Reddito di Emergenza senza speranza? Il Governo Draghi è irremovibile sulla proroga 2022: il capitolo REm è definitivamente chiuso.
Tuttavia, una nuova misura è già pronta a prendere il suo posto per offrire un valido sostegno economico a tutti indipendentemente dall’ISEE.
Dopo l’estensione dello Stato di Emergenza al 31 dicembre 2022 proclamato dal Governo italiano, a seguito dei disagi provocati dalla guerra Russia-Ucraina, gli italiani iniziano ad invocare l’introduzione di nuove rate del Reddito di Emergenza anche nel 2022.
A preoccupare è l’impennata dei prezzi di benzina e diesel, insieme al caro bollette, che da alcune settimane a questa parte sta mettendo letteralmente in ginocchio gli italiani.
L’unica chance rimane quella di rimettersi nelle mani dello Stato, come già fatto nel corso dell’emergenza epidemiologica da Covid-19.
L’aiuto richiesto è ancora una volta di tipo economico anche se cambia la motivazione che potrebbe sorreggere la sua introduzione.
In questo caso, un nuovo REM 2022 potrebbe dimostrarsi utile ad affrontare il vertiginoso e progressivo aumento dei prezzi dei carburanti, delle materie prime e dei beni di consumo.
Una motivazione di non poco conto considerato lo scenario attuale.
Insomma, decretata la proroga dello Stato di Emergenza a fine anno da parte del Governo Draghi, per ragioni diverse da quelle che hanno portato al suo prolungamento fino al 31 marzo 2022, vale a dire per le problematiche emerse a seguito del conflitto russo, molti italiani iniziano a riporre le speranze nell’introduzione di nuove rate del Reddito di Emergenza 2022 pensate dall’Esecutivo.
Sfortunatamente rimarranno delusi.
Agli interessati ad avere qualche informazione in più sulla decisione del Governo di non concedere la proroga 2022 del Reddito di Emergenza consigliamo la visione di un interessante video YouTube di Mr LUL lepaghediale.
Senza dilungarci troppo, vediamo subito per quali ragioni l’Esecutivo ha abbandonato l’ipotesi di un avere un nuovo REm 2022 nella Legge di Bilancio e tutte le caratteristiche del Reddito di Base senza ISEE pronto alla partenza.
Reddito di Emergenza: cosa cambia nel 2022? Le novità del Governo Draghi
L’Esecutivo Draghi ha più volte rimarcato che la proroga 2022 del Reddito di Emergenza non ci sarà.
Nessun REm potrà essere richiesto nell’anno e l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale ha terminato già da un pezzo gli ultimi pagamenti INPS del REm previsto lo scorso anno.
Anche la speranza sull’arrivo di un nuovo decreto che possa portare all’introduzione di un nuovo Reddito di Emergenza va messa da parte.
Il Governo è stato chiaro: non c’è da attendere l’ingresso in scena di un nuovo provvedimento stile Decreto Sostegni bis che ha portato all’introduzione di nuove rate REm a 2021 già avviato.
Per essere più chiari, tutte le ipotesi circolate in rete nelle ultime settimane circa una futura proroga del Reddito di Emergenza non vanno prese minimamente in considerazione.
Questo però non significa che non ci sia la possibilità di avere un aiuto economico seppur svincolato dal Reddito di Emergenza.
A dirla tutta, un valido sostituto del REm 2022 è presente. Stiamo parlando del Reddito di Base senza ISEE.
Un contributo nuovo di zecca, atteso già da qualche mese, pare sia pronto a rimpiazzare il Reddito di Emergenza offrendo addirittura più vantaggi dello stesso.
Si tratta di un contributo rivolto a tutti, per questo motivo rientrante nell’elenco dei Bonus universali, cioè richiedibile da tutti, per nulla vincolato dal rispetto di requisiti reddituali e patrimoniali.
In conclusione, tutti avranno diritto al Reddito di Base senza ISEE.
L’indicatore della Situazione Economica Equivalente, infatti, non verrà preso in considerazione per identificare la categoria dei beneficiari del nuovo Reddito di Base, diversamente da quanto previsto per la maggior parte dei Bonus INPS richiedibili nel 2022.
Anticipiamo che si tratta di una misura targata Unione Europea, dunque solo in parte disciplinata dal Governo italiano, poiché riguarda tutti i cittadini appartenenti agli Stati membri UE.
Reddito di Emergenza: addio al REm 2022. Ecco la decisione del Governo Draghi
Ovviamente al Reddito di Emergenza va riconosciuto il merito di aver permesso a migliaia di famiglie italiane di affrontare la crisi economica sorta a causa della pandemia da Covid-19, quando i lockdown a più riprese e le disposizioni limitative agli spostamenti messi in campo dal Governo per tenere a bada i contagi avevano interrotto l’esercizio di ogni attività lavorativa.
