodotti dalla pioggia dei rincari delle bollette a raffica, gli aumenti generalizzati sui beni di prima necessità, le misure restrittive che hanno impattato fortemente sugli incassi del settore turismo e spettacolo.

La verità è che le risorse presenti nella Legge di Bilancio 2022 sono bastano a coprire i danni frutto della cancellazione a raffica degli eventi di Capodanno e non solo.

Nell’ordine delle priorità spunta il Reddito di emergenza?

L’ordine delle priorità sulla risoluzione delle questioni immediate e imprescindibili corre veloce con la medesima rapidità delle varianti del virus da Covid-19. Viviamo in uno dei periodi più delicato della storia italiana, al di là dell’emergenza sanitaria dovuta alla pandemia da Covid-19, a stringere il cappio al collo è l’incertezza, un dominio sovrano che affossa contemporaneamente famiglie e imprese.

 È il momento, che il Governo Draghi includa nella sfera anche altre priorità, staccandosi dalla corsa senza fine di restrizioni a raffica. Una scelta che genera solo preoccupazioni sul futuro per famiglie e imprese. In questo momento, il Paese ha bisogno di scelte, certe, sicure e mirate. Non va lasciato in balia di un domani.  

Tuona ancora il tonfo delle dichiarazioni sull’aumento delle bollette di luce e gas. Nello specifico, riportiamo integralmente l’espressione utilizzata dal Premier Draghi in conferenza stampa, così come sottolineato da Today.it, quale: 

“’Vedremo poi, è previsto vengano presi altri provvedimenti per affrontare l’emergenza bollette nel trimestre successivo e nei mesi a seguire”.

Non una dichiarazione infelice lanciata al caso, ma l’affermazione del premier Draghi su una questione che interessa tutti i cittadini che spinge in rialzo tutti i consumi, impoverendo il tessuto sociale. Una scelta diversa rispetto a quella preannunciata nella conferenza di fine anno, in cui il premier sottolineò l’urgenza di un intervento tempestivo con uno stanziamento di 3,8 miliardi di risorse per contrastare gli incrementi delle bollette ed evitare ulteriori aumenti a macchia d’olio. 

In questo momento, così delicato per le famiglie non si comprende questo cambio di rotta, specie considerando i maggiori consumi rapportati al periodo. Rimandare un intervento a primavera, sembra l’ennesima toppa su una coperta tarlata. 

Decreto sostegni 2022: chi resta escluso dai nuovi contributi?

Iniziamo nel chiarire che nel nuovo decreto Sostegni 2022 i primi ristori dovrebbero risollevare le perdite economiche prodotte dalle chiusure innescate dall’Esecutivo nel periodo natalizio. Ne consegue, che la prima tranche di aiuti economici andrebbe ai tour operator, agenzie di viaggio, alberghi, ristoranti e così via. Ignara la presenza di aiuti al settore eventi e congressi.

 Oltre tutto va detto che, le risorse disponibili messe in campo dal Governo Draghi non superano i due miliari. Non va dimenticato che la metà di questi fondi sono già presenti nella Legge di Bilancio 2022. A questo punto i conti sono abbastanza semplici, non tutte le imprese avranno l’aiuto economico sperato. Ecco, perché non è prevista la misura del Reddito di emergenza nel nuovo decreto Sostegni, ma si tratterebbe di rendere operativi gli aiuti economici per le partite IVA che hanno supportato perdite nell’ultimo periodo. 

Ciò significa, che tutti i cittadini che si aspettavano nuove risorse nel Fondo del Reddito di emergenza grazie ai Ristori 2022, resteranno delusi. Le previsioni collocano l’entrata in vigore del sussidio temporaneo nel bimestre successivo, presumibilmente con il decreto Sostegni quater.  

Intanto, la maggioranza politica è orientata verso un ulteriore scostamento di bilancio per garantire diversi aiuti economici alle famiglie e imprese. Tutto sembra orientato verso l’emanazione di un provvedimento ad hoc per il Reddito di emergenza e altre misure. C’è da augurarsi che il prossimo approccio dell’Esecutivo sia indirizzato a contrastare la fragilità economica delle famiglie mettendo in campo degli aiuti meno divergenti. 

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