Reddito di Emergenza: INPS conferma il pagamento! Le ultime

Quando arriva la quarta rata del Reddito di Emergenza? Una domanda che le famiglie si fanno da settimane, a cui però finalmente possiamo rispondere: entro qualche giorno arriverà la data certa, ma per ora possiamo vedere la luce in fondo al tunnel di questo ed altri pagamenti INPS.

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INPS si fa attendere sempre molto quando si parla di pagamenti, ma le attese diventano praticamente infinite quando si parla di Reddito di Emergenza.

Insieme ai bonus agricoli parliamo delle due misure che più si sono fatte attendere, motivo per cui da bonus emergenziali sono diventati delle vere e proprie odissee per i beneficiari, tra lungaggini burocratiche e attese che sembrano non terminare veramente mai.

Il tempismo lo ricordiamo con una semplice data: 25 maggio 2021. Questa è la data di approvazione del Decreto Sostegni Bis, quello in cui sono state previste nuove misure per arginare le conseguenze economiche della pandemia, tra cui appunto anche il Reddito di Emergenza.

Parliamo di oltre cinque mesi per arrivare a terminare tutti i pagamenti dovuti, con l'ultimo (quello che ancora non è arrivato) che fa riferimento a settembre scorso e che in teoria doveva arrivare entro la fine di ottobre.

Puntualmente, si fa per dire, INPS ha disatteso le date indicate come scadenze per i pagamenti, facendo promesse che non ha praticamente mai mantenuto. In questo caso, però, si tratta di misure pensate per far fronte ad una emergenza, in particolare per aiutare le famiglie italiane più in difficoltà.

Si tratta di famiglie che senza questa misura vivono al di sotto della soglia di povertà, magari con anche dei minori a carico. Situazioni molto complesse che almeno temporaneamente potevano essere migliorate attraverso la misura emergenziale per eccellenza, il Rem appunto.

Le mensilità approvate nel Decreto Sostegni Bis da parte del Governo Draghi erano addirittura quattro, elemento che ha fatto esultare le famiglie italiane coinvolte, inconsapevole dei tempi che avrebbero dovuto attendere per ottenere tali quattro mensilità.

Inoltre, all'orizzonte sembra profilarsi una non-proroga del Rem, in quanto ormai la situazione di emergenza sembra essere quanto meno sotto controllo grazie alla massiccia campagna vaccinale portata avanti, motivo per cui questa tanto attesa quarta rata, potrebbe anche essere l'ultima.

Scenario che lascia sole molte famiglie, ma che fa anche capire quanto questa misura fosse necessaria fino ad oggi. 

Proviamo dunque a vedere quando è finalmente in arrivo al pagamento, oltre a qualche altro dettaglio sulla misura e sulla improbabile proroga. Infine, proviamo anche a vedere altri pagamenti di novembre, in particolare RdC ed altre misure sotto la responsabilità di INPS.

Se fossi interessato o interessata ad approfondire questo genere di tematiche, ti suggeriamo il canale YouTube "Redazione The Wam" che pubblica ogni giorno un nuovo video in cui approfondisce tutto ciò che riguarda bonus, sussidi e lavoro. In questo video in particolare si parla di Reddito di Emergenza ed altre misure che verranno erogate nel mese di novembre:

Reddito di Emergenza: ecco la data!

Partiamo subito dalla notizia più importante dell'intero articolo, la data di pagamento del Reddito di Emergenza. Come noto, parliamo della quarta mensilità, cioè l'ultima, prevista dall'ultima tornata di aiuti per le famiglie e per le imprese italiane, risalente ormai a maggio.

Il pagamento era inizialmente previsto per fine ottobre, quindi già in ritardo rispetto al suo mese di riferimento (settembre), ma è poi slittato in avanti perché INPS non era ancora pronta per l'erogazione.

Prima di procedere, infatti, devono essere effettuati alcuni passaggi burocratici che autorizzano INPS ad erogare effettivamente i pagamenti e, come quasi sempre accade, ciò ha richiesto del tempo e comportato dei ritardi. L'attesa, però, pare essere finalmente finita.

Secondo quanto dichiarato da INPS attraverso i propri canali social (INPS risponde e "INPS per la famiglia" su Facebook), entro il 10 novembre sarà pronta ad emettere le disposizioni di pagamento.

Ciò significa che a partire da circa quattro giorni dopo dovrebbero arrivare gli accrediti direttamente sul conto in banca dei beneficiari. Una grande notizia, finalmente, che ci permette di dire che l'attesa è quasi finita.

Questione di giorni e poi i beneficiari riceveranno finalmente quanto gli spetta e secondo le stime entro metà mese praticamente tutti i soggetti avranno ricevuto quanto gli spetta.

Questa volta INPS manterrà la parola data?

Reddito di Emergenza: requisiti e importo

Partiamo subito col dire che requisiti ed importo sono rimasti praticamente invariati in tutti questi mesi: fin dalla sua prima approvazione (a maggio 2020 per mano del Governo Conte II) il sussidio aveva questa forma, questa modalità di richiesta e richiedeva questi stessi requisiti.

Per completezza, andiamo comunque ad elencare i requisiti necessari per l'accesso alla misura, anche se per ricevere la quarta rata fa sempre fede la domanda fatta ormai diversi mesi fa, tra il 1° ed il 31 di luglio.