In questo particolare periodo storico, per sostenere economicamente gli italiani colpiti duramente dalla crisi, il Reddito di Emergenza viene introdotto come misura atta a tamponare le perdite subite a causa dell’emergenza epidemiologica.
Il REm fa quindi il suo ingresso in scena concretizzandosi in una serie di pagamenti INPS di importo variabile a seconda dell’ISEE del beneficiario, da un minimo di 400 euro fino al tetto massimo di 840 euro.
Ma come mai gli italiani continuano a sperare in un nuovo REm 2022? C’è un precedente che lascia la porta aperta sull’eventualità di avere un nuovo Reddito di Emergenza, legato al Decreto Sostegni bis dello scorso anno.
Il provvedimento ha infatti portato all’introduzione di nuove rate REm successive a quella di maggio per giugno, luglio, agosto, settembre 2021.
In aggiunta, l’anno nuovo non è iniziato nel migliore dei modi a causa dell’impennata dei contagi dovuti alla variante Omicron. Una situazione questa che avrebbe potuto giustificare la proroga 2022 del Reddito di emergenza almeno per i mesi di gennaio e febbraio.
La Legge di Bilancio 2022 ha però deciso di voltare pagina: non ci sarà alcun rinnovo REm 2022.
Reddito di Emergenza: un nuovo REm 2022 dal Decreto Sostegni Ter? Ecco cosa cambia
Anche se l’addio alla proroga 2022 del Reddito di Emergenza è stato messo nero su bianco nella recente Manovra di Bilancio, un pacchetto di aiuti economici in un certo senso simile al REm è stato introdotto dal Decreto Sostegni Ter.
Il provvedimento, infatti, ha stabilito l’erogazione di un sussidio alle attività economiche messe ancora in ginocchio dalla crisi causata dall’emergenza epidemiologica da Covid-19.
Alberghi, hotel, discoteche, night club, sale da ballo hanno dovuto interrompere lo svolgimento della propria attività lavorativa nel periodo più proficuo dell’anno, il Natale, per evitare una nuova impennata della curva dei contagi.
Per ammortizzare le perdite registrate a causa delle chiusure, il Governo Draghi, tramite il Decreto Sostegni Ter, ha pensato di mettere a disposizione delle attività colpite in maniera rilevante dalla crisi un ulteriore fondo di circa 20 milioni di euro.
Insomma, un nuovo REm 2022 a fondo perduto rivolto però alle attività imprenditoriali.
Reddito di Emergenza, si cambia nel 2022: arriva il Reddito di Base senza ISEE
Il Reddito di Emergenza, insieme al Reddito di Cittadinanza, sono da sempre considerati i principali sussidi a marchio Movimento Cinque Stelle.
Il sostegno emergenziali ha visto il sorgere del sole sotto il Governo Conte 2022 a causa della pandemia da Covid-19.
Ma i problemi attuali che l’Italia si trova ad affrontare da un paio di settimane a questa parte vanno oltre l’emergenza epidemiologica da Covid-19.
Ci si trova stretti nella morsa dell’emergenza fiscale con lo sblocco delle cartelle esattoriali da versare a scadenze vicine, in più si devono fare i conti con l’emergenza energetica emersa come conseguenza della guerra Ucraina-Russia, oltre al caro benzina e diesel.
Da qui la necessità di avere una misura capace di supportate i cittadini in un momento storico particolarmente delicato.
Messa da parte la proroga REm 2022, pare sia giunto il momento opportuno per introdurre la sua misura erede: il Reddito di Base senza ISEE.
Reddito di Emergenza, addio proroga 2022. Spunta il Reddito di Base senza ISEE. Cosa cambia?
Abbondonata definitivamente l’ipotesi di avere un nuovo Reddito di Emergenza nel 2022, spostiamo l’attenzione sulla misura pronta a soppiantare la sua uscita di scena: il Reddito di Base senza ISEE.
Un nuovo contributo che a differenza del Reddito di Emergenza potrà essere richiesto da tutti, a prescindere dalla propria condizione reddituale o patrimoniale.
Trattandosi di una misura di matrice europea potranno beneficiarne tutti i cittadini di Stati membri dell’UE.
Per quanto concerne i requisiti da rispettare non si ravvisano particolari vincoli da rispettare. L’unica novità degna di nota, che lo differenzia anche dal Reddito di Emergenza, è l’assenza di una soglia ISEE da rispettare per ottenerne il riconoscimento, basta semplicemente essere cittadini appartenenti ad uno Stato membro dell’Unione Europea.
Sul funzionamento, invece, non c’è molto da dire poiché il Reddito Base senza ISEE va testato prima di poter essere introdotto nei diversi Paesi.