Reddito di emergenza, nuova proroga. Cosa cambia!

Sono prossimi i pagamenti del reddito di emergenza 2021. La prima data da appuntare sul calendario è il 15 maggio per la prima mensilità, seconda 15 giugno, terza 15 luglio. Prevista proroga nel Decreto Sostegni bis probabilmente di due mensilità del Reddito di emergenza. E’ lo stesso presidente del Consiglio Mario Draghi ad anticipare la necessità di un “sostegno degli ultimi”, ovvero un “sostegno alle persone che hanno perso tutto non per colpa loro”.

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Il Reddito di emergenza 2021 è stato riconosciuto per ulteriori tre mensilità (marzo, aprile e maggio) grazie al Decreto Sostegni. La misura spetta ai nuclei familiari in condizioni di difficoltà a causa dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 e ai soggetti che hanno terminato di ricevere le prestazioni NASpI e DIS-COLL nel periodo che va dal 1° luglio 2020 al 28 febbraio 2021 e sono in possesso degli altri requisiti previsti dalla legge. La nuova domanda va presentata all’Inps entro il 30 aprile. La prima mensilità di marzo sarà pagata a partire dal 15 maggio, a seguire la seconda a giugno e la terza a luglio. Intanto il Presidente del Consiglio Mario Draghi anticipa durante la conferenza stampa del 16 aprile 2021 la proroga ( probabilmente di due e non più di tre mensilità) del reddito di emergenza nel nuovo decreto Sostegni bis.

Reddito di emergenza: le novità del Decreto sostegni

Nella circolare n.61 del 2021, l’INPS entra nel merito della disciplina del Reddito di emergenza disposto dal decreto Sostegni (ora in fase di conversione in legge) per i mesi di marzo, aprile e maggio 2021. La misura spetta ai nuclei familiari in condizioni di difficoltà a causa dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 e ai soggetti che hanno terminato di ricevere le prestazioni NASpI e DIS-COLL nel periodo che va dal 1° luglio 2020 al 28 febbraio 2021 e sono in possesso degli altri requisiti previsti dalla legge. Nel documento di prassi l’Istituto indica le modalità di richiesta ed erogazione della misura.

In pratica in questa circolare L’INPS fornisce indicazioni operative per il riconoscimento di tre quote di Reddito di emergenza, per i mesi di marzo, aprile e maggio 2021, ai sensi del decreto Sostegni.

Riguardo al reddito di emergenza ordinario non ci sono grandi novità dal’Inps. La vera novità riguarda invece il REM “Naspizzato”. Vediamo in dettaglio.

Il Decreto Sostegni non ha previsto una vera e propria proroga Naspi e Dis Coll come avvenuto con i decreti precedenti, ma l’ha inserita nel Reddito di emergenza permettendo, di fatto, ai lavoratori con indennità di disoccupazione scaduta di poter fruire di 3 mensilità del redditi di emergenza per la quota spettante al nucleo familiare monocomponente (400 euro al mese, 1200 euro in totale).

All’articolo 12, comma 2 del Decreto Sostegni è specificato che il Rem spetta, indipendentemente dal possesso dei requisiti richiesti alla generalità dei cittadini,  a chi ha visto la propria indennità di disoccupazione scadere tra il 1 luglio 2020 ed il 28 febbraio 2021 se con  ISEE in corso di validità, ordinario o corrente, non superiore a 30.000 euro.

Anche per il REM richiesto al posto della proroga Naspi restano ferme le incompatibilità con le indennità previste dall’articolo 10 del presente decreto (Indennità per i lavoratori stagionali del turismo, degli stabilimenti termali, dello spettacolo e dello sport). 

La circolare Inps precisa che:

“al fine del diritto al beneficio REM, la NASpI e la DIS-COLL devono essere interamente godute e devono essere terminate all’interno del periodo 1° luglio 2020 - 28 febbraio 2021. 

Non soddisfa, pertanto, il requisito:

  • chi è decaduto dal diritto alla prestazione prima del naturale termine della stessa;
  • chi ha chiesto e ottenuto l’anticipazione in unica rata per l’avvio di lavoro autonomo o attività d’impresa.

Manca ogni riferimento nella circolare ai percettori delle precedenti proroghe, durante il periodo Conte per intenderci, che di fatto hanno portato in avanti la data di scadenza originale dei trattamenti di chi è scaduto tra marzo e giugno 2020.