I requisiti, in ogni caso, sono i seguenti:

  • Valore del reddito familiare riferito alla mensilità di febbraio 2021 inferiore a una soglia pari all’ammontare del beneficio REm;
  • Residenza in Italia, con riferimento al solo componente che richiede il beneficio;
  • Patrimonio mobiliare inferiore a 10.000 euro riferito all’anno 2020. La soglia è aumentata di ulteriori 5.000 euro per ogni componente del nucleo familiare diverso dal richiedente, fino a un massimo di 20.000 euro;
  • ISEE in corso di validità, ordinario o corrente, non superiore a 15.000 euro;
  • Nel nucleo familiare non devono essere presenti componenti che percepiscono, o hanno percepito, una delle indennità Covid per i lavoratori stagionali del turismo, degli stabilimenti termali, dello spettacolo e dello sport.

Ricordiamo inoltre che quanto atteso per la quarta mensilità è esattamente il medesimo importo delle tre mensilità già ricevute, così calcolato:

Va considerato l'importo base del sussidio, cioè 400 euro, e va moltiplicato per il coefficiente basato sulla composizione del nucleo familiare. Esso va da 1 a 2 e permette quindi di raggiungere un importo pari a fino 800 euro per mensilità di Rem.

Il coefficiente parte da uno (che rappresenta il soggetto richiedente) a cui si somma poi 0,4 per ogni altro soggetto maggiorenne e 0,2 per ogni altro soggetto minorenne, fino appunto ad un massimo di 2. Si può infine arrivare a 2,1 in caso di presenza di soggetto diversamente abile all'interno del nucleo familiare.

Reddito di Emergenza: e la proroga?

Una questione che sta scaldando molto gli animi in vista del 2022 è la mancata proroga del Reddito di Emergenza: non è mai stato menzionato, mai stato considerato.

Insomma, il Governo Draghi ha altre priorità ed è lecito che sia così, ma un minimo in più di considerazione verso una misura a cui gli italiani si sono letteralmente aggrappati ce la si aspettava. Le risorse sono limitate e si tratta pur sempre di una misura assistenzialista, così come è concepita, ma davvero non c'è alcuna possibilità di proroga?

Al momento pare di no e nonostante si sia parlato di un nuovo sussidio che radunasse concettualmente sia Rem che RdC, sembra che nel 2022 ci sarà spazio solo per la riforma di quest'ultimo.

Il Reddito di Emergenza va in pensione e non solo: rimarrà in soffita anche se dovesse essere prorogato lo stato di emergenza. Questo è purtroppo un fraintendimento che ha confuso molti italiani, perché non c'è alcun legame tra questi due aspetti.

Proprio in questi giorni si sta parlando di una possibile proroga dello stato di emergenza, cosa che come si sa attiverebbe tutta una serie di protocolli che permettono di intervenire più velocemente e con meno autorizzazioni proprio per far fronte alle emergenze, come è stato per la pandemia.

Tra le tante azioni che si possono mettere in campo c'è anche quella degli aiuti economici, come il Rem, ma non c'è alcun legame diretto. Proroga dello stato di emergenza non vuol dire assolutamente proroga del Reddito di Emergenza, questo deve essere chiaro.

Una volta chiarito questo aspetto, proviamo a vedere quali altri pagamenti sono attesi per il mese di novembre, andando ad approfondire in particolare Reddito di Cittadinanza ed Assegno Unico.

Reddito di Emergenza e non solo: INPS paga!

Il Reddito di Emergenza non è l'unica misura che INPS sta per pagare, perché all'orizzonte c'è anche il Reddito di Cittadinanza, che tra l'altro questo mese arriva in anticipo.

Infatti, i pagamenti sono in genere previsti per il 27 di ogni mese, ma in questo caso capita di sabato ed anche se è giorno di pagamenti, INPS preferisce anticipare di un giorno in modo da aver modo di terminare tutti i pagamenti entro la fine del mese, come la legge prevede.

Il 26 novembre arriva quindi il Reddito di Cittadinanza, mentre chi attende la prima mensilità in assoluto, la prima dopo il rinnovo o la prima dopo aver aggiornato l'ISEE verrà pagato come sempre al 15 del mese.

Il Reddito di Cittadinanza sarà poi protagonista di novità in vista dell'inizio del 2022, in cui verrà si confermato ma anche modificato per essere più efficace: il Governo prevede di inserire un nuovo taglio dal settimo mese in poi ed un sistema per tracciare le offerte di lavoro ricevute e, nel caso, rifiutate.

Se fossi interessato ad approfondire, ti suggeriamo quest'altro articolo: "Reddito di Cittadinanza: INPS paga in anticipo! Le ultime".

Reddito di Emergenza e non solo: INPS paga anche l'Assegno Unico

Tempo di pagamenti per INPS, pronta ad erogare anche l'Assegno temporaneo per i figli minori, da tutti conosciuto come l'Assegno Unico.

Si tratta della misura che l'anno prossimo diverrà strutturale e che spetta sia a chi ne fa domanda, sia a chi è già percettore di Reddito di Cittadinanza.

I primi attendono il pagamento intorno alla metà del mese, anche perché ci sono state tante date di erogazione anche degli arretrati ed INPS sta puntando a mettersi in pari con le mensilità.

I secondi, invece, riceveranno quanto gli spetta probabilmente dopo il 27 novembre, data in cui come abbiamo visto saranno già stati liquidati la maggior parte dei beneficiari del RdC ordinario.

La misura anche nel 2022 sarà compatibile con il RdC, ma cesserà di essere retroattiva e sarà rivolta ad una platea di beneficiari molto più elevata, diventa l'Assegno Unico universale.