Reddito di Emergenza 2021 e RdC: ecco i pagamenti! Per chi?

Reddito di Emergenza e Reddito di Cittadinanza sono in arrivo proprio in questi giorni, finalmente. Se infatti per il RdC si tratta della solita data, per il REm la situazione è ben più complessa. È vero che è arrivata la conferma per le nuove mensilità nel Sostegni Bis, ma facciamo un po’ di ordine su ciò che è rimasto indietro.

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Il Governo Draghi è stato impegnato nell’approvazione del Decreto Sostegni Bis per tutto il mese di maggio praticamente, con la data della sua approvazione che è slittata in avanti almeno un paio di volte. Dopo l’approvazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, avvenuta ad aprile, ecco che sono arrivate le bozze del Sostegni Bis e poi, finalmente, la sua approvazione.

Questo ha significato una marea di tematiche da trattare e su cui confrontarsi (e scontrarsi, in alcuni casi), con gli occhi degli italiani puntati soprattutto sulle misure di aiuto alle famiglie ed ai lavoratori più penalizzati dai vari periodi di restrizioni.

A conti fatti, il Reddito di Emergenza è stato prolungato per altre quattro mensilità, ben due in più di quanto inizialmente previsto. Vi sono però, purtroppo, da fare aggiornamenti sul fronte pagamenti per quanto riguarda il REm del decreto precedente (il primo Decreto Sostegni), ovvero quello relativo ai mesi di marzo, aprile e maggio. Proviamo a fare un po’ di chiarezza, laddove possibile.

Se fossi interessato ad approfondire queste tematiche, ti suggeriamo il canale “Redazione The Wam”, che con un video al giorno aggiorna i propri iscritti sui bonus e le misure di sostegno in arrivo. In questo video viene spiegata proprio la tempistica di pagamento di RdC e REm:

Reddito di Cittadinanza: arrivano i pagamenti (o sono già arrivati)

Sul fronte Reddito di Cittadinanza non ci sono particolari novità: i pagamenti sono partiti dal pomeriggio del 27 maggio e arriveranno in ogni caso entro il 31, ovvero lunedì.

Il Decreto attuativo del Reddito di Cittadinanza, infatti, prevede che i pagamenti arrivino proprio tra il 27 e l’ultimo giorno del mese, che in questo caso cade di lunedì. Escluso quindi il weekend, per ovvi motivi, il pagamento è in arrivo proprio entro lunedì… a meno che non sia già arrivato, naturalmente.

Pensione di Cittadinanza e Reddito di Cittadinanza regolari, insomma. Piccola specifica per chi invece avesse visto scadere il sostegno nel mese di aprile: dovrà aspettare un mese prima di poter ricevere di nuovo quanto gli spetta.

Il Reddito di Cittadinanza è infatti previsto per 18 mensilità, dopo le quali decade e bisogna rifare l’iter di richiesta, naturalmente se vi sono ancora i requisiti. Un altro caso in cui non si riceve il RdC è se non è stato ancora rinnovato l’Isee (abbiamo parlato di questo strumento qui) o se esso è decaduto per vari motivi, come se per esempio è cambiata la situazione lavorativa del beneficiario.

Reddito di Emergenza 2021: novità all’orizzonte

Partiamo dalle notizie positive, già preannunciate all’inizio: il Reddito di Emergenza è stato prorogato per ben quattro mensilità.

Da bozze ed indiscrezioni, le mensilità dovevano essere “solo” due, quindi una bellissima notizia per molte famiglie italiane. È chiaro che l’intento del Governo è quello di continuare a sostenere le famiglie bisognose, che hanno magari subito un forte colpo fin dall’inizio della pandemia, ormai più di un anno fa.

Al momento non ci sono però le date, nel senso che ancora non è possibile sapere da quando si potrà presentare domanda. Quest’ultimo aspetto è invece già una certezza, bisognerà presentare domanda in qualsiasi caso, anche per chi ha già ricevuto questa forma di sussidio. Ovviamente forniremo tutti gli aggiornamenti necessari per quanto riguarda modalità e tempistiche non appena le informazioni saranno note.

Un ultimo aspetto sul nuovo REm riguarda le mensilità: se infatti esse saranno quattro (giugno, luglio, agosto, settembre), è anche noto che il mese di riferimento per quanto riguarda la verifica dei requisiti sarà aprile 2021, a differenza del REm del primo Decreto Sostegni che teneva come riferimento febbraio 2021.