Altro passaggio molto interessante è in premessa:

“Si evidenzia che, in questa seconda ipotesi, il destinatario del Rem non è più il nucleo familiare nel suo complesso, ma il singolo beneficiario.”

Perchè è importante questo passaggio, perchè il Rem Naspizzato da misura di nucleo si trasforma il sussidio personale, con notevoli ripercussioni in tema di compatibilità.

Il Rem Naspizzato, come ampiamente già detto, è incompatibile con:

  • indennità Covid 19;
  • prestazioni pensionistiche;
  • redditi da lavoro dipendente;
  • reddito e la pensione di cittadinanza;

In sintesi, se all’interno del nucleo familiare, cui fa parte il percettore di Rem Naspizzato, c'è qualcuno che ha preso il bonus €2400 o pensione, il sussidio verrà comunque riconosciuto perché il controllo viene esclusivamente effettuato ad personam e non su tutti i componenti il nucleo familiare. 

Brutte notizie per quanto riguarda il Reddito di cittadinanza e la Pensione di cittadinanza. Nell’ipotesi in cui si faccia parte di un nucleo familiare che prende questi due sussidi, il Rem Naspizzato non è riconosciuto.

Reddito di emergenza: la proroga del Decreto sostegni bis

Come abbiamo anticipato, tra le misure a sostegno delle famiglie in difficoltà causa Covid che potrebbero essere inserite nel prossimo decreto Sostegni bis ( che dovrebbe essere approvato entro la fine di aprile), ci dovrebbe essere la proroga di due mensilità del Reddito di emergenza

E’ lo stesso Presidente del Consiglio Mario Draghi ad anticipare la necessità durante la conferenza stampa del 16 aprile:

“Sostegno alle persone a coloro che hanno perso tutto non per colpa loro, questo è da ricordarsi; la logica di questi interventi è il sostegno umanitario, tant’è vero che sia nel presente decreto che in questo che verrà si dà notevole spazio a quello che è il reddito di emergenza, cioè il sostegno degli ultimi”.

Nel nuovo decreto Sostegni bis da 40 miliardi di euro, circa 22 miliardi saranno destinati a finanziare i nuovi contributi a fondo perduto e nuove misure a sostegno delle famiglie, con la probabile proroga di due mensilità del Reddito di emergenza e forse con gli stessi requisiti riguardo Isee e patrimonio mobiliare, come spiega "Redazione The Wam" nel suo video.

Pagamenti Reddito di emergenza 2021: le date

L'INPS ha fornito delle indicazioni relativamente  a quelli che sono i tempi di pagamento per il reddito di emergenza con un tweet di “INPS Risponde” dell'8 aprile scorso seguito da un comunicato stampa ufficiale, vediamo in dettaglio cosa ha dichiarato l’Istituto.

L’INPS ha risposto ad alcuni utenti sul servizio di "INPS Risponde" e ha fatto chiarezza su quelli che dovrebbero essere i tempi. Ha confermato che le domande dovranno essere consegnate entro il 30 Aprile. Ma la novità più importante riguarda i pagamenti. Infatti nel comunicato stampa si legge chiaramente:

“La richiesta del beneficio sarà possibile fino al 30 aprile e i pagamenti della prima mensilità, sulle tre previste dal nuovo decreto, saranno erogati dalla metà di maggio e conclusi nelle settimane successive”.

Dunque il pagamento del reddito di emergenza parte dal 15 maggio 2021, mentre per presentare la domanda per il reddito di emergenza c’è tempo fino al 30 aprile 2021

In sintesi i pagamenti Rem 2021: 

  • 1^ mensilità Reddito di emergenza: pagamento dal 15 maggio 2021; 
  • 2^ mensilità Reddito di emergenza: pagamento dal 15 giugno 2021; 
  • 3^ mensilità Reddito di emergenza: pagamento dal 15 luglio 2021. 

Reddito di emergenza 2021: a chi spetta

Il REm spetta ai nuclei familiari che si trovano in condizioni di necessità economica a causa dell’emergenza sanitaria.ll decreto Sostegni ha prorogato anche per il 2021 il Reddito d'emergenza, il contributo a favore delle famiglie più povere che si trovano in condizioni di difficoltà economica a causa dell'emergenza Covid-19, introdotto lo scorso anno. La novità è che potrà essere richiesto anche da chi beneficiava dell'indennità di disoccupazione. 

