Reddito di emergenza: quello che devi sapere per richiederlo

Con il Decreto Sostegni del 22 marzo 2021 la proroga del Reddito di Emergenza è stata ufficializzata. Ecco dunque quali sono le modalità per effettuare la richiesta, a chi spetta il REM, a quanto ammonta la cifra che verrà corrisposta e quando l'agevolazione economica verrà erogata.

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Dopo l’approvazione del decreto-legge n. 41 del 22 marzo 2021, l’attuale presidente del consiglio Mario Draghi ha di fatto confermato che, col decreto che viene definito Decreto Sostegni, verranno concessi agli italiani altri tre mesi di REM, ossia il Reddito di Emergenza, destinato a sostenere tutte quelle famiglie che risultano più duramente colpite dalla crisi economica dovuta alla pandemia attualmente in atto.

Sono 1,5 i miliardi di euro che verranno indirizzati al Reddito di Emergenza; la proroga del REM, tanto sperata e richiesta a gran voce, è quindi stata ufficialmente confermata.

Attenzione però: soltanto chi possiede determinati requisiti potrà presentare la domanda e ottenere il beneficio economico del Reddito di Emergenza relativo ai mesi di Marzo, Aprile e Maggio 2021.

Ecco tutte le informazioni utili per presentare la domanda e richiedere il Reddito di Emergenza, oltre che i requisiti da rispettare per l’ottenimento.

Cos’è il Reddito di Emergenza (REM)

Con Reddito di Emergenza (conosciuto anche, più semplicemente, come REM) intendiamo una delle molteplici agevolazioni di tipo economico pensate dal Governo italiano nel tentativo di fronteggiare la pandemia da Covid-19, sostenendo economicamente le famiglie in difficoltà.

Il Reddito di Emergenza venne istituito nel 2020 col decreto-legge n.34, meglio conosciuto come Decreto Rilancio, dall’allora Presidente del Consiglio Giuseppe Conte; dall’epoca della sua istituzione, il REM è stato più volte prorogato, permettendo ai cittadini italiani di richiederne nuove mensilità.

Anche l’attuale Governo Draghi ha concesso, con il decreto-legge n. 41, una proroga del Reddito di Emergenza, apportando però alcune modifiche alla normativa che ne regola l’assegnazione.

Il nuovo decreto-legge ha di fatto ampliato il numero di beneficiari del REM, inserendo anche delle nuove categorie di cittadini tra coloro che potranno usufruire dell’agevolazione economica; di fatto, però, anche questa volta il REM non sarà concesso a tutti gli italiani.

REM e d.l. n.41, cosa cambia

Secondo quanto riportato anche dal sito ufficiale INPS, il decreto-legge n.41 del 22 marzo 2021 ha innovato la normativa che regola l’erogazione del REM, che adesso può essere richiesto da nuclei familiari in condizione di particolari difficoltà economiche, ma anche da soggetti che hanno terminato di percepire disoccupazione NASpI o DIS-COLL tra il primo luglio 2020 ed il 28 febbraio 2021 (a patto che, in questo caso, l’ISEE familiare non superi i 30.000 euro annui).

Per quanto riguarda invece le incompatibilità con altri aiuti economici o altre indennità INPS, ricordiamo che l’accesso al REM non è concesso a coloro che risultino già percettori di indennità Covid-19.

Nello specifico sono esclusi coloro che hanno ricevuto indennità Covid in quanto lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali INPS, liberi professionisti titolari di partita IVA iscritti alla Gestione Separata, lavoratori stagionali del turismo e dello spettacolo, lavoratori agricoli, dipendenti stagionali, lavoratori intermittenti, incaricati alle vendite a domicilio, lavoratori domestici, marittimi e dello sport.

Sono inoltre esclusi dalla percezione del Reddito di Emergenza:

  • percettori di Reddito di cittadinanza o Pensione di cittadinanza
  • percettori di prestazioni pensionistiche (dirette e indirette)
  • titolari di redditi da lavoro dipendente la cui retribuzione complessiva superi la soglia massima di reddito familiare

Possono invece richiedere il Reddito di Emergenza coloro che usufruiscono dell’assegno di invalidità.

Come presentare la domanda e ottenere il REM

L’invio della domanda per richiedere l’assegnazione ed usufruire del Reddito di Emergenza può essere effettuato direttamente sul sito ufficiale INPS, dal 7 di aprile fino al 30 di aprile 2021, nell’apposita sezione:

Compilazione domanda REM – Sito INPS

La procedura può essere svolta interamente online, a patto di possedere SPID o vecchio Pin INPS (non più attivabile dal primo ottobre 2020, ma ancora utilizzabile da chi ha richiesto il PIN prima di tale data).

In alternativa, è possibile utilizzare la Carta Nazionale dei Sevizi o una CIE (Carta di identità elettronica) per l’autenticazione.