Reddito di Emergenza 2021: in arrivo i pagamenti?

Torniamo a parlare del Reddito di Emergenza relativo al primo Decreto Sostegni. Come detto, esso è composto da tre mensilità: marzo, aprile, maggio. Il mese di riferimento per quanto riguarda i requisiti è invece febbraio 2021.

Anche in questo caso i tempi sono simili a quelli del Reddito di Cittadinanza, perché c’è in arrivo la seconda quota in questi giorni (cioè tra giovedì 27 e lunedì 31 maggio). La prima quota è arrivata praticamente a tutti i beneficiari il 20 maggio, piuttosto puntuale a dire il vero.

La terza quota dovrebbe quindi arrivare nel mese di luglio. Se da un lato quindi l’INPS è stata lenta a partire, dall’altro ha mostrato una buona tempistica tra una mensilità e l’altra, naturalmente incrociando le dita per quanti ancora stanno aspettando.

Secondo le indiscrezioni, il REm previsto del Decreto Sostegni Bis per giugno, luglio, agosto e settembre arriverà non prima di metà luglio. Ad ora mancano ancora le date per la presentazione della domanda, dunque non ci resta che aspettare, senza rischiare di dare false aspettative.

Reddito di Emergenza 2021: i requisiti non cambiano

Piccolo refresh per quanto riguarda i requisiti, in quanto sono rimasti gli stessi:

  • un valore del reddito familiare nel mese di febbraio 2021 (nel caso del REm del Decreto Sostegni), determinato secondo il principio di cassa, inferiore ad una soglia pari all’ammontare di cui all’articolo 82, comma 5, del decreto-legge n. 34 del 2020; per i nuclei familiari che risiedono in abitazione in locazione, fermo restando l’ammontare del beneficio, la soglia è incrementata di un dodicesimo del valore annuo del canone di locazione come dichiarato ai fini ISEE ai sensi dell’articolo 4, comma 4, lettera a), del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri n. 159 del 2013;
  • residenza in Italia al momento della domanda del richiedente il Rem;
  • un valore del patrimonio mobiliare familiare con riferimento all’anno 2020 (verificato al 31.12.2020) inferiore a una soglia di euro 10.000, accresciuta di euro 5.000 per ogni componente successivo al primo e fino ad un massimo di euro 20.000; il massimale è incrementato di 5.000 euro in caso di presenza nel nucleo familiare di un componente in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza come definite ai fini dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE), di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 5 dicembre 2013, n. 159;
  • un valore dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE), attestato dalla DSU valida al momento di presentazione della domanda, inferiore ad euro 15.000.

Come già anticipato il mese di riferimento per le nuove mensilità previste dal Sostegni Bis sarà invece aprile 2021 (e non più febbraio).

Reddito di Emergenza: novità sul caos INPS

Come i lettori del nostro portale già sanno (ne abbiamo parlato qui), l’INPS ha fatto degli errori nell’accettazione delle domande dei potenziali beneficiari della Naspi-REm, disattendendo le indicazioni che INPS stessa aveva dato all’interno di una circolare.

Infatti, non è stato mantenuto il requisito di considerare la sola situazione del richiedente e non dell’intero nucleo familiare, così facendo sono state rifiutate moltissime domande che invece sarebbero state in linea con i requisiti.

La novità è che semplicemente è confermata la data del 15 giugno come scadenza entro la quale l’INPS ha promesso di riprendere in carico le domande ed accettare quindi quelle giuste. Le disposizioni di pagamento arriveranno circa 4/5 giorni dopo.

Reddito di Emergenza 2021: e la Naspi-Rem?

Proprio i percettori di Naspi-REm, dopo il danno subito a causa dell’errore dell’INPS, hanno visto materializzarsi anche la beffa: nel Decreto Sostegni Bis non ci sono proroghe per la Naspi-REm ed i percettori di Dis-Coll tra marzo 2020 e febbraio 2021.

Danno e beffa, appunto, anche se alcune novità su questo fronte potrebbero ancora arrivare. In caso, terremo i lettori informati sugli sviluppi e sulle novità, anche per quanto riguarda le date che dovrebbero arrivare a breve sulle nuove misure previste nell’ultimo Decreto.