Nessun riconoscimento automatico del Reddito di emergenza. La comunicazione Inps chiarisce che non ci sarà un Rem 2021 automatico, bisognerà presentare domanda fra il 7 aprile e il 30 aprile.

Requisiti per chiedere il Reddito di emergenza

Per poter esser richiesto, il nucleo familiare deve soddisfare determinati requisiti:

  • il richiedente deve avere la residenza in Italia;
  • il reddito familiare, nel mese di febbraio 2021, deve essere inferiore all’importo che viene riconosciuto come REm e che varia in base al numero di componenti del nucleo familiare;
  • l’ISEE in corso di validità del nucleo deve essere inferiore a 15.000 euro, per i nuclei familiari che vivono in affitto il limite è aumentato di un dodicesimo del valore annuo del canone di locazione come dichiarato ai fini Isee;
  • il valore del patrimonio mobiliare familiare deve essere inferiore a 10.000 euro, cui si sommano 5.000 euro per ogni componente ulteriore al primo, ma entro un massimo complessivo di 20.000 euro. Se nel nucleo è presente un soggetto definito come disabile grave o non autosufficiente (secondo i criteri ISEE) il valore massimo è di 25.000 euro.

Chi ha diritto al Reddito di emergenza?

E’ possibile erogare il beneficio:

  • ai nuclei familiari in condizione di difficoltà economica e in possesso dei requisiti previsti;
  • a coloro che hanno terminato tra il 1° luglio 2020 e il 28 febbraio 2021 di percepire NASpI o DIS-COLL, e hanno un Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) in corso di validità, ordinario o corrente, non superiore a 30.000 euro. La misura in questo caso, erogata nell’importo fisso di 400 euro mensili e sempre per le mensilità di marzo, aprile e maggio 2021, spetta in assenza del diritto al beneficio di cui al comma 1 e in alternativa ad esso.

Reddito di Emergenza: incompatibilità

Il Rem non è compatibile:

  • con le indennità COVID-19 di cui all’articolo 10 del decreto–legge n. 41/2021;
  • con le prestazioni pensionistiche, dirette o indirette, a eccezione dell’assegno ordinario di invalidità e dei trattamenti di invalidità civile;
  • con i redditi da lavoro dipendente, la cui retribuzione lorda complessiva sia superiore alla soglia massima di reddito familiare, individuata in relazione alla composizione del nucleo;
  • con il Reddito e la Pensione di cittadinanza percepito al momento della domanda.

Reddito di emergenza e disoccupati, cosa cambia

Hanno diritto alla prosecuzione dei benefici NASpI e DIS-COLL, in misura fissa, i percettori in possesso dei seguenti requisiti:

  • membro del nucleo familiare che ha terminato di beneficiare della NASpI o della DIS-COLL residente in Italia al momento di presentazione della domanda;
  • al momento della presentazione della domanda, DSU in corso di validità, con valore dell’indicatore ISEE, ordinario o corrente, non superiore a 30.000 euro.

Il richiedente inoltre non deve essere titolare:

  • di una delle indennità COVID-19 di cui all’articolo 10 del decreto–legge n. 41/2021;
  • alla data del 23 marzo 2021 di una prestazione pensionistica diretta o indiretta, a eccezione dell’assegno ordinario di invalidità;
  • alla data del 23 marzo 2021 di un contratto di lavoro subordinato, con esclusione del contratto di lavoro intermittente senza diritto all’indennità di disponibilità, ovvero di un rapporto di collaborazione coordinata e continuativa.

Quando e come fare domanda

La domanda per il reddito di emergenza 2021 dovrà essere presentata on line sul portale dell’Inps dal 7 aprile 2021 entro e non oltre il 30 aprile 2021. 

Il richiedente dovrà essere in possesso di una Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) valida al momento della presentazione della domanda. 

Dove presentare la domanda

La domanda per il Reddito di emergenza 2021 può essere presentata attraverso due canali:

  • online attraverso il sito internet dell’INPS, accedendo all’area dedicata al servizio.
  • Istituti di patronato e Caf.