Se invece si preferisce utilizzare lo SPID, in questo video-tutorial di Simone Bondi è possibile ottenere informazioni sulla procedura di attivazione dello SPID di Poste Italiane da casa, senza doversi recare all’ufficio postale:

Effettuare l’accesso tramite SPID è l’opzione preferibile, in quanto a breve tutte le altre modalità di accesso verranno sospese.

Prima di avviare la procedura di compilazione della domanda online, è bene munirsi di documentazione da allegare, inclusi modello ISEE e DSU, ossia la Dichiarazione Sostitutiva Unica. La DSU è una dichiarazione contenente informazioni anagrafiche, patrimoniali e di reddito che serviranno a descrivere la situazione economica in cui versa il nucleo familiare.

Nel caso in cui non si dovesse riuscire, per qualsiasi motivo, ad inoltrare la domanda online tramite il Portale INPS, è possibile ovviamente rivolgersi ai servizi offerti da CAF e/o Patronati.

Le cifre del Reddito di Emergenza

Il calcolo dell’importo mensile non è affatto difficile: l’importo minimo mensile è infatti di 400,00 euro (ovvero un totale 1200 euro per le tre mensilità previste). Sarà questa la cifra mensile assegnata per un nucleo familiare composto da un solo membro.

Secondo quanto dichiarato sul sito ufficiale INPS:

“La soglia di reddito familiare per la verifica della sussistenza del requisito si ottiene moltiplicando il valore della scala di equivalenza per 400 euro. Tale valore è pari a 1 per il primo componente del nucleo familiare ed è incrementato di:

  • 0,4 per ogni ulteriore componente di età maggiore di 18 anni;
  • 0,2, per ogni ulteriore componente minorenne, fino ad un massimo di 2, ovvero fino ad un massimo di 2,1 nel caso in cui nel nucleo familiare siano presenti componenti in condizioni di disabilità grave o non autosufficienza come definite ai fini ISEE”

Questo significa che, ad esempio, un nucleo familiare composto da due adulti e due minori raggiungerà, nella scala di equivalenza, un coefficiente pari a 1,8 ed un importo mensile pari a 720 euro. Nel caso di due adulti, invece, la quota mensile percepita sarà pari a 560, dato che il coefficiente ottenuto è 1,4, da moltiplicare per 400. 

Coloro che riusciranno ad ottenere un coefficiente pari a 2, in base all’ampiezza del nucleo familiare, potranno quindi percepire fino a 800 euro mensili e 2400 euro in totale.

Esiste comunque un’eccezione, come specificato dall’INPS: gli 800 euro sono:

“elevabili a 840 euro solo in presenza di disabili gravi o non autosufficienti (…). La scala di equivalenza non tiene conto dei soggetti che si trovano in stato detentivo, per tutta la durata della pena, o sono ricoverati in istituti di cura di lunga degenza o altre strutture residenziali a totale carico dello Stato o di altra Pubblica Amministrazione”

La scala di equivalenza non riguarda infine gli ex beneficiari delle indennità di disoccupazione (NASpI o Dis-Coll), i quali avranno diritto ad un Reddito di Emergenza non superiore ai 400 euro mensili (con valore complessivo non superiore, quindi, ai 1200 euro per le tre mensilità), indipendentemente dalle dimensioni del nucleo familiare.

Chi può richiedere il REM

Secondo quanto stabilito dal già citato decreto-legge n.41/2021, per ottenere il Reddito di Emergenza bisogna possedere degli specifici requisiti.

Primo requisito fondamentale per effettuare la richiesta è la residenza in Italia al momento della richiesta, dunque prima di presentare la domanda il soggetto richiedente deve avere già cittadinanza italiana.

La cittadinanza italiana non è requisito da estendere a tutti i componenti del nucleo familiare, ma deve essere posseduta dal richiedente che effettua la richiesta.

Altro requisito necessario è un valore del reddito familiare inferiore ad una soglia pari all’ammontare del beneficio. Il patrimonio mobiliare del nucleo familiare, inoltre, dovrà essere inferiore ai 10.000 euro; tale soglia potrà accrescersi, fino ad un massimo di 20.000 euro, di 5.000 euro per ogni componente successivo al primo, o in caso di condizione di disabilità grave o di mancata autosufficienza di uno dei componenti del nucleo familiare.

Per quanto riguarda l’ISEE familiare, infine, deve essere attestato dalla Dichiarazione Sostitutiva Unica e non dovrà superare i 15.000 euro, pena la mancata assegnazione del Reddito di Emergenza.

Quando verrà erogato il Reddito di Emergenza 2021?

Nonostante non siano ancora state comunicate delle date ufficiali, alla domanda ricorrente circa le date di erogazione del REM nel 2021, l’INPS ha risposto con un tweet tramite il profilo ufficiale INPS su Twitter.

“I pagamenti della prima mensilità, su tre, saranno erogati dalla metà di maggio e nelle settimane successive”

Sembrerebbe quindi certo che l’erogazione della prima mensilità del Reddito di Emergenza si dovrà attendere il mese di maggio.